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Iniziare A Programmare Plc


GiovanniParma88

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GiovanniParma88

Un saluto a tutti.

Mi sono laureato in ingegneria elettronica e ora dovrei iniziare a muovere i primi passi nell'ambiente della programmazione plc.

Non li ho mai visti in vita mia, ma tutta la gente con cui ho parlato mi ha detto che non è difficile imparare a programmare un plc. Fino al 7 di aprile la mia azienda vuole iniziare a farmi muovere primi passi con plc siemens. Successivamente dal 7 aprile al 13 agosto la mia azienda mi ha pagato un master in austria su un nuovo software chiamato B&R.

Dopo questa breve introduzione vorrei sapere:

- c'è una qualche guida in italiano che mi permetta di imparare qualcosina durante questi 2 mesi sul siemens?!

-c'è qualcuno che ha qualche conoscenza su questo nuovo software b&r?! Parlando con vari periti mi hanno detto che negli ultimi tempi i plc si stanno ingegnerizzando fortemente, è per questo motivo che la sidel(la mia azienda) ha deciso di prendermi per formarmi da zero su questo nuovo (per me) mondo.

Cosa potete dirmi al riguardo?! I primi due giorni di lavoro sono stati traumatici. Non ho fatto niente. :(

Un saluto a tutti e grazie mille per la vostra disponibilità.

Giovanni

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- c'è una qualche guida in italiano che mi permetta di imparare qualcosina durante questi 2 mesi sul siemens?!

Nella sezione didattica (il link lo trovi anche nella mia firma) ci sono alcuni corsi per PLC Siemens, rigorosamente in Italiano, redatti da Italiani.

Inoltre nella sezione videocorsi trovi l'ottimo lavoro di Gian Mario Pedrani che insegna passo passo come iniziare ad usare Step7.

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Mi sono laureato in ingegneria elettronica e ora dovrei iniziare a muovere i primi passi nell'ambiente della programmazione plc.

Ciao Giovanni, io sono un laureando in ingegneria informatica/elettronica ho quasi finito la triennale, mi sono appassionato ai PLC da poco e da autodidatta sto cercando di imparare, quindi abbiamo alcune cose in comune.

Non li ho mai visti in vita mia, ma tutta la gente con cui ho parlato mi ha detto che non è difficile imparare a programmare un plc.

Ad ingegneria Informatica o elettronica che sia, nel 90% dei casi non viene trattato l'argomento "programmazione dei PLC" al max viene accennato il PLC in qualche corso di controlli automatici, o qualche altro corso simile, quindi ti capisco :(

Detto ciò, dopo più di un mese che smanetto per cercare di imparare, ho capito che:

1) Se di base piace la programmazione, iniziare ad imparare qualcosina, con tanto impegno-costanza-volontà è una cosa fattibile, però parlo di imparare cose basilari, perché a mio avviso progettare un programma da zero, applicato alla realtà è tutta un'altra cosa e lì ci vogliono anni di esperienza......

2) La cosa più difficile, per persone con le nostre basi, è tutto quello che sta intorno al PLC.... ci sono tante nozioni che noi (almeno io), dopo ingegneria, non abbiamo proprio, tipo: Pneumatica-Azionamenti-HMI-Impiantistica elettrica.... tu come sei messo su questi argomenti? perché questa roba è più difficile anche della programmazione (a mio avviso).

Ti faccio un esempio, sto leggendo un libro che tratta la programmazione dei PLC, ed in particolare c'era un esempio su un trapano industriale, allora la logica del programma l'ho capita in 5 minuti (configurazioni base di contatti-autoritenute-bobine) poi però sono stato una giornata bloccato, perché non riuscivo a capire come si comportava quella elettrovalvola, perché non sapevo neanche cosa fosse una "elettrovalvola per azionare il pistone pneumatico... :blink: "

c'è una qualche guida in italiano che mi permetta di imparare qualcosina durante questi 2 mesi sul siemens

Qui dovresti trovare tutti i manuali Siemens:

http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?aktprim=0&lang=it&referer=%2fWW%2f&func=cslib.csinfo&siteid=csius&groupid=4000002&extranet=standard&viewreg=WW&nodeid0=37217116&objaction=csopen

inoltre Siemens è quasi l'unica marca di PLC, per la quale sono stati scritti tanti libri, in particolare per S7-200.

(la mia azienda) ha deciso di prendermi per formarmi da zero su questo nuovo (per me) mondo.

Beato te....spero anche io di avere la tua stessa fortuna il prossimo anno ;)

I primi due giorni di lavoro sono stati traumatici. Non ho fatto niente.

