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Montante


Giulio Ohm

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Ciao :smile:

Dal contatore ENEL posto PT del condominio, al quadro di casa, c'e' una canalina dedicata in cui passa il montante da 6mmq. Quindi non dovrei aver bisogno del differenziale a protezione del montante. Per quanto invece riguarda il MT non ho invece capito se vale o meno quello del distributore. Chi mi da lumi?

Grazie e... buone festività a tutti voi

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  • del_user_155042

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Per quanto invece riguarda il MT non ho invece capito se vale o meno quello del distributore.

ENEL specifica che il limitatore non ha funzione di protezione quindi no.

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Il magnetotermico posto sul contatore serve solo ed esclusivamente cm (=come) apertura e chiusura del circuito non protegge la linea... tutto quello che si fà dopo il contatore è competenza del proprietario se proteggere la montante cn (=con) un magnetotermico 20A/25A o un differenziale 20A/25A 0,03A (Anche se è consigliabile montare un semplice magnetotermico di almeno 20A/25A e nel quadretto generale posto all'interno dell'appartamento mettere tutti i differenziali... poi diramarle cn (=con/color]) le varie linee ove è possibile farlo (tubazione permettendo)

Generale 20A 0,03A

Linea luce 10A 0,03A Linea di partenza 2,5mmq come colonna

Linea prese 20A 0,03A Linea prese colonna partenza 4/6mmq (in base al carico che ha l'appartamento) :smile:

Modificato: da Livio Migliaresi
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Generale 20A 0,03A

Linea luce 10A 0,03A Linea di partenza 2,5mmq come colonna

Linea prese 20A 0,03A Linea prese colonna partenza 4/6mmq

Forse ti sei confuso.

Questa configurazione non mi sembra la più idonea.

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Tanto per cominciare ci sono norme molto chiare su cosa fare all'uscita enel, in certi casi sei obbligato ad usare un differenziale in altri puo bastare il magnetotermico e in alcune circostanze puoi anche non mettere niente, come vedi dipende dalla situazione, ma se proprio vuoi dare un consiglio puoi proporre un selettivo magari immunizzato. Per quanto riguarda la configurazione del centralino non ha senso mettere un differenziale a monte di altri due uguali e poi come fai a consigliare una taglia se non conosci le misure? Se proprio vuoi fare delle ipotesi considera che le prese reggono al massimo 16 ampere, tu consigli un interruttore da 20, che cosa capiterà alle povere prese?

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Livio Migliaresi
.Se proprio vuoi fare delle ipotesi considera che ........................................

Io non sono un tecnico, ma, quando leggo di perplessità a livello tecnico mi chiedo se certi messaggi non debbano essere considerati con più attenzione; le ipotesi possono anche andare bene, ma, se fatte con la dovuta conoscenza e competenza.

:senzasperanza:

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è anche vero che mettendo un C16 non vengono sfruttati tutti i 3,3Kw a disposizione.... e poi è impensabile che in una presa da 16A si arrivi a prelevare tutti i 16A che corrispondono a 3kw e pass,

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Juri Cioffo IL Professore

a quanto pare le povere prese rompono anche a 16..

meglio non farcele andare

Anche a meno, diciamo che rompono a 13ampere, secondo la marca!

nel quadretto generale posto all'interno dell'appartamento mettere tutti i differenziali...

Quali e quanti differenziali?????? Qualcosa non va.

Il quadretto di un appartamento è solitamente composto da UN differenziale, con valore adeguato al tipo di impianto e Numero magnetotermici, a seconda di quante linee abbiamo, 2, se facciamo linea 16A e luce+ prese10A, 3 o più se facciamo più linee. Ovvio che per le prese da 16A, gli devi mettere il magnetotermico da 16A, se lo metti di valore più alto, quanto vale non mettere niente o un semplice interruttore!

e poi è impensabile che in una presa da 16A si arrivi a prelevare tutti i 16A

Non lo puoi mai sapere, cosa farà l'utilizzatore finale su quella presa, poi ci sono delle regole da rispettare, non si può fare lavori a casaccio!

Modificato: da Juri Cioffo IL Professore
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Gruppi di misura, centralizzati e non

L'utente è proprietario e responsabile dai morsetti del Gem in poi.

