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Plastica


Nino1001

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Esistono tipi di plastica diversissimi fra loro, PE, PVC, PET, Pp ecc..ecc. che finisce nello stesso contenitore.

Ma come viene successivamente differenziata tipo per tipo?

I metalli, sia puri che come lega (lattine) hanno temperature di fusione molto distanti fra loro per cui se li mettiamo in un forno a 230 ° (230°?) si fonderà e colerà sul fondo solo lo stagno mentre per un altra lega bisognerà aumentare di molto la temperatura ma questo metodo con le plastiche non si può usare, hanno una temperatura di fusione molto, troppo vicina fra loro.

Viene quindi da pensare che si utilizza l'amalgama ma per fare cosa? Sedie in plastica? O un sano sospetto ci guida verso il loro uso come combustile industriale?

Mah!..a Tubingen (D) le bottiglie di plastica erano vuoto a rendere con la pubblicità (più o meno) "Come la compri la restituisci" con un prezzo di € 0.25....e qui mi sorge il dubbio: Ma le sterilizzano? e come? Sicuramente non con bollitura.

Ho buttato una bacinella in plastica rotta. Ho provato ad incollarla ma non è semplice e non esistono kit di riparazione.

Usa e getta....fra 100 anni le discariche diverranno miniere su cui fare una guerra per il possesso.

Ma quanti bagnetti, seggiolini per bimbi et similia compriamo e buttiano?

Dovrebbe essere il caso di imporre ai comuni (ma è proprio necessaria l'imposizione? Non basta il buon senso?) il mercatino delle pulci.

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Simone Baldini
fra 100 anni le discariche diverranno miniere su cui fare una guerra per il possesso

Nei paesi sottosviluppati è già così, i poveracci ci vivono con le discariche!

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ti sbagli, la plastica è riciclabile al massimo e da sempre.. l'indicazione del tipo di plastica in europa è obbligatoria da decenni e nelle linee di recupero riescono a separare i vari tipi..

che poi non lo si faccia e in molti paesi la si preferisce abbandonare è un altro discorso.

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Volutamente Anonimo

Ricordo di uno spettacolo di grillo anni e anni fa alla rai (forse intorno al 1995)

Fece vedere proprio una di queste bottiglie in plastica che usano in germania.

Dicendo che quelle li loro le RIUSANO (non riciclano) intorno ad una 30ina di volte.

Da come la batteva sul tavolo, non era come le nostre (finissime).

E' possibile riusare le attuali bottiglie in plastica (italiane)? Penso di no, forse troppo fini

E' possibile riconvertire il mercato? ovvero cambiare contenitore (piu' solido) e reindirizzare il mercato sul vuoto a rendere? (questo puo' valere per l'acqua e per altri alimenti, latte, vino, conserve, sughi ecc ecc).

Sarebbe la cosa piu' auspicabile, visto che probabilmente "RIUSARE" e' il modo di trattare i rifiuti piu' rispettoso dell'ambiente.

C'e' all'orizzonte una volontà politica di farlo????

.

.

.

. NO! :-D

Ho trovato questo blog, c'e' qualceh info, e' sempre un blog. . ma sempre meglio di niente. .

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/09/que...stica-cosa.html

Modificato: da Volutamente Anonimo
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Ma come viene successivamente differenziata tipo per tipo?

Anche in Italia ci sono regioni, province e paesi come il mio, dove la differenziazione avvien all'origine. In altri termini il cittadino mette in un contenitore a parte solo la plastica per alimenti.

Poi ci sono i trattamenti industriali per il "lavaggio della plastica". Macchine di questo tipo sono in produzione da oltre 20 anni. Ne automatizzate parecchie. In queste macchine si separano i vari tipi di plastica, per esempio si triturano bottiglie e tappi e la macchina se para i due tipi di plastica.

E' possibile riusare le attuali bottiglie in plastica (italiane)? Penso di no, forse troppo fini

Io ogni tanto, quando ne ho necessità, lo faccio. In genere le riutilizzo per prodotti non commestibili. Questo per una ragione semplicissima: la non sicurezza della asetticità.

Se la bottiglia la riutillizi immediatamente dopo averla svuotata hai qualche garanzia, se la lasci li per qulache giorno dovresti sterilizzarla.

