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La mia' relatività generale.


roberto1953

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Ripenso ad una sfera sospesa e mi chiedo se a farla cadere non sia la differenza tra due quantità di moto diverse e contrapposte.

Una sfera di massa m, in assenza di gravità, resterebbe immobile nello spazio, se urtata contemporaneamente sulle superfici contrapposte di ogni diametro, da masse uguali per velocità uguali.

Le "masse d' urto" ipotizzate nella congettura precedente, se la sfera fosse messa in movimento alla velocità v, acquisterebbero un' energia diversa, rimbalzando indietro dopo aver colpito la sfera, provenendo in senso opposto al suo moto, o rimbalzando indietro, dopo l' urto nello stesso senso del moto.

Tento di scrivere un' equazione per mantenere l' equilibrio dell' energia dopo l' urto; così senza farmi troppe domande.

Se una "massa d' urto" di massa m che viaggia alla velocità della luce c, cede alla sfera di massa anch' essa m in movimento alla velocità v, una quantità di energia 1/2*m*c^2/k% e nel contempo un' altra "massa d' urto" m acquista dalla sfera un ' energia 1/2*m*c^2*k%, per 0<k%<=1 che l' energia rimasta alla sfera diventi 1/2*m*v^2/k%, ne ricavo k%= radice quadrata(1-v^2/c^2).

Ho ottenuto che k% altro non è che il fattore beta teorizzato nelle dimostrazioni della relatività generale.

Probabilmente mi sono ingannato forzando la fisica, ma il pensiero che tutto sia più semplice (Lo dedico a Beatrice Ru) mi ha fatto vedere lo spazio come un' onda tridimensionale, nella cui dimensione di quantità di moto, urtano elasticmente i corpi in movimento, che se non cambiano la velocità, conservando l' energia, cambiano la assa.

Ciao.

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Ho dimenticato di riportare un passaggio.

Semplificando 1/2 l' equazione delle energie diventa m*c^2/k% -m*c^2*k%=m*v^2/k%, da cui si ricava k% come prima.

In fondo, poi ho scritto assa invece di massa. Scusatemi il 1953 è la mia data di nascita.

Ciao.

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Vedo abitualmente Fox Crime su skay. Una serie di telefilm si basa sul profiler, (spero di averlo scritto bene), un personaggio che perde tre quarti d'ora del film per riempire una lavagna di formule dove la squadra va regolarmente fuori obiettivo per poi scoprire il killer negli ultimi 10 minuti.

In una giornata qualsiasi io la inizio con la solita decina di problemi famigliari.

Mi occupo inoltre di problemi inerenti le disabilità gravi. Problemi di vita.

Poi leggo che qualcuno si angustia con formule prive di utilità pratica e mi prende

l'angoscia da fine del mondo. Vedi le polemiche sull'acceleratore lineare di ginevra che peraltro si è fermato dopo qualche giorno per banali problemi tecnici.

Visto che questo forum, è popolato al 99,99/% da persone pratiche che devono risolvere problemi pratici,

Scusa l'ardire, ma perchè non dirotti le tue notevoli riflessioni sulla risoluzione comprensibile ai più di problemi reali?

Se invece trai il tutto per diletto da un qualche libro di fisica allora abbi la cortesia di dirci a che pagina sei arrivato.

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Vedi abitualmente tre quarti d' ora di formule inutili al giorno e non sopporti le mie? in un forum di fisica?

Tratte da un libretto di seconda classe istituto tecnico?

Vedi il paragrafo sulla conservazione del' energia dopo un urto elastico.

Nel mio modello di spazio bisogna calcolare una forza (f=m*v/t) che spinge e una che trattiene la particella in movimento, entrambe in direzione del suo moto.Durante un angolo di curvatura, a velocità prossima a quella della luce, senza considerare questa risultante non riuscirei a controllare la particella vincendone solo l' accellerazione centripeta. Questo potrebbe essere un errore fatto nell' accelleratore di Ginevra.