Il Gem - Gestione Energia Migliorata, acronimo per convalidare il nuovo misuratore - è da intendersi in senso stretto, ovvero contabilizzatore con limitazione di prelievo, non come protezione alcuna.

Dai morsetti del gem, si possono adottare tre metri di conduttura - ovvero cavi + tubo o cavo a II isolamento - oltre i quali si deve posare un DG, ovvero una protezione MT con pdi di 6kA.

Di nortma, si adotta sempre il solito cavo FG7 a II isolamento equivalente con 2 conduttori attivi, fase e neuto, che sono la conduttura di montante, con involucri, tubi e canaline in materiale plastico.

Si adotta una protezione differenziale ove vi sono masse metalliche o in via eccezionale - in deroga - si può posare un differenziale tipo S con id da 0,3A tipo AC, costoso.

Centralino.

Per il centralino, è bene tenere conto della V3 ora cap 37/Cei 64.8.

Sezionatore o MT generale, come principio sul centralino abitazione, se MT si può scegliere generalmente un C25A od un C32A, se sezionatore puro un 40A; esso deve essere ben visibile e serigrafato in modo opportuno.

Per il resto, i circuiti serviti da differenziale devono essere almeno due, e FM prese eluci devono essere separati.

Per circuiti la norma prevede una parte integrale di impianto, e non il singolo utilizzatore, sono esclusi condizionatore, caldaia, forno, etc etc.

Gli utilizzatori fissi - comeil forno, elettrodomestici, forno induzione, condizionatore, devono essere perlomeno sezionabili.

Gli impianti censiti, progettati e certificati prima del sett 2011 e della V3, sono considerati a norma se rispettano le regole tecniche del tempo.

Quelli elencati sono i principi di base.

Modificato: da Elettroplc
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salve io mi regolo cosi, dite pure se sbaglio.

se il centralino dista meno di 3 mt dal centralino non utilizzo differenziali al contatore

se invece sono piu' lunghi...m.t.diff 25a selettivo ,o magari un restart , da 0.3

centralino in casa, sezionatore generale e i differenziale che sono minimo due da 0.03

la distanza che intercorre tra contatore e centralino e' l'unica cosa che valuto.. ce ne sono altre???

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del_user_155042

è anche vero che mettendo un C16 non vengono sfruttati tutti i 3,3Kw a disposizione

16 * 230 = 3680 W

16*Inf (1,15)*230= 4232 W

16*Inf (1,15)* ( 230-10%) = 3808 W

16* Inf (1,15) * (230+10%)= 4655 W

Interviene prima il contatore Enel per superamento potenza

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buona giornata e buone feste a tutti

la questione è sempre la stessa, trita e ritrita in mille salse:

il centralino "legge " solo ed esclusivamente le correnti, mentre il gruppo di misura legge solo ed esclusivamente le potenze , e, mentre il centralino interviene secondo criteri noti , ciò non vale più di tanto per il gruppo di misura, in quanto non è molto ben chiara la logica di controllo, il fatto è che 3300W si possono ottenere da ( 230V x 14.34 A ) se uso solo carichi resistivi, ma posso ottenerli anche con amperaggi superiori nel caso di motori o carichi induttivi (es 230V x 17.93A x 0.8), nel primo caso non intervengono ne il centralino ne il gruppo di misura, nel secondo il centralino interviene il magnetotermico in un tempo più o meno breve a seconda della curva di intervento termico e dal tempo di accensione del carico ( se la durata di accensione del carico è inferiore a quella di intervento dello sganciatore termico, l'interruttore non interviene )

personalmente, se il montante dal centralino al gruppo di misura è inferiore ai 3 metri, preferisco utilizzare cavo FG7 0® dentro tubo dedicato, e magnetotermico con potere di interruzione da 6KA o quello del punto di fornitura se dato dall'ente distributore ,a valle di esso un magnetotermico differenziale per ciascun montante, la curve di intervento le scelgo anche in base alla lunghezza della linea a valle ed in base alla natura dei carichi, idem per la sezione del montante, partendo dalle minime indicate dalle norme.

