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PLC Forum


Fb Per Posizionamento - s7 300


amiga

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Buon giorno a tutti, colevo chiedervi gentilmente se qualcuno potesse passarmi una fb fatta bene per posizionare un asse su s7315.Ho sentito parlare di easy motion control, ma va bene anche una testata davoi.

Potete aiutarmi?

Molte grazie.

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molto probabilmente non ti stai rendendo conto diquello che chiedi , e allora potrei capirti

se invece lo sai allora le cose cambiano .

Renditi conto , per quel poco che ne so io , che per mettere a punto un qualcosa come dici tu ,

ci vuole del tempo , molto tempo , studio , molto studio e prove , prove , prove ...prove.

se usi la funzione ricerca trovereai dei tutor scritti dall'illustre livio orsini in merito .

studiateli bene e fai tante prove , e poi dalla teoria tirati fuori un qualcosa di specifico per il tuo caso .

ogni lavoro e quindi programma e' sempre diverso da un altro , seppur sembri simile .

personalmente non dispongo di quello che chiedi , ma se anche te lo avessi spedito non ti sarebbe servito a granche se no capisci bene i fondamenti del posizionamento .

cerca i tutor che ti dicevo sopra , potranno esserti molto utili

ciao

walter

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:lol: Per posizionare un'asse da plc si usa l' FC 18 che si trova nel grund program che Siemens ti dà con gli s7-300, però ti devi studiare bene la sua parametrizzazione che la trovi nella documentazione Siemens o chiedi alla loro hot line; Io comunque uso Fc 18 perchè utilizzo anche un CN non so il tuo caso.
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Sergio Bianchi

C'è un' altra possibiltà, con la quale riesci a far posizionamenti non molto accurati, utilizzando semplicemente un un trasduttore di posizione ed un'uscita analogica per pilotare un azionamento, senza sfruttare funzioni di posizionatore integrate ma gestendo direttamente il programma nella CPU PLC.

Chiaramente dipende dal grado di precisione che ti serve. Si puo gestire un' algoritmo che sfrutta la radice quadrata per calcolare la posizione e manipolare la velocità di conseguenza, magari in una bella task a tempo.

Avevo ottenuto un risultato discreto con una routine che però avevo sviluppato con PLC Schneider.

Ciao

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si puo anche fare senza radice quadrata

basta implementare un algoritmo dove la velocita e' direttamente proporzionale alla distanza

con qualche accorgimento e trucco

ciao

walter

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  • 3 years later...

In un vecchio condominio privo di impianto di terra è stato realizzato un impianto luci scale in Classe II.

Ora affinchè un impianto del genere sia corretto occorre :

1) I cavi in doppio isolamento, le plafoniere in classe II i pulsanti di accensione alimentati a 12V con trasf. a doppio isolamento

2) I cavi in doppio isolamento, le plafoniere in classe II i pulsanti di accensione se alimentati a 220V di classe II

ora

caso 1) Affinchè si abbia l'solamento totale in classe II occorre che anche il modulo temporizzatore luci scale garantisca un doppio isolamento tra i contatti di comando lampade a 220V e il circuito di comando a 12V. Questa caratteristica nei cataloghi tecnici delle varie marche è riportata?

caso 2) Vi risultano in commercio pulsanti di accensione scale in classe II

Ciao

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:blink:

la classe II di isolamento è limitata al corpo illuminante !

La ragione di questo è che è l'unico organo accessibile a personale non addestrato (per cambiare la lampadina).

A meno che tu appenda i pulsanti ai fili, questi ultimi necessitano di un attrezzo per essere aperti, per cui non presentano parti in tensione accessibili se non con la precisa volontà di farlo (lo stesso discorso vale per le scatole di derivazione, il quadro con il temporizzatore ecc.)

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Del_user_23717
Vi risultano in commercio pulsanti di accensione scale in classe II

Ora capisco anche il senso dell' altro topic, onestamente non avevo risposto perchè mi sembrava fin troppo scontato il discorso che ha appena fatto the_golfer

L'assenza della messa a terra riguardo al circuito luci condominiali, può creare problemi solo in presenza di masse, se tutte le placche e i pulsanti sono in materiale isolante (plastica) il problema non si pone, o meglio si pone solo sulle applique se anche queste non sono a doppio isolamento. Se hai invece le placche e i supporti metallici, è conveniente sostituirli con quelli che ti ho citato.

Il temporizzatore stesso e il circuito di comando si troverà comunque in un quadretto o comunque in un vano non accessibile se non deliberatamente, quindi è un discorso che non ha a che fare con la mancanza della terra ma eventualmente con dei criteri di sicurezza intrinseca generale.

Ciao

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Grazie per la risposta . Vediamo quindi di fare il punto:

In commercio esistono interuttori in involucro di plastica classificati in doppio isolamento, anche i centralini sono

classificati in doppio isolamento.

Questo significa che anche se in contatto con parti metallicche ad esempio il supperto metallico del centralino , la parte metallica è isolata con doppio isolamento ( scusate la ripetiz.) e non va collegata a massa.

Ora se ho un pulsante non dichiarato in doppio isolamento l'importante che non sia a contatto con masse ( placche metalliche o portafrutti metallici ecc..) altrimenti dovrei collegare la placca metallica a terra .

Ciao

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Del_user_23717
Questo significa che anche se in contatto con parti metallicche ad esempio il supperto metallico del centralino , la parte metallica è isolata con doppio isolamento ( scusate la ripetiz.) e non va collegata a massa.

Esattamente.

Ora se ho un pulsante non dichiarato in doppio isolamento l'importante che non sia a contatto con masse ( placche metalliche o portafrutti metallici ecc..) altrimenti dovrei collegare la placca metallica a terra .

Cercando di banalizzare il concetto al di la dei termini

Se ti trovi ad avere quanto segue

1 scatola 503 o simile plastica o metallica (?!)

1 supporto (cestello/portafrutto/telaio... chiamalo come ti pare) plastico o metallico

1 pulsante plastico o metallico(?!)

1 cordina di fase interrotta dal pulsante

1 placca plastica o metallica

potresti anche avere due viti di fissaggio tra placca e supporto, ma queste non vanno considerate come massa per via della loro insignificante dimenzione.

Lo scopo è quello di evitare che la cordina di fase, se mettiamo caso si disconnetta dal pulsante, o perda l'isolamento, possa toccare su una massa attigua che a suo volta si trovi esposta al dito dell' "utilizzatore umano"

quindi risulta evidente che ogni considerazione va fatta guardando fisicamente il semplice punto luce nel suo insieme.

i supporti metallici, se coperti da placca isolante, non necessitano il collegamento a terra, al contrario di quelli che montano anche la plcacca metallica.

pulsanti metallici in questo momento non ne ricordo neanche uno...

ciao

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