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Vecchia Vaillant E Termostato


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Ma è arrivata l'europa prima e Monti dopo :)

Il regolamento (UE) N. 461/2010 per "[...] stimolare e favorire il principio della libera concorrenza nel settore."

Tutti i tagliandi di verifica previsti dal libretto di manutenzione (compreso il primo) e le riparazioni ordinarie possono quindi essere eseguiti anche presso autoriparatori indipendenti a patto che questi rispettino alcune semplici ma fondamentali regole:

  • utilizzo esclusivo di ricambi di qualità equivalente all’originale (
  • scrupoloso rispetto di una serie di precise istruzioni e accurate procedure dettate dalla stessa casa madre del veicolo
  • corretta documentazione degli interventi e dei controlli effettuati

Scherzi a parte, io devo solo ringraziarvi tutti per l'aiuto; il bambino adesso funziona benone anche se è così complicato che penso di iscrivermi a ingegneria per domarlo (e nel buio incatenarlo).

P.S. Ma quel ponticello sulla calderina cosa fa che ho visto che ha 4 posizioni...

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In riferimento a P.S.:

comanda le varie modalità operative della pompa di circolazione, soprattutto per la funzione riscaldamento.

Escludendo la onerosa modalità III (pompa sempre in funzione se premuto il pulsante riscaldamento), in sintesi si deve scegliere tra le tre posizioni:

I - pompa comandata dal termostato esterno (ambiente) di tipo on-off collegato ai morsetti 3 e 4;

II - pompa comandata da termostato interno e sonda NTC, e la pompa dopo lo spegnimento del bruciatore funziona per altri 20 secondi circa;

S - come II, ma dopo lo spegnimento del bruciatore la pompa funziona ancora per un tempo fissato dal blocco nuova accensione (che si regola con una vite posta sulla scatola comandi e che di default è pari a 5 minuti): posizione raccomandata in caso di collegamento con termostato esterno di tipo continuo ai morsetti 7,8 e 9

Modificato: da adrobe
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P.S.2. Per la precisione, il blocco nuova accensione si regola rotando un potenziometro posto sulla scheda pannello comandi, raggiungibile svitando una vite posta sulla scatola comandi.

Quando hai scritto che pensavi di iscriverti ad ingegneria, hai scritto bene....

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sono un po' in ritardo ormai... i neuroni me li sono mangiati a manciate nei decenni precedenti!!!

forse col nuovo ordinamento potrei bordeggiare tra gli esami di qualche nuovo corso di poco val...o...re... cough...cough...cough

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Posso farvi ancora una domanda?

Se metto il termostato della calderina sul "9", al max quindi, non è che affatico troppo la povera vecchietta? Come tirare sempre una vecchia utilitaria a 200km/h?

Ha senso quindi lasciare quel termostato un po' più basso, chessò a 70° e lasciare che si spenga (e tirare un respiro) più volte, specialmente durante il "primo ciclo" del cronotermostato (*)?

O mi faccio fisime inesistenti?

buona giornata

pf

(*) intendo dopo il pomeriggio spento ché non c'è nessuno, verso le 19 parte il "primo ciclo". Ovviamente ci vuole un po' a riportare i 21° e in quel periodo la calderina trotta a 80 e rotti gradi tutto il tempo...

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La tua domanda ha un senso se fosse il termostato interno a regolare la potenza termica emessa dalla caldaia, perché la posizione del termostato in quel caso è direttamente proporzionale alla temperatura di mandata dell'acqua calda (approx. 70°C per il valore 7).

Nel caso (tuo) di collegamento con termostato esterno, sarà quello a gestire il fabbisogno termico in funzione della temperatura ambiente desiderata. Il mettere il termostato su 9 vuol dire solo lasciare a disposizione del termostato esterno tutta la potenza che "lui" ritiene opportuna, non significa che va sempre al massimo. E' una spiegazione poco ingegneristica, ma spero abbia chiarito un po' l'idea.

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E' una spiegazione poco ingegneristica, ma spero abbia chiarito un po' l'idea.

Io invece non ho capito, perché impostare la temperatura per forza al massimo (manopola sul 9, circa 90° se ce la fa) e quindi scaldare i caloriferi a temperature così elevate, oltre al deterioramento maggiore dei componenti della caldaia, pompa...??? e secondo me un consumo più alto?

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In linea di principio posso anche essere d'accordo, ma dipende molto dalla temperatura "target" impostata sul termostato esterno. Se il DT con la temperatura ambiente è notevole, col cavolo che si raggiunge quella temperatura se il termostato interno è impostato su 7....si rischia di tenere in funzionamento la caldaia indefinitamente, usurandola quindi molto di più se non avessi impostato la manopola su 9

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Facciamo per analogia questo ragionamento, in caso di raffreddamento. Si deve raffreddare una stanza di 20 mq ed abbiamo a disposizione due condizionatori on-off, uno da 7000 btu e l'altro da 9000 btu.

Con quello da 7000 posso raffreddare assai poco, fino a raggiungere una temperatura che non sarà mai molto bassa. Con quello da 9000 ovviamente posso spingermi oltre.

Ma di sicuro non utilizzo quello da 9000 btu facendolo funzionare a 7000.....

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Ciao a tutti, scusate il lavoro mi ha distratto...