Secondo me, già solo se "osservi e cerchi di rubare i gesti degli degli altri" hai fatto un bel lavoro ;) all'inizio.

Modificato: da PinokkioPLC
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nuovo software chiamato B&R

proprio nuovo non è visto che si tratta di un costruttore fortemente presente nelle soluzioni motion, già ai tempi in cui Siemens manco si sognava di arrivarci (settore packaging nel quale tu stai iniziando a muovere i primi passi se non erro).

Se si tratta di applicazioni spinte presumo che sia necessaria una alternativa del tipo Simotion, che del PLC ha poco a che fare, quanto al PLC ti hanno già consigliato.

pigroplc

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nuovo software chiamato B&R

Se ricordo bene B&R è uno dei pochi PLC che è possibile programmare in linguaggio "C"

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lo scopo di ingegneria informatica o elettronica è quello di insegnare cose ben più complesse del plc.

Non c'e' bisogno di essere un ingegnere per programmare i plc .Sono convinto , per quanto contastato , che un ingegnere che inizia a programmare plc come primo impiego senza aver mai visto un plc e' piu predisposto a fare dei disastri in quanto e' rigorosamente legato a tutti quei concetti complessi legati ai corsi frequentati all'università .Questo e' un dato di fatto.

Lo scopo dell'ingegnere potrebbe anche ricoprire l'incarico di programmare plc o di redigere un gruppo di collaboartori o un ufficio elettrico ed automatione

Considerando che ormai l'uatomazione e' sempre piu una nicchia del'linformatica , e che l'elettronica viene in piccola parte progettata in occidente ma prodotta in oriente , la figura dell'ingegnere informatico o elettronico o meccatronico deve essere quella del personaggio che sa assemblare sistemi piu o meno complessi in automatione come plc-pc-embedded-scanners-database-e documentazione .

Nel corso triennale ci sono parecchi corsi , quasi tutti diversi tra loro che servono a formare o a dare indicazioni su come muoversi in presenza di certe problematiche legate un po a tutto .C'e' anche il corso di teoria delle regolazioni con l'implementazione di algoritmi PID .

Un ingegnere , prende il manuale del plc, un simulatore o un piccolo e in meno di mezza giornata ha gia la padronanza di scrivere del codide impleemtnando le istruzioni base.

La difficoltà di lavorare nel settore automazione no ndeve essere quella di bisticciare o bestemmiare col plc , ma di litigare con i beduini , gli operatori , i capi reparto o produzione ed il proprio project manager ;lavoarare 13-13 ora la giorno comprensivo di sabati e domeniche e perche no in paesi musulmani anche il giorno di natale o capodanno.

Personalmente dopo 15 anni di plc a livelli alti con impianti fino a 3000-4000 I/O , sto frequentando il corso di laurea in ingegneria informatica e vi posos garantire che lo scopo non e' quello di progammare i plc o solo i plc .

Le nuove tecnologie ambientali , energetiche , visioni aritficiali , robotica , ect richeidono conoscenze che un programmator edi plc ineso come un perito industriale o elettronico non hanno .

Un ingegnere informatico dovrebbe lavorare per progettare elettronica , servizi informatici , progettare reti di calcolatori , progettare software in una certa maniera , progettare plc e schede

Per cui la mia opinione e' che essere ingegneri per soffermarsi al'luso del plc e' proprio uno spreco .

Ci sono sistemi com eBackhoff che vengono progettati e programmati da visual studio , bisogna guardare avanti

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Quel che posso dire, in quanto Laureato in Ingegneria Informatica alla triennale e elettronica e telecomunicazioni al biennio di specialistica è che noi Ingegneri, non me ne vogliano i colleghi ingegneri, siamo eccelsi ad imparare ma come basi per questo tipo di lavoro facciamo pena.

Lavoro da 5 anni in una azienda che si occupa di building automation e posso confermare che non ci ho messo molto ad utlizzare un PLC, sarà anche il fatto che personalmente mi piacciono.

Da quel che ho potuto vedere in questi 5 anni, posso affermare che chi ha una formazione universitaria di ingegneria non avrà le basi utili al mondo del lavoro, soprattuto a questo monto del lavoro e possiamo solo imparare ma di sicuro ha molta più organizzazione e flessibilità; è vero, spesso fa perdere del tempo, ma ho visto tantissimi programmatori che non hanno un metodo flessibile e quando qualcosa esce fuori dallo schema sono piuttosto persi, ho visto inoltre che sono molto disorganizzati nella programmazione. Secondo me questi sono due punti molto molto importanti in questo tipo di lavoro (soprattutto quando dopo qualche anno serve andare a mettere le mani in software scritti in passato per fare delle modifiche oppure serve prendere in mano software scritti da terzi e modificarli.

