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Classificazione Energetica E Domotica


aretusa

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allora proviamo a rispondere e a fare chiarezza sulla parte edile

piu o meno i metodi italiani di recepimento della norma en per le classificazioni energetiche degli edifici sono queste e si basano sul consumo energetico GLOBALE

di un edificio x:

In attesa dell’emanazione delle linee guida attuative dei decreti legislativi 192/2005 e 311/2006, che dovranno definire una procedura unica per la certificazione energetica degli edifici, esistono già da tempo diversi standard, messi a punto da amministrazioni locali ed enti di ricerca.

Una procedura di certificazione è BESTClass, elaborata dal Dipartimento BEST del Politecnico di Milano nell’ambito del Tavolo Energia&Ambiente istituito dalla Provincia di Milano, con la collaborazione di ANIT.

L’applicazione della procedura consente di valutare il fabbisogno energetico di un edificio e assegnargli una classe in base a opportuni valori di riferimento. La procedura fornisce, inoltre, i contenuti e il formato dell’Attestato di Certificazione Energetica e della Targa Energetica da esporre per rendere evidente la qualità energetica dell’edificio. La certificazione è applicabile sia alle nuove costruzioni che alle ristrutturazioni.

La procedura individua alcuni indicatori di prestazione energetica, valori di riferimento convenzionali calcolati in base a valutazioni su dati climatici e d’uso standard. Ognuno di essi è calcolato dal rapporto tra il fabbisogno energetico annuo e la superficie utile AU. L’unità di misura utilizzata per tutti gli indicatori è il kWh/m2 anno.

Gli indicatori sono:

- il fabbisogno energetico specifico dell’involucro;

- il fabbisogno di energia primaria specifico per la climatizzazione invernale;

- il fabbisogno energetico specifico per acqua calda sanitaria;

- il fabbisogno energia primaria specifico per la produzione di acqua calda sanitaria;

- il contributo energetico specifico dovuto alle fonti rinnovabili;

- il fabbisogno specifico globale di energia primaria.

La classificazione va da A a G secondo il fabbisogno energetico:

Classe A Fabbisogno energetico ≤ 30 kWh/m2 anno

Classe B Fabbisogno energetico ≤ 50 kWh/m2 anno

Classe C Fabbisogno energetico ≤ 70 kWh/m2 anno

Classe D Fabbisogno energetico ≤ 90 kWh/m2 anno

Classe E Fabbisogno energetico ≤ 120 kWh/m2 anno

Classe F Fabbisogno energetico ≤ 160 kWh/m2 anno

Classe G Fabbisogno energetico > 160 kWh/m2 anno

Nell’Attestato di Certificazione Energetica sono considerati due indicatori di classificazione energetica: l’indicatore relativo al fabbisogno specifico energetico dell’involucro (PEH) e l’indicatore relativo al fabbisogno di energia primaria (PEG). Nella Targa Energetica è considerato solo l’indicatore relativo al fabbisogno specifico energetico dell’involucro (PEH). Per gli edifici con un fabbisogno di energia primaria inferiore a 15 kWh/m2 anno all’indicatore di classe A è aggiunta la dizione Casa passiva.

Per saperne di più e per scaricare il programma di calcolo: www.sacert.eu

Esiste poi CasaClima, messo a punto dall’omonima Agenzia della Provincia di Bolzano: con un apposito sistema di calcolo è possibile calcolare il fabbisogno energetico dell'edificio. In base al consumo di energia viene assegnata la categoria, CasaClima Oro, CasaClima A o CasaClima B. Il consumo di energia più basso è garantito da una CasaClima Oro, che richiede 10 KiloWattora per metro quadro l’anno, quindi anche in assenza di un sistema di riscaldamento attivo. La CasaClima Oro è anche detta “casa da un litro” perché per ogni metro cubo necessita di un litro di gasolio o di un m³ di gas l’anno. Le case con un consumo di calore inferiore ai 30 KiloWattora per metro quadro l’anno sono invece classificate come CasaClima A, la cosiddetta “casa da 3 litri”, perché richiede 3 litri di gasolio o 3 m³ di gas per metro quadro l’anno. CasaClima B è invece l’edificio che richiede meno di 50 KiloWattora per metro quadro l’anno. In questo caso si parla di “casa da 5 litri”.