Grazie, ciao.

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Ciao Roberto,

piccolo errore, se intedi usare la teoria relativistica ricorda che una massa non potrà mai raggiungere la velocità della luce!

Il tuo modello non è semplice, anzi è uno dei modelli più complessi che si potrebbe pensare! Hai tralascito la forza di atrazione tra le masse, e rammento che già un sistema a 3 corpi è di diffciile se non di impossibile soluzione!

Domanda, ma del modello standard cosa non ti piace o non ti convince?

Se mi permetti, prova a leggere il libro "Dio non gioca a dadi", troverai molte teorie non acora dimostrate, ma interessati. In quanto vi sono molte correnti fisiche dedicate a teorie sullo spazio, fra qui la teoria del reticolo vista in vari dettagli, ...

2008 - 1953 = 55, praticamente a metà del tuo cammino smile.gif.

Potresti definire cos'è un angolo di curvatura?

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Nella relatività generale accellerazione e gravità sono riunite in un unico concetto.

I grandi pianeti deviano i raggi di luce a causa della loro forte gravità; così come un raggio laser, acceso sopra un razzo in movimento, puntato da una parete del razzo all' altra, dove è disegnato un bersaglio, devia la sua traiettoria, nel senso opposto al movimento, quando il razzo accellera. quindi l' accellerazione del razzo si comporta in modo identico alla forza di gravità. ??? Il laser impiega un certo tempo per raggiungere il bersaglio dico io, se lasciassi cadere un sasso dall' albero della nave mentre questa accellera, non cadrebbe ai piedi dell' albero, ma più indietro, pur cadendo il sasso diritto, dunque che c' entra l' accellerazione con la gravità?

Poi quella incomprensibile accellerazione nella quarta dimensione spazio temporale, con cui Einstein spiega l' accellerazione gravitazionale, non mi convince, se nei miei modelli riesco a far levitare un peso con una sequenza di piccoli urti.

E le onde gravitazionali previste da Einstein quando esplodono le stelle,nessuno è mai riuscito a misurarle; nella mia teoria non esistono.

Perché le particelle veloci mantengono direzioni rettilineee per tratti tanto lunghi se fossero mantenute diritte soltanto dalla loro inerzia?.

La luce possiede una quantità di moto da da E/c in cue E è l' energia del raggio e c la velocità della luce, questa quantità di moto ha la dimensione di una massa per una velocità ( e quella che spinge la vela solare, vela che te avevi menzionato), la massa a cui mi riferisco è la massa virtuale di quella quantità di moto, ecco il perché delle virgolette.

La mia teoria è semplice nel senso che cerca di spiegare i fenomeni dell' universo escludendone un quarta dimensione spazio temporale.

Quello che ho scritti l' ho buttato un pò la, ma cisono le basi per continuare la discussione.

Per angolo di curvatura intendo l' angolo di cui devia una particella dalla sua direzione rettilinea.

Ciao.

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Questo è dovvuto al fatto che le accelerazioni e le velocità sono vettori. Il vettore è definito come un oggetto che ha: Modulo, verso e direzione.

Attenzione che la fisica distingue il caso tra sistemi inerziali e non inerziali. La distinzione tra i due risolve i dubbi che proponi, ameno che non vogliamo confutare cosa che ogettivamente si misura in astronomia piuttosto che nella "fisica di tutti i giorni". Tieni presente che se non fosse valida questa distinzione quasi il 50% degli strumenti industriali non funzionerebbero!

Nella teoria degli urti vi è il concetto di energia cinetica e quntià di moto. La quarta dimensione, vedi Trasformate di Lorenza riprendono il cocetto di relatività, ossia la definizione di uno spazio in cui sia possibile entro certi limiti definire delle coordinate in modo generico.