Come dice walterword (fantastico l'anagramma) un ingegnere che si limita a programmare plc è come una ferrari utilizzata per fare la spesa.

Personalmente questo lavoro mi sta servendo tantissimo come base di conoscenza per poter fare molto di più. Ad esempio mi piacerebbe molto avvicinarmi alla meccatronica ma non so se ne avrò mai le possibilità.

GiovanniParma88, non preoccuparti per i primi giorni, posso citarti due eventi:

1) - ho avuto modo di lavorare in Infineon technologies a Monaco di baviera per la mia tesi di laurea, il primo mese l'ho passato a studiare manuali degli strumenti di misura che avrei dovuto utilizzare (questo l'ho apprezzato un sacco perchè la prima cosa che mi han fatto fare è stata quella di imparare cosa avrò dovuto usare), il secondo mese l'ho passato a chiedere ai colleghi mille informazioni sulle misure, sui metodi di simulazione ecc.. ma non è stato per nulla tempo sprecato.

2) - Nel mio attuale luogo di lavoro ho passato una settimana intera a capire cosa dovevo fare e come dovevo comportarmi con i colleghi, dopo una settimana mi hanno messo in mano un plc ed un collega che potesse aiutarmi nel primo progetto così da mantenere la politica di programmazione usata fino a quel momento ed iniziare a capire le politiche aziendali nella gestione dei lavori; tempo due settimane dal mio arrivo avevo preso una buona dimestichezza con l'ambiente di sviluppo e riuscivo a fare i primi programmini semplici, tempo un mese ed ero abbastanza autonomo.

Ho impiegato quasi 6 mesi per avere una autonomia tale da permettermi di prendere un lavoro dall'inizio e portarlo a termine senza chiedere aiuti. quindi il tempo serve, non ci si scappa.

Saluti!!

Modificato: da miza
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ti andata ancora bene , hanno investito su di te

In molte , forse troppe aziende di disperati imprenditori italiani , arrivi oggi , ti spiegano 4 cazzate e sei gia pronto da mandare un arabia saudita da solo su un software fatto da chi sa quale pasticcione qualche anno prima, programmatore irreperibile e per di piu quando arrivi non c'e' piu ne il meccanico ne l'elettricista (italiani) ma trovi solo gente che scuote la testa perche non va un ca**o e si aspettano da te che faccia il desiderato miracolo

Ovviamente sei venduto al cliente finale come colui che ha sviluppato il progetto e che sa tutto

Per cui ..... una volta collegato al plc ed inizii a fare il test I/O con attuatori e sensori dispersi in centinaia di metri , sopra e sotto , scale e tetti , ti ritrovi a muovere un nastro traspo con a bordo qualcuno che dorme o che ha fumato oppio ed ovviamente alla radiolina i tuoi collaboratori che non parlano itlaiano ti dico ok vai che va bene ....

Il precorso universitario non serve per farti imparare un mestiere altrimenti no nsarebbe triennale ma ventennale ...serve per instradarti ed istruirti sulle tecnologie , le tecniche , la conoscienza di quello che ti circonda .

Finita l'università non si e' in grado di programmare nulla , di progettare alcunche circuito elettornico , progettare reti o scrivere firmaware .... inteso a livello commerciale .

Però se ti mettono li sotto agli occhi un manuale plc , o un manuale java piuttosto che c# o c o python allora riesci in poco tempo a sviluppare lo studio necessario per impadronirti della cosa .Per essere poi specializzati ci vogliono anni e molta esperienza in qualsiasi mestiere.

Per concludere , il titolo di studio giustificato dal pezzo di carta non serve a nessuno (intendo persone normali che non siano paraculate in qualche ufficio statale) ma tra il non essere ingegnere e l'esserlo io preferirei esserlo , ora sono al secondo anno e sto facendo molta fatica ma spero di raggiungere il mio target.Sto studiando ed imparando cose che non mi sarei mai sognato di fare e il lavoro non mi manca e no nmi manca come esperto programmatore , analista , capo squadra , collaudatore , informatico di sistemi di automazione

Fare automazione non e' come fare applicazioni per windows o linux , qua s emetti il breakpoint rischi di accartocciare macchine e distruggere impianti , d'estate sei al caldo e d'inverno sei al freddo con gente che salda , gente che taglia col flessibile , gente che smartella ect ect ..... La vera figura del'ingegnere serio e preparato e ' quella del personaggio che arriva e senza parlare troppo analizza ed inizia a ragionare su come risolvere i problemi e su come sviluppare , poi se il codice lo scrivono gli smanettono fanatici tanto di guadagnato :D

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Concordo con walterword, comunque se

Successivamente dal 7 aprile al 13 agosto la mia azienda mi ha pagato un master in austria su un nuovo software chiamato B&R

vuol dire che non si tratta di cialtroni ma di una azienda che investe sulle persone, perla rara al giorno d'oggi.

