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PLC Forum


Scalare Analogico Con S7-200


nickbeca

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Salve,

sto lavorando con una cpu 226XM e il modulo di ingressi analogici in questione è l'EM 231;

dovrei scalare un ingresso entro dei limiti variabili (inseribili dall'operatore in sps), qualcuno ha

qualche suggerimento per realizzarlo?

Grazie.... :D

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Che sia semplice non lo metto in dubbio,

che ci siano vari modi per realizzarla neanche no??

Volevo sapere se qualcuno aveva dei SUGGERIMENTI non che

qualcuno mi ricordasse il programma delle elementari...

comunque grazie della "lezione" :(

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il fatto che step7 (non microwin) metta a disposizione l'fc 105 e fc 106 per scalare nelle due direzioni un valore

e' una cosa in piu

normalmente capita di fare un sacco di scalature senza rendersi conto .

Appena ho tempo apro il microwin e guardo una funzione che avevo fatto per scalare

in modo tale che richiamandola passi i parametri richiesti in ingresso e appoggi

le memorie in uscita come ti richiede

ok ? ;)

ciao

p.s. se non ricordo male l's7-200 dispone di analogiche con risoluzione a 11 o 12 bit

quindi vuol dire che se per esempio hai un ingresso 0-10 v , questo saranno scalati da 0 - 2048 o 4096

visto e considerato che il tuo ingresso mutera nel tempo , calcolerai il suo valore

(10/2048 )*tuovalore

ovviamente dovrai trasformare i dati in reale per avere la massima ottimizzazione

questa e' la base considerando di partire come minimo da zero

se invece vorrai crearti una funzione con massimo e minimo variabili come in step7 (s7-300)

dovrai utilizzare il valore minimo come offset .

Modificato: da walterword
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Piu' o meno a occhio e... dopo 2 grappe :blink: ...dovrebbe essere cosi':

Risultato = [(MaxTuaScala - MinTuaScala) * (IngressoAnalogico - MinIngressoAnalogico) / (MaxIngressoAnalogico - MinIngressoAnalogico)] + MinTuaScala

Piu' o meno e' come dire che le funzioni da scrivere sono queste:

A = MaxTuaScala - MinTuaScala

B = IngressoAnalogico - MinIngressoAnalogico

C = MaxIngressoAnalogico - MinIngressoAnalogico

D = A * B

E = D / C

F = E / B

Risultato = E + MinTuaScala

A = 750 - -750    <1500>

B = 999 - -2048    <3047>

C = 2048 - -2048    <4096>

D = 1500 * 3047 <4570500>

E = 4570500 / 4096 <1115.844>

F = 1115.844 + -750  <365.844>

Dunque, se l'ingresso analogico misura 999 il risultato sara' (forse) 365.844.Quindi MaxTuaScala e MinTuaScala sono le variabili per definire il range del valore in uscita.Controlla,per impostare MinIngressoAnalogico e MaxIngressoAnalogico, il campo di lavoro della scheda analogica se +/-1024, +/-2048 or quello che e'.

Non conosco bene l'S7-200, probabilmente esiste qualcosa di meglio.In ogni caso questo esempio dovrebbe funzionare.Meglio se converti tutte le variabili in REAL.

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  • 4 years later...

ciao a tutti,

mi trovo nella condizione di dover collegare una pompa supplementare per un circuito di recuopero di una macchina riempitrice.

devo dare al plc la velocità della pompa aggiuntiva. pemsavo di mettere un encoder sul motore pompa ma come faccio ad interfacciarlo al plc?ho bisogno di un'interfaccia?

grazie a chi vuol rispondere.

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Per prima cosa devi scrivere che tipo di PLC stai usando.

Qui non ci sono indovini e la sfera di cristallo non funziona più tanto bene :)

Poi fai attenzione alla sezione dove apri la discussione. Per questa volta l'ho spostata io, anche se, fino a quando no specifichi il PLC non si può essere sicuri della sezione.