La più alta tra le categorie CasaClima è CasaClimapiù, un contrassegno rilasciato ad edifici abitativi che si contraddistinguono non solo per l’alto risparmio energetico, ma anche per una tecnica di costruzione ecologica e che utilizza materiali ecologici e fonti rinnovabili.

Lo standard CasaClima prevede il rilascio di un certificato energetico che, attraverso una tabella suddivisa in caselle colorate, dal verde (basso fabbisogno energetico) fino al rosso (alto fabbisogno), evidenzia l’entità del fabbisogno di calore di un edificio e presenta due classificazioni energetiche: la prima riguarda la classe di isolamento termico dell’edificio, la seconda la qualità dell’impiantistica. L’indice termico di calore viene determinato in base a fattori rilevanti dal punto di vista energetico, tramite un procedimento di calcolo unitario.

Per saperne di più e per scaricare il programma di calcolo: www.agenziacasaclima.it

ora capito questo cosa fa la en 15232 all interno di questo contesto?...

semplice calcola il risparmio energetico DELLA SOLA DOMOTICA in base alle classi della stessa en 15232

e lo sottrae da questo fattore......

il fabbisogno specifico globale di energia primaria.

cosi da poter sottrarre il risparmio calcolato in base alla classe en15232 per far diventare un edificio in una classe piu elevata di certificazione tipo da C a B per esempio..

al netto delle tecniche di costruzione.......

cioè io ad esempio costruisco la mia casa in classe c che consumerà...Fabbisogno energetico ≤ 70 kWh/m2 anno

automaticamente se io nell impianto non ci ho fatto alcuna domotica .....esso rimarrà in classe c ........

ma se io ho fatto un impianto domotico ad esempio in classe a della en 15232....

e chiamo un certificatore che mi firma il tutto ...

e riesco a dimostrare che il mio impianto così strutturato mi fa risparmiare ad esempio 22kwh/m 2 all anno

allora ecco che facendo 70 -22 =48 ......ecco il mio impianto domotico ha fatto si che la mia classe diventi B......

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Perfetto sei stato chiarissimo!

Ora il quadro mi è più chiaro, diciamo quindi che teoricamente una domotica professionale concepita secondo EN15232 è sempre di beneficio a prescindere dalla classe di partenza, però non credo abbia senso passare da una classe F ad una E! Avrà senso invece progettare una ristrutturazione od una nuova costruzione in modo da avere una classe C e passare in B con la domotica o meglio ancora partire dalla B per poi passare ad una A...

Mi chiedo quindi, l'edilizia standard che viene realizzata OGGI in Liguria ed in altre regioni d'Italia a che classificazione energetica appartenga... proverò a chiedere a qualche geometra, sperando sappia di cosa parlo. :unsure:

Ed in seconda battuta mi chiedo nella pratica il costruttore che materiali dovrà utilizzare per costruire la casa ad esempio in classe C... spero bastino i suoi amati mattoni in laterizio, altrimenti alla maggior parte di loro dovranno puntare una pistola alla tempia per fargli cambiare tecniche costruttive (perlomeno a quelli liguri... :D ).

Ora comincerò a sondare un pò il terreno... :lol:

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La cosa buffa in tutto questo è che da qualche giorno più di un agente dei vari fornitori ci sta informando che la V3 della 64-8 prevede la domotica ai fini del terzo livello di impianto, ieri uno è venuto in ufficio a stressarci con le solite offerte e ci ha detto "l'unica cosa che è in crescita al momento è la domotica che adesso viene prevista dalla nuova 64-8 e deve controllare almeno l'antifurto il riscaldamento e l'illuminazione"... peccato che non hanno la minima idea del perchè, così come la maggior parte degli elettricisti.