E' inoltre vero che le persone preparate con B&R non sono molte e penso che trovarle significa pagarle parecchio.

Io ho iniziato ad imparare e studiare quando ho finito le superiori, e dopo 30 anni studio ancora e sono in giro per il mondo.

Tu inizia così poi capirai se ti piace o no e quindi se orientarti verso una mansione più consona al tuo titolo di studio.

pigroplc

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se il costo di un plc non regge il costo dello sviluppo e della manutenzione , di solito , si cambia plc .Nessuno vuole un plc sulle proprie macchine o impianti sapendo che poi non c'e' nessuno in giro che possa metterci mano o dover pagare 1000 euro al giorn oper farlo.

Che sarà mai di diverso questo B&R ?

Se e' in regola con le specifiche IEEEC che problemi ci sono ? Il set di istruzioni ? Come configurare l'hw?

Come mai necessita di un training in Austria?

ciao

Walter

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Che sarà mai di diverso questo B&R ?

E' un'ottima macchina, piuttosto veloce e tcnologicamente molto avanzata.

Alcuni modelli sono programmabili in "C" che non è un vantaggio da poco per l'utente.

FAre un corso base su un PLC, corso tenuto dalla casa costruttrice, non è tempo e danaro sprecato, quello che spendi all'inzio lo recuperi abbondantemente dopo nel corso delle applicazioni.

Non si tratta di imparare ad usare un PLC, ma capire ed imparare le caratteristiche peculiari di quella macchina. Se la conosci bene poi ottimizzi le prestazioni Hw e Sw, risparmiando nelle configurazioni e scegliendo sempre la soluzione più performante in termini di costi e prestazioni.

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[OT]

Walterword, se ti servisse qualche appunto per ingegneria, posso vedere se riesco a reperirlo tra i miei, spesso ho avuto la grande idea di farne delle copie in formato elettronico.. alcune volte pure registrazioni audio. Non posso assicurarti nulla perchè per la triennale non ero molto preparato, per il biennio di speciaistica ero molto più preparato ed ho avuto modo di fare molti più appunti.

Saluti.

Forse però Walterword ha ragione dicendo che se un PLC costa parecchio compresa la manutenzione, si preferisce cambiare PLC.. spesso mi trovo sotto mano bagagli che costano poco ma fanno pure molto poco.. eppure si chiede loro (a noi a dire il vero) di fare dei veri e propri miracoli! :)

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ti ringrazio miza .Be per le registrazioni non c'e' bisogno , seguo gia videolezioni e sinceramente di cuffie e plugi in adobe flash inizio ad averne pieni i maroni :)

Se vuoi mandarmi qualcosa magari per il terzo anno , cioe l'anno prossimo se tutto andrà bene quest'anno , magri su teoria dei sistemi e controlli automatici o comunicazioni elettriche

Ora sto preparando l'esame di architettura del software e programmazione ad oggetti in java , e qualcosa di utile riesco a raccimolarla dalla mia esperienza in c# che e' praticamente una copia di java ,

Le classi astratte e le innerfacce le sto mettendo a fuoco e poi il grande interrogativo sarà su cosa riusciro a capire sui desgin patterns che sono terribili da digerire in quanto non c'e' un codice da seguire preciso , ma bisogna capire ed assimilare per raggiungre il massimo dell'efficienza e dell'astrazione , se magari hai qualcosa ....ho gia preso il libro dei G4 e uno specialistico su java spero di riuscire a breve ad impadronirmi

Livio , B&R e' un sistema per automazione come molti altri , non c'e' da esaltare chissa cosa , hann oscoperto l'acqua calda

I plc siemens , ABB, Rockweel , Scheneider , i sistemi Beckhoff sono efficientissimi e programmabili nei 5 linguaggi standard piu altro , Beckhoff lo programmi da visual studio e puoi anche scrivere funzioni personali in C/C++ e scrivere applciazioni no nreal time in C# su opc server gratuito .Il C se c'e' bene seno chi se ne frega , c'e' sempre ST o SCL che dir si voglia e vai via leggero e spedito come una lippa

Ci sono poi sistemi che derivano dai conosciuti DCS , sistemi che programmi come vuoi e che ti danno quello che vuoi

Per i plc non c'e' bisogno di sapere il C a meno che non scrivi firmware per schede assi o schede tecnologiche , ma non e' un lavoro che fa il programmatore di plc inteso come programmatore di plc

In C programmi i sistemi della natonal , DCS con schede veloci ed autonome per applicazioni speciali .

