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Messa A Terra Dei Pali D'antenna - su impianto già esistente


lucius

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STO CERCANDO IL MODO MIGLIORE PER UTILIZZARE VB.NET E COMUNICARE CON UN PLC S7300. NON RIESCO A CONFIGURARE L'OPC E NON TROVO ESEMPI PER USARE LA SAPIS7.DLL (CHE IN REALTA' PREFERIREI)... AIUTO!!!!!!!

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  • 3 years later...

Egregi signori,

so che l'argomento dovrebbe riguardare la sezione antennistica ma la mia domanda riguarda da vicino il mondo più puramente "elettrico"

Devo rifare l'istallazione delle antenne sul mio tetto, sostituendo pure il palo che non mi sembra più gran chè.

Ho letto qui, in queste pagine, varie soluzioni ma normativamente mi è perso di capire che ci sia un po do confusione.

Nel mio caso specifico vorrei collegare a terra il palo suddetto.

Al di la della protezione da fulmini, visto che il tetto a fianco al mio è più alto di quasi 2 metri, ha 4 camini e parafulmine quindi si spera un'eventuale fulmine cada li :rolleyes: ( che tanto se cadesse sulla mia penso squaglierebbe tutto al di la della messa a terra) vorrei quindi evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche che possano disturbare se non addirittura bruciare i componenti più sensibili degli utitlizzatori.

Ovviamente colleghero a terra la calza di schermo del nuovo filo che istallerò

E meglio ( visto che posso farlo come voglio) creare un'impianto di terra proprio, con uno scaricatore a se oppure posso collegare il cavo di discesa al nodo/barra equipotenziale dell'impianto di terra della casa?

Con che filo dovrei fare il collegamento e la discesa.

Grazie delle illuminanti risposte. ;)

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con una buona messa terra del palo , tramite calata esterna , anche in caso di scarica diretta limiti molto i danni.

quindi realizzala senza indugio.

va' realizzato in questo modo:

corda di discesa : sezione 35 mmq o maggiore,

collegamento all'esistente impianto di terra lontano dal punto di collegamento con l'impianto elettrico , cio' limita molto l'onda di sovratensione che inevitabilmente si crea durante la scarica diretta.

infissione di palina nel punto di collegamento.

possibilmente inserisci uno scaricatore sull'impianto elettrico.

ivano65

Modificato: da ivano65
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Grazie mille, avete dato conferma alle mie ipotesi.

Ovviamente la calze metalliche saranno collegate a terra, e già quello dovrebbe annulare buona parte dell'energia "pericolosa".

Ma i lavori vanno fatti per bene... :lol:

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Ovviamente la calze metalliche saranno collegate a terra, e già quello dovrebbe annulare buona parte dell'energia "pericolosa".

Collegale a terra dalla parte dell'antenna, non dell'utenza (o peggio ancora da entrambe) per evitare problemi di segnale (faresti dei loop).

Le calze vanno collegate a terra per evitare che l'utente prenda la scossa toccandole o toccando la presa e la spina TV assieme, non per scaricare correnti pericolose, poichè il cavo di antenna non potrà mai avere questo ruolo a causa della scarsa sezione.

Usa una treccia o un cavo di sezione adeguata che porti al EQP, possibilmete isolandolo e facendolo transitare lontano da parti metalliche, in prossimità di altri cavi (specie se transitano parallelamente), o in luoghi pericolosi (caldaie).

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tramite calata esterna

la calata esterna è l'unico metodo sicuro, da evitare quella interna (anche se realizzata con montante indipendente).

Collegale a terra dalla parte dell'antenna

è meglio, magari collegando il tutto alla calata esterna.

Ciao :)

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x solchiere: collegare la calata al EQP potrebbe creare pericoli in caso di scarica diretta.

meglio collegarsi in un punto lontano e metterci una palina ( la cosa e' tra l'altro raccomandata nei libri che trattano questo ostico argomento.

ivano65

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x solchiere: collegare la calata al EQP potrebbe creare pericoli in caso di scarica diretta.

meglio collegarsi in un punto lontano e metterci una palina ( la cosa e' tra l'altro raccomandata nei libri che trattano questo ostico argomento

Mi è capitato di leggere pareri discordanti rispetto a questa scelta. Alla fine il fatto che tutti gli impianti di terra debbano essere tra loro collegati mi ha spinto verso questa scelta. Se avessi 2 impianti di terra distinti: terra dell' antenna e terra dell'edificio/impianto sarebbe una situazione di pericolo. La calza del cavo televisivo andrebbe collegata alla terra dell'antenna (per forza di cose), ma è molto probabile che tale conduttore possa essere inserito messo a contatto con la terra dell'impianto attraverso il televisore, o peggio ancora attraerso il malcapitato che la tocca. E' vero che in condizioni normali la tensione (e corrente) tra i due impianti di terra sarebbe scarsa, ma non sarebbe così nel caso di guasto o scarica su una delle 2 terre.

Inoltre si avrebbe un anello tra le due terre.

Per questo motivo (e credo anche per normativa) non mi sembra una soluzione proponibile creare un nuovo impianto di terra separato. meglio utilizzare lo stesso, avendo l'accortezza di posizionare la calata in modo idoneo fino all EQP.

