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Adeguamento Impianto Elettrico Appartamento Primi Anni '50


del_user_83838

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del_user_83838

Devo mettere a norma l'impianto elettrico di un appartamento che intendo mettere in locazione. Lo stabile è dei primi anni '50 e l'impianto è ancora quello originale a cui è stato semplicemente aggiunto un salvavita; il resto è totalmente non più a norma, e dev'essere rifatto integralmente.

Vorrei tentare di risparmiare un po': ovviamente i lavori li affido ad un tecnico qualificato che, a lavoro concluso rilascerà il certificato di conformità e forse, questo è la parte che costa di più ma è inevitabile. Pensavo di risparmiare qualcosa sugli apparecchi (prese, interruttori, placche ecc): quali marche/modelli mi consigliate per avere apparecchi a norma (quindi non cineseria), ma senza spenderci su troppo?

A giorni dovrei ricevere il preventivo del mio tecnico di fiducia. L'appartamento è di circa 55-60 metri quadri risalente, come detto prima, con impianto da rifare integralmente: quanto potrebbe essere (salvo imprevisti/contrattempi) la giusta spesa per avere l'impianto nuovo e a norma? Io pensavo sui 2.000€, all'incirca...che ne dite?

Il certificato di conformità dev'essere allegato al contratto di locazione?

Qualora gli inquilini dovessero apportare modifiche all'impianto elettrico (aggiungere prese per esempio), la responsabilità per eventuali danni sarà a carico degli inquilini?

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mi permetterei di tradurre mettere a norma impianto di casa anni 50 = rifarlo completamente

oggigiorno non costano i cosidetti frutti ma le placche di copertura

esempio la presa unel / bipasso , comunemente chiamata tedesca......fra vimar 8000 , idea, biticino living international,..la differenza saranno 2 Euro..2,50....

ma una placca in resina vimar 8000 costa meno di 2 Euro , una living international in metallo 10

la dichiarazione di conformità non ha un costo suo , è dovuta per legge , DEVE essere compresa in qualunque tipo di preventivo o di soluzione tecnica

bisogna sostituire le scatole portafrutto ? opere murarie ? è impossibile dire cosa costa e se è caro senza vedere...

la dichiarazione di conf il proprietario deve averla differente non puoi affittare... alcuni la chiedono allegata altri no....

si... se il tuo elettricista esegue l'impianto e redige una piantina con la disposizione dei componenti , in bagno mette una presa LONTANO dalla doccia o che so , tanto per far un esempio , dietro alla parete della cucina monta le classiche prese per gli elettrodomestici

arriva l'inquilino e monta una presa direttamente sotto la doccia e rimane fulminato...sono problemi suoi

ecco perché la dichiarazione di conf è importante che sia redatta bene e con la disposizione dei componenti

Non ridere, due mesi fa un cliente mi ha chiesto la presa di corrente e TV sopra alla vasca idromassaggio..dice che senza la TV non si rilassa...

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del_user_83838

Non ridere, due mesi fa un cliente mi ha chiesto la presa di corrente e TV sopra alla vasca idromassaggio..dice che senza la TV non si rilassa...

No non rido, c'è di peggio: in un appartamento accanto al mio, nella casa in montagna, il "tecnico" che ha progettato l'impianto elettrico (quello orignale) ha avuto la brillante idea di montare l'intertuttore della luce del bagno dentro box doccia. E' così in tutti gli appartamenti, quindi non è stata una svista.

Alcune scatole vanno cambiate, quelle tonda perchè senno non ci sono apparecchi compatibili. Per le opere murarie non si sa: se possibile si usano le canaline esistenti, però non è detto che si riesca a farci passare dentro i nuovi cavi.

Modificato: da palebbi
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ciao mi permetto di darti un consiglio... non sono un elettricista, ma uno che ristruttura risparmiando e facendo però le cose a norma di legge,.

sicuramente il tuo impianto sarebbe da fare nuovo, ma secondo me devi dire al tuo elettricista di rifarti le cassette porta frutti e tutte le cassette di derivazione nuove e più grandi, stando attento ad utilizzare gli stessi tubi corrugati che già ci sono. ovviamente questi saranno piccoli di diametro ma non credo ci sia alternativa. a questo punto ti fai passare tutti i cavi con il diametro a norma e come prese e pulsanti usa la vimar 8000 oltre a costare poco sono indistruttibili e carini da vedere, se poi vuoi spendere di piu buttati nella vimar plana