In quanto alle abitudini germaniche mi permetto di avere molti dubbi sulla loro bontà, basti pensare alla recente epidemia di escherichia, batterio tipico dei prodotti fecali. Oppure alle mozzarelle blù, colore dovuto ad un batterio presente nell'acqua di lavaggio; anche questo batterio è un prodotto tipico degli ambienti fecali :(:angry:

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Io sono per il riutilizzo ed il vuoto a rendere. Ha funzionato fino agli 80 (generico) e non vedo perchè non dovrebbe funzionare anche oggi; come al soltio è una questione di metalità. In fin dei conti la plastica nacque per sotituire il costoso e sopratutto pesante ferro ed il fragile vetro ma con l'idea del duraturo...poi venne l'usa e getta e se ben ricordo questa strada fu aperta dalla bic con i suoi rasoi, ma possiamo ben passare agli accendini, prima ricaricabili sia come pietra fociaia che come gas, ecc...ecc..

Mi chedo quanti giorni di lavoro mi costa questa filosofia....

Discorso tecnico.

Io ho citato 4 tipi di plastica e non credo che a livello casalingo sia possibile, con tutta la buona volontà possibile, separarla l'una

dall'altra e mi chiedevo come si possa separarla (discorso tecnico) a livello industriale.

Non trovando risposta ho sposato l'idea letta sul quotidiano del riutilizzo come combustibile.

Discorso igienico

L'italiano non si è mai degnato di prestare particolare attenzione alla res pubblica, dove più dove meno l'immondia per le strade c'è e il problema dello smaltimento non lo abbiamo mai risolto,ma solo fatto finta.

I tedeschi lo hanno fatto e tutta la catena è sotto controllo ferreo (Report...non ricordo quale trasmissione...) con tante soluzioni adottate all'inizio della catena.

L'altro lato della medaglia: l'igiene nelle case italiane è imbattibile. Possiamo cucinare gli spaghetti, buttarli sul pavimento e poi mangiarli (scena di un film di carlo Verdone), nessuna donna è più puntigliosa ed esigente di una donna italiana. Viceversa, e chi ha amici oltralpe, beh...diciamo. voglio essere generoso, che in casa non perdono molto tempo.

Una via di mezzo potrebbe essere l'ideale.

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Io ho citato 4 tipi di plastica e non credo che a livello casalingo sia possibile,....

Son molti di più di 4, però praticamente si dividono in due macro categorie: plastiche per alimenti e plastiche per non alimenti. E' possibilissimo separe le plastiche, nel mio comune (che ha ricevuto anche la targa blù europea per il riciclaggio) si è sperimentato anche la raccolta separata tra tappi e bottiglie, poi abbandonata perchè i costi non valevano i benefici.

E' solo una questione di educare i cittadini; ci sono parecchi comuni, quasi tutti nel nord Italia, dove la differenziazione è molto spinta e non solo per la plastica.

Non trovando risposta ho sposato l'idea letta sul quotidiano del riutilizzo come combustibile.

L'uso come combustibile è il peggiore che si possa fare della plastica. Oltre ad essere molto inquinante è un vero spreco. Nella mia provincia, dove praticamente è nata l'industria della plastica, da almeno 50 anni ci sono aziende che riciclano materie plastiche. Ultimamente son quasi scomparse perchè è più conveneiente delocalizzare :angry:

I tedeschi lo hanno fatto e tutta la catena è sotto controllo ferreo...

:roflmao:

Ma per favore...smettiamola con i luoghi comuni. Io in Germania ci son stato spesso per lavoro, fanno quel che possono anche loro. E' pulito dove si vede, nessuno getta immondizia per le strada perchè se ti beccano ti danno un sacco di legnate (Forse non solo metaforiche)

Ma non ti bastano i due esempi che ti ho fatto prima? Guarda che ce ne sono molti altri che non raggiungono le prime pagine dei giornali perchè son solo storie di ordinaria sporcizia e non causano morti.

Certo difficilmente in Germania si vedrà uno sconcio simile a quello di Napoli per pochi motivi semplici:

1 - Se decinodono di fare un termovalorizzatore od una discarica la si fa e quelli che non ci stanno devo starsene buoni perchè li quelli che reagiscono violentementemente vanno in galera (dove magari vengono "suicidati" come la banda Bader Mehinoff)

2 - Non improvvisano mai niente ma programmano per tempo secondo le esigenze.

3 - In caso di un blocco temporaneo della raccolta viene ordinato ai cittadini di tenersi in casa l'immondizia ed i cittadini lo fanno (se il blocco è circosritto ad un paio di giorni)

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  • 2 weeks later...
Ma per favore...smettiamola con i luoghi comuni. Io in Germania ci son stato spesso per lavoro, fanno quel che possono anche loro. E' pulito dove si vede, nessuno getta immondizia per le strada perchè se ti beccano ti danno un sacco di legnate (Forse non solo metaforiche)

Ma non ti bastano i due esempi che ti ho fatto prima? Guarda che ce ne sono molti altri che non raggiungono le prime pagine dei giornali perchè son solo storie di ordinaria sporcizia e non causano morti.