Vedi il tempo che si perde quando non si danno tutti i dati necessari?

Se vuoi un aiuto per risolvere i tuoi problemi devi metterci in condizione di aiutarti

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buon giorno,

la ringrazio per i preziosi consigli sull' uso del forum.

ho un plc siemens s7-300, premetto che il motore non è dotato di un rilevatore di velocità se lo posso aggiungere bene, altrimneti posso ordinare un motore con encoder (credo) incorporato.

altro quesito: per collegarmi al plc tramite pc posso usare la stessa interfaccia che uso per l' S5?

perdonate la poco padronanza di linguaggio tecnico ma purtroppo non ho molta conoscenza di plc.

grazie ancora

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  1. 1 Finalmente possiamo metterela discussione nella sezione corretta: quella realitiva allo S7-300
  2. 2 Se si usa un encoder è necessario avere una scheda di conteggio, a meno che la CPU sia dotata di ingressi di conteggio (magari indicando il tipo di CPU si poteva sapere subito :) ). Altrimenti è necessario aggiungere un modulo tipo FN350
  3. 3 Se è sufficiente una precisione di misura di circa 1% è suffiiciente anche una tachimetrica ed un ingresso analogico
  4. 4 Per interfacciarsi allo S7 non è possibile usare il medesimo attrezzo per lo S%, è necessario un apposito adattatore. Ce ne sono di diversi tipi da quello a bassa velocità sno alla scheda di rete. Inoltre è indispensabile il software STEP7
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Chi regola la velocità del motore? Se il motore è sotto inverter e se non hai (come credo, visto il tipo di applicazione) bisogno di precisione elevata, potresti usare una uscita analogica dell'inverter (con segnale proporzionale alla velocità), o addirittura il riferimento (se c'è) dato all'inverter. In questo caso sul tuo plc ti basta avere un ingresso analogico.

Comunque, non so bene cosa devi fare ma, secondo me, più che la velocità della pompa ti servirebbe un segnale di portata. Se la pompa è di tipo volumetrico velocità e portata sono abbastanza proporzionali. Se invece si tratta di pompa centrifuga, no.

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Innazitutto ringrazio per la cortesia e la pazienza nel rispondere a quesiti incompleti e forse banali.

Non ho bisogno di regolare la velocità della pompa (che è centrifuga), ma mi viene richiesta una misurazione di velocità la più precisa possibile. Penso quindi di utilizzare un encoder come suggerito. Devo fare una prova per recuperare il prodotto recuperato dallo scarto della lavorazione, se la cosa è fattibile poi vorrei provare ad usare su un 'altra riempitrice un inverter per il comando del motore (380v 3,3 kw) -come suggerito- e vedere quale può essere il più efficace anche dal punto di vista economico.

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  • 1 year later...

salve ragazzi,

dovendo effettuare un impianto di terra nuovo, da tubazione già esistente...mi sono visto costretto a effettuarlo nel modo che ho illustrato del disegno che ho allegato.

Mi scuso se il disegno non è perfettissimo ma l'ho fatto di corsissima...comunque sono qui per qualsiasi chiarimento :)

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Il cavo di collegamento fra due nodi è sempre il conduttore di terra (16mmq), quindi il dimensionamento va eseguito come prescrive la norma, il 6mmq in questione è sottodimensionato !