Scommettiamo che:

1- I costruttori magari costruiranno si con tecniche più attente al risparmio energetico ma...

2- Gli elettricisti gli venderanno delle domotiche tipo myhome col suo allarme ed i suoi termostati

3- I certificatori vedranno che c'è la domotica e gli daranno la classe senza andare a vedere precisamente nulla di particolare?...

Sarò pessimista, ma visto come funziona in questo paese finchè non vedo.... :rolleyes:

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del_user_56966

Come al solito c'è qualcosa che non torna tra quello che si dice e quello che è richiesto!..

Allora vediamo cosa dice la legislazione Europea in tal senso...LINK

vorrei sottolineare un semplice particolare..... che è espresso in tutte le sedi!

Gli Stati membri sono responsabili dell'elaborazione delle norme minime e sono tenuti a garantire che la certificazione e il controllo degli edifici siano effettuati da personale qualificato e indipendente.

Si intende unico certificatore PERSONALE QUALIFICATO E INDIPENDENTE (Stop) ovvero nessun azienda e nessun ente può rilasciare

una certificazione valida e riconosciuta dalla comunità europea, chiunque può rilasciare una sua certificazione ma non quella richiesta dalle norme emanate in merito!

e Infatti i corsi per la certificazione sono rivolti solo ai professionisti indipendenti!....LINK

quindi chi costruisce case può far certificare da professionisti abilitati INDIPENDENTI ma sembra proprio che non possa certificare direttamente come azienda?

al riguardo mi sono perso qualcosa...? :lol:

Che poi in Italia si cerchi di fare sempre i furbetti lo sanno tutti ma infatti entro 30 giorni arrivano le prime multe... ;)

leggi qui... gli Impianti in Italia sono...

Il Governo deve agire entro due mesi per evitare una multa che si aggiungerebbe, beffa delle beffe, alle perdite che edifici mal costruiti, mal progettati e male utilizzati comportano al sistema paese in termine di sprechi energetici. Il risparmio energetico è una priorità di questo esecutivo?

leggere please..Link

e sapete perché gli impianti sono MAL COSTRUITI, MAL PROGETTATI E MAL UTILIZZATI... (e lo dicono gli stessi Ingegneri)...LINK

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del_user_56966

Quindi vista la situazione più che di riunioni e tavole rotonde c'è bisogno che qualcuno cominci a recepire la normativa europea

seriamente cosi com'è senza modificarla secondo il tornaconto di zona... esiste la normativa esistono le leggi... e anche le sanzioni...LINK

mi guarderei bene da chiunque parli di cose non in linea con le direttive europee, se si vuole essere sicuri di essere in regola con i futuri controlli

l'unica strada è seguire le norme Europee.. prescrizioni empiriche di zona potrebbero essere bocciate all'atto pratico e se costruisco senza rimanere in linea

con le normativa vigente potrei trovarmi con un appartamento che ha un certificato falso e quindi rischio un declassamento al primo controllo!... (anche dopo anni)... :rolleyes:

In linea di principio non esiste un impianto manuale che faccia risparmiare, il solo impianto in se senza controllo è da considerasi manuale...

quindi potremo dire che come consigliato dalla stessa comunità europea se si vuole raggiungere un efficienza energetica l'apporto dell'automazione

nei vari impianti (che si dimostra solo tramite una certificazione d'efficienza energetica EN15232) è fondamentale nel calcolo per la certificazione stessa!.. ;)

Infatti la normativa stessa indica come...

Classe D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico;

sottolineo non efficienti dal punto di vista energetico

e una definizione del genere lascia poco adito ad interpretazioni di chiunque!

