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Esiste Anche Lo Spreco Dell' Immondizia - Anche questa se riciclata e' una ricchezza


Mauro Dalseno

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  • 2 weeks later...
Del_user_23717

Rispondo d'istinto, poi se ho un' attimo vado a leggere il link dato da Mauro.

Il problema dei rifiuti, così come quello dell' inquinamento da polveri sottili e da altri inquinanti (che esiste ed è monitorato e in costante aumento da almeno 25 anni), dovrebbero essere trattati a mio avviso come tali (problemi), invece io ci vedo sopra una specie di speculazione.

I rimedi, drastici che siano ci sono, anche un bambino della scuola media saprebbe farsi venire in mente una decina di soluzioni efficaci per limitare tutti gli sprechi della nostra società...

Dell' immondizia di cui sono produttore, mi rendo conto che una grossa percentuale è composta da materiale riciclabile, che invece non viene riciclato...

Contenitori vari, potrebbero essere riutilizzati anzichè gettati, ma se nessuno è disposto a coinvolgersi in prima persona, ogni soluzione muore in partenza.

Tempo fa sentivo parlare di distributori automatici di detersivi liquidi in alcuni ipermercati del nord Italia, a mio avviso questa sarebbe una soluzione interessante, possibilmente estendibile ad altri prodotti, senza entrare nel campo delle merci dove è richiesta un igiene particolare.

Ma chi sarebbe disposto ad andare al supermarket con le bottiglie vuote nel carrello?

Spesso si ci lamente dei servizi di trasporto carenti, dei parcheggi distanti, ma di tutti quelli che si lamentano, quanti in fondo sarebbero disposti a posteggiare e ad andare a piedi? (magari nel freddo invernale o nella calura estiva?) non credo tutti...

E vai con gli abbonamenti per l'ingresso in centro delle macchine altamente inquinanti...

PS: non sono informato, ma che ci faranno con gli introiti? Gli impianti di incenerimento?

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La questione è molto più complessa...non basta la volotà dei singli a fare...i vuole anche quella politica...

la questione e' molto piu' complessa...

la politica e' l'ultima cosa..

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  • 2 weeks later...
Contenitori vari, potrebbero essere riutilizzati anzichè gettati, ma se nessuno è disposto a coinvolgersi in prima persona, ogni soluzione muore in partenza.

Come per ogni interesse globale non si può muovere uno solo...

Quando avevamo negozio producevamo tanti rifiuti, ma la maggior parte di questi erano cassette (legno e plastica). Beh impilate in un angolo di fronte alla vetrina, a disposizione dei vari contadini o di chi ne avesse bisogno, tante non arrivavano nell'immondizia. Tante tornavano al mercato generale, ma ahimè come spazzatura; altre passava un signore che si caricava la macchina e le rivendeva. Alcune di queste erano inutilizzabili per la frutta, ed erano quelle dei polli: di plastica con buchi abbastanza grossi. Mia madre provava ad impilarle bene per ridarle al corriere senza fargli perdere tempo, ma spesso non se le voleva prendere. Riutilizzare delle cassette nuove e resistenti sembrava così logico...ma così difficile :angry:

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  • 5 months later...

Leggendo l'articolo citato, mi viene da fare un'altra considerazione: Acerra è nel triangolo di maggior inquinamento, con un tasso spaventosamente alto di tumori infantili... Acerrra è la città del tanto criticato termovalorizzatore, con le "cattivissime" polveri sottili!

Già, ma il termovalorizzatore ancora non è in funzione, spero che se lo ricordino quegli ambientalisti che sapranno sciorinarci le statistiche con la maggior incidenza di tumori nelle aree dove è presente un termovalorizzatore.

L'immondizia ben gestita potrebbe essere una risorsa in termini di riduzione del fabbisogno di alcune materie prime, ma occorre in primo luogo predisporre il loro recupero, altrimenti daremmo altri spunti ai TG satirici che ci illustrano montagne di bottiglie di vetro ben selezionate gettate nella dicarica, insieme al resto dell'indifferenziata.

È un problema complesso, ma che va affrontato ad ogni livello, e nessuno deve attendere che sia l'altro a fare il primo passo, perché la propria attesa è la scusa per l'immobilismo dell'altro. Quindi si parte insieme, politici, istituzioni, ma anche i semplici cittadini, o si rischia di non partire affatto.