Tieni presente che se non fosse stato per Lorenz quindi per Einstein non potremmo avere sistemi di volo interspaziali in quanto l'errore commesso di posizione, non rispettando le leggi della relatività ristretta, ci porterebbe alla deriva! Questo è un dato di fatto, quindi il tempo centra, almeno per l'attuale teoria che è dimostrata.

Attualmente non sono state rilevate, ma è per nostra deficienza cisto le grandezze in gioco? o perchè non esistono? Ma se non esistono, allora parte della relatività

Ad esempio:

"Democrito è giunto a pensare e definire l' atomo" ma l'atomo è una scoperta recente e a dire il vero la visione dell'atomo stessa è cambiata radicalmente negli ultimi anni.

Del resto la tua ipotesi potrbbe essere spiegata dal fatto che, la geometria euclidea (sebbene è la geometria di "percezione") non è la geometria della nostra terra smile.gif. Credo che questo ti possa aiutare nei tuoi modelli.

Quindi possiamo parlare di raggio di curvatura, questo è più generico perchè se parlassimo di angolo dovremmo definire un angolo per ogni stato/tempo del sistema, mentre dato il centro ed il raggio e le condizioni iniziali possiamo intuire dove andrà l'oggetto

ciao

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Per me il tempo è un' unità convenzionale come la divisione di un foglio a quadretti.

E' la massa che è relativa alla velocità, in quanto, di quantità di moto.

Non stò negando le formule comprovate della relatività se me ne servo, cerco di dimostrarle con tre dimensioni e da comprendere anche le orbite quantiche degli elettroni.

Un laser sta centrando un bersaglio ad 1 metro di distanza su di un razzo che si muove a velocità costante v.

Un punto di luce del raggio impiega un tempo t= 1 metro/c secondi per percorrere la distanzaq di 1 metro.

Se per velocità della luce c prendo 300 *10^6 metri/ secondo e se accellero il razzo con accellerazione g= 100 metri/(secondo*secondo): il raggio laser mancherà il bersaglio di .33 metri ossia .33 micron.

Se la misura è verificabile e se osserviamo che le grandi masse deviano i raggi di luce: gravità e accellerazione non sono la stessa cosa.

Mentre i pianeti nel mio modello di spazio posseggono per ogni raggio ad essi concentrico una diversa quantità di moto, con cui spiegare anche la deviazione della luce.

Ciao.

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Scusate la confusione.

Il raggio mancherà il bersaglio di 5.55 *10^(-16) metri se non ho sbagliato di nuovo.

Un pò pochino per essere misurato. Comincio ad avere qualche dubbio.

Era doveroso correggermi ciao.

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prendo questa tua citazione iniziale :

"Una sfera di massa m, in assenza di gravità, resterebbe immobile nello spazio, se urtata contemporaneamente sulle superfici contrapposte di ogni diametro, da masse uguali per velocità uguali."

Cosi mi sembra di aver capito che la quite di un oggetto e' solo relativa.

In realta' e' un perfetto equilibrio tra urti sincronizzati con scambi di quantita' di moto.

Tale per cui il risultato finale e' un perfetto stato di quiete apparente.

Mi sembra di aver capito bene ? oppure no.

Cosi quando qualche altra entita' altera questo scambio sincronizzato di moto,

l' oggetto perde il suo equilibrio di quite e si muove, nella direzione dove c'e' un deficit di energia.

Forse pero' questo squilibrio e' dettato da qualche altra forza !

Altrimenti questi scambi con con questi urti, da quale altri oggetti provengono ?

Inoltre questi movimenti a velocita' della luce "c" non dovrebbero generare qualche sorta di fenomeno. (oltre alla quite)

Si potrebbe supporre qualsiasi cosa se un oggetto e' in quiete.

Solo quando si rompe la quite si puo' risalire alla sua causa.

Percio' potrebbe essere che un altra Massa alteri questi mediatori di quite, e percio' si crei questo squilibrio che fa si che le 2 masse si attirino.