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del_user_56966
La cosa buffa in tutto questo è che da qualche giorno più di un agente dei vari fornitori ci sta informando che la V3 della 64-8 prevede la domotica ai fini del terzo livello di impianto, ieri uno è venuto in ufficio a stressarci con le solite offerte e ci ha detto "l'unica cosa che è in crescita al momento è la domotica che adesso viene prevista dalla nuova 64-8 e deve controllare almeno l'antifurto il riscaldamento e l'illuminazione"... peccato che non hanno la minima idea del perchè, così come la maggior parte degli elettricisti.

Come già ripetuto ma lo faremo fino alla noia...

il termine Domotica è completamente sbagliato in questo ambito!

Domotica non significa nulla!

la 64-8 ai fino della certificazione energetica non esiste, non è riconosciuta, è solo una norma Italiana sulla dotazione dell'impianto (dot)

in pratica chi confonde le due normative si può dire che è completamente fuori strada... quindi da rimandare al mittente (ovvero quello che fa il lavaggio del cervello al fine di vendere)

Le definizioni corrette per la valutazione dell'efficienza energetica non si descrivono con la voce "Domotica" ma solo con...

CLASSE C -

impianti dotati di sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di comunicazione, comunque a livelli prestazionali minimi rispetto alle loro reali potenzialità

CLASSI A e B;

Dotare gli impianti di un sistema di automazione e controllo (BACS) avanzato e dotati anche di alcune funzioni di gestione degli impianti tecnici di edificio (TBM) specifiche per una gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti;

Ora basta scegliere il livello d'efficienza desiderato applicare nel progetto le funzioni previste dalla normativa e siamo in regola per la certificazione...

applicare automazioni Domotiche che non seguano la normativa specifica richiesta vuol dire solo essere fuori norma rispetto al livello d'efficienza richiesto...

e quindi anche la più bella Domotica del mondo in questo caso equivale solo all'impianto NON ENERGY EFFICIENT... :blink:

Modificato: da Aleandro2008
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quoto alen al 110% su tutti gli ultimi post

specie ha fatto bene a mettere in evidenza cche nessun azienda puo rilasciare

niente riguardo alla en 15232

ma e necessario il tecnico certificatore indipendente.......

Al massimo tu azieneda puoi fare quello che avevo detto quando feci l esempio

del miio lavoro con la scuola.....

Allegare al progetto o alla di.co

certificazione en 15232 rilasciata dal tecinico.....

A quel punto a tutti gli effetti essa diventa un vantaggio vincolante ....ad esempio in casi di compravendita..

Cioe se ho la certificazione en 15232 che alza il valore di risparmio del mio edificio esso ha piu valore di prima..

Semplicemente grazie al nostro sistema hplc che permette di fare il vero risparmio energetico...

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del_user_56966
Al massimo tu azieneda puoi fare quello che avevo detto quando feci l esempio

su quanto secondo me possa e debba essere rilasciato sia in fase progettuale sia

dall'installatore quando non è richiesto il progetto sempre per evitare equivoci uso questo Topic specifico ....LINK

visto che lo avrei aperto lo avevo promesso già in agosto.. ;)

Onde evitare che possano generare equivoci su cosa è realmente richiesto quando si parla di efficienza energetica smettiamola di interpretare la domotica

a secondo di come uno si sveglia la mattina... devo fare una luce Viale con accensione manuale e Timer ritardato alla diseccitazione

bene, basta dichiarare che nel viale è presente un automazione EN15232 - F47C il verificatore saprà già di cosa si parla, col codice dichiari anche la classe d'efficienza che si vuole

ottenere con quella funzione e quindi dovrà solo accertare la corrispondenza del lavoro svolto con quanto dichiarato.

Questo rende omogeneo l'interpretazione tra i vari ruoli chiamati a valutare l'immobile,

Progettista

Installatore

Verificatore energetico

Cliente

per quella data funzione non serve interpretazione personale basta usare la sigla F47C e tutti possono sapere di che automazione si parla di preciso..

estendendo il concetto ad altri interessati all'immobile questa dicitura può chiarire l'aspetto di cosa implementare in un immobile anche al Costruttore

e all'architetto di quale risultato finale si vuole ottenere in ogni singolo locale dell'immobile...

quindi in futuro la scala diventa questa:

Costruttore

Architetto

Progettista

Installatore

Verificatore energetico

Cliente

Come vedi con un unico codice funzione se senza tanti giri di parole si può permette l'identificazione di una determinata funzione di Automazione Domotica

che fino ad ieri andava spiegata e dava luogo anche ad interpretazioni personali...più o meno valide!... ;)

Modificato: da Aleandro2008
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si ok alen ti ho risposto anche nell altro post che sono

d accordo con te...

