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Che tensione per bobina relè?


markus51

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Ma scusa, se il condensatore ha il compito di livellare la tensione, levandolo non farò altro che ottenere una forma d'onda caratterizzata da una serie di semionde separate le une dalle altre e quindi lontanissima da una forma d'onda di tipo continuo.

 

 

Marco

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si ma alla suoneria non interessa, se proprio vuoi metti uno più piccolo da 50 mF o anche meno 25 VL, tanto per avere una piccola riserva di energia, però quando premi il condensatore si comporta come un corto circuito fino a che non si carica, e per capacità come quella che hai inserito il pulsante deve rimanere inserito un poco di più perchè salga la tensione a valori sufficienti

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Se metto un condensatore più piccolo, riesco comunque a livellare la tensione in modo da riuscire ad eccitare il relè? Inoltre, se avviene una pressione più lunga del campanello, con un condensatore più piccolo e quindi con una tensione non stabilizzata non corro il rischio di ottenere una forma d'onda di continui picchi che hanno come effetto un continuo apri e chiudi del contatto del relè?

 

Marco

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Dnmeza, la lentezza nell'arrivare alla tensione continua di esercizio non è per caso dovuta anche alla resistenza prima del diodo zener.

Potrei provare ad eliminare il diodo zener e relativa resistenza mantenendo il condendatore da 470 microfarad ed eventualmente riducendo l'eccessiva tensione continua con diodi in serie.

 

 

Marco

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47 giorni, 58 messaggi ...... e non siete ancora riusciti a risolvermi questo "semplicissimo" problema ....... questo si che è un record!

A parte gli scherzi  ..... ho partorito lo schema:

 

xf533549dd133f037cc9ee48ac57ce511a9f159a

Acquisterò anche condensatori più piccoli in capacità e farò delle prove  ...... stavolta risolviamo.

Poi però lo voglio il premio del record.

 

 

Marco

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Così esci con circa 13V cc Li regge l'utilizzatore ?

Insomma se sei completamente digiuno di elettronica, forse è il caso che ci metti un alimentatore già fatto. Perchè non provi con un alimentaore di quelli con la tensione di uscita selezionabile che trovi un po ovunque a pochi euro ? Per l'uso che ne devi fare vanno benissimo ( che la tensione non sia ben stabilizzata o ben livellata non rappresenta un problema)

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Ciao Giulio,

 

come fai ad ottenere 13 V DC? Se parto con una tensione di 8 V AC, il ponte raddrizzatore dovrebbe provocare una caduta di tensione di circa 1.4 V (0.7 v circa per diodo - due diodi alla volta), inserendo il condensatore elettrolitico di livellamento il valore finale della tensione DC dovrebbe aggirarsi intorno ai 9 V DC ((8 - 1.4)*1.41). Ma questo in teoria dovrebbe essere la tensione DC di picco.

Non è così?

Il relè da 6 V DC regge fino a 9 V DC. Al massimo metterei due diodi in serie che provocano una caduta di tensione di altri 1.4 V DC portando a valori più accettabili per il relè.

 

Marco

 

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Assemblato il ponte di Graetz, il relè funziona perfettamente  e misuro un valore di 7 V DC ai piedi della bobina sotto carico.

Ora ho capito che il problema non dipendeva dal condensatore, infatti, che io passi da 330 microfarad o 100 microfarad comunque quando premo velocemente il pulsante del campanello il relè chiude con decisione ed in modo stabile ma la 12 V AC non arriva o comunque ne arriva di meno e di conseguenza l'interfaccia citofonica non la sente.

Come mai ci vuole del tempo perchè il cavo dia tensione di 12 V ac?

Come posso risolvere la questione? Meglio scrivere fuori sul campanello: insistete per favore?

Grazie.

 

 

Marco

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Non ho ben capito quale circuito del citofono vai a chiudere con il relè.

