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alimentatore da pochi soldi


birkof

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Vorrei realizzare un "alimentatore" senza trasformatore e non switching.

Devo alimentare un carico da 80 mA, 12v continua. La mia idea e' quella di sfruttare un'impedenza RC o un partitore resistivo (sempre che non bruci tutto in una fiammata..) per abbassare la tensione di rete e poi raddrizzare il tutto. Prima di mettermi a "pensare" al problema piu' concretamente, volevo sapere se qualcuno ha un'idea a proposito.

Sono stufo di dover usare un trasformatore ingombrante per alimentare un circuitino di pochi componenti es. un comparatore di soglia che pilota un rele'.

Grazie

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Usare una resistenza con 80 mA consuma circa 20 W, troppo. Ti consiglio di provare con un condensatore.

Se colleghi: un filo della linea AC a 230 V a un condensatore 1,5 uF (400V) e l'altro capo del condensatore a un polo alternata di un ponte e l'altro polo alternata del ponte all'altro filo di linea AC.

Sull'uscita in continua del ponte collega in parallelo uno zener 12 V (1,5 W) e un condensatore elettrolitico 1000 uF.

La corrente regolata dal condensatore in AC vale circa 100 mA, 20 mA polarizzano lo zener, 80 sono per il carico.

I 12 V NON sono separati dalla rete e ciclicamente hanno il potenziale della fase o del neutro rispetto al terreno.

Soluzioni di questo tipo si adottano nell'elettronica del settore consumer.

Saluti

R.G.

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Gabriele Corrieri

Ciao RG,

ho controllato i conti e sono giusti ... ma il ponte raddrizzatore credo sia cablato errato: entrando in ~ devi uscire in +, oppure entri in - ed esci in +, se colleghi entrata ed uscita in ~ non può funzionare ... almeno per me :)

Ciao

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Federico Milan

Io vorrei solo far notare la pericolosità dell'operazione,

Abbassare i 230 V di rete a 12 volt potrebbe essere una banalità, ma non è così, in pratica ci leghiamo a un circuito che prevede di "cortocircuitare" la rete e ricavare da esso i 12-14 V ... bene ...

cosa succede se il carico che abbassa la tensione si brucia ?!?

LA RISPOSTA é semplice hai ai capi i 230 V, quindi rischio di fulminazione e altre conseguenze !

Credo proprio che soluzioni di questo tipo sono vietate dall'elettronica di tipo consumer, il circuito non è sicuro e secondo me non può essere marchiato CE !

Infondo un trasformatore costa 1-3 Euro, caspita per 3 euro mettiamo a rischi la nosta incolumità ?!?

birkof non conosco il motivo della tua scelta, ma io userei un bel isolamento galvanico (trasformatore abassatore) e un bel regolatore linare costo totale circa 5 -8 euro ... che si riducono a 1 -3 euro se vai in qualche mercatino dell'elettronica ...

Se invece questo ti serve per formazione, tipo esercizzi scolastici, fai i conti su carta e al limite simulalo ...

ciao

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Caro Birkof,

sicurezza prima di tutto ! Gli utenti di PLCforum sono in aumento, non fargli scendere (-1) !!!!!

E' pensabile l'impiego di celle solari per la tua applicazione, che sfruttino la luce natuare o artificiale? Ciao

Mario

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La sicurezza non è legata alla soluzione tecnica di per se. La sicurezza o il pericolo sono legati a comportamenti. Le norme, che hanno una intenzione etica, regolano i comportamenti e non sanzionano i circuiti o i componenti come tali.

Se l'alimentazione senza separazione galvanica non è mai a contatto delle persone (compreso chi fa manutenzione che deve essere avvertito) la soluzione non ha pericoli e può avere il marchio CE. E' il tecnico progettista che deve valutare i comportamenti relativi.

I prodotti elettronici del settore consumer devono avere un costo di produzione industriale di circa 1/5 del prezzo di vendita. All'interno ci sono delle soluzioni apparentemente scandalose, ma sono degli oggetti di plastica chiusi con l'avviso di togliere tensione prima di aprirli.