Cosa vuoi che abbia un B&R piu degli altri ...avrà un ambiente di configurazione , un ambiente di scritture codice in blocchi funzionali , avrà dei blocchi di memoria , avrà delle funzioni di sistema

Era interessante se mi dicevi che preso un B&R x pari di un S7-300 o PLC5000 y i costi sono questi , la memoria programmae' questa e la memoria utente e ' quest'altra

Ma andare sul B&R cosi solo perche supporta il C non so ....

Scusami la critica ma te la dovevo fare , e' un po come una moda , ora esce il B&R e tutti che vanno in austria a spendere migliaia di euro per impararlo , ma sai cosa me ne frega del B&R .......ho mangiato 15 in tutto il mondo con siemens , rockwell e schnider ...

:D


il TIA portal mi son messo li 2 ore ed avevo gia tirato in peidi hw , software e tutto quello ceh mi servira per portare a casa la pagnotta dopo piu di anni che non aprivo nemmeno step7 ...B&R devo andare in austria perche qua non c'e' una sede , poi quando ho un problema , cosa assai probabile , telefono in austria tutti i giorni.....:D che se lo tengano loro


mi ricordo che c'era un sistema di automazione Ansaldo che si programmava in C , solo che sull'impianto con 300 0 I/O quando ti collegavi dalle varie control rooms era meglio lavorare su S7-400 in ethernet che vedevi tutto alla svelta e facevi modifiche tempestive

Il C secondo me e' un linguaggio che non e' necessario in automazione industriale

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Cosa vuoi che abbia un B&R piu degli altri ...avrà un ambiente di configurazione , un ambiente di scritture codice in blocchi funzionali , avrà dei blocchi di memoria , avrà delle funzioni di sistema

Walter ogni tanto potresti anche considerare che non tutti hanno le tue idee. :smile:

B&R non è niente di speciale, però permette di affrontare alcune problematiche con soluzioni che fanno risparmiare tempi di sviluppo e che semplificano molto la vita.

Ci sono altri costruttori specializzati in determiante applicazioni, applicazioni per cui offrono soluzioni ottimizzate.

Se lavori molto nel settore dell'imballaggio, ad esempio, B&R ti offre soluzioni ottimizzate. Questo tanto per fare un esempio.

Il fatto che sia possibile programmarlo in "C" di per se non è male. Se poi si diffondesse l'uso di quesrto linguaggio sarebbe un gran bene per gli utilizzatori che non sarebbero più costretti forzosamente a non modificare marca di PLC per non buttare al vento pre di sviluppo. Proprio per questo fatto i costruttori che dominano il mercato rifiutano da sempre l'adozione di questo linguaggio.

C/C++ e scrivere applciazioni no nreal time in C# su opc server gratuito..

Per fare automazione non c'è bisogno di tutta queste varietà di lnguaggi ed ambienti, spesso anche inadatti.

Basterebbe solo avere un linguaggio indipendente dalla macchina "C" è il più diffuso e consolidato linguaggio che ti permette questo.

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Un ingegnere , prende il manuale del plc, un simulatore o un piccolo e in meno di mezza giornata ha gia la padronanza di scrivere del codide impleemtnando le istruzioni base.

Per fare questo non serve nemmeno essere ingegneri.

Come non serve la laurea per scrivere "Hello World" in C++, C#, Java, ecc.

Ma Programmare con la "P" maiuscola è tutta un'altra cosa!

un ingegnere che si limita a programmare plc è come una ferrari utilizzata per fare la spesa.

Su questo non sono assolutamente d'accordo.

Programmare un PLC non significa conoscere le istruzioni del PLC e basta, ma significa conoscere bene anche l'hardware, gli impianti elettrici, l'elettromeccanica, i sistemi di sicurezza, almeno un po' di norme, la meccanica, e tante altre cose.

E soprattutto significa avere le capacità di risolvere i problemi dell'automazione. Capacità questa che non si impara sui banchi, ma con l'esperienza.

Ovviamente chi ha un'istruzione adeguata, saprà mettere a frutto l'esperienza nel migliore dei modi.

Insomma, io non riesco a capire questo: "Io sono ingegnere e non mi abbasso a programmare PLC".

Nella programmazione di PLC si trovano problematiche diverse rispetto a quelle che si possono incontrare, per esempio, per un gestionale, ma non è assolutamente detto che siano più semplici.

