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PLC Forum


Funzionamento Penna Elettrica


Mago Merlino

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Ciao a tutti spero di scrivere nella sezione giusta smile.gif, oramai sapete il motivo del mio nick, non posso stare a far niente allora vorrei sapere il funzionamento delle penne elettriche tipo questa se il funzionamento non è complicato proverò a realizzarla

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ho letto un post vecchio di questo forum però non ho molto capito se basta un trasformatore che da 220v esca 12v o ci vuole un non so cosa smile.gif per aumentare gli ampere anche se non posso regolare la potenza va bene lo stesso.... vi ringrazio per le risposte

Modificato: da Mago Merlino
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Allora : la penna elettrica, tanto cara alla scuole Tecniche o Professionali, dove nei laboratori di Aggiustaggio (esistono ancora ?) spariva di tutto, è un elettrodo a forma di penna collegato al secondario di un trasformatore (NON autotrasformatore) il quale vedeva l'altro suo polo connesso al pezzo metallico da scrivere.

Per cui lo "zero volt" a massa (sul pezzo da marchiare fatto poggiare ad una base collegata a sua volta al trasfo), ed il filo di corrente alla penna (elettrodo).

Appoggiando la penna al pezzo, si ottiene la versione "Lilliput" del principio della saldatrice, ma molto molto più in piccolo, ed invece del classico cordone di saldatura, si realizza un solco che è in pratica una traccia con cui scrivere il proprio nome. (o altro)

Io l'ho scritto sul calibro ventesimale, per imputargli appunto un proprietario, e per cancellarlo devi usare la ruota smeriglia, in quanto inciso sul metallo resiste ad ogni sorta di agenti esterni.

Sì Riccardo, l'effetto è quello di un Pirografo, anche se quest'ultimo scrive per ustione del legno, invece la penna elettrica traccia più che altro per leggera fusione del metallo.

Almeno questa è quella che conosco io, e che spartanamente una volta nel mondo del lavoro, ho realizzato (con un vecchio trasformatore) per timbrarmi tutti gli attrezzi che avevo in dotazione onde evitare di confonderli con quelli del mio collega

Saluti e Buone Feste

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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Riccardo Ottaviucci

e quindi una micro saldatrice elettrica ad elettrodo laugh.gif

Buone Feste

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Ciao a tutti ringrazio Mirko Ceronti per la spiegazione, anche nella scuola ne avevamo una appunto per i segnarci i calibri e per le chiavi sennò dopo una settimana la scuola rimaneva senza chiavi e vari oggetti laugh.gif, se possibile sapete dirmi cosa dovrei usare per realizzare l'oggetto in questione...

Grazie e Buone Feste

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Probabilmente Rame al Berillio, e sicuramente e' il componente piu' importante di tutto l'arnese.

Il principio di funzionamento e' quello delle saldatrici Switching,ma in casa si puo' benissimo usare un grosso trasformatore a cui aggiungere UNA spira di rame di grossa sezione, anche rettangolare, se necessario, collegata tramite cavi adatti alla punta da una parte e al pezzo metallico dall'altra.

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Ciao a tutti oggi ho fatto alcune prove con il trasformatore ma i risultati non sono stati molto soddisfacenti unsure.gif, allora ho provato con una mina di una matita (come ho letto nel post vecchio) quando incido sul pezzo di metallo si vede appena appena il segno, basta che ci passo un dito sopra e si cancella, allora ho provato con il tungsteno del tig con quello rimane un puntino quando inizio a scrivere e poi rimane sempre un segno leggero che si cancella...

Come potrei aumentare la "potenza" ?? o se avete consigli li accetto ben volentieri biggrin.gif

Grazie a tutti

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Ciao a tutti girando in internet ho trovato la scheda tecnica di questo oggetto qui, quindi occorrono 62A ohmy.gifohmy.gif come potrei aumentare gli ampere dalla rete 220v??

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Tensione in ingresso 220 V, tensione in uscita 1.6 V ==> n = 137.5; corrente in uscita 62.5 A ==> corrente in ingresso = corrente in uscita/n ==> 62.5 A / 137.5 = 454 mA.

Ti basta un trasformatore da con potenza >= 100 VA; primario 230 V 0.5 A, secondario 1.6V 62.5 A .

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Ciao e grazie per la risposta, se la tensione è a 12 volt fa lo stesso??...

Ho letto nei messaggi precedenti che è lo stesso procedimento delle saldatrici più o meno, io ho una saldatrice oramai bruciata se recupero quelle spece di trasformatori al suo interno, sono fatti sul rettangolare e c'è avvolto del filo di rame sarà di 5mm di diametro di questi "cosi" c'è nè 2, e altri 2 sempre fatti nello stesso sistema ma con 2 avvolgimenti cioè ha un entrata con un diametro del rame da 3-4mm e un altro avvolgimento con un diametro da 7-8mm... Spero che riesci a capire le mie spiegazioni biggrin.gif, per qualsiasi cosa dimmi pure smile.gif

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Non credo proprio. A parte il fatto che la corrente crescerebbe in modo proporzionale raggiungendo valori di circa 500A.

In genere, però, dispositivi di questo tipo sono più assimilabili a genaratori di corrente, quindi sistemi ad elevata resistenza interna. Se il trasfo di recupero è il classico da saldatrice ad arco, avrà un traferro regolabile con un "manettino". Questo il metodo che si usa per limitare la corrente ad un valore massimo. Se il trasfo ha questo traferro regolabile allora puoi limitare la corrente erogata e trascurare la tensione a vuoto. La riluttanza farà da regolatore automatico di corrente mantenedola entro il limite prefissato.

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Ciao a tutti, per Livio: il trasformatore che fa 12v è un trasformatore normale senza "manettino" mentre quelli con 2 avvolgimenti che ti ho descritto nel messaggio precedente hanno 2 fili di sezione 0.75 che vanno saldati alla scheda della saldatrice, saranno quei 2 fili che tengono la regolazione... unsure.gif

Per Lancillotto, ti ringrazio per il consiglio ma sono a corto di microonde da demolire smile.gif... Potrei sabotare quello di mia madre però dry.gif

Ciao e grazie a tutti

Modificato: da Mago Merlino
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