L'alimentazione negli impianti di automazione industriale è tutt'altra cosa, perché sono completamente diversi i comportamenti delle persone.

Saluti

R.G.

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Sono d'accordo Rguaresc: la pericolosità o meno dipende dall'uso e dalle condizioni. Se prevedo che in qualsiasi momento chiunque possa venire a contatto con un terminale in tensione prevederò un circuito di tipo PELV, se possibile, o adotterò le soluzioni adeguate. Se prevedo che il dispositivo sia chiuso in un armadio apribile con chiave o apposito attrezzo da personale competente e informato dei rischi posso adottare soluzioni diverse, anche se oramai nei quadri di automazione si tende a realizzare tutto in IP20. Rimane il problema quando devo effettuare misure e controlli sulla parte di potenza con tensioni a 400V.

Per la cronaca il sottoscritto circa 25 anni fa aveva adottato la soluzione del partitore capacitivo per dei circuiti di ingresso, per PLC, previsti per tensioni di 110 VAC.

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Uno dei motivi della mia scelta e' semplicemente l'ingombro. Qualche tempo fa ho realizzato un interruttore crepuscolare (comparatore, fotoresistenza, rele' e qualche R e C) e mi sarebbe piaciuto poter inserire il mio circuitino all'interno di una scatola di derivazione gia' presente in giardino. Invece ho dovuto aggiungere un'ulteriore scatola per la "sezione alimentazione" (trasformatorino da 12v piu' regolatore).

Vorrei anche realizzare un piccolo interruttore a sfioramento da inserire in una scatola di derivazione inserita nel muro e un trasformatore ovviamente non ci sta! Un altro motivo e' che non sempre ho a portata di mano un trasformatore, un LM7812 ecc. mentre qualche capacita', un ponte raddrizzatore li posso reperire anche dalla vecchia radio..

Il mio approccio e' effettivamente rischioso ma non ho la pretesa di commercializzare al pubblico le mie creazioni, e tutto cio' che faccio e' per "uso personale" e uso le dovute cautele.

Comunque un alimentatore di questo genere non verrebbe sicuramente impiegato come alimentatore stabilizzato da banco! e il tutto verrebbe ben chiuso e sigillato in una bella scatoletta isolante.

L'impiego di energia solare potrebbe essere un'idea ma mi sembra che le celle solari costino un patrimonio. Esistono celle a costi contenuti che riescano ad erogare 100mA e occupino poco spazio?

Grazie a tutti dell'attenzione..non so quando comincero' a realizzare il "partitore capacitivo" ma comunque grazie delle informazioni.

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Federico Milan

Se i tuoi problemi sono dettati dall'ingombro, niente paura, realizzi un trasformatore ad alta frequenza quindi piccolo come una batteria AAA, solo che dovresti fare uno switching ... ma a dire il vero non è poi così drammatico, vai alsito della MAXIM, e sicuramente trovi lo spunto per quello che ti serve ... e vedrai che il costo non è poi elevato ...

infondo ti basta un diodo per radirzzare l'alternata un condensatore di immagazionamento, un mosfet da 400 V, un rocchetto e filo da avvolgere , e poi qualche condensatore al secondario e un circuito integrato ... come regolatore ... più qualche resistenzina ...

ciao

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  • 2 months later...

Per il fatto della sicurezza penso anch'io che sia un fatto da valutare di volte in volta. Chiaramente il circuito è collegato direttamente alla rete e come tale deve essere trattato. Soluzioni del genere sono adottate in circuiti da due soldi, come crepuscolari, regolatori o intermittenze, il costo di eventuali componenti bruciati non è rilevante.

Comunque consiglio un attento dimensionamento del condensatore, magari con alcune prove pratiche. Con un condensatore da 1 uF mi sono trovato in difficoltà a innescare un triac che richiedeva un corrente di gate di 20 mA. Il raddrizzatore era a semplice semionda, ma anche fosse stato a ponte non mi sarebbe arrivato a 40 mA. Probabilmente ci vuole più grosso. Prova a mettere un amperometro al posto dello zener (cortocircuitando quindi i 12 V) e vedi che corrente massima ti può fornire.

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