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da quello che avevo sentito in una trasmissione, la riduzione della produzione di rifiuti porterebbe velocemente al fallimento delle società che hanno investito sulla costruzione di inceneritori. Se non si hanno immomdizie da bruciare non si produce energia e quindi l'inceneritore non rende più.

Che sia uno dei motivi? B)

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Non dargli troppo credito, si tratta di un'altra trovata di chi si arrampica sugli specchi per trovare scuse per non fare i termovalorizzatori (e le discariche, e le isole ecologiche e quant'altro possa mutare la situazione che ha arricchito poche persone senza scrupoli).

No, il pericolo non esiste per vari motivi, intanto neppure se fossero già tutti realizzati gli inceneritori in programma, insieme agli esistenti, ci sarebbero problemi di sorta, perché parte della differenziata comunque finirebbe agli inceneritori sotto forma di CDR (ma quello vero, non le ecoballe dell'emergenza napoletana), perché non tutta la plastica, non tutta la carta, non tutta la gomma potrà tornare nel ciclo produttivo: hanno un numero limitato di cicli per poter essere riciclate.

Senza la differenziata, se hai letto bene l'articolo, non funzionano bene nemmeno i termovalorizzatori.

La gestione ottimale dei rifiuti va fatta integrando una rosa di tecnologie in sinergia tra loro, possiamo scordarcelo di risolvere il problema adottando un unico metodo, qualunque esso sia, perché qualsiasi soluzione adottassimo risulterà insufficiente, da sola, a far fronte ai diversi materiali da trattare, diverse realtà territoriali e ambientali.

Modificato: da nll
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Io non ci vedo nulla di strano. Semplicemente la ns società non ha saputo sfornare politici onesti ed in gamba.Tutto qua.

Alcune cose sono ovvie. Per tanti passati anni la Campania con poche industrie fu piena di discarche abusive mentre la regioni Matonga ricca di industrie non aveva discariche.

I politici di Matonga furbescamente non si accorgevano che c'erano rifiuti e non c'erano discariche e quindi perchè porsi il problema?

Gli industriali del Matonga pagavano lo smaltimento diretto in Campania pochissimo a persone poco pulite ma siccome avevano il vestito nuovo erano puliti.

I politici della Campania non si accorgevano dell'afflusso di immondizia, per stupidità, complicità, paura. La gente se ne accorgeva ma tanto.Ora che c'è da smaltire la loro spazzatura non sanno semplicemente dove metterla.

O credete forse che tutta la spazzatura campana sia dei campani?

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Nino1001, il tuo è un discorso disfattista. Intanto occorre distinguere tra i rifiuti speciali e i rifiuti solidi urbani. In Campania (ma anche in altre regioni, tant'è che in Puglia è stata scoperta la più vasta area in Italia adibita a discarica abusiva di rifiuti tossici) esiste un problema che riguarda lo smaltimento dei rifiuti tossici e i camion di spazzatura bloccati perché contenenti materiale radiattivo lo stanno a dimostrare, ma l'emergenza che ormai ci ha posti negativamente sotto gli occhi dei riflettori mondiali riguarda i rifiuti solidi urbani che ingombrano le vie cittadine! Quelli, vai tranquillo, non arrivano da altre parti d'Italia, si tratta di genuina produzione locale.

L'emergenza rifiuti in Campania si trascina ormai da 15 anni, ma solo recentemente ha assunto carattere drammatico, a causa dell'immobilismo che c'è stato sia a livello politico locale, sia tra la popolazione che non ha saputo pretendere di stare al passo con le normative comunitarie e nazionali riguardo il trattamento dei rifiiuti e la raccolta differenziata. Una buona parte di colpa va ascritta anche alle migliaia di persone assunte come operatori ecologici (i netturbini) e che mai hanno fatto neppure un'ora di lavoro, pur percependo regolarmente ogni mese lo stipendio, da altre parti ci si sarebbe vergognati di incassare un reddito senza fornire alcun lavoro in cambio.

Ora la situazione è questa e dobbiamo dividere in due le cose da farsi:

- fronteggiare l'emergenza

- approntare una gestione virtuosa dei rifiuti, una volta cessata l'emergenza.