Io avevo fatto l esempio a monte cioe pratico.......

Perche avevo capito che aretusa ancora a cosa era una funzione en 15232 non era arrivato...

Allora ho cercato di parlare con esempi pratici...

Ma sono d accordo con te che ormai al livello in cui siamo arrivati con questo topic

questo modo di esprimersi puo cessare....

Se a qualcuno serve posso postare tutti i codici funzione relativi all impianto che ho fatto nella scuola

aretusa e tutto chiaro adesso?

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del_user_56966
Se a qualcuno serve posso postare tutti i codici funzione relativi all impianto che ho fatto nella scuola

si facciamo una riprova, tu posti i codici e io ti descrivo le singole funzioni cosi testiamo se basta il codice funzione d'efficienza energetica

per dare una definizione di classe energetica dell'impianto e capire cosa si richiede... vaaii!.. :thumb_yello:

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Si adesso il quadro generale è chiaro, i codici funzione li ho nella guida, devo mettermi li uno per uno e guardando le descrizioni vedere se per ognuno di essi mi è chiaro cosa dovrei fare nel senso che per alcuni da una lettura veloce su due piedi non mi è stato chiarissimo, magari poi ne parleremo, ma ora mi interessava semplicemente capire bene come girano tutti gli ingranaggi! :lol:

Diciamo che sulla carta funziona tutto alla grande, e diciamo che tutto questo quindi deve essere applicato praticamente a quasi tutti i cantieri aperti dove si ristruttura e tutti quelli dove si costruisce exnovo... peccato che questo sarà impossibile in quanto l'elettricista medio spesso ci vuole tutta che segua la 64-8, figuriamoci se un'impresa gli chiede di realizzare gli impianti secondo questi criteri!

Sarebbe bello vedere l'80% delle costruzioni fuori norma con i certificatori che non gli danno la certificazione e vedere che tutti comincino a cercare gente qualificata per realizzare gli impianti a norma...

Anche la 46/90 prevedeva che spettasse ai comuni di eseguire verifiche a campione per sanzionare chi non si metteva in regola, non lo hanno mai fatto e tutti i comuni d'Italia erano passibili di denuncia, che non è mai partita per nessuno.

Ora comincerò a tastare il terreno con questa storia qui, mi finisco di schiarire bene le idee sulle leggi da citare e relativi punti salienti e comincerò a parlarne con architetti, progettisti, costruttori... poi vi dico le reazioni :superlol:

Con questo non sto dicendo che non sono d'accordo con quanto esposto, anzi! Fosse per me spererei che cominciassero a girare i controlli e sanzionare, ma dico solo che da noi non succederà mai, è più facile che si certifichino cose false, tipo per il solo fatto che vi sia una domotica anche se questa fa solo le figatine e non svolge alcuna funzione a norma, non a caso TAC... esce la V3 della 64-8 col discorso generico della domotica per il livello 3 senza specificare nulla a riguardo delle funzioni EN15232.... così giusto per creare confusione e dar modo ai furbi di arrangiarsi come meglio possono, intanto poi il certificatore farà finta di nulla e certificherà una B dove sarebbe nemmeno una C... intanto chi andrà mai a verificare?... Nessuno perchè non ci saranno mai stanziamenti in tal senso....

SPERO DI SBAGLIARMI.

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del_user_56966
Anche la 46/90 prevedeva che spettasse ai comuni di eseguire verifiche a campione per sanzionare chi non si metteva in regola, non lo hanno mai fatto e tutti i comuni d'Italia erano passibili di denuncia, che non è mai partita per nessuno.