Modificato: da Bdm
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Benny Pascucci
quindi il dimensionamento va eseguito come prescrive la norma
Quale norma? Cosa dice questa norma?.... :rolleyes:

Il cavo di collegamento fra due nodi è sempre il conduttore di terra (16mmq)
Si definisce "conduttore di terra" il conduttore che collega il nodo principale di terra al dispersore. 16 mmq potrebbe essere insufficiente come sezione, per tale conduttore, se trattasi di corda nuda (per problemi di corrosione elettrochimica).

il 6mmq in questione è sottodimensionato!
Secondo me no, a meno che da tale derivazione non si tiri l'impianto di terra di un altro appartamento e sempre che la sezione della montante d'energia dell'appartamento è al massimo da 6 mmq.... ;)
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allora ragazzi...

praticamente il cavo da 16mmq è di tipo n07 e non rame nudo...e mi arriva dal dispersore...poi siccome l'ing. vuole un impianto di terra separato dagli altri appartamenti del condominio...ho portato tramite una legatura con un morsetto il cavo da 16mmq in due appartamenti...poi siccome nell'altro appartamento col 16mmq non posso arrivare...ho portato la cordina da 6mmq che è addirittura maggiore dei cavi di fase e neuatro che sono da 4mmq...secondo voi possono farmi qualche obiezione? se si...perchè? grazie mille

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Dal disegno si nota un conduttore di terra unico da 16mmq che parte dal dispersore e collega i vari nodi equipotenziali, da ciò si evince che tale conduttore sia stato dimensionato secondo la norma 64-8 considerando una Sf = 16mmq (probabilmente considerando tutte le sezioni di fase di ogni singolo appartamento).

Chi può sindacare su questo ? Chi ha dmensionato l'impianto ha ritenuto che una sez. da 16mmq era ottimale.

Tralasciando che nella pratica i conduttori di terra sono quasi sempre in cordina e quasi mai in treccia nuda, do anche per scontato che il tutto è protetto dalla corrosione e dal punto di vista meccanico. Infatti così è !

Il problema è il cambio di sezione da 16mmq a 6mmq considerando (come dice albicocco) che serve per un solo appartamento, quindi Sf 4mmq - CT 6mmq.

Secondo me il CT non può ridimensionarsi per un solo appartamento, perchè in effetti l'impianto di terra è unico e si tira anche gli altri appartamenti pertanto è come se si stesse utilizzando il 6mmq da conduttore di protezione e non da conduttore di terra.

Nel caso invece che l'appartemento avesse un impianto di terra tutto suo, il conduttore di terra da 6mmq sarebbe stato ottimale.

p.s. Queste sono mie considerazioni, poi ognuno faccia come crede.

Modificato: da Bdm
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il 6mmq in questione è sottodimensionato!Secondo me no, a meno che da tale derivazione non si tiri l'impianto di terra di un altro appartamento e sempre che la sezione della montante d'energia dell'appartamento è al massimo da 6 mmq....

così è.... parte dalla legatura che porta il 16mmq al secondo appartamento e continua col 6mmq che va a collegarsi alla cassetta con barra equipotenziale dell'ultimo appartamento...non va da nessun altra parte...

Secondo me il CT non può ridimensionarsi per un solo appartamento, perchè in effetti l'impianto di terra è unico e si tira anche gli altri appartamenti pertanto è come se si stesse utilizzando il 6mmq da conduttore di protezione e non da conduttore di terra.
non capisco come fa a tirarsi gli altri appartamenti se dalla legatura col 16mmq del conduttore principale e del secondo appartamento mi finisce all'ultimo appartamento? questa non mi è chiara...

che ne pensate? grazie mille :)

Modificato: da albicocco
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Allora in un impianto di terra tipo tu colleghi il dispersore ad un nodo equipotenziale, il cavo di collegamento in questione chiamasi CT "Conduttore di terra"

Dal nodo equipotenziale tiri un montante unico per tutti gli appartementi, detto cavo chiamasi PE "Conduttore di protezione", da questo cavo partono le varie deviazioni agli appartamenti, inoltre il cavo deve essere passante ovvero senza interruzioni nel luogo della deviazione all'appartamento.

Per il CT la 64-8 stima una sezione minina di 16mmq

Per il PE la 64-8 stima che per più utenze la sezione del PE può essere uguale alla Sezione di fase, fino a 16mmq

Ma a quanto sembra questo non è il tuo caso.

