Vai al contenuto
PLC Forum


Metodo Economico Per Dissaldare Un Integrato Smd


gaetanus

Messaggi consigliati


Si anch'io ho appena cambiato degli integrati operazionali in contenitore Dmp8, tagliando i piedini del vecchio e poi aspirando il tutto, poi saldato con molta pazienza con saldatore a stilo con punta molto fine e soprattutto mano ferma!!

Con ottimi risultati!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 10 years later...

Il mio consiglio arriva un po attempato riguardo le richieste inoltrate, ma spero sia comunque ancora utile ed attuale. 

Un saluto a tutti i partecipanti di questo interessantissimo ed utilissimo forum. 

La tecnica del cannellino saldatore a gas a mio parere, se usata con prudenza, sapienza e tecnica è vincente, in emergenza (per chi come me saldatore ad aria ormai da buttare). 

Consigli: tenere l'uggello non troppo alto di potenza del gas, ravvicinando pure il cannellino, non espandere assolutamente l'area di riscaldamento oltre i pin partendo dal perimetro interno del C. I. onde rischiare di danneggiare i componenti attigui o squagliare le piste circostanti, sollevare immediatamente e delicatamente con apposite pinzette ed il gioco è fatto. È chiaro che il componente rimosso risulterà inutilizzabile, ma ovvio in quanto guasto. 

Il problema sorgerà dopo, quando bisognerà saldare l'integrato sano. 

In extremis io utilizzo un saldatore a bassa tensione (dunque isolato dalla rete per prudenza) dalla punta particolarmente fina, munito di una bella lente di ingrandimento e tanta, tanta pazienza per saldare ogni pin uno per uno, con l'ausilio della pasta flussante ed uno stagno da 0,3mm. 

Se qualcuno ha altre tecniche "empiriche" per la saldatura del nuovo integrato sarò ben lieto di verificarne l'opera. 

Spero di essere stato di aiuto. 

Buon lavoro o buon divertimento.  

P. S. 

Aggiungo un trucco empirico ma valido:  una cannuccia idraulica sapientemente modificata tale da convogliare il flusso caldo del cannello nell'area interessata senza intercedere ai componenti vicini, di cui allego le immagini. 

Successo assicurato 😉

16213328491357251197877684916704.jpg

16213330732583072399141855277590.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Dimentichi un fatto, non è ovvio sempre che un componente è guasto, spesso non lo è, però quel trucco del tubicino mi sembra interessante, forse con quello non si rovina il circuito ma ho dubbio che scalda abbastanza.. se non c'è un aria forzata non arriva la giusta temperatura in tempi brevi, io avrei una piccola idea da sviluppare, mi viene in mente ora, però prima la provo, per la saldatura se esistessero punte da saldatore piatte e larghe come il chip, basterebbe prima stagnare bene le piazzole, poi saldare tutti i pin allo stes momento, magari stagnando la punta prima..

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho fatto qualche prova col mio metodo, per il momento ha funzionato, senza strumenti speciali, magari se riesco a fare un cavalletto x il telefono faccio un video mini..

Link al commento
Condividi su altri siti

Avete ragione, io superficialmente ho omesso il fatto che questa tecnica empirica va rivolta ad una platea di operatori abbastanza addetti del settore. 

Ad esempio il risultato positivo descritto si ottiene con una bomboletta di ricarica per il saldatore composta da un mix di propano-butano, non con la semplice ricarica per accendini composta solo di butano (ottenendo una temperatura di fusione più bassa), poiché importante fondere nel più breve tempo possibile i pin senza propagare oltre nel tempo la componentistica circostante. 

Ovviamente facilita avere conoscenza delle tecniche di drogaggio del componente, le tecniche di impilamento della costruzione e le temperature caratteristiche dello stesso. (Io stampo sempre il suo data sheet). 

Ma esercitandosi su schede guaste è possibile ottenere ottimi risultati anche col solo butano, ma il beccuccio autocostruito in questo caso va ridotto essenzialmente in pochi centimetri, data la minore temperatura erogata. 

 

Altrimenti, almeno 150€ ed acquistare una nuova stazione di saldatura ad aria calda. Che è la cosa migliore. 😁

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

non ho letto bene tutto, perdonate se metodo era gia spiegato.

Un'altro metodo, per soic alemno, e' il seguente

- infili un filo di rame molto sottile sotto fila piedini, che esca altro lato IC.

- tieni tirato il filo e con laltra mano scaldi i piedini, il filo li solleva uno a uno.

 

Io in realta' per soic 8 utilizzo pinzetta che tiene in trazione package, scaldo assieme fila pin (saldatore disteso) e ic si alza da un lato.  Stessa cosa altro lato e viene via.

Per roba piu di 8 pin, baku da 40E, aria calda, fine.

Modificato: da _angelo_
Link al commento
Condividi su altri siti

con la stazione ad aria cinese è facilissimo, l'ho presa anche io. E per pochi euro ho preso un kit di adattatori finali di qualsiasi misura,

compresi quelli quadri che scaldano solo i piedini sui 4 lati.

nady

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche io ho fatto lo stesso pensiero di angelo sul filo, poi ho provato a metterlo in pratica e il filo non passava , in realtà era un soic a basso profilo, adesso non ricordo il nome, o forse era un qfp, il metodo semplicissimo che avevo accennato era di prendere del filo di rame da un cavetto, farlo a mo di groviglio compresso, di dimensione che copre una fila di pin, mettere flux sui pin, il batuffolo, scaldare con una punta di fianco e con una lama tendere e alzare il chip da un lato, poi si scalda l'altro spingendo via il chip, funziona però solo sui soic/sop.

Quanto al fatto dell'aria calda, per me che usavo una pistola sverniciatrice che faceva troppo rumore per lavorare in casa dopo una certa ora, oppure lavorare con una stazione con riscaldatore nell'impugnatura che è un po' deludente quanto a potenza, un metodo alternativo e che consuma meno è ben accetto se si deve scaldare uno o due chip, io poi questa aria calda mini non sono riuscito ancora a regolarla nel modo giusto per ottenere risultati in tempi brevi.

Link al commento
Condividi su altri siti

baku da 40E e' l'esempio di una cineseria che fa perfettamente suo lavoro negli anni con spesa minima. FFai le stesse cose di una weller da 400E.

Mai miglior spesa fatta direi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...