Certo difficilmente in Germania si vedrà uno sconcio simile a quello di Napoli per pochi motivi semplici:

1 - Se decinodono di fare un termovalorizzatore od una discarica la si fa e quelli che non ci stanno devo starsene buoni perchè li quelli che reagiscono violentementemente vanno in galera (dove magari vengono "suicidati" come la banda Bader Mehinoff)

2 - Non improvvisano mai niente ma programmano per tempo secondo le esigenze.

3 - In caso di un blocco temporaneo della raccolta viene ordinato ai cittadini di tenersi in casa l'immondizia ed i cittadini lo fanno (se il blocco è circosritto ad un paio di giorni)

Non poso che concordare a pieno, uno dei pochi che lo ammetta! La Germania non è meglio dell'Italia per queste faccende, semmai peggio per via delle continue "disattenzioni" alla sicurezza alimentare e la bassa qualità che permettono! Avete mica notato che un sacco di roba dei discount viene proprio da li? Neppure le marche italiane più scadenti!

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  • 7 months later...

Esistono vari tipi di impianti,io ho collaborato alla costruzione di alcuni di essi.

impianti di selezioni un sistema di nastri trasportatori con postazioni dove si selezionano i vari tipi di plastica,che poi si pressano in balle ed inviate in stabilimenti che lavorano polietilene,pvc,pet ecc....diversi impianti con lavorazioni diverse.

Il polietilene che é quello che conosco viene triturato( con prerompitori,e mulini),lavato in vasche e centrifughe,asciugato con compattatori,e densificatori ,infine viene estruso quindi ridotto in granuli (con estrusori),tralasciando i tedeschi esisto e sono all'avanguardia molte case italiana che producono macchine ed impianti (anche in Germania),come la Previero di Como ma ne esistono altre.

Come si diceva prima esistono impianti e tecnologia . E' solo una questione di educare i cittadini;gli enti locali e in molti casi evitare infiltrazioni di ogni genere quello dell'ecologia e' un settore molti piu' controlli e regole in italia si rischia che piu' di avvicinarci agli standard tedeschi,(per speculazioni varie ),ci avviciniamo a quelli Cinesi.

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tralasciando i tedeschi esisto e sono all'avanguardia molte case italiana che producono macchine ed impianti (anche in Germania),come la Previero di Como ma ne esistono altre.

Non solo ma nel riciclo della plastica simo stati dei pionieri (come nella fabbricazione lavorazione delle materie plastiche). Circa 25 anni fa ho fatto le prime automazioni per le macchine di "lavaggio" della plastica riciclata.

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  • 3 years later...

il polietilene ha una gestione rognosa, con carico/scarico come fosse un rifiuto speciale/pericoloso..

 

a seconda dell'origine e delle quantità di cui si parla si trovano rigeneratori che lo possono trattare, non saprei darti un nome ma son sicuro che in veneto ce ne sian parecchi.

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Come al solito in ITALIA abbiamo 100000 leggi e la metà dicono l'opposto dell'altra..ma mai nessuna è così chiara che non lascia ombre di dubbi!

Mi son sempre chiesto come mai la differenziata se gestita da due enti diversi cambia e dii molto: cambia il colore del contenitore che la raccoglie; cambia categoria di differenzazione, insomma cambia cambia cambia!!!

Basterebbe imporre a livello nazionale dei colori per categoria, basterebbe imporre un codice alla confezione da riciclare, un codice chiaro, magari un bollino di un colore da apporre e poi il consumatore di turno non deve far altro che metterlo dentro il contenitore dello stesso colore!

Per esempio da noi (piccolo comune in centro Italia) le plastiche dei giocattoli vanno nell'indifferenziata così come quella dei vasi. Nel comune affianco invece no... I piatti di plastica nell'indifferenziata se sono sporchi ( ma scusa butto il piatto pulito?!?) nel comune affianco no vanno sempre nella plastica...insomma poche regole ma chiare per tutti!

Questa storia delle autonomie delle regioni e delle provincie e di comuni porta solo tanta burocrazia, tanti burocrati che devono mantenere la burocrazia e centinaia di norme così inutili..da renderle inservibili!

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dipende tutto da chi fa la raccolta che deve sottostare alle esigenze dell'impianto di smaltimento a cui conferisce il tutto.

 

da noi cambiando gestore si è passati al mischiare vetro e latta/metallo ad esempio... 

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