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comunque ci sono linee frutto dedicate alla ristrutturazione vecchi appartamenti in manutenzione straordinaria (mantenendo cioè tubi e scatole e basta) che sono create proprio per le scatole rotonde a 1-2 moduli: certo ci si deve adeguare, magari si mette un centralino esterno appoggiato a parete canalizzato per avere un po' di moduli, pero' ce la si fa senza svenarsi

ad esempio la serie vimar linea (che si chiama proprio linea) prevede prese e portafrutti di quelle dimensioni con gli agganci laterali a espansione

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personalmente, per la mia esperienza, sconsiglio vivamente questa soluzione

diventa praticamente impossibile montare prese a due moduli unel e bipasso ( sostanzialmente costringendo per frigo e company ad utilizzare adattatori...triple e ciabatte di ogni genere )

ok solo per interruttori.....

in passato esistevano alcuni tipi di scatole rotonde, alcune fatte "coniche" , altre no

ecco..sulle altre, a lungo andare le griffe non tengono

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Potresti optare per delle scatole esterne bianche non grigie e mettere la vimar plana bianca. Sta da vedere se gli inquilini non scappano

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del_user_83838

Quindi optare per canaline, prese e scatole esterne...un po' come viene fatto in alcuni uffici? Le Vimar plana sono anche piacevoli a vedersi.

Modificato: da palebbi
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personalmente, per la mia esperienza, sconsiglio vivamente questa soluzione

che non sia l'ideale è ovvio: tra l'altro la shuko pura per quella linea costa 16 euro, ci sono comunque sempre le plana alla bisogna

ma soluzioni alternative sarebbero molto più costose dei 1700 euro proposti che sono il minimo sindacale

a casa di mia nonna appartamento fine 40 si fece cosi' con qualche doppia e adattatore/bipolare su canaletta in giro...

a un certo punto bisogna anche accontentarsi

gli agganci laterali smusando ove necessario con opportuna pazienza vengono bene (basta non usare le dotazioni presenti nel portafrutto) tutto sta nella predisposizione "muratoria" degli installatori

Modificato: da fraandco
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Fulvio Persano

Ciao.

Per cortesia,cerchiamo di rimanere in ambito strettamente tecnico evitando di postare prezzi o preventivi senza nemmeno sapere quanti punti luce si dovranno considerare o come si dovrà svolgere il lavoro.

Non serve a nulla indicare la superficie o la marca del materiale.

Ripeto,essendo un Forum tecnico,rimaniamo in questo contesto,evitando la parte economica.
Grazie.

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del_user_83838

Le cantine del palazzo non hanno l'attacco per la corrente elettrica, quindi qualcuno (spero non un elettricista) per portare la corrente alla cantina ha pensato bene di usare un cavo che esce dell'appartamento, scende lungo la facciata, e si infila per entrare in cantina. Il problema non è tanto il cavo volante, quanto che hanno usato un cavo citofonico :smilie_nono: per alimentare un punto luce ed una presa elettrica a cui era collegato un congelatore a pozzetto (che ho fatto portare all'osasi ecologica perché vecchissimo e mal funzionante).

Inoltre il condominio non ha l'impianto di terra: non era obbligatorio mettere a norma gli impianti elettrici? Se non c'è la messa a terra mi spieghino come fa ad essere a norma.

L'obbligo mio, quale condomino, è di mettere a norma il mio impianto, se poi quello condominiale non lo è saranno problemi dell'amministratore.

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del_user_83838

Altra assurdità: che l'amministratore è stato molto tempestivo nel recapitare ad ogni singolo condomino una lettera in cui fanno una auto dichiarazione che certifica che gli impianti (elettrici e gas) sono stati messi a norma. Altra assurdità è che, la stragrande maggioranza dei condomini non hanno messo a norma gli impianti a norma (non hanno alcun certificato), ma hanno dichiarato che lo è, quindi hanno auto dichiarato il falso essendone pienamente consapevoli.

Modificato: da palebbi
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L'amministratore ha responsabilità per le parti comuni.

Inoltre il condominio non ha l'impianto di terra: non era obbligatorio mettere a norma gli impianti elettrici? Se non c'è la messa a terra mi spieghino come fa ad essere a norma.

L'obbligo mio, quale condomino, è di mettere a norma il mio impianto, se poi quello condominiale non lo è saranno problemi dell'amministratore.Inoltre il condominio non ha l'impianto di terra: non era obbligatorio mettere a norma gli impianti elettrici? Se non c'è la messa a terra mi spieghino come fa ad essere a no

Dopo che hai reso il tuo impianto a norma,scrivi all'amministratore e pretendi la messa a terra..

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A mio avviso ...la siluzione dettata rientra nella manutenzione straordiaria o rifacimento parziale dell'impianto.

E' la mezza misura come il "bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto".

