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Dimensionamento Filtro Rc Per Motore Tapparelle


Gabriele Cappello

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Gabriele Cappello

Buongiorno a tutti.

Stavo cercando di capire come dimensionare un filtro RC per tapparelle con motore a 220v, 160 watt circa.

Leggendo qui sul forum si parla di un manuale della NET ma non sono riuscito a trovarlo.

Grazie,

Gabriele.

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Gabriele Cappello

In realtà non credo di aver fatto la scelta giusta nello scegliere dei semplici relè per il pilotaggio di un carico di questo tipo (induttivo o capacitivo?). Forse dovrei ripiegare su un relè a stato solido.

Il tutto è comandando da Arduino, giusto per completezza.

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Il filtro sul motore serve solo se il motore è di tipo universale, ovvero a spazzole.

Se, come presumo, è un normale motore ad induzione con condensatore, il filtro potrebbe servire solo sui contatti dell'eventuale contattore di manovra o suggli interruttori, se comandato direttamente.

Un motore è un carico con una forte componente induttiva; anche se c'è un condensatore inserie al secondo avvolgimento, il cosenphi totale è dell'ordine di 0.7 o anche meno.

Usare dei normali relè, per quel motore, va più che bene, basta che siano in grado di commutare correnti >= 2 A in AC3 (il dato lo elggi sul foglio tecnico del relè).

Anche i filtri sono poco utili, intervengono solo durante la commutazione e, vista l'esigua potenza, i disturbi generati non sono poi significativi.

Comunqe poui montare dei filtri standard per carichi induttivi di quella potenza. In genere i grandi distributori hanno a catalogo "blocchetti" RC da montare sui morsetti del relè.

Se poi pensi di usare degli SSR faresti proprio un bel lavoro. Se non altro elimini il rumore di commutazione e non hai limiti di durata, anche se un buon relè raggiunge tranquillamente 10.000.000 di commutazioni.

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Gabriele Cappello

Ciao Livio, grazie per la risposta.

Il mio problema nasce da un'esperienza diretta, ovvero pilotando il motore con quei relè,

i040_1.jpg

uno mi è rimasto incollato mentre avevo acceso l'altra fase...per fortuna ero in "testing mode" :smile: e ho spento tutto in tempo. Ma se come dici, questi relè dovrebbero andar bene, come mai ho avuto questo problema?

Modificato: da Gabriele Cappello
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uno mi è rimasto incollato mentre avevo acceso l'altra fase...per fortuna ero in "testing mode" :smile: e ho spento tutto in tempo. Ma se come dici, questi relè dovrebbero andar bene, come mai ho avuto questo problema?

Quale altra ? ce nè una (per volta).. sono motori a 4 fili.. neutro (comune), 2 fasi (fase "salita" e fase "discesa") e terra.

Devi collegare solo una fase per volta.

Quei relè in caso di carico fortemente induttivo è molto facile che compiano piccole false commutazioni bruciando rapidamente i contatti o saldandoli per arco elettrico. Prendi relè più "robusti" e controlla il carico massimo in W in categoria AC3 come segnalato da Livio.

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Quelli sembrano proprio sovradimensionati, poi sono del tipo "latching", quindi la tecnica di comando e l'elettronica di interfacciamento con arduino sono diverse da quelle di normali relè.

Guarda i finder serie 40: http://www.findernet.com/it/products/families/18

Li ho usati in passato con soddisfazione per azionare motori DC da un centinaio di watt.

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Gabriele Cappello

CIao, in verità io devo pilotare un motore in CA (220v circa 160 /180 watt), può andar bene lo stesso? Inoltre parla solo di categoria AC1 e non AC3 come consigliato da Livio

Modificato: da Gabriele Cappello
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E' indicata la capacità di "pilotare" un motore monofase e i watt del motore.

Con la serie 40 si parte dai 185 e si arriva fino a 550 W.

Leggi questo documento a Pagina V: http://gfinder.findernet.com//assets/Downloads/7/TecIT.pdf

Può esserti utile a scoprire il perchè probabilmente hai incollato i contatti del relè alla prima prova.

Posso chiederti che conoscenze hai in materia elettrotecnica ?

Modificato: da Nanotek
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Gabriele Cappello

Elettrotecnica poca....posso immaginare perché ho incollato i contatti (arco voltaico in fase di distacco sotto carico) ma non so tradurlo in un contesto come quello del manuale che mi hai linkato

forse qui è riportata la definizione...presa dal manuale

Tuttavia, le correnti dannose sono quelle che

derivano dall'inversione istantanea del senso di rotazione. Nel primo schema, le
correnti possono causare il danneggiamento del contatto per effetto dell’arco in
fase di apertura, infatti l’inversione della polarità del condensatore è quasi
istantanea. Alcune misurazioni hanno evidenziato correnti di picco di 250 A per
motori da 50 Watt e fino a 900 A per motori di 500 Watt. Questo determina
un’inevitabile incollaggio dei contatti. Per invertire il senso di marcia di tali
motori si dovrebbero quindi utilizzare due relè ritardati tra di loro, come indicato
nel secondo schema, prevedendo un tempo di pausa > 300 ms.