Per la prima parte non serve tirare in ballo quanto di buono e bello c'è nel Thor e i suoi "fratelli", perché non saprebbero risolvere in tempi ragionevoli questa emergenza, ma subito dopo, anzi, subito ora, occorre partire con la differenziata spinta per tutti i rifiuti di nuova produzione. L'azione deve riguardare tutto e tutti, a partire dalla formazione in tenera età, nella scuola, come investimento per il futuro. E l'esempio deve essere totale da parte della pubblica amministrazione, senza ritardi, senza scuse.

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Ma chi sarebbe disposto ad andare al supermarket con le bottiglie vuote nel carrello?

Se ci fosse la convenienza economica , sarebbero in molti a farlo

Credo che , come e' gia' stato detto , sia una questione politica .

Prova a mettere su delle tasse sui prodotti in base a quanto inquinano , dopo poco hai 100 multinazionali che con fior fiore di ingegneri studiano a come fare perche' il loro prodotto inquini meno ( nel privato la ricerca funziona sempre bene )

Io nel mio piccolo , sia per spirito ecologico che per un piccolo tornaconto economico ( a volte anche 40 euro a bolletta ) faccio la raccolta differenziata e porto tutto all'isola ecologica.

Il mondo gira tutto sul soldo , se e' conveniente economicamente inquinare meno , avrai un mondo piu' pulito

Ciao

Luca

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Intanto occorre distinguere tra i rifiuti speciali e i rifiuti solidi urbani. I

No.Ad un certo punto,l'onesto cittadino non distingue più nulla. L'immondizia odierna è campana ma la Campania è un tutta una discarica e praticamente non c'è più posto.

Se ci fosse la convenienza economica , sarebbero in molti a farlo

Dobbiamo scorporare la mentalità della convenienza con l'educazione civica. Non per convenienza ma per dovere civico. Occorre avre la consapevolezza di cittadino ed il buon politico...con i tempi che corrono...mah...

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in un paese civile come il nostro

Ne siamo proprio sicuri?????

In un paese civile non si mettono i militari di guardia a strutture che il cittadino non vuole.

Non si allargano le basi nato quando i cittadini non vogliono

Non si costruiscono gallegie ferroviarie quando i cittadini (e la scienza) dicono di no.

Non si costruiscono centrali nucleari o si tengono 90 testate atomiche in uno stato che ha dichiarato di non volere il nucleare.

E mi fermo quì!

Semplicemente la ns società non ha saputo sfornare politici onesti ed in gamba.

Non sono daccordo!!!!!!

I politici non sono più eletti dai cittadini. Io faccio parte di questa società e non mi ritengo responsabile di chi è stato eletto, di qualsiasi colore esso sia.

I termovalorizzatori (quasi tutti quelli in funzione in Italia) sono macchine che producono il cancro perchè non vengono fatte lavorare come dovrebbero.

Questi impianto sono un affare per chi le costruisce.

Cercate su google la mortatita per cancro nel bergamasco........

Chi li fa, li gestisce e li analizza, non possono essere le stesse persone, altrimenti.............

I rifiuti sono uno dei più importanti problemi di uno stato industriale quale il nostro. (Oltre che un affare........)

Le soluzioni sono nel produrne meno e nel riciclo.

Queste sono le uniche due soluzioni universalmente riconosciute.

Uno stato civile, deve spingere in questo senso.........

I cittadini, dovrebbero votare il politico che ha queste priorità fra le sue proposte........

Sono avvelenato!!!!!!! Scusatemi.

Modificato: da paolotronico
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paolotronico, non hai letto quanto ho riportato prima, cioè che la zona con maggiore incidenza di tumori è intorno ad Acerra, dove ancora non è in funzione l'inceneritore, altro che il termovalorizzatore di Brescia!!!

Se mi prendi ad esempio un'area industriale, non mi puoi trascurare gli effetti inquinanti nel territorio prodotti dagli altri insediamenti produttivi, altrimenti è troppo facile smontare gli studi di parte che addomesticano i dati a dimostrazione delle proprie infondate tesi.

