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Le domande non sono mai stupide, possono esserlo le risposte, comunque senza scendere troppo nel tecnico, una pompa di calore (che non è altro che un frigorifero, cioè una macchina che compie un ciclo frigorifero, che è contro natura, e si compie perciò spendendo energia, non è gratis) vista dal lato che produce aria calda, questa aria calda è la SOMMA di quote di calore, la prima è quella data dal lavoro elettrico del compressore, quindi se a contatore Enel assorbe 2 Kw, produrrà l’equivalente di (circa, perché a sua volta ci sono da contare anche le perdite del ferro dell avvolgimento elettrico) 2 Kw di calore, l’altra che non hai tenuto in considerazione è la quota ottenuta dal ciclo del gas, che preleva calore dall’ambiente più freddo (il giardino di casa tua) e lo sposta dentro la tua cameretta più calda ( ecco perché il ciclo frigorifero è contro natura, il calore spontaneamente andrebbe dalla tua cameretta più calda verso il freddo del giardino). Questa quota è difficile da valutare, più fuori “c’è caldo” più calore il frigorifero ti sposta dentro, più fuori c’è freddo meno calore hai disponibile. Purtroppo il frigorifero è una macchina molto complicata perché per compiere questo ciclo deve fare parecchie cose che per analizzarle serve veramente una base di termodinamica, ma per fortuna l’utente finale non è tenuto a sapere, diciamo che ti devi fidare se ti si dice che devi calcolare i watt piuttosto che gli ampere, i watt “corrispondono” agli ampere se tu usi una resistenza elettrica pura, una stufetta, che non sposta nessun calore ma produce solo quello che consuma.

Salve In questa scheda mi trovo i 24vdc che in realtà sono 19/20 volt Questo mi provoca il mal funzionamento in apertura chiusura perché i relè di comando lavorano male. Ho notato che se tolgo il carico delle fotocellule la tensione mi sale a 27vdc però sia le linea che le fotocellule sono a posto. Che siano gli elettronici della scheda a dare problemi?

Ho da proporvi due quesiti: il primo riguarda il differenziale generale del garage e della cantina che mi è saltato perché ho collegato una lampadina da 14V (quelle colorate degli alberi di natale) alla 220V. Praticamente immagino che sia stato interpretato dal differenziale come un corto... però non capisco come un corto abbia fatto saltare il differenziale invece del magnetotermico. I secondo quesito riguarda una pompa a immersione (trituratrice) posta alla base di un pozzetto antiallagamento: il galleggiante a dato il via alla pompa ed è saltato il differenziale. Quest'ultimo caso riguarda un mio amico, per cui non ne ho avuta l'esperienza diretta; comunque l'elettricista ha detto che va messo un differenziale da 300mA al posto di quello da 30mA. E la cosa che mi fa pensare è che, sempre a detta dell'elettricista, questa pompa quando parte ha uno spunto troppo alto e per quello, appunto serve un differenziale da 300mA. In ambedue i casi non si tratta di dispersione a terra, quindi cosa c'entrano i differenziali? Ah, la pompa è nuova, quindi è da escludere una dispersione a massa. C'è qualcosa che mi sfugge?

Grazie mille provvederò e la aggiornerò grazie ancora

Si corretto

Come potrei ottenere la quota di calore? Perdona le domande stupide non sono esperto. Grazie

Ciao,per conto mio non è mai inferiore alla sezione del montante.

Ciao, per conto mio non esiste . Tu pensi che la scura Maria o Pietro o me' personalmente ci pensi? Controlla piuttosto di Serrare bene le viti e che il cavo e le protezioni siano adeguate.Il spaccare il capello in due ti fa perdere magari qualche cosa di piu importante.

Scusa , ma il circuito rimane aperto o sbaglio? A puntali staccati il tester come appare ?, con la scritta OL , oppure così come in foto .? Metti i puntali in corto fra di loro , e la stessa cosa devi misurare alle due estremità dei cavi collegati sui connettori , altrimenti devi controllare la continuità di ogni cavo singolarmente per capire quale è interrotto .

Grazie mille! Con "dopo il gruppo di sicurezza" intendi come in foto, corretto? Grazie ancora.

Dal minuto 1,48 c'è un cambio di rumore nel caricare , a me sembra come se il flusso diminuisce , ma onestamente non riesco a definire con certezza. . . Accertati di questa cosa , perché è importante . Il flusso deve risultare sempre uguale , altrimenti potrebbe avere un problema la valvola . Le prove da fare rimangono sempre quelle che ti ho consigliato prima , compreso il funzionamento del motore .