Percio' potrebbe in definitiva avere qualche logica la tua teoria, e spiegare perche' le Masse si attirino, e non si respingono.

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Le masse esternamente sono "rivestite" di carica uguale, come i loro protoni sono "rivestiti" dagli elettroni; e perciò nell' urto prevalgono le forze legate alle cariche e i corpi si respingono.

Lo spazio è pieno di un' onda tridimensionale probabilmente elettromagnetica, le masse in stato di quiete, sono come piccole isole circondate dalle onde; stazionarie e dai fronti concentrici?! con diversa quantità di moto ciascuno, provocando gravità!?

Invece la "massa d' urto" che ho ipotizzato, altro non è che un modello di massa per definire un urto, con quantità di moto uguale ad ogni singolo fronte d' onda che a velocità della luce colpisce un corpo.

Un corpo spinto in movimento raggiunta una velocità costante, nello spazio senza attriti, rispetto al suo stato di quiete ne comprime le onde rimbalzate sul fronte anteriore, mentre si rarefanno le onde rimbalzate sul fronte posteriore, dando origine a due onde riflesse con frequenza diversa e con diversa energia rispetto all' onda originale; e siccome nessuna velocità è cambiata nell' urto, delle rispettive quantità di moto, sono cambiate per forza le masse, se vogliamo mantenere l' equilibrio delle energie.

Come ho cercato di tradurre in formule nella discussione del 8-11-2008 ore 8.23

Insomma c' è da pensare, ciao.

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Cioe' questa formula :

m*c^2/k% -m*c^2*k%=m*v^2/k%,

ma sembrerebbe che :

m*c^2/k% -m*c^2*k%=0

percio' anche m*v^2/k% =0

o forse intendevi :

m1*(c^2/k%) -m2*(c^2*k%)=m*v^2/k%,

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Intendi che hanno diverse componenti nei 3 assi X,Y,Z cioe possono avere delle

Polarita' di Oscillazione Horz. , Vert. , ???? ,

Oppure hanno diverse componenti negli assi X,Y,t ?

Ma queste onde si propagano alla velocita' "c" oppure no ?.

Forse sono delle altre entita' non di natura elettromagnetica ?

Qui non ho capito questa distinzione tra "massa d'urto" e la "Massa Gravitazionale".

Bisogna che mi fai capire cosa intendi dire, facendo un passo alla volta, altrimenti nessuno ti riesce a capire.

Magari possiamo capire entrambi qualcosa di piu' su questa tua intuizione o Teoria.

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Stò discutendo per modelli, non sò esattamente di cosa sia pieno lo spazio, forse di una radiazione elettromagnetica di sottofondo, un onda caotica, oppure ordinabile o ordinata secondo tre assi cartesiani.

Io ne discuto per quantità di moto di un' onda che si muove alla velocità della luce, senza una massa reale, ma come massa della sua quantità di moto m*c, che nei modelli assimilo a delle palline elastiche.

Se un' onda rimbalza su di una sfera immobile, quando torna indietro componendosi con le onde di senso opposto potrebbe originare radialmente, attorno alla sfera, gradienti di quantità di moto diversi, tanto che avvicinando due sfere, tra le facce contrapposte e quelle affacciate potrebbe esistere una forza "gravità" che tende ad avvicinarle, come fosse dovuta a palline più grandi che urtano elasticamente una faccia e più piccole che urtano l' altra faccia di ciascuna sfera.

E se la carica ruotasse attorno al suo asse riflettendo onde polarizzate, parallelamente all' asse per cariche diciamo positive, ortogonalmente all' asse per cariche negative. Riusciresti ad unificare anche questo modello con l' altro?

Ma è tutto inutile se prima non verifichiamo una formula come quella che ho tentato, per unificare i risultati della relatività con quelli di questi modelli meccanici.

Ciao

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Ho riletto la discussione.

Voglio farti una domanda molto franca.