Che poi ci siano personaggi come "walterword" che hanno la buona volontà (e il tempo, permettetemi di aggiungere) di rimettersi a studiare per ampliare i propri orizzonti, beh, per questi personaggi provo ammirazione e, perché no, anche un po' di invidia, dato che piacerebbe anche a me ma non ne ho proprio il tempo.

Questo però significa che un ingegnere può fare anche altre cose oltre la programmazione di PLC, ma affermare che un ingegnere che programma PLC sia sprecato, io lo trovo assolutamente sbagliato.

Smettiamola di considerare la programmazione dei PLC come qualcosa di semplice, come programmazione di basso rango, perché non è così.

Un'ultima cosa: sapete di quante pagine è composto il manuale del TIA Portal? 10462!

Modificato: da batta
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Ma Programmare con la "P" maiuscola è tutta un'altra cosa!

:thumb_yello:

Su questo non sono assolutamente d'accordo.

Nemmeno io sono d'accordo.

Se per programmare si intende la mera operazione di codifica può essere vero, ma se s'intende tutto quello che deve essere fatto per realizzare bene un programam mediamente complesso allora non è un lavoro riduttivo.

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Permettetemi di aggiungere la mia opinione, in quanto studente di ingegneria...

Mi mancano 5 esami alla triennale, Informatica-Elettronica (corsi accorpati per risparmiare...), ho un media dignitosa 27,3 (considerando che lavoro oltre lo studio), personalmente penso di non saper fare quasi niente di spendibile nel mondo lavorativo, l'università mi ha solo insegnato ad approcciare in maniera diversa a problemi, rispetto al mio modo di pensare precedente, ma ai fini pratici ne sò meno di quanto ho iniziato.

Un ultimo esempio può essere un esame di misure elettroniche sostenuto 20 giorni fà, dopo 2 mesi di studio tra incertezze di misura, probabilità ed altre 1000 cose, da buon scolaretto ho sostenuto il mio esamino, mi sono preso il mio 28, ma adesso se mi parlate di uno strumento di misura o mi portate in un laboratorio, io non sò dove mettere mani, la colpa è la mia? io ho studiato quello che c'era da studiare, prendendo quasi il massimo come voto, ma cosa posso fare se su 3 mesi di corso, 2 sono passati a parlare di probabilità (argomento trattato in altri 5-6 corsi) e poi di sfuggita si accenna al funzionamento di qualche strumento.

Ho una caterva di amici, neo-laureati, che non riescono ad inserirsi nel mondo lavorativo, i colloqui li vanno a fare (dunque non è vero che il lavoro è prossimo allo 0), ma poi ai colloqui gli chiedono 10 cose che dovrebbero saper fare, ma questi al max ne sanno fare mezza, la colpa di chi è? sarà anche vero che le aziende dovrebbero formare, però ad esempio una azienda a cui interessa un ingegnere per programmare PLC, posso capire che formi il ragazzo su un loro specifico prodotto, ma almeno si aspetta che questo sappia cosa sia un PLC, lo abbia almeno visto-utilizzato, conosca le basi dei vari argomenti che fanno da contorno alla programmazione (impianti elettrici, pneumatica, azionamenti.....) invece il 99% di quelli che escono da ingegneria sanno solo utilizzare matlab, fare conti, e scrivere 2 righe di codice.....

L'università si dovrebbe avvicinare un bel pò di più al mondo reale e lavorativo, smettendola di caricare gli studenti di nozioni super teoriche e/o astratte, fini a se stesse o al massimo spendibili in ambito accademico, intorno a queste parole "Ingegnere" "Ingegneria" c'è troppa mistificazione......

PS: Questa è la mia opinione, quella di un ragazzo, che tra 1000 difficoltà sta cercando di portare a termine ciò che aveva iniziato con tanto entusiasmo, svanito piano piano, non solo per colpa mia.....

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Scrivere codice in se per se può essere riduttivo? Forse si. Per l'esperienza che ho avuto direi di no, dovendomi occupare non solo del codice, ma di modificare l'impianto dal punto di vista elettrico e meccanico per consentirne il buon funzionamento. Anzi un buon Ing. ha certamente basi più solide per portare a casa la pelle in modo più sereno. :D

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Per l'esperienza che ho avuto direi di no,

Quasi certamente non hai capito la mia affermazione, visto che tu associ alla codifica tutto quello che c'è a monte. Infatti scrivi:

dovendomi occupare non solo del codice, ma di modificare l'impianto dal punto di vista elettrico e meccanico per consentirne il buon funzionamento.
Anzi un buon Ing. ha certamente basi più solide per portare a casa la pelle in modo più sereno.

