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PLC Forum


Generare Onda Sinusoidale


hello

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Prova a fare una ricerca di un oscillatore a ponte di wien.

Poi per quanto riguada l'ampiezza puoi collegare in cascata un operazionale in configurazione non-invertente con un potenziometro sulla retroazione per scegliere il guadagno dell'intero sistema.

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http://img825.imageshack.us/img8

Eccoti il classico schema di oscillatore a sfasamento.

I valori di R1 e R2 dipendono dalla alimentazione e sono quelli che potrebbero tagliare i picchi.

C1,C2,C3 insieme R4 e R5 determinano la frequenza dove R% può essere sostituito da un potenziometro.

C4 è un condensatore di accoppiamento.

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Il problema è che non ho a disposizione un alimentatore duale.Devo creare un'onda sinusoidale da 0V a 10 V (per esempio) e poi filtrare la componente continua in modo da avere una sinusoide a cavallo dello 0.

ninio01 IL TUO LINK NON ESISTE

Modificato: da hello
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Mirko Ceronti

Che il Range di frequenza deve essere variabile si è capito, (come l'ampiezza del resto).

Solo che per l'ampiezza hai specificato 0-:-10 Volt (e va bene), ma per la frequenza ?

Da quanti Hz vuoi che parta ad oscillare questo generatore ? E fino a quanti Hz vuoi che arrivi ???

Saluti

Mirko

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comunque ho cercato in giro e non ce alcun circuito in grado di realizzare un'onda sinusoidale.Soprattutto se non si dispone di un alimentatore duale

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Mirko Ceronti

Mah, è invece possibile, ed anche senza tensione duale, sono le performance che non Ti soddisferebbero.

Ad esempio, io alcuni anni fa realizzai degli oscillatori con un 2N1711 per generare dei codici DTMF da utilizzare per dei telecomandi ad onde convogliate.

Non volli usare dei circuiti dedicati, perchè sul più bello Te li tolgono dal mercato (fuori produzione come si suol dire).

Infatti ai suoi tempi utilizzavo l' M3541, un portento, ma.....ora se voglio usarlo son costretto a bazzicare i mercatini dell'usato e fare razzia dei vecchi telefoni a tastiera modello SIRIO.

Dunque dicevo, che col 2N1711 si otteneva una discreta sinusoide ed a tensione singola, ma la possibilità di avere una variazione da 10 a 100 KHz come servirebbe a Te, temo rimanga un miraggio.

Saluti

Mirko

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una tecnica consiste nell'usare un IC convertitore di frequenza che si usa sui front-end dei radioricevitori (S042P, NE602, ecc..) facendo battere un quarzo con un VCO esterno fatto con un FET o un BJT, diciamo che il tutto lavora sull'ordine del MHz, il battimento (differenza) tra le frequenze (VCO e Quarzo) sarà il segnale di uscita da 0Hz fino a centinaia di KHz

Stuzzica?

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è una buona idea.Tuttavia se riuscissi a creare una alimentazione duale sarebbe meglio, cosi utilizzerei un operazionale.Ho provato a crearla usando un 555, eliminando la componente continua e con un filtro passa basso mi sono trovato un segnale segativo.Tuttavia appena collego un carico, la tensione si abbassa a causa dell'impedenze eccessivamente alta del 55 in uscita....

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Esistono numerosi AO che non necessitano di alimentazione duale;

Il comunissimo LM124, p.e., accetta allimentazioni singole; Se poi scegli un rail to rail ti basta un +10v per avere un segnale in uscita >9Vpp. Crei uno zero virtuale con un partitore resitivo o con uno zener. Se usi 10V di alimentazione, con uno zener da 5.1V crei il tuo zero virtuale a cui fai riferimento per il segnale e per la reazione.

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Mirko Ceronti

Prego smile.gif

EEEHHH Santa breadboard......!

Proporrei l'edificazione di un monumento a colui che l'ha inventata.

Senza di lei io......sarei morto !!!

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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l'npn si è guastato: rottura giunzione base emettitore.tu hai mai testato quel circuito?fra l'altro il pnp non entra mai in conduzione: abbiamo la base alla stessa tensione della base del npn ma l'emettitore è a massa? come fa il pnp a condurre?per entrare in conduzione gli serve una VBE pari a -0.8V!

Modificato: da hello
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Mirko Ceronti

NO !!!

Proviene da una delle migliaia di riviste che ho, e dalla quale ho realizzato molti circuiti tutti funzionanti.