Ad agni modo se il tempo della suonata del campanello è troppo breve devi introdurre un ritardo nel rilascio del relè. Cambiando relè o comandando un timer. Se vuoi ti posso consigliare un timer per le luci delle scale di cui sto diventando espertissimo :superlol:

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Esatto, potrei inserire un ritardo per il rilascio del relè. Però, appena il campanello smette di suonare non trovo più 12 V CA ma 15- 15.60 V CA e questo è un problema visto e considerato che l'interfaccia citofonica lavora con chiamata in alternata di 12 V. Infatti, la elvox ha chiamata con voltaggio 15 AC mentre la Urmet 12 V AC. Ora, ho chiamato Urmet, la quale mi ha detto che 15 v AC fanno danni. Mi chiedo, fanno danni davvero oppure vuole semplicemente che io cambi alimentatore, commutatore e posti esterni mettendo gli Urmet?

 

Marco

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Quote

l valore finale della tensione DC dovrebbe aggirarsi intorno ai 9 V DC ((8 - 1.4)*1.41). Ma questo in teoria dovrebbe essere la tensione DC di picco.

 

No!

Il calcolo corretto è (8*1.41) -1.4 == 9.88 V.

La differenza è trascurabile ma la caduta dei diodi è sul valore di picco della tensione (11.28V - 1.4) , non sul valore RMS.

Con tensioni elevate i due valori conicidono, ma con tensioni appena sopra la soglia la differenza è più significativa.

Con tensione di ingresso di 2V rms, ad esempio, l'uscita raddrizzata con ponte e condensatore di spianamento vale 1.42; se calcolata sottraendo la cdt dei diodi dal valore efficace, invece, risulterebbe di soli 0.846V

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Grazie Livio per la precisazione.

Posso chiederti se esiste qualche cosa che permetta di limitare la tensione alternata al valore 12 V sapendo che il valore massimo sarebbe di 15,56 V AC? Da neofita pensavo ad un qualche varistore ma non sono ferrato per pronunciarmi con certezza.

Se non riesco a mantenere la tensione entro i 12 v AC mi sa che potrei rovinare l'interfaccia citofonica, sempre che Urmet non abbia esagerato volutamente sulle cautele da adottare.

Grazie.

 

Marco

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Forse ho trovato. Leggendo ho scoperto che un eventuale varistore reggerebbe picchi di frazione di secondo e quindi si brucerebbe immediatamente.

Prelevando una tensione di 15 V AC avendo il limite dei 12 V AC sull'interfaccia citofonica potrei fare così: inserisco un ritardo nel rilascio del relè ed aggiungo una resistenza sul cavo da 15 V AC da collegare al contatto mobile del relè. In questo modo, se premo poco il pulsante del campanello, rilasciato il pulsante del campanello il voltaggio del cavo ritorna a 15 V AC, il ritardo nel rilascio del relè porterebbe un ingresso in interfaccia citofonica di 15 V ac ma con la resistenza arriverebbero invece 12 V AC e quindi l'interfaccia citofonica capterebbe la chiamata e farebbe suonare i telefoni. Qualora invece la pressione del tasto del campanello non fosse breve, l'interfaccia capterebbe lo stesso la chiamata, anche con la resistenza (ho provato e bastano 7 volt circa perchè i telefoni squillino) solo che in questo caso la tensione arriverebbe all'interfaccia per un maggiore periodo e con un picco di 12 V ac. Cosa vi sembra? Per il ritardi di rilascio del relè ho visto che serve una resistenza e un condensatore. Dove devo inserire questi componenti e di che valore per ottenere un ritardo di 1 secondo circa?

Grazie.

 

 

Marco

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Ciao Livio,

con lo zener da 12v come faccio a calibrare il tempo di rilascio del relè? Che resistenza bisognerebbe mettere a protezione dello zener?

 

Marco

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Lo zener serve per stabilizzare la tensione a 12 V. Dipende dalla corrente che necessita il carico alimentato a 12 V.

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Ho pensato a diverse alternative per trattenere il contatto mobile anche quando il relè non è più eccitato, anche utilizzando una batteria a 9v ed un circuito RC che trattenesse il contatto mobile.

Domando a voi esperti di elettronica, invece di trattenere il contatto mobile con un circuito RC è possibile far prolungare l'eccitamento della bobina relè anche quando non arriva più tensione alla bobina stessa?

 

 

Marco

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metti un relè scale, quindi temporeggiato,  che con il suo contatto, comanda una alimentazione diretta per il tempo che ti interessa. il relè scale una volta eccitato chiude il contatto per il tempo impostato.

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