Ma tu cosa sai della relatività generale, e soprattutto "come" la sai? Dove l'hai studiata? su che testo?

C'è modo e modo di "conoscere" una teoria. Io la conoscevo discretamente (presi 30!) ma ormai ho dimenticato parecchio.

So di persone che passerebbero ore a parlare di relatività generale, magari dicendo anche cose giuste! Ma questo non significa conoscere questa affascinate teoria.

Sono pochi i geni che "intuiscono" la relatività generale (giusta o sbagliata che sia) perchè sconvolge il modello intuitivo di spazio tempo in cui ci sembra di essere immersi.

Einstein ci è arrivato partendo dalla teoria della relatività speciale, che includeva l'elettromagnetismo, volendo estenderla a tutte le interazioni, a partore da quella gravitazionale.

Piaccia oppure no, per capirla bisogna utilizzare strumenti matematici un po' particolari, cioé geometria differenziale e calcolo tensoriale. La geometria classica e il calcolo vettoriale non bastano. Altrimenti restano solo chiacchiere, affascinanti ed interessanti, ma solo chiacchiere. Ove si può affermare tutto e il contrario di tutto.

Ti consiglierei di inziare da un buon libro....

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Sei troppo vago non hai demolito niente.

Lo spazio un andirivieni di singole' onde elettromagnetiche in tutte le direzioni possibili, con la stessa lunghezza d' onda L (lambda), per una stessa temperatura T, L= 2940/T : ( Ti ricordi Fisica il caos descritto nelle filosofie) che nello spazio interagiscono con la frazione più piccola della materia, rimbalzandovi radialmente, in ogni direzione possibile nei tre assi x, y, z.

Così ti convince Beatrice?

Se per effetto Doppler un' onda relativa al moto rimbalza indietro con una frequenza minore, rispetto alla sua frequenza originale f, h*f'<h*f, dove h è la costante di Planck, se rimbalza con frequenza maggiore h*f'>h*f. E se le forze che accompagnano sulla sua direzione, la massa in movimento, restano pur crescendo con la velocità, uguali e contrarie, altrimenti la massa accellera:

-Riuscite a dimostrare l' equazione del 8/11/2008, 8:23?

Ciao.

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Beatrice: mi ero dimenticato di risponderti per quella formula che dubitavi-

m*c^2/k%-m*c^2*k%=m*v^2/k%

Perché sia vera ricavo k% come segue.

semplifico m

c^2/k%-c^2*k%=v^2/k% per cui (c^2-c^2*k%^2)/k%=v^2/k%

semplifico k%

c^2 -c^2*k%^2=v^2 per cui c^2*k%^2=c^2-v^2

ne segue k%^2=(c^2-v^2)/c^2

e ne ricavo k%=radice quadrata (1-v^2/c^2)

Lo stesso valore del fattore beta nella relatività.

Ciao.

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Senti ma come mai quello che tu chiami un altra massa d'urto deve

acquistare una quantita' di moto :

1/2*m*c^2*k% invece che 1/2*m*c^2/k%

Ma questo fattore k% che cosa e' ?

Perche' quando una Prima "massa d'urto" che viaggia alla velocita' "c" deve essere

applicata la Formula 1/2 * m1 * C^2 [ / K% ]

e poi quando la sfera impone ad un ulteriore "massa d'urto" un energia diversa

applicando una formula diversa ?

1/2 * m2 * c^2 [ * k% ],

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Erano anche le mie domande?

Immagina di trovarti con una vela solare tra due stelle lontanissime e molto luminose.

Se ti allontani da una stella andando incontro velocemente all' altra, l' energia

d' urto delle onde rimbalzate sui due lati della vela sarà differente; se nello spazio libero la velocità rimane costante bisogna che esista un' equazione di equilibrio del movimento.