Anche questo non completamente vero, anzi. L'errore sta nel modo del verbo, non devi usare l'indicativo, ma il condizionale: "ha" ==> "dovrebbe avere".

Ma non vorreri che si iniziasse la vecchia polemica sugli ingegneri un po' troppo spocchiosi.

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caro batta, il tempo si trova se hai nel sangue e nel dna il gene del voler sapere e voler progredire

Io ho dato dimissioni dove lavoravo a prendevo anche bene , analisi , sviluppo , progetto , collaudo , visita clienti , integrazione informatica , messa in servizio ...sistemi di automazione

Ora lavoricchio e studio ingegneria a 43 anni .L'iscrizione mi costa annualmente come un corso plc di una settimana , poco piu , i libri costano , il tempo costa , e non guadagno come dovrei

Ma non importa perche sono convinto che in questo modno sempre piu globale e sempre piu tecnologico il presente ed il futuro e' solo degli informatici

Il saper programmare plc bene sono d'accordo , ci vogliono anni di esperienza sul campo , notti insonni e forti rischi di infarti e ictus , ma non e' tutto e sarà sempre meno .

Considera che gia per quanto riguarda i cantieri edili il classico geometra con le palle non e' quasi piu considerato , ora vogliono l'ingegnere civile & ambientale laurea triennale .Il cemento armato gia da prima era firmato da ingegneri con laurea di 5 anni .

La stessa cosa stava avvenendo e probabilmente avverrà in un futuro molto prossimo , le aziende produttrici di macchine e automazione dovranno avere almeno un ingegnere responsabile che certifichi il software .

Per quanto riguarda i plc ho sempre fatto rgandi studi e progressi , programmandolo in tutti i linguaggi possibili in base a cosa fare , ladder , awl , SCL .Non credo che il linguaggio dei plc sia awl come nemmeno sia il C

Il plc deve il suo sviluppo , agli inizi , come sistema di automazione che potesse essere programmato da gente che venivano dall'elettromeccanica , per cui primo linguaggio ladder -contatti

Poi con le sempre piu sofisticate richieste e' diventato quello che e' .

comunque batta ti posso assicurare che dopo 15 anni di plc ad alto livello , in quanto ho anche io imparato da gente con le palle della techint , ansaldo , demag ect , tutto quello che so ...in questa esperienza eniversitaria mi e' servito a ben poco .

Certo i ragionamenti dei bit , ell amacchina a stati finiti implementata in divers eoccasioni , le prime parti del C/C++ ....anche C# che ho iniziato tra i primi ( e Livio lo sa bene) nel lontano 2003 con la prima .NET mi serve ora per il corso Java , ma a ben poco

Ti posso assicurare che se avesse posseduto le conoscenze che ho oggi dopo un anno e mezza di ingegneria avrei sicuramente svolto il lavoro di programmatore plc e integratore molto piu brillantemente e con ristultati piu professionali

Un conto e' essere laureati e presentarsi sul mondo del lavoro , un altro aver gia 23 anni di bolli come elettricista e prorammatore plc

Io non sto studiando per cercarmi un lavoro , se voglio chiamo e in 2 gg sono assunto , almeno oggi magari con la crisi settimana prox non piu .

Io sto studiando perche ho bisogno di sapere e perche vorrei fare dei lavori che mi "divertano " anche .

E ridabisco se devo scegliere oggi essere ingegnere o no preferisco esserlo ;)

L'università non serve per farti impare un mestiere , i corsi sono tanti e vari ,Il primo anno fai analisi 1-2-3- fisica .chimica e due corsi sul C .Il secondo inizi a svolazzare con elettrotecnica, elettronica, reti , java , e metodi numerici , basi di dati , sistemi informativi

Il terzo entri nelle cpu e nei sistemi digitali , studi le comunicazioni , i sistemi operativi ...e ma c'e la matematica ,,,,la matematica c'e' ovunque , il sistema e il mondo sono matematici

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L'università si dovrebbe avvicinare un bel pò di più al mondo reale e lavorativo, smettendola di caricare gli studenti di nozioni super teoriche e/o astratte, fini a se stesse o al massimo spendibili in ambito accademico, intorno a queste parole "Ingegnere" "Ingegneria" c'è troppa mistificazione......

Lo ripeto da almeno 40 anni e con me molti altri. Uno di questi era un mio ex collega, diventato ministro dell'Università e Ricerca con il governo Monti. Non so se è stato per il lasso di tempo troppo breve e per altre motivazioni, ma non mi sembra abbia fatto un gran chè in questa direzione.