Si ma qui esistono una serie di parametri in più da prendere in considerazione!

La 46/90 non richiamava i comuni, le province e la regione a rispondere alla comunità Europea e non erano previste sanzioni per loro

qui sono previste sanzioni dirette... e se leggi sopra sono già in corso d'attuazione...

non erano previste sanzioni per i progettisti che non applicano il risparmio energetico... qui sono previste per legge...

inoltre c'è un motivo economico, se un costruttore vuole vendere appartamenti/stabili con efficienza energetica reale deve adottare queste soluzioni...

altrimenti l'appartamento/stabile si svaluta e inoltre nel futuro si venderà molto male, è lo stesso principio applicato da sempre nel Building Automation in America

nessuno fa Tower (palazzi) senza automazione perché senza automazione sono invendibili!...

poi c'è il problema delle detrazioni fiscali che sono soggette al fatto che si richiedano per questo tipo di investimento non penso che verranno

più date agevolazioni per immobili senza efficienza energetica...

questi e altre questioni differenziano molto le due applicazioni...

Ora comincerò a tastare il terreno con questa storia qui, mi finisco di schiarire bene le idee sulle leggi da citare e relativi punti salienti e comincerò a parlarne con architetti, progettisti, costruttori... poi vi dico le reazioni

Se leggi sopra vedi che c'è ancora molta confusione, l'Europa stessa dichiara che c'è tanta strada da fare per informare e sensibilizzare su questi argomenti..

addirittura il traguardo è fissato per il 2019-2020... ma è fissato!

quindi non ti aspettare che tutti ti ascoltino alla prima, secondo me ci sono troppi interessi dietro a certe scelte per cui serviranno un po di multe e qualche richiamo

ufficiale da parte della comunità Europea, che la politica energetica sia presa in seria considerazione da chi amministra e da chi verifica... e speriamo

che non lo faccia solo per le sanzioni in cui incorre... pensa che addirittura ci sono regioni che neppure ne parlano di risparmio energetico..

L'Italia oggi rispetto al risparmio energetico è decritta "a macchia di leopardo"!... :rolleyes:

Con questo non sto dicendo che non sono d'accordo con quanto esposto, anzi! Fosse per me spererei che cominciassero a girare i controlli e sanzionare, ma dico solo che da noi non succederà mai, è più facile che si certifichino cose false, tipo per il solo fatto che vi sia una domotica anche se questa fa solo le figatine

Il tecnico dal canto suo deve solo recepire che esiste questa normativa e applicarla, se tra due funzioni una non standard e una Standard non c'è particolari

oneri economici di differenza eseguendo l'impianto in conformità con le normative potrà sempre certificare il suo operato come conforme alla direttiva,

se poi una volta informato il cliente questo non vuole adottare certe funzioni non vedo il problema nella tua dichiarazione sei perfettamente a norma

se trascrivi la classe d'efficienza che ti è stata commissionata se questa è la D scrivi che l'impianto non è Efficiente energeticamente dove sta il problema!?... :blink:

Il problema è per chi vende falsamente in classe A con impianti in classe D visto che non penso si possa mai affermare contro la comunità Europea che

gli impianti stessi sono efficienti quindi è una causa persa in partenza... al limite della truffa edilizia!...

e non svolge alcuna funzione a norma, non a caso TAC... esce la V3 della 64-8 col discorso generico della domotica per il livello 3 senza specificare nulla a riguardo delle funzioni EN15232.... così giusto per creare confusione e dar modo ai furbi di arrangiarsi come meglio possono,

ma per questo direi che è molto semplice, tu fai opera d'informazione, la 64-8 serve per il livello minimo di dotazione dell'abitazione e non per

il risparmio energetico cosi da evitare confusione...

intanto poi il certificatore farà finta di nulla e certificherà una B dove sarebbe nemmeno una C... intanto chi andrà mai a verificare?... Nessuno perchè non ci saranno mai stanziamenti in tal senso....

qui ti sbagli!