Avendo più nodi equipotenziali ai piani quello che li collega fra loro è sempre un Conduttore di terra IMHO quindi IMHO anche l'ultimo collegamento dal nodo all'appartemento è da considerarsi CT, quindi anche se è l'ultimo appartamento è sempre collegato al resto dell'impianto, quindi dovrebbe mantenere la sezione minina di 16mmq.

Però se consideriamo la derivazione dal nodo equipotenziale all'appartamento come PE il cavo da 6mmq potrebbe andare bene.

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Benny Pascucci
poi siccome l'ing. vuole un impianto di terra separato dagli altri appartamenti del condominio...
In che senso separato? L'impianto di terra del condominio DEVE essere unico!.. :unsure:

Avendo più nodi equipotenziali ai piani quello che li collega fra loro è sempre un Conduttore di terra IMHO
Scusa Bdm dove li vedi questi ulteriori nodi equipotenziali ai piani...si tratta di morsetti a pettine, da quanto ho capito.... ;)

Però se consideriamo la derivazione dal nodo equipotenziale all'appartamento come PE il cavo da 6mmq potrebbe andare bene.
Già consideriamolo così.... ;)

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salve benny ,

avevo già postato questa mia situazione in un post precedente...

praticamente questo ingegnere dell ISPESL è venuto a fare la sua bella ispezione in un ufficio...e ha richiesto la presenza della ditta di fiducia dell'ufficio.

Dopo la sua ispezione ha stilato un verbale con tutti gli errori che a suo parere erano stati fatti nella realizzazione dell'impianto, tra questi mi ha contestato il fatto che, non essendoci una dichiarazione di conformità dell'impianto di terra condominiale esistente dovevo eseguirne uno a parte per i tre locali dell'ufficio,a mio avviso è un operazione non corretta in quanto non penso di rispettare l'equipotenzialità, visto che nei piani è presente tensione erogata da un contatore condominiale con impianto di terra separato, tra cui la luce scala... sbaglio? ma comunque :P

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Benny Pascucci
questo ingegnere dell ISPESL è venuto a fare la sua bella ispezione in un ufficio
Mi piacerebbe vedere la sua laurea... :rolleyes:

tra questi mi ha contestato il fatto che, non essendoci una dichiarazione di conformità dell'impianto di terra condominiale esistente dovevo eseguirne uno a parte per i tre locali dell'ufficio,
Come dire...l'impianto di terra condominiale c'è, ma non essendo dotato di DI.CO., considero come se non ci fosse e prescrivo la realizzazione di un impianto di terra del tutto separato dal primo.....Questo è inaudito....questo tecnico è un asino!

a mio avviso è un operazione non corretta in quanto non penso di rispettare l'equipotenzialità, visto che nei piani è presente tensione erogata da un contatore condominiale con impianto di terra separato, tra cui la luce scala... sbaglio?
No, non sbagli! Fossi in te non seguirei tale indicazione o meglio, dovendo per forza seguirla, farei una fotocopia del verbale di prescrizione, la allegherei alla di.co. del nuovo impianto sottolineando il fatto che tale intervento e le modalità di realizzazione sono state fatte nel rispetto delle prescrizione riportate in fotocopia.... :unsure:

In caso di incidente saresti comunque corresponsabile del misfatto, però, almeno tiri dentro anche l'asino.... ;)

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grazie benny,

farò una cosa un pò diversa...controllerò l'impianto di terra condominiale e relazionerò una certificazione di rispondenza....che ne dici? così lo lascio contento e non vado incontro a gelosie o dispetti dati dalla mia opposizione...cosa ne pensi tu?

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Benny Pascucci
controllerò l'impianto di terra condominiale e relazionerò una certificazione di rispondenza....che ne dici?
Sì, purchè tu abbia i requisiti per poter rilasciare una DI.RI.... ;)
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