Ravvisa certamente una maggiore sicurezza dal punto di vista della regola dell'arte, ma non assolve la fattispecie del rifacimento dell'intero impianto con le prescrizioni del paragrafo 37 - ove indicate le peculiarità della V3.

Si tratta di scegliere, e anche di capire cosa si compra, spesso - gli installatori tagliano corto, fanno quello che si può fare e poi dicono che "ora è a norma"...ma è una interpretazione che può trarre in inganno il committente.

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hanno usato un cavo citofonico :smilie_nono: per alimentare un punto luce ed una presa elettrica a cui era collegato un congelatore a pozzetto (che ho fatto portare all'osasi ecologica perché vecchissimo e mal funzionante).

ah per forza non funzionava bene... quanto era lunga quella tratta ? se arrivava in cascata da un'altra linea a monte era già tanto se arrivava a 200V...

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del_user_83838

ah per forza non funzionava bene... quanto era lunga quella tratta ? se arrivava in cascata da un'altra linea a monte era già tanto se arrivava a 200V...

Dal 2° piano al 1° interrato.

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quindi possono superare i 30 mt

il citofonico da quant'e' ? 0.75 a essere abbondanti ? secondo me col tester giu a 200 a vuoto si faceva fatica ad arrivare

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del_user_83838

Il tecnico nel rifare l'impianto elettrico ha installato un salvavita apposito per le lavatrice (non che tipo fosse, ma da quello che ho capito dovrebbe avere una protezione maggiore rispetto al salvavita “standard”). L'inquino poco fa mi chiama indispettito dicendo che quando la lavatrice scalda l'acqua, il salvavita scatta. Punto primo: che c**** c'entro io? Mica l'ho installato io il salvavita, chiami l'elettricista! Punto secondo cosa potrebbe essere? Poco fa sono andato: prima di tutto la lavatrice è piuttosto vecchia, fine anni '80, poi collegandola ad una presa non protetta (o protetta solo dal salvavita generale) non salta nulla. Che sia il salvavita della lavatrice a dare problemi?

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L'inquino poco fa mi chiama indispettito dicendo che quando la lavatrice scalda l'acqua, il salvavita scatta. Punto primo: che c**** c'entro io? Mica l'ho installato io il salvavita, chiami l'elettricista!

beh no almeno ha fatto bene a dirtelo

l'impianto è tuo e lui in teoria non puo' manometterlo

sei tu che devi chiamare l'elettricista dato che lo pagherai tu (ed è meglio cosi': se lo chiamasse lui ci si allargherebbe troppo come intervento generando discussioni)

se il differenziale incriminato è un 10mA, supposizione, allora è intrinsecamente lui la causa dei problemi: va instalalto solo se condizioni particolari lo impongono e non andrebbe associato ad elettrodomestici con switches che possono avere dispersioni proprie

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del_user_83838

beh no almeno ha fatto bene a dirtelo

l'impianto è tuo e lui in teoria non puo' manometterlo

sei tu che devi chiamare l'elettricista dato che lo pagherai tu (ed è meglio cosi': se lo chiamasse lui ci si allargherebbe troppo come intervento generando discussioni)

se il differenziale incriminato è un 10mA, supposizione, allora è intrinsecamente lui la causa dei problemi: va instalalto solo se condizioni particolari lo impongono e non andrebbe associato ad elettrodomestici con switches che possono avere dispersioni proprie

Ho già pagato l'elettricista appena terminati li lavori e rilasciato il certificato (che provvederò ad inoltrare all'inquilino). Io ho pensato che fosse direttamente l'inquilino a chiamare l'elettricista perché almeno si mettono d'accordo tra loro per l'intervento...sarebbe tutto più rapido. ;)

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Eh...le dispersioni nella lavatrice di solito sono dettate dalla resistenza che riscalda l'acqua..ma questo differenziale è quello che si inserisce nalla scatola 503 come frutto..?

Probabilmente ha inserito un 10mA, che a parte il coswto, potrebbe intervenire con buona probabilità anche con correnti minori di 10mA, sopra i 10mA l'intervento è certo quando le correnti sono 1.4 volte la id.

Credo che sia il caso di rivederlo...soprattutto con una lavatrice di 30 anni or sono.

Io nel mio bagno ne ho uno - vero da quadro - , ma per le prese lavabo ed altre prese servizio. Per la lavatrice, è indicato un tipo A con id 30mA.

A dire il vero ...ne ho uno anche per il banco cucina, e scatta spesso, questo però è un 10mA a frutto su scatola 504.

Ci sono degli impianti "allucinanti" che non determinano dispersioni...mentre altri lo fanno...e non sono nelle medesime condizioni...

Una foto ci può aiutare a capire..

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