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S7-300 E Cp343-1it - Programmare le Applets e Javabeans


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Gentilissimi utenti di PLCFORUM,

Sto facendo una tesi in merito al controllo remoto mediante Web Server di un'applicazione, utilizzando un PC siemens S7-300 Cpu 315-2dp e un modulo CP343-1IT (6GK7 343-1GX00-0XE0).

Purtroppo del modulo di comunicazione ethernet, CP343-1IT non sono riuscito a trovare manuali, esempi applicativi o software che mi permettesse di configurarlo correttamente e metterlo in funzione.

Vi chiedo quindi cortesemente chi avesse a disposizione manuali, esempi applicativi, esempi javabeans, esempi software, documentazione, software e quant'altro di fornirmi una copia.

Grazie, buona giornata a tutti

B.

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  • 2 weeks later...

salve sono uno studente di automazione che sta facendo una tesi con un plc siemens S7-300 con cpu cp 318/2 e con un modulo di rete cp 343-1.

Nella mia tesi ho bisogno di far colloquiare tramite TCP un PLC con un PC dove ci sono delle socket java;

ora ho configurarto il tutto seguendo i manuali, però il problema che ho è che se invio dei dati dal plc al pc va tutto ok, viceversa dal pc al plc ottengo sempe come risposta connessione rifiutata, qualcuno può darmi una mano. grazie mille a tutti

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  • 1 month later...

la configurazione per il colloquio tra plc 341 e il pc , eè suddivisa in 2 categorie ben distinte . Se dai retta a siemens ti consiglia di usare winc , questo solo per vendere licenze vari .

1) passo configurazione hd su plc fare progetto con launa cpu , mettere la cp 343-1. Poi passare su configurazione rete , fare doppio clik sulla cpu315, nella parte inferiore si apre una lista vuota mettiti sulla prima riga e con il tasto destro del mouse , inserisce nuova connesione ............. poiche la procedura è molto lunga ti consiglio di inviarmi una e_mail che ti mando una descrizione e programma di esempio sia da parte plc che da parte pc ( sw demo) con il telegramma di esmpio. Questo programma funziona corretamente ed esegue sia la connesione con un plc , è molto più veloce del profibus e non costa nulla oltre che la scheda cp343_1 , puoi sia leggere che scrivere sul pklc sia m che input che dati

Non ammesso dal regolamento; solo email xxxx[at]plcforum.it

Modificato: da PLCforum Staff6
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  • 3 years later...

salve ragazzi, io ho un problema che il mio elettricista non riesce a risolvere, ovvero ho una macelleria, e ho una trifase. il problema e' che solo alcuni macchinari sono a trifase, la maggior parte degli altri sono mono. tipo ho solo la cella che mi prta via 7 ampere in monofase e cio sbilancia tutto quando va in funzione.

ci leggento e pensando un po mi sono chiesto se in commercio esista un trasformatore che che mi faccia da trifase 380(impiegando tutti e 3 le fasi) a mono fase 220. in modo da attaccare tutto il 220 sotto il trafo. la potenza che mi servirebbe in mono sono circa 10kw.

Grazie

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Del_user_23717

A me pare che si stia facendo al contrario, data un' utenza, riuscire ad farla funzionare alla meno peggio...

Sarebbe più corretto fare un' analisi dei carichi e della relativa potenza, del loro fattore di utilizzo e di contemporaneità, e successivamente valutare la possibilità di ripartirlo il più equamente possibile sulle 3 fasi, il che non vuol dire che devi avere costantemente 33%, 33% e 33% della corrente assorbita.

Un trafo da 10 kVA è una bella bestiolina :rolleyes: che difficilmente puoi montare sul quadro di distribuzione... :rolleyes::lol:

Per curiosità, quanto ti conteggia mediamente enel di energia reattiva? (kVAR)

Saluti

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Benny Pascucci
Sarebbe più corretto fare un' analisi dei carichi e della relativa potenza, del loro fattore di utilizzo e di contemporaneità, e successivamente valutare la possibilità di ripartirlo il più equamente possibile sulle 3 fasi, il che non vuol dire che devi avere costantemente 33%, 33% e 33% della corrente assorbita

Quoto in toto.... :lol:

L'idea del trafo Trifase/monofase è assurda..... :(

Il problema del bilanciamento dei carichi, che ci troviamo ad affrontare ogni qualvolta facciamo un impianto, si affronta preventivamente in via teorica come correttamente indicato da Attila, successivamente durante l'esercizio dell'impianto si verifica lo sbilanciamento tra le fasi, se è esagerato si prova a scambiare i carichi tra le fasi, fino a pervenire ad una soluzione accettabile.

Modificato: da Benny Pascucci
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Sono daccordo, però in certi casi è davvero un problema.

Credo che ci siano situazioni limite in cui trovare una soluzione efficace, anche ragionando ed effettuando svariate verifiche è compesso.