Ciao a tutti, ho un dubbio riguardante il collegamento di fase e neutro sulle prese civili italiane: sappiamo bene che non sono polarizzate, tuttavia ci sono delle consuetudini che è bene seguire, da questo mi sono scaturite alcune domande: 1)in una presa schuko è bene collegare la fase a destra e il neutro a sinistra (guardando la presa frontalmente) oppure il contrario? 2)per quanto riguarda le prese bipasso classiche invece a quanto so ognuno segue le sue convenzioni, io per esempio metto sempre la fase in alto non essendoci una norma specifica. Sapete darmi qualche informazione in più? Grazie Matteo

ok grazie scusa ma nella fretta non ho letto bene regolamento

Beh un attimo, gli addolcitori a resine non buttano fuori sostanza estranee all acqua, ne azzerano la durezza per cui va sempre miscelata con l’acqua originale per ristabilire un po’ la concentrazione, il mio appunto è se si usano polifosfati ecc, per cui l’acqua che esce non solo è meno dura ma ha anche qualcosa in più che la rende diversa dalla composizione chimica garantita dall’acquedotto, quando si diceva “è diversa al tatto” penso voglia dire che c’è qualcosa in più.

la differenza sta che tra un lavaggio e il successivo hai un calo delle prestazioni adesso hai in commercio pure le cartucce "usa e getta"... sta al tecnico che mette in servizio l'impianto sapere i vari limiti e evitare di sforarli un po' di tempo fa, ho fatto un sopralluogo con un "collega" per creare un impianto per potabilizzare l'acqua di un pozzo vasca di decantazione, cloro oltre il "potabile" e filtro per rimuovere il cloro in uscita...

Ma certo, più si usa e più si chiama frequentemente il tecnico, come i tagliandi delle auto che si fanno ogni tot km, se quei tot chilometri li fai in 1 anno farai il tagliando ogni anno, se li fai in due anni farai il tagliando ogni due anni ecc ecc, poi ripeto c’è chi tiene la temperatura dell acqua per lavarsi a temperature da nucleo solare che favoriscono di più la precipitazione del calcare sullo scambiatore, già tenere la temperatura più bassa aiuterebbe ma in tutti i modi, come dico sempre, i risparmi si fanno andando 4 o 5 volte in meno in pizzeria ogni anno e ti sei già pagato la decalcificazione fatta da un tecnico con acido, e hai acqua garantita dall acquedotto (pur a volte molto dura), piuttosto che trattata con sostanze che nulla c’entrano con acqua potabile, anzi la compagnia dell acquedotto probabilmente non riterrebbe potabile un acqua uscita da un addolcitore.

Un amico sostiene che per gli impianti domestici la normativa CEI prescriva per il cavo di terra una sezione *minima* pari a 2.5mmq... Vi risulta?? Che sappia io la sezione del cavo di terra dovrebbe essere coordinata con la sezione di fase/neutro, però ad essere sincero non riesco a trovare riferimenti né in un senso né nell'altro.

Preferisco bere la peggiore acqua in bottiglia dal supermercato...sinceramente...poi che oltre una certa durezza sia molto utile non lo metto in dubbio..ma non è la panacea a tutti i mali!...insomma se in ingresso hai acqua pessima ..in uscita hai sempre acqua pessima, con meno calcio e meno magnesio..poi ognuno è libero di..

il "rischio" principale con l'addolcitore resta quello legato all'aumento del sodio

Ti serve un bel po' di cosucce...hai mai pensato di installare direttamente un autoradio con sistema android?

Ogni primo del mese effettuo il test con le gocce per verificare l'acqua in uscita e il risultato mi da sempre 7°. Ogni sei mesi l'addolcitore mi dice di effettuare i controlli di manutenzione ordinaria e di inserire una pastiglia di BWT IOCLEAN nell'apposita fessura, poi effettua un lavaggio della durata di circa 30 minuti. Vi assicuro che cambia la qualità dell'acqua e migliora nettamente la pulizia della casa, oltre a preservare gli elettrodomestici e diminuire i consumi.

diciamo, dipende da quanta acqua uno usa più il consumo di acqua è alto e più la durezza dell'acqua è elevata, più un addolcitore serve in base alla durezza e al consumo, si può determinare quanto spessore di calcare, si forma sulle superfici... a 40°f è buona cosa averlo, ma poi, è una di quelle cose che va controllata, se no, è come non averla (una volta al mese, il test di durezza con il reagente e almeno una volta ogni due anni, il "servizio" tecnico) su una macchina che si "autoregola" immagino, tutte quelle componenti in più che possono guastarsi

Beh tutti no, la bevono quelli che hanno gli addolcitori o stanno in condominio con addolcitori, e come mi sembra di aver detto all inizio, in realtà è solo la caldaia che può aver problemi, il calcare precipita solo dove c’è calore, nella lavatrice metti anti calcare, la lavastoviglie ha il suo addolcitore incorporato, cosa rimane? La caldaia, ma si può benissimo chiamare il tecnico che faccia lavaggio con acido, e tenere una temperatura non altissima.

Io mi servo qui direttamente in negozio però spediscono anche, affidabili e da decenni servono tutti i riparatori di Roma. Al limite prendi anche altro e ti ammortizzi le spese che se non erro sono 6 euro. se vuoi prenderne due valuta tu, non sarebbe male.

ho confrontato i due integrati rispettivamente al pin FLT che è quello che porta il riferimento al circuito di protezione. in effetti in uno dei due, guardacaso proprio quello col pin rossiccio ho una tensione di 2,5 v quindi deduco da qui che quei 2,5 facciano andare in protezione il TV. A questo punto dovrei sostituirlo. Meglio cambiare uno o entrambi? dove conviene prenderli?