Vai al contenuto
PLC Forum


Abitazione Con 380 Volt Trifase


paolissimo

Messaggi consigliati

NO e NO!
In entrambi i casi non è giusto quello che hai detto e se non ti fidi puoi chiamare direttamente il customer care dell'enel.

Il costo fisso, a parità di contratti, è dovuto solo alla potenza impegnata e non al fatto che venga fornita trifase o monofase.

In secondo luogo per forniture "piccole", anche a prelevare tutta la potenza da una sola fase non succede niente e non si incorre a distacchi o sanzioni. Diverso il discorso per forniture di una certa entità. Ovviamente a bilanciare le potenze su tutte è tre le fasi è solo un vantaggio.

Peccato che l'utente Mommy non ci sia più sul forum a chiarire tutti questi punti!

Link al commento
Condividi su altri siti


Maurizio Colombi

Cremona, ad esempio, ha la municipalizzata che gestisce direttamente elettricità, gas e telefono, ENEL, Telecom e gli altri distributori del gas, non entrano in città se non con il mercato libero........

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi

Hanno degli operai che eseguono gli interventi, fanno allacci, posano e programmano contatori......hanno addirittura una rete cablata in fibra, sembra una baggianata, ma è tutto una realtà!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma anche no, è del tutto falso, basta una telefonata e pagare il cambio di contatore ed eventualmente l'aumento di potenza, così come è possibile fare il passaggio da 3 a 10 kW monofase senza alcuna verifica dell'impianto se supportato dalla linea che arriva al contatore, loro di quello che è a monte se ne strafregano!

Altrimenti come farebbe tutta la gente con piani ad induzione, pompe di calore per il riscaldamento centralizzato, gli amanti del fai-da-te, ecc...?!?! E queste cose non mi sembrano affatto "precisi motivi tecnici" da dover giustificare! E parimenti non si capirebbe come mai esistono così tante persone con il trifase di bassa potenza caricato tutto su una sola fase perché non utilizzano le tre fasi.

stai scherzando vero? solo per una fornitura da 1,5 kw ti chiedono le certificazioni di impianto monoase, la trifase non viene rilasciata per casi inutili, inoltre oltre 10KW non rilasciano monofase!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

No, no sto scherzando affatto! La certificazione poi è una cosa che non ho mai sentito in vita mia magari è una regola solo vostra locale.

Chi ha poi mai parlato di oltre 10 kW in monofase? 10 è il massimo che danno e solo se la linea è idonea, non farmelo ripetere inutilmente.

A riprova di quanto ho scritto:

http://www.enel.it/it-IT/clienti/enel_servizio_elettrico/il_tuo_contratto/altri_contratti/Attiva_contratto.aspx

Non che sia sbagliato richiedere che l'impianto che verrà alimentato sia idoneo (che sarebbe meglio di certificato!) ma semplicemente NON è un requisito e non è richiesto per attivazione e variazioni di potenza e tensione!

Modificato: da DJ_Gabriele
Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi

Il comma 3 del capitolo 8 del D M 37/08, recita così:

Il committente entro 30 giorni dall'allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica,

acqua, negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso, consegna al distributore o al venditore copia

della dichiarazione di conformità dell'impianto, resa secondo l'allegato I, esclusi i relativi allegati

obbligatori, o copia della dichiarazione di rispondenza prevista dall'articolo 7, comma 6. La

medesima documentazione è consegnata nel caso di richiesta di aumento di potenza impegnata a

seguito di interventi sull'impianto, o di un aumento di potenza che senza interventi sull'impianto

determina il raggiungimento dei livelli di potenza impegnata di cui all'articolo 5, comma 2 o

comunque, per gli impianti elettrici, la potenza di 6 kw.

per le nuove forniture, qualcuno l'ha cercata al cliente, per i subentri e gli aumenti di potenza.....non ho mai sentito, forse si dimenticano!

Modificato: da Maurizio Colombi
Link al commento
Condividi su altri siti

parte di una mia bolletta si può notare che, almeno in parte, i consumi incidono sui prezzi o almeno cosi mi sembra

(penso che lo scaglione sia riferito al consumo annuale)

Modificato: da click0
Link al commento
Condividi su altri siti

i consumi incidono sui prezzi o almeno cosi mi sembra

Per le utenze domestiche se non erro ci sono 4 scaglioni, il primo sotto i 1800 kWh all'anno e l'ultimo sopra i 4400 se non vado errato.

Il comma 3 del capitolo 8 del D M 37/08, recita così:

E allora io faccio la domandona da un milione di euri: perché allora nei moduli di richiesta di attivazione (attivazione nuova del 23 dicembre 2013) non si richiede nulla e nel negozio enel non dicono nulla in merito e sul sito internet non dicono nulla di nulla?!

E poi aggiungo... non in uno ma ben due appartamenti, in zone lontanissime tra loro ho richiesto l'aumento di potenza (e poi anche il cambio di fornitore) e in nessuno dei casi è venuto nessuno a casa a vedere in che stato fosse l'impianto né è mai stato richiesto nulla di nulla se non il pagamento (ovviamente salato) per l'aumento!

Modificato: da DJ_Gabriele
Link al commento
Condividi su altri siti

il diiscorso e': la legge col DM37/08 obbligherebbe il distributore a richiedere la cerificazione ( vedi il post di colombi al riguardo)

a quanto pare enel ha le braccia abbastanza larghe a tal riguardo ( forse x non complicare la vita ai clienti , d'altra parte se va a fuoco la casa nessuno puo' incolpare enel di cio') i distributori del gas sono rigidissimi a riguardo in quanto in caso di tragedie la difficolta' a restarne fuori sono enormi, per cui non transigono.

e' evidente che se altri distributori elettrici applicano alla lettera ilo DM37/08 nessuno puo' andagli contro essendo comunque dalla parte della ragione.