Ma....l'eccezione che conferma la regola è sempre dietro l'angolo, ad ogni modo : sei sicuro (come di dover morire) di aver cablato tutto senza errori ???

Ora lo realizzo io, e Ti saprò dire.

A tra poco biggrin.gif

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Mirko Ceronti

Arrrieccomi !!!! biggrin.gif

Allora, funziona egregiamente, Quindi controlla con pazienza aracnidiana perchè un errore l'hai fatto di sicuro. smile.gif

Accidenti (mi son detto) una volta che presento un circuito che non ho progettato io, guarda Tu che figura ! Va bene che non ne avrei colpa; però rimane sempre il fatto che a causa di una dritta fornita da me, qualcun altro si è impantanato.

Per cui Hello, controlla bene e facci sapere.

Ciao

Mirko

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ahah!

anche se esplodeva tutto, non avrei mai dato colpa a te, ragazzo!

comunque è tutto ok adesso funziona.Tuttavia, volendo capire a fondo il funzionamento ho dedotto che il PNP non serve e ti spiego il motivo:

quando l'operazionale trova al + una tensione di es: 2,5V dal partitore resistivo, significa che io applico una tensione di 5V in ingresso all'intero circuito.Detto questo, l'operazionale non retroazionato, vedendo al terminale + una tensione maggiore di quella del terminale- va in saturazione e manda in uscita circa una tensione uguale a quella di alimentazione dell'operazionale, che in questo caso è 5V.

I due condensatori in uscita del circuito hanno una tensione riferita a massa (intendo il negativo dell'alimentatore) pari a 2,5V.Quindi sull'emettitore del pnp avremo 2,5V mentre sulla sua base avremo 5V: la Vbe del PNP è pari a+2,5V e lui non puo condurre, per altro essendo base ed emettitore di entrabi i transistor collegate fra loro si capisce chiaramente che il pnp non entra mai in conduzione.

Ho rimosso il PNP e il circuito funziona correttamente.

Che ne pensi?

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no come non detto.se attacco il carico sulla parte duele positiva entra in gioco anche il pnp.comunque non capisco come funziona questo circuito

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Mirko Ceronti

Allora partiamo considerando il funzionamento nel suo globale, senza troppo preoccuparci di Vbe, Vbc, Ib, etc...

Supponiamo di alimentare il circuito con 24 Vdc, per cui otterremo in uscita una tensione duale pari a +12 / 0 / -12 Volt.

Questa tensione, noi ce l'abbiamo già sul partitore resistivo fatto con le 2 resistenze da 100K in serie; nel nodo di giunzione abbiamo lo 0 Volt, poi nella 100K superiore abbiamo i +12 Volt, e nella 100K inferiore abbiamo i -12 Volt.

Però....se applicassimo il nostro carico a queste 2 resistenze omettendo il resto del circuito, causa all'assorbimento, le 2 tensioni crollerebbero e si squilibrerebbero tanto più quanto più è diverso l'assorbimento su un ramo rispetto all'altro. Quindi ? Quindi il partitore resistivo farà solo da riferimento, ed infatti ce l'abbiamo sull'ingresso NON invertente.

Sull'ingresso invertente invece abbiamo la retroazione sullo 0 Volt, cioè sull'uscita del circuito, dato che quest'ultimo serve proprio a creare uno 0 fittizio che non si sposti rispetto ai 2 rami + e - che già Tu avresti anche senza circuito, per cui quello che Ti serve è appunto uno 0 franco e deciso.

Quindi coi transistor che lavorano in amplificazione, quando Tu carichi di più un ramo rispetto ad un altro, l'uscita totem pole lavora per garantire l'equilibrio tenendo d'occhio lo 0 Volt attraverso la retroazione sul pin 2, la quale se si sposta dal valore di riferimento impostato sul pin 3 (set-point) esegue automaticamente la compensazione, correggendo eventuali squilibri sullo 0 volt in uscita.

Spero di averTi chiarito i dubbi.

Saluti

Mirko

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certo...è un banale inseguitore di tensione: avendo sulla retroazione direttamente l'uscita del circuito sul pin invertente, lui trov in ingresso cio' che c'è in uscita.quindi la tensione sul pin 6 del 741 è la stessa che c'è sulgli emettitori dei due transistor.

La cosa non chiara è il funzionamento dei due transistor: io ho osservato il loro comportamento caricando prima un ramo e poi l'altro.entra in conduzione il pnp caricando il ramo a+12V e l'npn funziona quando si carica il ramo a -12V.

Come funziona quella configurazione?

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