Confermo che l'argomento è spinoso e controverso: anche in rete ho trovato pareri discordanti, senza contare che bisogna distinguere a priori la tipoligia di edificio. In certi casi LPS dovrà essere esterno, in altri interno, in altri ancora non viene richiesta la messa a terra del palo..... insomma, di tutto un po'.

Chiunque possa fare luce su questo è oltremodo ben accetto :rolleyes:

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L'aspetto importante è la calata, deve essere esterna ed indipendente, evitando che il fulmine possa attraversare l'edificio al momento della scarica. Resta necessario un picchetto infisso nel punto in cui la calata arriva a terra (ogni calata deve terminare con un dispersore), questo picchetto deve essere collegato agli altri per costituire un unico impianto di terra (ma senza eseguire collegamenti interni all'edificio). Due impianti separati offrirebbero maggiori garanzie di sicurezza in caso di fulmine, ma entrerebbero in contrasto con quanto specificato da solchiere (due masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra).

Ciao :)

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cio' che volevo dire e' quello detto da LB 81 e cioe':

IMPIANTO DI TERRA UNICO , cio' e' fondamentale , altrimenti in caso di scarica diretta si verrebbero a creare diferenze di potenziale distruttive .

nel caso poi il fulmine preferisca l'impianto di terra dell'impianto elettrico , nei punti di incrocio ( esempio tra prese d'antenna e della rete elettrica vi sarebbe la probabile perforazione anche dei muri.

la fine per gli apparecchi collegati sarebbe inevitabile.

il punto di collegamento alla calata il piu' possibile distante al collegamento che porta al nodo equipotenziale.

cosi' facendo , visto la particolare forma della scarica atmosferica , la sovratensione sull'impianto di terra riguardante i contatti indiretti sara' molto attenuata.

ivano65

Modificato: da ivano65
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il punto di collegamento alla calata il piu' possibile distante al collegamento che porta al nodo equipotenziale.

Scusa, cosa intendi ??? :ph34r: :blink:

La calata va collegata al EQP (o se preferisci la calata arriva al dispersore locale, in fondo alla calata esterna dell'antenna, ma il dispersore va collegato agli altri dispersori tramite EQP).

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Credo che, di fatto, un palo di antenna messo a terra si trasformi in una sorta di parafulmine e come tale deve essere trattato, con relativa calata separata esterna e messa a terra con dispersore separato.

In questo modo, si riduce il rischio che una parte della folgorazione, passando per gli apparecchi elettrici, provochi guasti se non peggio.

La parte di scarica che inevitabilmente scenderà attraverso il cavo schermato, si scaricherà attraverso la rete di terra casalinga.

Questo è quanto mi è stato spiegato da un progettista di impianti contro le scariche atmosferiche.

Ciao ;)

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Questo è quanto mi è stato spiegato da un progettista di impianti contro le scariche atmosferiche.

E' vero che non sempre il palo dell'antenna vada messo a terra: dipende dalla categoria dell'edificio.

Però qualora si metta a terra il palo con una calata dedicata ribadisco che comunque questa debba essere collegata all'EQP della terra del palazzo per i motivi già citati.

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come ho gia' detto di fatti e' collegata , ma in un punto il piu' possibile lontano dal punto in cui l'anello viene collegato al nodo.

normalmente i dispersori formano un anello che circonda l'edificio , quindi ( ad esempio) l'eqs lo colleghiamo ad un picchetto sul lato nord , la calata e relativo picchetto sul lato sud.

arrischiarsi a realizzare 2 terre separate e' comunque troppo rischioso.

TENIAMO PRESENTE CHE SULLA CALATA DURANTE LA SCARICA VIENE A FORMARSI UNA TENSIONE ELEVATISSIMA , ragion per cui l'impianto di terra deve essere unico.

rcordarsi poi di installare scaricatori tra la rete elettrica e la terra ( al nodo , in questo caso) onde evitare danni da sovratensioni durante la scarica.

ivano65

Modificato: da ivano65
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  • 4 weeks later...

scusate la mia ignoranza..... ma non ho capito nulla dei vostri discorsi

per favore ditemi molto semplicemente cosa devo fare per installare una comunissima antenna o parabola, tralasciando fulimini eda ltro.

devo portare un cavo di terra sino al tetto ?

o basta collegare la calza schermata alla fine del cavo che viene dall'antenna, e se si quest'ultima, fisicamente le prese antenna a muro quindi prevedono un contatto per il filo di terra ?

grazie tante ciao

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del_user_56966

Io prima di fare una discussione su come la corrente si distribuisce sulla struttura in base al tipo di protezione darei uno

sguardo alla scoperta di Faraday....

magari una visitina al museo di Boston dove vi fanno vedere un esperimento che simula la scarica di un fulmine su una gabbia dove dentro c'è un uomo!!.. :o

http://www.mos.org/exhibits_shows/live_pre...tions&d=192

ma non penso che si parli di conduttori di terra interni alla gabbia...

Se volete una mia opinione non mettete le terre dedicate alle scariche atmoferiche in comune con quelle dell'impianto di terra ma portatele direttamente alla palina e passando sull'esterno della superficie abitativa.....

Gli esperimenti su questa soluzione sono stati fatti il resto è tutto da scoprire a spese vostre...;)

Modificato: da alen
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