No servono stanziamenti per legge devi fare la certificazione energetica sia per vendere la casa sia per affittarla...

inoltre il verificatore è un professionista abilitato e indipendente (e iscritto c'è pure un nuovo albo) e almeno che non firmi il falso

deve fare i calcoli secondo la direttiva europea, le normative vigenti e le leggi d'attuazione regionale!

Attenzione però, adesso alcune regioni su alcuni punti ritenuti inattuabili adesso hanno fatto delle attuazioni minime rispetto alle normative Europee

ma uno stabile non cambia nel tempo mentre le leggi attuative si.. quindi chi fa un impianto leggermente fuori norma adesso è in regola con la regione

ma non con le normative Europee e questo va anche bene... ma se domani la Regione si adegua al 100% lo stabile che fa!?

diventa fuori norma tra anni?... è un rischio da correre?..

oppure è meglio fare la progettazione più a norma possibile da subito ed evitare qualsiasi contestazione in fase di vendita futura... ;)

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  • 3 weeks later...

Ma secondo voi se una persona realizza l 'impianto di riscaldamento, ad esempio, con questo sistema

link

quali sono le automazioni da fare oltre che la regolazione della temperatura stanza per stanza ed eventualmente la gestione degli infissi ?

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del_user_56966
quali sono le automazioni da fare oltre che la regolazione della temperatura stanza per stanza ed eventualmente la gestione degli infissi ?

di regolazioni molto particolari ce ne sono... ma è un po presto per parlarne... ;)

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Io intendevo automazioni riguardanti la EN15232. Visto che sulla parte riscaldamento viene trattato (correggetemi se sbaglio ) come se possa essere solamente idraulico e non elettrico.

[di regolazioni molto particolari ce ne sono... ma è un po presto per parlarne]

per esempio...?

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del_user_56966
Io intendevo automazioni riguardanti la EN15232. Visto che sulla parte riscaldamento viene trattato (correggetemi se sbaglio ) come se possa essere solamente idraulico e non elettrico.

No la EN15232 riguarda tutti gli impianti di automazione compreso quelli di riscaldamento e raffreddamento, ventilazione ecc..

per esempio...?

"l'esempio" quando diverterà pubblico lo saprai anche tu per ora è argomento riservato ad alcuni produttori.. :lol:

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  • 2 weeks later...
ma se io ho fatto un impianto domotico ad esempio in classe a della en 15232....

e chiamo un certificatore che mi firma il tutto ...

e riesco a dimostrare che il mio impianto così strutturato mi fa risparmiare ad esempio 22kwh/m 2 all anno

Se fosse cosi sarebbe bello, ma purtroppo il risparmio totale dato dall'impiantistica clima luci NON và oltre il 3%-4% nella migliore delle ipotesi,per cui risulta del tutto ininfluente ai fini della classificazione energetica (vedi corsi Politecnico Milano)

Inoltre prima di avere la concessione si deve dichiarare la classe energetica degli edifici:

Classe A Fabbisogno energetico ≤ 30 kWh/m2 anno

Classe B Fabbisogno energetico ≤ 50 kWh/m2 anno

Classe C Fabbisogno energetico ≤ 70 kWh/m2 anno

Classe D Fabbisogno energetico ≤ 90 kWh/m2 anno

Classe E Fabbisogno energetico ≤ 120 kWh/m2 anno

Classe F Fabbisogno energetico ≤ 160 kWh/m2 anno

Classe G Fabbisogno energetico > 160 kWh/m2 anno

Per essere in classe A i fattori da considerarsi sono (Riassunti x importanza):

Tipologie costruttive e materiali

Fonti rinnvabili (Fotovoltaico / Geotermia)

ed ultimo impianti 4%.

Cosa significa ,

che su un vecchio edificio dotandolo di FV e Geotermia posso arrivare alla classe B o addirittura A senza nessun altro adempimento impiantistico.

