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PLC Forum


Striscia 32 led alimentata a 220v


IDRO

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Haha ! Nik , sei salvo solo perché il 47 uF e' in realtà 0,47uF .

Una domanda mi viene in mente :

Siamo certi che l'alimentatore e' destinato a quella striscia LED ?

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visto finalmente l'alimentatore, e dato che i cinesi sono facili all'invenzione faidate ma per lo meno sanno saldare, sicuro che questo alimentatore non lo abbia fatto l'amico nel sottoscala? Sarebbe da denuncia!

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Panico:o, mi rimangio, e digerisco tutto.

Classica porcata cinese, da codice penale, anche se sorge il dubbio che sia stato manomesso, in quanto l'etichetta prodotto riporta Ac/Ac(presenza trasformatore?) out DC12V 500mA, e da quel "coso" 500mA a 12V non li ottiene neanche Tesla in persona:roflmao:.

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Allora. L'aggeggio è Tale e quale  a come l'ha montato il cinesino e come venduto nel negozio, non è stato manomesso ma solo smontato.

Nella striscia sono stati sostituiti 6 led bruciati. Le saldature dell'alimentatore sono originali. L'etichetta è originale.

Non ho ancora provato il circuito perché non so se può funzionare anche senza carico. Non l'ho provato con i nuovi led perché non sono

uguali ai vecchi e provandoli con i 12v cc (4 in serie senza resistenza) si illuminano più degli altri. 

Vi chiedo, se possibile, se si può conoscere quanti sono  i Volt in uscita e come vengono ottenuti con un simile circuito. Grazie.

Ultimo momento,  cercate su internet  --  Deebow led light  --  

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No è proprio un abuso di nome.:superlol:

 

Si tratta di un condensatore da 0.47µF in serie, che effettua una cdt, seguito da un ponte, un condensatore di livellamento e da un resistore di limitazione di corrente.

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Per Nik . Manco l'uscita in corto non fa scorrere mezzo Amper ...

Tranquillo, non devi digerirlo , esiste di peggio , e poi , sei (siamo) stato sviato dal 47 uF /....AC :roflmao:

Roba da(i) m

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Come alimentatore si tratta del classico tipo a caduta capacitiva, in grado di alimentare senza modifica da 1 (Uno !) a 90 (Novanta !)

Led in serie.

ALIMENTATORE220.gif

L' etichetta è totalmente falsa,  proviene da un altro alimentatore ed è stata applicata sicuramente da un non vedente su quello in tuo possesso.

La tensione a vuoto è alta e dipende da cosa c'è in uscita. La corrente massima dipende dal grosso condensatore a carta ed è circa 25 mA per 0,47 uF.

Non certo 500 mA !

Senza condensatore elettrolitico la tensione in uscita è di 240 volt raddrizzati a doppia semionda, quindi 100 Hertz, in grado di alimentare la striscia senza sfarfallio percettibile.

Col condensatore elettrolitico collegato la tensione scende ad un valore dipendente dalle perdite del condensatore, ma sempre molto alta, sicuramente sopra ai 90 Volt a vuoto.

Con i Led collegati (o con un diodo zener di valore qualsiasi da 3 a 200 Volt) la tensione scende "magicamente" al valore esatto di cui hanno bisogno, alla corrente costante di 25 mA !

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L'ipotesi piu probabile é che abbiano incollato l'etichetta sbagliata

NO ! E' quello che sanno ! Lo vedo tutti i santi giorni al lavoro , magazzino con etichette/prodotto  che manco il produttore riuscirebbe a identificare (dal nome ) , rapportini-ordine di lavoro pre -compilati che non quadrano ne in terra ne ..con quel che devo fare ... . Fanno fare cose tecniche a persone che niente hanno a che fare con la tecnica :wallbash:

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Lo hanno marcato pure DOPPIO ISOLAMENTO DI SICUREZZA!!!

E poi quando le case vanno a fuoco, danno sempre colpa al corto circuito dell'impianto elettrico. 

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L'ipotesi piu probabile é che abbiano incollato l'etichetta sbagliata

 

 

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L' etichetta è totalmente falsa,  proviene da un altro alimentatore ed è stata applicata sicuramente da un non vedente su quello in tuo possesso.

Quella etichetta non può esistere , è stata fatta stampare (e controllata ) da un incompetente ed applicata da personale che non conosceva il significato del contenuto ,  non da un non vedente 

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Grazie Patatino, sei stato, come al solito, molto esauriente, ed anche se il circuito è un po' diverso, era quello che volevo sapere.

Patatino è sempre preciso, spero che tu avvia capito che quella roba è un'arma letale, nel senso che se avviene una perdita (per esempio perche' non è ben sigillato il tubo led) si rischia la fulminazione.

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Ma cos'è un alimentatore a caduta capacitiva?

 

Va usato a pavimento o si può usare anche in una plafoniera?

 

Non vorrei che cada sulla testa dei sottostanti...qualche pezzo di condensatore.....

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Fisica, è per questo che ho chiesto spiegazioni a Voi che ne sapete molto più di me.

Come ho scritto in precedenza se si va a vedere in -  deebow led light - di questi circuiti ce ne sono a centinaia.

Quando acquisto, come in questo caso, una striscia di led per l'acquario ed il negoziante mi dice che va bene io cosa posso farci, non posso portarmi

dietro un elettronico che mi dica se quello è pericoloso o no.

Ho controllato gli alimentatori che ho in casa, per cell. ecc., e ho notato che tre di questi sono leggerissimi e quindi, a differenza di altri che sicuramente

hanno un trasformatore, sono simili a quello di cui stiamo parlando.

Secondo me dovrebbe esserci un maggiore controllo.

Un cordiale saluto a tutti. Idro.  

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Quelli per cellulari e paccottiglia simile il trasformatore ce lo hanno, ma essendo alimentatori switching con potenze ridicole, il trasformatore è molto piccolo. Credo che neanche il più scalcinato dei produttori cinesi si azzarderebbe a fare un alimentatore del genere non isolato da rete, mentre invece, se l'apparecchio che deve alimentare non ha parti metalliche che possono venire in contatto con l'utente, non è necessario l'isolamento galvanico. 

 

In questo caso parliamo di una luce per acquario, non hanno neanche un interruttore (che io sappia) e si mettono sul coperchio, distanti dall'acqua.

 

Quando ancora i led dovevano fare la loro comparsa nell'illuminotecnica e si usavano i neon, le plafoniere per acquari non erano né stagne né in bassa tensione: c'era il neon alimentato dalla rete ed era anche molto facile arrivare a toccarne i contatti, non dico che erano scoperti ma poco ci mancava. E questo sia per quanto riguarda i produttori di spicco, sia per quelli di primo prezzo.

 

Quindi non starei a farmi mille fisime sulla pericolosità di un affare del genere: è pericoloso come può essere pericoloso afferrare un ferro da stiro toccando la piastra ancora calda: anche se il ferro è certificato, garantito ecc... ti ustioni lo stesso. 

 

Quanto all'etichetta: senza alcun dubbio è totalmente sbagliata, spero si sia trattato di un classico caso di esaurimento delle etichette giuste e quindi, dovendo etichettare una partita di prodotti, abbiano usato quel che passava il convento: è comune in alcune ditte, un po' come quando in alcuni apparecchi mettono un connettore che però non è collegato a niente, perché non è previsto in quella versione, semplicemente per supplire alla mancanza dei "blank" che servirebbero a coprire il foro.

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