se il centralino si trova oltre i 3 metri dal contatore, la questione cambia leggermente , a monte del magnetotermico sempre montante dentro tubo dedicato( quando possibile ) e nel sottocontatore magnetotermico differenziale selettivo, il montante che va dal sottocontatore al centralino sempre in cavo fg7 possibilmente in tubo dedicato ma con la terra non si sa mai che si possa aggiungere qualche altra cosa , nel sottocontatore lascio sempre almeno 4 o 6 moduli liberi in modo da aggiungere degli interruttori in futuro,

ovviamente può accadere , come ha scritto bypass , che si può superare la potenza impegnata senza che intervenga il centralino e, se dura per più di un certo periodo, interviene il gruppo di misura che , secondo la sua logica decide se staccare o no l'alimentazione oppure avvisare l'utente con una scritta sul display che si sta superando la potenza con la solita scritta " rischio distacco superamento potenza più del xx%" ,

in realtà non credo che sia possibile coordinare perfettamente centralino e gruppo di misura, le soluzioni proposte come il famigerato relè controllo carchi da più limitazioni che altro, mentre l'aumento della potenza contrattuale è alquanto onerosa

vorrei dare un consiglio:

la scelta degli interruttori non deve essere scelta perchè proposta dal commerciante o a naso, discussioni in merito ce ne sono abbastanza e non vorrei ripetere ciò che è stato già detto più volte, occorre valutare con attenzione la curva di intervento sia magnetica termica o differenziale, che variano a seconda della lunghezza e dalla natura dei carichi, della linea e anche dalle condizioni di ambientali e di posa delle linee , se si tratta di carichi resistivi, elettronici o induttivi, con alte o basse correnti di spunto e si devono rispettare sia la selettività orizzontale che verticale, per ovvi motivi,

per quanto riguarda sezione del montante si deve partire dalla sezione minima consigliata dalle norme,( sparare una sezione X non ha molto senso così come dare un valore di corrente o una curva per un interruttore) ma a volte non è detto che sia sufficiente, per questo che prima si deve valutare caso per caso, poi si deve decidere quali componenti adottare affinchè sia rispettata la regola dell'arte, ciò vale anche per le altre linee

se non si sa dove e come mettere le mani meglio lasciar fare a un professionista , possibilmente di fiducia e abilitato,

ancora buone feste a tutti :smile::smile::smile:

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Bypass,

la formula corretta per il calcolo della potenza attiva in corrente alternata monofase è P= V*I*cosφ quella che hai usato tu da la potenza apparente.

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Negli impianti domestici con potenza di 3.3kW, è bene ricordare che, la predetta potenza erogabile ha una deroga a bel 4kW continuativi x 3 ore massimo, ma non è tutto qui, superata questa soglia, si possono operare con picchi di bel 4.8kW per 1 minuto max.

Ce'e uno schema dell'ente distributore che illustrta gli step di potenza erogabili e le soglie di tempo.

C'e un prelievo massimo ammissibile al limite del sezioantore di bel 14 kW per un tempo massimo di due (2) secondi, e si può adottare in questo contesto, anche una saldatrice che di norma ha delle correnti impulsive elevate entro il secondo come periodo.

Un MT C16A classico, a parte la curva magnetica tipo C, interviente per sovracorrente intesa come protezione termica, con una soglia di almeno 19/20A in relazione alla sua temperatura di esercizio o sovratemperatura.

Queste sono le premesse da tenere in considerazione.

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del_user_155042

Bypass,

la formula corretta per il calcolo della potenza attiva in corrente alternata monofase è P= V*I*cosφ quella che hai usato tu da la potenza apparente.

il MT C16 non puo distinguere tra attiva e reattiva.

Buon Natale.

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del_user_155042

Ok, però se non metti il fattore di potenza nella formula l'unità di misura è VA e non Watt come hai messo tu.

Il contatore monofase da 3kW , non considera il cosfi diverso da 1 nella misura del energia .

Se con sudetto contatore colleghi un carico da 3kVA di cui attivi 2500 e reattivi 500, il contatore enel di misura 3000W che divisi per la tensione dara la corrente reale che e quella che passa nel magnetotermico C16 . Percio il cosfi con il monofase domestico da 3kW ,non considerarlo .

Modificato: da bypass
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Mi sa che ti devi ripassare un po' le formule di elettrotecnica....

Le potenze si sommano vettorialmente: P (attiva) al quadrato + Q (reattiva) al quadrato il tutto sotto radice quadrata e ottieni la potenza apparente.

Non stavo parlando di come il contatore misura l'energia ma delle formule elettrotecniche errate.

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