In sostanza bisogna dare il tempo di scarica giusto al condensatore di spunto, che si scaricherà sull'avvolgimento stesso del motore. Corretto?

Modificato: da Gabriele Cappello
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La parte è giusta.

Le correnti più dannose sono prodotte dall'inversione di marcia del motore senza una adeguata pausa. Se con arduino non hai programmato una pausa di stop per l'inversione di marcia rovini i contatti di qualsiasi relè. Anche se reggono li consumi in poco tempo. Questo è l'errore più comune di chi comincia a giocare con i motori elettrici ;)

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Gabriele Cappello

Grazie mille sei stato chiarissimo. Ma questo mio errore mi ha portato a pensare che:

posso mettere un controllo software che verifichi gli stati di commutazione dei relè leggendo lo stato dei pin di arduino in modo che l'accensione di uno escluda l'altro, ma....se un relè si incolla come nel mio caso come me ne accorgo? lato software sicuro no...mi servirebbe un relè con feedback dell'effettivo distacco del contatto....

Sapete se esiste qualcosa del genere?

Modificato: da Gabriele Cappello
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bella domanda.. non so se esistano relè del genere.. Mi pare esistano relè specifici per inversione polarità nei motori i cui contatti sono interbloccati. Ma non sono mai riuscito a reperirli quando mi servivano. Con i motori in continua che usavo bastavano dei fusibili a protezione del motore. Ma qui il caso è diverso...

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C'è un modo di guasto che ti impedisce di fermare il motore.. ovvero 4-6 "saldato" tu non potresti mai spegnere il motore ma solo mandarlo avanti e indietro commutando dal primo relè.. e indurrebbe il secondo relè a guastarsi se venisse commutato durante la macia, invertirebbe la marcia del motore in pochi millisecondi bruciando o incollando anche il primo relè.. Però è una soluzione per non attivare le fasi contemporaneamente.

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Bisogna usare relè che abbiano almeno uno scambio, ovvero un contatto NC ed uno NO; eccitando il relè il contatto NC si apre, mentre si chiude quello NO.

Usando lo NO per pilotare il motore e lo NC per tagliare l'alimentazione ai contatti dell'altro relè realizzi un interblocco elettrico che ti protegge in caso di saldatura dei contatti. Infatti il contatto NO rimarrebbe sempre aperto anche a relè diseccitato.

Poi se piloti il relè con arduino sarebbe cosa buona e giusta montare un tranaszorb in parallelo al cotatto del relè. Ovviamente un transzorb con Vmax = 240 Vca e giusto fusibile inserie.

Oltre all'interblocco elettrico, inserisci un ritardo sul comando; ovvero un comando in una direzione non può essere attivato se, e solo se, non sia trascorso un tempo minimo dal termine del comando nell'altra direzione.

Però, disponendo di un dispositivo programmabile la soluzione veramente valida è quella di leggere lo stato del comando.

Realizza un partitore resistivo che legga la tensione ai capi del motore. In pratica se tagli la fase con il relè e usi il neutro come comune per il motore, basta mettere il partitore resistivo tra neutro e contatto commutato del relè. Questo per ridurre il 230 V a valori più bassi, 24 V p.e.. Questa tensione la usi per pilotare un opto isolatore che andrà a scrivere un ingresso di arduino.

Se il relè si è saldato, o se c'è ancora energia nel motore, l'ingresso sarà comandato, altrimento no.

Leggendo l'ingresso sai se puoi comandare l'inversione.

Riconosci anche lo stato di "relè saldato" perchè avresti sempre il comando sull'ingresso. Con questa modalità potresti attivare uno stop generale che toglie tensione a tutto il sistema.

Ci sono sempre i fine corsa di sicurezza sull'avvolgibile che comunque dermano tutto.

Modificato: da Livio Orsini
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  • 1 year later...

Ho voluto automatizzare il comando delle tapparelle avvolgibili di casa mia ed ho realizzato il circuito descritto nello schema allegato.

Sembrava tutto bene, ma dopo qualche giorno il comando ha cominciato a bloccarsi in modo casuale ed a rimanere tale per un tempo variabile da qualche ora a qualche giorno.

Ho scoperto che i temporizzatori impiegati mal sopportano il carico induttivo dei motori ed ho quindi cercato e montato dei filtri RC come indicato nello schema allegato.

Non essendo del mestiere, non so se la cosa sia corretta e tanto meno se il dimensionamento sia adeguato. (ho impiegato ciò che ho trovato, mentre nessuno da me contattato ha saputo consigliarmi)

Ho provato al banco montando due lampade per simulare il motore (su e giù) ed ho notato che anche a riposo le lampade emettono un po' di luce; il tester indica : alimentazione 222 V; ai capi dei filtri 219 V; ai capi delle lampade 24 V.  Ciò significa che in pratica vi sarà sempre una piccola tensione ai capi del motore.

E' accettabile? Ci sarà un continuo consumo? Esistono altre soluzioni migliori?

 

 

Comando a relais temporizzati sett 2015.docx

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