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Scaldare Velocemente Poca Acqua


fisica

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il problema è alzare di circa 50 gradi 100ml di acqua, e lo scopo non è di portarla in ebollizione (altrimenti servirebbero 500 calorie per grammo). Per questo ho l'impressione che scaldare qualcosa con un sistema che lavora a circa 3000°K porti più facilmente ad una drastica distruzione dell'oggetto da scaldare (ovviamente l'acqua è in un contenitore).

Per questo dalla mia ignoranza vedo il sistema un po' drastico. Sull'economico non discuto, in quanto questa azione di riscaldamento può avvenire due, dieci o nessuna volta all'ora. Non è facile calcolare il costo di sistema più normative da rispettare per la detenzione dei comburenti.

Però potresti avere ragione, proporrò la soluzione al mio amico, vediamo che dice.

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Frigorista modena

Ma non è assolutamente vero, se quest'acqua è contenuta in una pentola di ferro, di acciaio, di Rame, di plastica!, tu la potrai scaldare con un fuoco a 10000000 gradi ma finché ci sarà acqua il contenitore NON si distruggerà.

Se vuoi fare la prova con un bicchierino di carta pieno di acqua proprio con un cannello ossioacetilenico vedrai che la plastica finché c'è acqua NON si fonde.

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Io ricordo un metodo economico e veloce per scaldare un bicchiere d'acqua (lo usava mio padre per l'acqua della rasatura).

Erano 2 piastre metalliche collegate alla rete elettrica che venivano immerse nel bicchiere d'acqua. Dopo pochi secondi l'acqua era calda; in poco più di un iknuto inziava a bollire.

Oggi forse, ad usare questo metodo, si rischia la galera per eccessiva pericolosità. ;) Però se eseguito da persona istruita su pericoli.....

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il recipiente è a pressione atmosferica ? ho visto tempo fà un restauratore che adoperava per un uso simile un termosoffiatore di quelli per scaldare la guaina termorestringente

Modificato: da THE CAT
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Io ricordo un metodo economico e veloce

Come quello che suggerivo al #20. Ho aggiunto un trasformatore di isolamento....per non sembrare un pazzo...però non va bene. Niente contatto.

Il royer scalderebbe in un attimo, ma non è una soluzione economica: in 30 secondi fonde il piombo e in meno di un minuto riesce a portare un tondino di acciaio all'incandescenza.

Credo che un termosoffiatore sia meno costoso

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Ho riaffrontato ieri l'argomento con il mio collega.

Di fatto la maggior parte delle soluzioni proposte è inattuabile o per dimensioni, o per costo. In effetti, e questo non me lo aveva detto, il suo obiettivo era ottenere una soluzione portatile, anzi maneggiabile.

Questo comporta che a parte una soluzione con resistenza, le altre siano di fatto inattuabili per il primo motivo o per il secondo.

Non ho altro da suggerire che mi venga a mente, e quindi temo che questo tema sia destinato a spegnersi, ma vi ringrazio per i tentativi!


La domanda, alla fine, era perniciosa....

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Frigorista modena

Boh scaldare col cannello non mi sembra per niente ne costoso ne inattuabile, la verità è che voi in realtà non dovete farlo, perché se dovreste farlo per forza la prova del cammello la fareste eccome, non perché l'ho detta io ma perché le altre sono inattuabili per una serie di motivi, tecnici ed economici.

Voi pensate che si distrugge il contenitore che contiene l'acqua e non vi prendete nemmeno la briga di fare l'unica cosa fattibile con attrezzatura quasi da OBI, quindi Fisica ti suggerisco di cambiare nik, non fa onore ad un vero fisico, il vero fisico sperimenta prima di dire che non funziona solo perché pensa che non funzioni.

Se vuoi fare un giochino da spiaggia, che lascerà i bagnanti a bocca aperta, quando sarai sotto l'ombrellone prendi un bicchiere di plastica al bar, riempilo di acqua d sotto accendi una fiamma con l'accendino mentre fai un video.

Se la plastica si fonde torna qui e posts il video, hai una cena offerta da me.

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Forse il problema principale è che non in tutti i luoghi è possiible usare un cannello da saldatura. ;)

Dipende dal punti di fusione della plastica e dalla sua capacità di trasmettere calore. La temperatura dell'acqua all'interno non può superare i 100°C. Se la differenza di temperatura tra la superficie interna e quella del punto in cui è applicata la fiamma è tale da mantenere la plastica al di sotto del suo punto di fusione, non si potrà avere fusione, questo è ovvio. E' molto probabile che con un normale accendino questo valore di temperatura non si possa raggiungere.

Modificato: da Livio Orsini
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Frigorista modena

Ecco vedi Livio, tu si che stai affrontando il problema da un punto di vista fisico, perché se avessimo continuato su questa strada si poteva discutere su come fermare la fiamma al raggiungimento della temperatura voluta, ma se mi si viene a dire che servono 25 mila watt da fornire a poca acqua, non penso nemmeno che esista una resistenza così piccola da stare nel recipiente, oltre ad altri motivi.