Nino1001, non è l'onesto cittadino che deve distinguere i due discorsi (intendevo i discorsi sui rifiuti, non i rifiuti stessi!!!), ma lo devi fare tu, che hai mischiato le due cose: i rifiuti che sono giunti anche dal settentrione erano quelli tossici/speciali, che sovente sono stati affidati dalle ditte che li hanno prodotti a imprese specializzate nello smaltimento (qualcuna controllata proprio dalla malavita), che invece di smaltirli correttamente, li hanno sotterrati in discariche abusive, o mescolati agli RSU e conferiti nelle normali discariche. Non sono questi i rifiuti che ingombrano le strade di Napoli, non sono questi i rifiuti che arrivano ai balconi dei primi piani dei palazzi, non sono questi i rifiuti che si presentano come divani, frigoriferi, biciclette e motorini rotti, carcasse d'auto. NON SONO QUESTI I RIFIUTI DI CUI SI PARLA NELL'EMERGENZA DI NAPOLI.

Spero che ora ti sia chiara quale fosse la distinzione da fare, per comprendere il resto del mio intervento.

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nll, concordo con te quasi su tutte le linee..........

Ad Acerra le patologie si verificano per inquinamento dei terreni, quindi i prodotti della terra di cui si cibano e inquinamento delle falde acquifere...... Questo si sà è dovuto all'interramento di rifiuti tossici provenienti dal nord industriale con l'aiuto di gente poco per bene in loco. Di questo, come cittadino del nord Italia, mi vergogno!!!!!!

Non sono tanto in accordo quando sostieni che in parte è anche colpa degli operatori ecologici che stanno con le mani in mano...... Allora, questo è vero, stanno con le mani in mano, ma è anche vero che non hanno la possibilità di uscire per lavorare in quanto hanno i mezzi scassati, e non saprebbero dove depositare l'immondizia raccolta. (Abbiamo visto i servizi di striscia o di report)

Chi è stato incaricato, con appalto, a questo scopo, si è preso milioni di euro facendo ancora meno. E adesso vuole costruire inceneritori, centrali nucleari e ponti sullo stretto.........e ........... strade, ferrovie ecc.

Ultima cosa, con i mezzi a disposizione, è possibile analizzare gli agenti inquinanti nell'aria potendoli anche distinguere e questo porta ad appurare la provenienza selezionando le varie fonti inquinantie stilando una graduatoria su chi inquina di più con cosa..... Nel Bresciano queste distinzioni sono state fatte e per bene..... Come a Terni ed in altre località.

Ciao ;)

PS Solo per chiarezza aggiungo un sito http://www.educambiente.tv/mappe.html

Modificato: da paolotronico
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... e sempre per chiarezza c'è da notare che si dà per esistente il termovalorizzatore di Acerra che non è completato e quindi non ha ancora bruciato nulla e che la quasi totalità di quelli esistenti, come già scritto nel mio precedente intervento, sono costruiti in aree a forte presenza industriale (compresi i rari che si trovano al sud Italia), dove è da porsi almeno il dubbio che in qualche modo l'inquinamento dell'aria non sia dovuto esclusivamente alla presenza di un inceneritore.

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Tornando ad un post precedente, la raccolta differenziata si fa se c'e' convenienza ...............

un paio di giorni fa mi e' capitata tra le mani una bottiglia di acqua minerale (quelle solite in pet da 1,5 litri),

confezionata nel bergamasco, dove c'era scritto : "CAUZIONE 0,50 €"

peccato che era scritto in tedesco con la nota: vale solo per il mercato tedesco!

questo vuol dire che in germania qualcosina fanno!!!!!!!!!!

ciao a tutti

fulvio

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daniele stefanini

Ciao a tutti...

io vivo da circa tre anni in Germania e - devo ammetterlo - sembra di stare su un´altro pianeta.

La storia delle bottiglie di plastica è particolarmente istruttiva :

- intanto le bottiglie di plastica sono per la maggior parte da 1 litro e in plastica spessa perchè devono durare (vedi sotto...)

- esiste la cauzione sulla maggior parte dei prodotti con bottiglia in plastica

- nei supermercati cè una macchina (costruita dalla NIXDORF, la stessa che fa gli sportelli bancomat) che legge il codice a barre e stampa un buono ovvero restituisce la cauzione

- le bottiglie SONO STANDARD PER LA MAGGIOR PARTE DELLE MARCHE D`ACQUA e DI BEVANDE (ad es. Coca Cola, Fanta, Sprite, etc etc. sono nella stessa bottiglia)

- tali bottiglie NON VENGONO TRITURATE UNA VOLTA USATE MA SEMPLICEMENTE LAVATE, rietichettaze E RIUTILIZZATE !! Ecco perchè sono più spesse !!