E' la solita storia nostra: tutti dicono che bisogna cambiare; popi alla prova dei fatti se va bene non si cambia alcunchè, se va male si cambia in peggio. :angry::(

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un ingegnere potrebbe studiare un microcontrollore e sviluppare un sistema plc , con tanto di software di sviluppo , anche se non ha senso in quanto trovi plc ovunque e fatti da chiunque (anche da B&R :D)

Fossilizzarsi sui plc e passare una vita in giro come un barbone a sentire migliaia di cazzate , clienti , project manager , meccanici incapaci , progettisti meccanici incapaci , fluidodinamici incapaci ect non e' piu un mestiere

A me itneresserebbe anche dare altre cose , la mia parte di mondo l'ho gia vista e di correre sugli impianti col portatile in mano da un impianto all'altro di uno stabilimento ne ho piene le palle .

Gli altri , gli ingegneri , alla sera alle 18 vanno a casa, vanno in palestra , vanno in piscina , vanno a farsi i cazzi loro e il sabato e la domenica il natale ala pasqua stanno a casa loro

Il programmatore di plc ormai e' un mestiere BRUCIATO

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cari signori che si dica quello che si vuole , per fare certe cose bisogna sapere la teoria e in 3 anni gia i corsi sono duri in quando tutti doppi con poche domande e poco tempo , per cui bisogna sapere quasi tutti e sperare nella classica fortuna della ruota lotteria

In teoria la laurea triennale dovrebbe essere più incentrata sul saper fare poco ma bene e invece purtroppo sparano dentro di tutto

Tanto per dire chimica ok interessante ma per cosa ?

al corso di elettronica tanto in 3 lezioni ti rispiegano le giunzioni pnp e npn e il drogaggio per quanto ti serve imparare

Corso di reti di calcolatori 55 lezioni , dal token ring , a ethernet , a tutto lo stack tcp/ip e tutti i protocolli di routing comprensivi di algoritmi , incluso WI-FI

Il tempo medio per ogni preparazione e' di circa un mese e mezzo per cui si fanno sempre le cose di corsa , e' chiaro che poi alla fine arrivi che non ricordi nulla e che non sai fare una mnk

Pero' apena ti si presenta un problema dovresti sapere da che aprte iniziare a studiare quello ceh ti serve per risolvere il problema , questo e' l'ateneo

Ricorco che anche le lezioni piu semplici del corso di analisi 1 venivano complicate da un non so che ...credo sia lo stile italiano all'inegnamento .Grazie a dio ci sono molti siti anche gratutiti che ti aiutano e che c'e' il web

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E ridabisco se devo scegliere oggi essere ingegnere o no preferisco esserlo

E come potrei non essere d'accordo su questo?

caro batta, il tempo si trova se hai nel sangue e nel dna il gene del voler sapere e voler progredire

Io ho dato dimissioni dove lavoravo a prendevo anche bene , analisi , sviluppo , progetto , collaudo , visita clienti , integrazione informatica , messa in servizio ...sistemi di automazione

Magari fosse così facile.

Io, se riduco il mio guadagno, mi devo vendere la casa per mangiare.

Il primo anno fai analisi 1-2-3- fisica .chimica e due corsi sul C .Il secondo inizi a svolazzare con elettrotecnica, elettronica, reti , java , e metodi numerici , basi di dati , sistemi informativi

Il terzo entri nelle cpu e nei sistemi digitali , studi le comunicazioni , i sistemi operativi ...e ma c'e la matematica ,,,,la matematica c'e' ovunque , il sistema e il mondo sono matematici

Tutte cose che mi sono sempre piaciute molto. Matematica e programmazione per prime.

Modificato: da batta
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walterword permettimi di dire, che il tuo esempio non può essere applicato alla massa di persone che studiano ingegneria, tu parli di progettare-costruire-dirigere.... avendo però alle spalle decine di anni di lavoro-esperienza-conoscenza in tal caso grazie che abbinando tutto il tuo bagaglio culturale alle infinite nozioni teoriche che vengono date ad un laureato, ne viene fuori un Ingegnere con i "Fiocchi".

Però prova a metterti nei panni del 99,9% degli altri casi (me compreso) e vedrai che il giudizio che hai sul mondo universitario cambierà in modo radicale, io nella speranza di non restare a bocca aperta e mani vuote, quando tra un anno mi presenterò a qualche colloquio, devo studiare ciò che è richiesto dal mio piano di studi, ed in più da autodidatta cercare di imparare qualcosa di spendibile nel mondo del lavoro, secondo te è giusto-logico-normale?

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