Poi certo in pratica non lo si farà con un contenitore di plastica se si usasse il cannello, ma la plastica si fonderebbe nel caso la potenza trasferita all acqua diminuisse, ma se per teoria tutta la potenza passasse all acqua la plastica non si fonderebbe.

Ho fatto l'esempio della plastica per far capire che un tentativo con mezzi alla portata di tutti si poteva tenere in considerazione.

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Frigorista modena

P.s. Livio non è un fatto di punto di fusione della plastica, è che finché il liquido è presente e questo ha la capacità di assorbire calore, la plastica non si fonderà mai.

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Frigorista, non posso che ringraziarti per la sintesi che hai fatto, aggiungo che tra i miei difetti c'è pure quello di non sapermi spiegare, o forse mancando riferimenti diviene tutto relativo.

Quando dicevo che il mio collega andava specificando che ricercava una soluzione maneggiabile e portatile, mancava il paragone. Anche per me come per lui, maneggiabile è un i-pad, un frullatore. Non maneggiabile è un carrello della Coop, sebbene con le ruote. Magari per un gruista maneggiabile si adatta a un container.

Spero a questo punto di aver chiarito il mio errore di comunicazione, e chiedo venia a tutti.

Aggiungo un altro grave caso di poca chiarezza. Se all'inizio si parlava di uno-due secondi per scaldare l'acqua, questo significava "dal momento che decido di farlo". Per spiegarmi in modo più chiaro, se mia nuora mi dice di accendere la luce, il pensiero va all'interruttore sulla parete, lo commuto e si accende la luce. Diverso è se per accendere la luce devo mettere in marcia il gruppo elettrogeno, condizione possibile, ma non rappresenta questo caso. La disponibilità dell'acqua calda deve avvenire a richiesta, senza preparativi o operazioni preliminari, quali quello di procurarsi il cannello o renderlo operativo.

Hai toccato il punto dicendo che non esiste una resistenza piccola che possa reggere 25kW per un secondo. Questo non lo so, ti credo. Sono potenze di picco, magari si può anche fare. Era il motivo del post iniziale. Devo dire che l'unica soluzione credibile anche se penso non attuabile per altri motivi, è quella del dott. Cicala.

Che nikname mi suggerisci, visto che hai voluto toccare questo tema cosi' personale?

Livio, io ho ottenuto, mio malgrado e malgrado altro, le risposte che desideravo.

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Frigorista modena

No allora tieni quello Fisica, adesso ho capito meglio.

Per quello che riguarda le resistenze, io parlo per esperienza personale di manutentore a volte di friggitrici o bollitori, e rare volte le ho viste piccole quando sono molto potenti, ma dato che questo è un Forum dove si trovano molteplici esperti del settore, se esistesse te lo direbbero subito.

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Infatti convengo su ciò, ma il citato limite del non toccare o alterare l'acqua lo rende di fatto non probabile. (vedi il suggerimento al #20 e replica al #21...)

Ma perchè mi caccio sempre in queste rogne....

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si, mi piacerebbe molto. Ma siccome non so bene la fisica, ricordo solamente che se quelle sono le calorie da consegnare all'acqua, da qualche parte devono spuntare fuori, in termini di potenza. Quindi se servono 22kW in un secondo, mi sa che sempre quelli serviranno...

Pero' ripeto, le mie conoscenze non vanno molto oltre a grosso-piccole leggero-pesante, magari il Royer è perfetto, ci ho giocato da piccolo, quando si usavano i valvoli....

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Con il Royer di cui allego lo schema, in circa 30" e forse anche meno, portavo all'incandescenza una vitina....M30

0bd1ab494c876431836a2f8572731de3.jpg

Non è un circuito molto economico ed è apparentemente semplice.

Normalmente, appena costruito, non innesca mai l'oscillazione ed è necessario trovare il valore adatto per il condensatore di accordo, quello che nello schema è rappresentato da 4 condensatori in parallelo.

Se non si ha l'accortezza di sostituire il fusibile con 2 lampadine in serie da 12V 55W e malauguratamente all'accensione l'oscillatore non dovesse partire....

prima salterebbero i finali e poi il fusibile...... :superlol:

Purtroppo non ho foto e neppure video...dato che il progetto risale ormai al lontano 2003....ma ricordo bene i danni che ho fatto con questo oscillatore :superlol: ...

Se c'è nei paraggi un portatore di pace maker è assolutamente proibita l'accensione

in rete si trovano anche schemi più semplici e magari migliori di questo

Modificato: da dott.cicala
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il cannello lo accendo in media in 5 secondi, non è un tempo lungo secondo me.

:smile: Ma per uno che aspetta il caffè appena preme il pulsante forse no ; e poi , chi lo accende ? :superlol:

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