Si pignocco esprime proprio il mio dubbio iniziale. Visto che il cronotermostato Perry abbiamo appurato che gestisce solo l'on/off della calderina, mi trovo l'acqua a 85° dopo una decina di minuti (in questo periodo il delta con l'ambiente è basso) e da quel momento povera "pompa" al massimo sinché non riceve l'off comandato per raggiunta temperatura.

Adrobe non capisco "lasciare a disposizione del termostato esterno tutta la potenza che "lui" ritiene opportuna, non significa che va sempre al massimo", a me sembra proprio il contrario; il Perry non è in grado di variare la "potenza", è sempre a manetta direi; gli si "chiude la vena" e via sempre aperto, anche quando sei incerto ;-)

Modificato: da pgfiore
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Si, riguardo la mia affermazione precedente, che hai appena riportato, ho fatto confusione perché è valida per termostato a modulazione e non on-off quale il tuo. In merito alla pompa di circolazione, quella COMUNQUE va sempre alla stessa velocità; bisognerebbe sapere se si usura più lavorando per tempo minore a più alta temperatura (impostando la manopola su 9) oppure per più tempo a più bassa temperatura (impostando la manopola su 7). Nel settore microbiologico-alimentare hanno appurato che sono meno deleteri i trattamenti HTST (high temperature short time), qui onestamente non so se hanno fatto calcoli di usura nelle diverse situazioni.

Visto che le alte temperature dell'acqua di mandata ti spaventano, potresti fare così: metti la manopola su 8 quando fa freddo, su 7 quando fa meno freddo (volendo avere sempre la stessa T in casa)

Modificato: da adrobe
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Farò degli esperimenti, grazie adrobe sempre gentilissimo.

Adesso la temp esterna è così alta che c'è poco da fare, speriamo nella tramontana annunciata... anche perché qui stiamo diventando come Venezia e non siamo attrezzati

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Io non mi occupo di come pastorizzare il latte, per mia esperienza é sufficiente, in un impianto standard con caloriferi, impostare la temperatura sui 60 - 70 gradi, poi ci sono le eccezioni, sempre per esperienza personale i componenti della caldaia si deteriorano prima a temperature elevate, pompa, membrana 3vie, ecc...

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Qui si entra nel campo prettamente ingegneristico e si dovrebbero fare o conoscere prove di creep su tutti i materiali in gioco, metallici e plastici. Riguardo quest'ultimi, che nel recente passato sono stati studiati moltissimo causa il loro uso cresciuto in maniera esponenziale, è stata dimostrata l'equivalenza tempo/temperatura ai fini del cedimento strutturale. In base a ciò si può senz'altro affermare che una membrana di una valvola a tre vie cede ugualmente sia se è stata ad alta temperatura per poco tempo, sia ad una temperatura più bassa per tempi maggiori. Di ogni materiale plastico (polietilene, etilene, policarbonato, ecc) esiste questa curva caratteristica di comportamento, che ne stabilisce esattamente l'equivalenza.

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anche io non imposto mai sopra i 70...di solito 65 o anche 60, dipende dall'appartamento.

tutti i miei clienti che hanno la temperatura troppo alta notano aria molto più secca e quindi fastidiosa

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è stata dimostrata l'equivalenza tempo/temperatura ai fini del cedimento strutturale. In base a ciò si può senz'altro affermare che una membrana di una valvola a tre vie cede ugualmente sia se è stata ad alta temperatura per poco tempo, sia ad una temperatura più bassa per tempi maggiori.

Grazie adrobe per tutte le tue spiegazioni tecniche, mi hai illuminato....

Io la chiudo qui, anche perché se continuo so già come va a finire, ***DISCUSSIONE CHIUSA*** e post cancellati.

Ciao a tutti....

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  • 2 years later...

Buongiorno a tutti

Mi chiamo Luca e sono nuovo del Forum.

Anch'io ho un problema analogo a PGFIORE.

Possiedo una caldaia Vailant VCW 242 E e un termostato settimanale della Seitron.

Praticamente quando premo l'interruttore su caloriferi+acqua calda la pompa dei caloriferi parte subito e anche se il termostato è spento.

Questo succede anche dopo un po di minuti sembra che non gliene freghi nulla del termostato spento.

Premetto che ho fatto le seguenti verifiche:

1- Controllato con tester continuità dei fili tra caldaia e termostato

2- controllato con tester uscita piedini del termostato, al clic del relè c'è continuità e allo spegnimento la continuità s'interrompe.

3- controllato con tester presenza della tensione sui piedini 3, 4 e 5 della caldaia; Su 3 e 5 presenti 220V e nulla su 4 e 5...corretto!!

 

Ora l'unica cosa che non ho ben capito sono due:

1- è Corretto che l'alimentazione 220v sia collegata ad N e L e non ai morsetti 1e2?

2- Il ponticello ora è sulla posizione 2 ...devo spostarlo sulla posizione 1? però se lo sposto sulla posizione uno sembra che la pompa o qualcos'altro rimanga sempre accesa.

 

Vi allego alcune foto

 

Vi ringrazio anticipatamente per il supporto.....

 

Ciao
Luca

 

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Leggi bene specifiche e istruzioni del termostato Seitron e dei suoi collegamenti alla caldaia. E' alimentato da pile o riceve tensione dalla rete?

Le tue domande e le mie risposte:

1- indifferente

2- il ponticello della pompa con termostato esterno on-off va messo su I ...lo è il tuo termostato?

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