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del_user_56966
Se fosse cosi sarebbe bello, ma purtroppo il risparmio totale dato dall'impiantistica clima luci NON và oltre il 3%-4% nella migliore delle ipotesi,

questo non è affatto in linea con quanto stabilito dalla normativa sull'efficienza energetica,

io mi darei un occhiata alle tabelle ufficiali derivate da ciò che si vuole ottenere con la normativa e di cui il certificatore deve tenere conto!...

TABELLE DI STIMA DEL RISPARMIO ENERGETICO

che poi che in Italia si creino delle priorità diverse dall'obiettivo di base delle normative non è strano,

salvo le sole regioni che già hanno decretato che per ottenere la certificazione gli impianti di regolazione e controllo degli sprechi sono obbligatori

le altre stanno facendo un po come cavolo viene meglio creando confusione e insicurezza attuativa che verrà presto sanzionata debitamente.....LINK

calcoli e normative non vanno modificate.... ma vanno solo letti e attuati... non è poi cosi difficile!... ;)

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del_user_56966

ps..per correttezza quando portate dei valori e delle priorità riportate anche le fonti altrimenti

sono da considerare solo pareri o interpretazioni personali del caso e quindi di valore nullo ai fini attuativi!.. :)

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del_user_56966

No quelli non sono i parametri ma è solo qualche riassunto empirico

che rispecchia quello che la Comunità Europea ci sta imputando ovvero il mancato recepimento della normativa

senza sostanziali modifiche di parte secondo me è questo che viene ritenuto come inadeguato rispetto al recepimento corretto della normativa Europea!

Questa è la guida Ufficiale a livello Europeo con tutti i giusti riferimenti che rispecchia la normativa in vigore...GUIDA ALLA CERTIFICAZIONE ...LINK

e questo è un decreto Attuativo che ne riporta integralmente e correttamente il senso della direttiva Europea e della norma attuativa...ATTUAZIONE EN15232 - EMILIA ROMAGNA...LINK

ciò che non segue queste linee guida è visto come certificazione non veritiera ed è punibile ai sensi di legge con sanzioni che vanno dal costruttore, progettista, ecc..

oltre al fatto che è già considerato che le amministrazioni pubbliche saranno le prima che verranno sanzionate in caso di mancato recepimento!.. ;)

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del_user_56966

Sia chiaro poi che per DOMOTICA la guida non allude al giochino di turno che viene spesso proposto al cliente finale

come specchietto per le allodole... ma a tutta una serie di funzioni normate dalla EN15232 che riguardano appunto

il controllo del Riscaldamento, del Raffrescamento, della ventilazione e condizionamento (UTA) e dell'Illuminazione

tutto ciò che non rientra in queste voci è opzionale e non richiesto, considera che oggi dubito fortemente che le abitazioni classificate

in Classe A dispongano delle funzioni previste dalla EN15232 e che quindi si configuri un ipotesi di "certificazione non veritiera" di cui risponde

addirittura l'agenzia Immobiliare che vende l'immobile e poi tutti gli altri a catena... :o

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il riassunto empirico è un "foglio" ufficiale

e qui ci sono gli adempimenti ed i calcoli: Calcoli

la tabella questa

non riporta la riduzione complessiva del fabbisogno al m2, ma solo una stima di riduzione della sola funzionalità due cose diverse.

cioè

Classe A Fabbisogno energetico ≤ 30 kWh/m2 anno

Classe B Fabbisogno energetico ≤ 50 kWh/m2 anno

NON porto da clase B ad A con la solo Automazione , potrei farlo con un FV o geotermia , non con la solo termoregolazione a parità di sistema di riscaldamento.

Per Ottenre la Classe B o A mi basta l'impianto tradizionale ad oggi con l'aggiunta dei crono termostati di zona

il peso della EN 15232 impianti illuminotecnici e di fatto nel residenziale NON calcolabile in quanto non si puo sapere a priori che corpi illuminanti verranno montati.

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