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PLC Forum


Calcolo Corrente Su Secondario


dumblesergio

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Ma che trasformatore è? ph34r.gif

Comunque dovresti sapere dai dati di targa la potenza del trasformatore e da li ti ricavi la corrente che può erogare.

Se non nè potenza nè corrente come dati di targa magari puoi ricavare abbastanza grossolanamente la corrente che all'incirca potrebbe erogare guardando la sezione dei cavi dell'avvolgimento sul secondario, anche se sarebbe un valore moooooooolto indicativo. rolleyes.gif

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Se consci l'apparecchi bene si può tentare qualche ricerca , altrimenti si può misurare il pacco lamierini e confrontarlo con altri trasformatori con tabelle apposite , altrimenti c'è anche chi va a peso!

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  • 2 weeks later...

Sembra un trasformatore destinato ad un raddrizzatore a doppia semionda.

Immagino che i 320-320 sia stati misurati a vuoto e non sotto carico; per misurarli dovevi necessariamente conoscere la tensione del primario.

Se applichi un carico al secondario, inizialmente con una resistenza elevata e via via minore, potresti trovare sperimentalmente il valore di tensione e corrente di lavoro. Ovviamente ti devi fermare appena il trasformatore riscalda troppo (controlla delicatamente con la mano) e scegliere per sicurezza valori inferiori.

Non è un metodo ortodosso, ma se può servire a recuperare un trasformatore...

Ciao

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Allora meglio fare calcoli in base alla sezione o alle dimensioni o peso......dato che valutare la corrente nominale in base al riscaldamento mi pare dura.....il trasformatore scada già di suo a vuoto e parecchio .........

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Esprimo un parere molto relativo e lunatico. Potresti allacciare il trasformatore alla rete (se è alimentato a 230v) dopo di che misurare con un wattmetro quanto assorbe a vuoto. Poi sappiamo che un trasformatore a vuoto assorbe metti 4/5% della potenza nominale. Metti che assorba 7w teoricamente ne ha nominali circa 100VA comunque bisogna sempre tendere a stare in difetto. Poi sai che in uscita ha 2 avvolgimenti 320 0 320 quindi possiamo calcolare il rapporto di trasformazione facendo k=230/320 e con questo possiamo ricavare teoricamente che I1=k*(1/I2) (spero di non sbagliare se non ricordo male) Ora con un calibro abbastanza preciso calibri i conduttori al primario e al secondario dopo aver rimosso lo smalto e calcoli la sezione. Guardi quanto dovrebbero portare le sezioni e verifichi se il rapporto di trasformazione coincide. Guardi se il tutto tra potenza nominale, potenza a vuoto rapporto e sezioni sono congrue tra di loro. Poi fai gli scongiuri e per sicurezza, prima di usarlo fai una prova in cortocircuito alimentandolo con un variac guardi se le potenze tornano se non si brucia ecc. Ricorda che la tensione di alimentazione in corto è molto più bassa rispetto alla nominale anche 5%.

Questa è solo una mia idea non garantisco niente ph34r.gif

Modificato: da dr.marco17
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Credo che la domanda formulata sia: se c'è qualcuno che ha già visto un trasformatore simile, mi dia qualche indicazione.

Nel rapporto di trasformazione, (che non sappiamo se è a vuoto o nominale), metterei 640V al secondario.

I conduttori spellati falsano la misurazione; prenderei in esame i conduttori smaltati con una corrente di 2,9A/mm2.

Sarebbe interessante conoscere le dimensioni (fisiche) del trasformatore, quali del nucleo, del traferro, dei fili (non con il doppio decimetro).

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Giustissimo.

Quella di valutare i fili ancora smaltati, è solo una mia preferenza.

Insieme allo smalto, durante un'operazione di raschiatura - magari affrettata - quanto rame se ne va via? Su un filo di poco più di ½ mm., potrebbe essere rilevante e falsare la misurazione.

Se contestualmente si diminuisce di 1/10A la corrente ipotizzabile per quell'avvolgimento, si compensa l'attribuzione di una sezione, impercettibilmente maggiore di quella reale.

Ciao

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