Lo stesso accade per il vetro : non solo viene riciclato ma SI RIUTILIZZA LA BOTTIGLIA NELLA SUA FORMA (di bottiglia) senza rifondere il vetro ogni volta !!

- addirittura nelle grandi città ci sono i senza tetto (o, come si dice da noi, i Barboni) che riportano le bottiglie lasciate per strada per recuperare la cauzione....

Risultato : non ci sono bottiglie e plastica in giro neanche a pagare.... !!!!

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Off Topic :

La gente va a fare la spesa molto spesso con un cestino di vimini oppure con una busta di tela....i sacchetti di plastica vengono sì usati, ma non rappresentano più del 30 - 40% del totale...

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Off Topic :

- Come mai da noi non si sente mai niente - tantomeno dagli "inviati all´estero" dei vari telegiornali - riguardo a queste cose ?

- Come mai i suddetti riportano solo il Gossip e quasi mai le notizie dei nostri :Dconterranei Europei :D , su questo come su tanti altri argomenti ? Eppure ci sarebbe tanto da imparare !!

Da qualche parte ho letto che per il meglio della nostra classe dirigente ( perlomeno i nostri politici dovrebbere essere pescati da qui) è più facile confrontarsi col "paesello"....

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Daniele

Modificato: da daniele stefanini
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Aggiungo ,

Io giro con la mia bottiglia di vetro in macchina e quando torno a casa da lavorare mi fermo ( un giorno si ed uno no ) a fare 0,60 litri di latte fresco alla macchinetta poiche' i miei bimbi consumano esattamente quella quantita' per 2 giorni , Il costo e' di 1€ al litro , al supermercato costa 1,9€ al litro , la bottiglia di vetro e' sempre quella quindi non faccio rifiuti e il latte non mi va da male

Il governo si e' accorto delle macchine distributrici di latte e ovviamente invece di agevolare questo tipo di attivita , sta tirando fuori un decreto per omologarle e quantaltro come le pompe di benzina , con il risultato che non sara' piu' cosi' conveniente

A volte sembrano barzallette

Luca

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tant'è che in Puglia è stata scoperta la più vasta area in Italia adibita a discarica abusiva di rifiuti tossici

in Abruzzo abbiamo di peggio: guarda qui. E fino a poco tempo fa non lo sapeva nessuno :o , tranne chi è stato pagato per tacere.

Ciao :)

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È triste doversi ribattere a colpi di notizie sempre peggiori, ma è la conferma, se ancora ve n'era bisogno, che l'emergenza napoletana non riguardava i rifiuti tossici nocivi, perché per questi rifiuti la Campania non ha, purtroppo, né l'esclusiva, né il primato.

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Mauro Dalseno

Purtroppo ci sono troppi furbi in giro che fanno quello che vogliono, raggirano tutti gli ostacoli normativi e di controllo rovinando il nostro paese.

in Abruzzo abbiamo di peggio

Quest'anno sono andato in ferie per la prima volta in Abruzzo decantando con i miei amici che le acque sono meno inquinate rispetto ai lidi piu' a nord :(

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Quel che mi fà rabbia e che manca l'input governativo per affrontare la situazione.

Si accetta l'ipotesi che di diritto o di storto lo smaltimento inquino, sia seppellito, sia bruciato.

Con un buon incenitore l'inquinamento è minimo. Se poi vi abbiniamo una turbina guadagnamo qualche cosa. Quindi:

1) Ogni regione deve avere un numero adeguato di termovalorizzatori.

2) Essi devono prima essere progettati virtualmente. Si fà un rilievo annuo dei venti, si inseriscono nel pc le proprietà dei fumi e facendo click sulla tastiera si vede se è il caso di cambiare zona.

3) Chi controlla i filtri non è chi gestisce.

4) Il tutto nell'ottica del meno bruciamo meglio è. Quindi max riutilizzo,riciclo.

Da tener presente che nei termovalorizzatori si può bruciare biocombustile...

Non mi pare che ci stiamo muovendo in questo senso, eppure spediamo l'immondizia ad Amburgo dove la bruciano nel centro città ...o quasi.

Se poi c'è la malavita a bloccare il tutto si procede parallalamente contro di essa. Mi sembra solo questione di buona volontà considerando anche che i termovalorizzatori negli altri paesi sono privati (capitale investito).

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