Dato che la forza per unità di tempo dev' essere la stessa davanti e dietro alla vela, altrimenti accellero,; essendo invece diverse le energie d' urto, come ho precedentemente pensato, bisogna che se un' energia d' urto cresce di E/k% volte, l' altra decresca di E*k% volte con 0<k%<=1 e che la differenza eguagli l' energia di moto della vela in movimento, rispettando quella formula della relatività.

Vero o falso? la chiave per continuare è questa.

Ciao.

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Preciso le risposta.

La massa m non è ne m1 ne m2, ma unità di massa.

Per effetto Doppler: quanto varia la frequenza di un raggio di luce riflesso indietro da un corpo che si allontana; o che si avvicina rispetto alla sorgente di luce , dove mi trovo.

Riuscite a ricavare le due formule delle frequenza, in funzione della velocità del moto e della luce?

Se rispondete a questa domanda, forse avrete risolto il mio problema.

Ciao.

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Secondo me pero' c'e' qualche cosa che non va nella tua teoria.

Se due masse sono vicine tra loro (tipo 2 sfere di massa m1 e m2 distanti tra loro di un unita' "u") e sono

allineate sul medesimo asse (retta che passa tra sfere m1-m2-m3)

la tua sfera m3 (distante ad esempio "3u", questa e' solo per ippotizzare) che si trova sul asse di attrazione gravitazionale (dato dalla reta m1-m2-m3), dovrebbe

risentire di questa forza gravitazionale proporzionalmente alla somma delle

2 masse (m1 e m2).

Invece con la tua teoria penso che non potresti dimostrare questo.

Molto probabilmente le onde d'urto che tu ipotizzi si scambiano tra (m1 e m2) e anche tra (m2 e m3).

ma non spiega come possa essistere delle onde d'urto che si scambiano tra (m1 e m3). Specialmente perche' ipotizzi che le onde d'urto abbiano la stessa fase.

In pratica la Sfera (m2) che sta in mezzo alle altre 2 (m1,m3) dovrebbe fare da

muro, impedendo di far interagire le sfere esterne.

Come puoi dimostrami secondo la tua teoria, che le 3 sfere invece interagiscono

come risulta verificabile nella realta'.

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Come fanno i pianeti che curvano i raggi di luce.

La massa m2, stando in mezzo, potrebbe curvare parte dei raggi, altrimenti sfuggenti da m1 e da m3, facendo anche interagire, direttamente tra di loro, queste due masse.

O no? Ciao.

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  • 3 weeks later...

Una seconda risposta possibile all' osservazione di Beatrice_Ru.

Massa o "molla". In quello che ho finora detto la massa è una entità relativa e non è più pensabile di materia comune, assomiglia di più ad una molla caricata da differenti quantità di moto, dovute alle onde dello spazio esterno, accorciando o allungando come crescendo o decrescendo, dove lo spazio preme o cede con differenti energe d' urto. Una molla che restituisce la sua energia, ancora per onde di energia quando perde la sua enti tà di massa.

Perciò non solo è prevedibile che la massa cambi al variare dell sua velocità, ma è ipotizzabile che il valore massa dipenda anche dalla vicinanza con altra massa, quindi m1 cambierebbe m2 cambiando m3, dove fossero allineate, similmente sommando in quella direzione le rrispettive gravità.

Spero che questa risposta sia migliore della prima.

E se lo spazio non fosse che un' onda ciclica di espansione o contrazione dell' universo, o di trasformazione dello spazio in massa o viceversa?

Vi interessa?

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  • 1 month later...
Federico Milan

Ciao Roberto,

PLC Forum da uno spazio di espressione, da la possibilità di conoscere e instaurare discussioni con vari utenti - io li ritengo amici - che condividono esperienze, quesisti e informazioni.

Il tuo ultimo modo di proporti non è amichevole, ne rispetta la filososfia del forum.

Preciso che la discussione verrà chiusa non per tuo volere, ma perchè oramai ha cocluso il suo "essere".

http://www.plcforum.it/portale/index.php?act=regolamento

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