Link al commento
Condividi su altri siti

i distributori del gas sono rigidissimi a riguardo in quanto in caso di tragedie la difficolta' a restarne fuori sono enormi, per cui non transigono.

Anche qui avrei da ridire... preso possesso di questo appartamento (Bologna con la municipalizzata Hera), contatore nuovo mai usato, gli unici documenti richiesti erano l'agibilità della casa e i dati catastali forniti dal proprietario, dati per il RID e mio documento. Una settimana dopo è venuto il tecnico che ha tolto il sigillo al contatore. Lavoro finito.

Stesso discorso per l'acqua, qui anzi ancora più facile, è bastato il numero di matricola dei contatori (nuovi) e la mia carta di identità e magicamente potevo fare la doccia!

In italia non è ammessa l'ignoranza di una norma per cui ecco risolto tutto

Secondo me qui un buon avvocato risolve tutto diversamente... le leggi (non le norme) non le posso ignorare ma devo sapere che esistono! E chi mi deve informare se non il distributore/venditore o chi per lui? Se non scrive nulla e non dice nulla in merito, io porto tutti i documenti che mi richiede e in buona fede mi comporto correttamente. Come faccio a sapere dell'esistenza di una roba del genere (magari pure avendo in mano la dichiarazione di conformità) se nessuno mi dice niente non facendo la professione legale né lavorando nella burocrazia di questi settori? Ovvio che per chi agisce in malafede è un discorso diverso.

Perciò potrei aver sbagliato non avendo seguito quell'iter ma la colpa è di chi mi offre il servizio che non mi ha informato dell'obbligatorietà di certe azioni quando invece ne indica altre.

Modificato: da DJ_Gabriele
Link al commento
Condividi su altri siti

Una settimana dopo è venuto il tecnico che ha tolto il sigillo al contatore.

strano che ci fosse il contatore!

Dalle mie parti, fino che non avviene il collaudo del impianto, non lo installano <_<

Link al commento
Condividi su altri siti

che sia installato o meno il contatore ( qui dipende da come si organizzano i distributori legali) il gas viene dato DOPO aver consegnato la documentazione necessaria.

loripeto i distributori del gas sono cosi' rigidi poiche' quando avviene qualche tragedia vengono coinvolti nelle indagini.

quelli elettrici sono di maniche molto piu' larghe , in quanto in caso di tragedie ben difficilmente qualcuno potrebbe addossagli qualche colpa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come Claudio anche io è la prima volta che scrivo ad un forum ed ho la sua stessa situazione. Tensione 380 V , potenza impegnata 6 kw, pompa del pozzo trifase e bollette salatissime.

Pochi giorni fa ho disdetto il contratto con Enel mercato libero e sono ritornata al vecchio Enel servizio elettrico in quanto ho notato nelle bollette tutte "letture stimate e non effettive" e mi hanno sospeso in attesa di rettifica l'ultima bolletta di euro 700.Ho ricontattato l'Enel e mi hanno detto che l'importo era sbagliato e non dovevo quindi pagare nulla.

Ti consiglio quindi di controllare nella bolletta se le letture sono stimate o effettive, nel caso siano stimate da molto tempo contattali subito.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il problema è che Enel (ma anche le altre) non sono a conoscenza (nel 99% dei casi) dell'articolo del DM 37/08 relativo alla consegna della Dichiarazione di conformità; ho interpellato più volte Enel ma nessuno mi ha mai dato risposte. In effetti, dato che il DM parla chiaro (non è una norma ma un decreto, quindi con valore di Legge), questo andrebbe applicato, per avere di conseguenza una maggiore sicurezza sugli impianti (dato che l'installatore che firma la Di.Co. se ne assume la responsabilità e quindi sarà costretto a controllare la validità e la regola dell'arte dell'impianto elettrico) nonchè un maggior giro d'affari per gli stessi installatori.

saluti

Link al commento
Condividi su altri siti

la trifase non viene rilasciata per casi inutili

Secondo te, quale fornitura arreca più "fastidio" sulla rete, 6 kW monofase oppure 6 kW trifase?

Negare la fornitura trifase vorrebbe dire, per l'ente distributore, darsi la zappa non sui piedi ma sui co****ni!

Avrebbe molto senso il contrario, cioè vietare la monofase, ma si scende ad un compromesso tra la convenienza per l'utente e quella per il gestore, negando la fornitura monofase solo oltre i 10 kW e concedendola per potenze entro quel limite.

Ricordo che esiste l'Autorità per l'Energia e tutti i distributori sono obbligati a rispettarne le direttive, che comprendono anche le taglie standard delle potenze contrattuali sia in monofase che in trifase.

Dalle mie parti, fino che non avviene il collaudo del impianto, non lo installano

Di norma è così, però si parlava di contatore già installato (ma piombato) e quindi il collaudo potrebbe essere stato già effettuato all'atto dell'installazione. Nella scala della pericolosità, una perdita di gas può far esplodere un intero palazzo, con l'elettricità si hanno rari casi di incidenti mortali o danni da incendio, invece con una perdita d'acqua è pressochè impossibile arrecare danni a persone o animali.

Modificato: da LB81
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...