Ad esempio: in un locale si ha la necessità di avere una distribuzione trifase perchè un piccolo apparecchio la richiede (es un banale macina caffè), si ha un dispositivo che richiede una corrente molto elevata in monofase (es una macchina per il caffè), vi sono altri "carichi" (illuminazione, f.m. prese e altri servizi) ma sono molto discontinui e in relazione solo poco rilevanti.

In una situazione del genere non si può fare altro che collegare il dispositivo trifase e cercare di bilanciare i carichi monofase il meglio possibile, ma capiterà molto spesso che la potenza sia prelevata quasi esclusivamente da una sola fase: ad esempio se è in funzione la macchina del caffè e magari sono accese solo lampade al neon che hanno un consumo molto poco significativo. Per quanto si possa bilanciare il meglio possibile si può fare ben poco.... è vero che nella casistica almeno il 90% delle volte non è così, ma in una situzione del genere si ha ben poco da fare !

Viaggiare sempre, o quasi, in questo modo non è il massimo.... ed è impensabile richiedere un secondo contatore.

Credo che in parte questa situazione abbia portato "umts_2007" a scrivere questo post, ma sinceramente non vedo una situazione molto elegante per risolvere il problema. La soluzione di bilanciare con un trasformatore, in effetti, non è economicamente e tecnicamente vantaggioso.

Mi associo alla ricerca di un valido sistema per risolvere il problema.....

Come ho già detto, comunque, questa situazione non si è mai presentata perchè come è stato corretamente suggerito da "Attilio Fiocco" e avvalorato da "Benny Pascucci" una corretta progettazione permette di bilanciare i carichi conoscendone correnet assorbita, tempo di utilizzo statistico etc...

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Benny Pascucci

Concordo con l'ultimo post di solchiere.

Ad esempio: in un locale si ha la necessità di avere una distribuzione trifase perchè un piccolo apparecchio la richiede (es un banale macina caffè), si ha un dispositivo che richiede una corrente molto elevata in monofase (es una macchina per il caffè),

Mi sono varie volte scontrato con questo problema, nel corso della progettazione di bar, mense o ristoranti.

Dei seguenti dispositivi:

- macchina caffe espresso,

- macinacaffè:

- lavastoviglie;

- lavatazze e sterilizzatore

esiste sia la versione monofase, che trifase.

Ovvio che va scelta la seconda versione....costano anche uguale.

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Spno pienamente daccordo con la "soluzione" ipotizzata negli ultimi interventi, ma ribadisco l'impossibilità di equilibrare perfettamente le fasi.

Porto ad esempio l'ultimo caso, analogo a questo, che si è verificato un paio di settimane fa:

Bar - gelateria - pizzeria - tavola calda.......insomma un po' di tutto; contratto trifase da 15Kw, limitatore ENEL che interviene.

Misuro gli assorbimenti, mi trovo un tappeto di circa 2 - 5 A per fase ed alcune punte con uno squilibrio del tipo 4A - 7A - 22A del tutto all'interno della fornitura. Un breve giro di telefonate con tecnici dell'ente distributore, mi confermano la tesi che sostengo da qualche tempo, ossia che esiste la possibilità di prelevare fino ad oltre l'80% della potenza disponibile su una singola fase ed il resto distribuito o no sulle altre due.

Morale della favola, "illuminato" da non so che cosa (forse dalla scritta che appariva sul display e che recitava "distacco imposto per supero potenza del 540%") abbiamo richiesto l'intervento di ENEL che con i loro operatori ha sostituito il gruppo di misura risolvendo il problema; l'assorbimento rimane SBILANCIATISSIMO, si raggiungono anche punte momentanee di oltre 27/30A su una singola fase.....senza problemi di sorta.

Quindi, non è la cosa più imprtante del mondo il fatto di dover bilanciare perfettamente, nel caso io mi limiterei a distribuire nell'esercizio una linea trifase destinata alle apparecchiature che ne hanno l'esigenza, supportata da tre linee monofase opportunamente dislocate, per le apparecchiature a 220V. Ovviamente senza lesinare su protezioni e sezionamenti.

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esiste sia la versione monofase, che trifase.

Ovvio che va scelta la seconda versione....costano anche uguale

Si, ma andarlo a spiegare all'esercente, che magari ha acquistato le macchine di seconda mano (senza curarsi del problema), oppure se è già in possesso di tali macchinari, non è così facile. :lol:

Sicuramente se fossero apparecchi trifase sarebbe senz'altro meglio.

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Del_user_23717

L' anno scorso, mi è capitato di dare una sistemata all' impianto di un amico titolare di un ristorantino (trattoria/spaghetteria specialità marinare....lo preciso per i buongustai del forum!).

Doveva aprire con una certa urgenza e mi chiama perchè ha dei problemi con "la luce" [...dopo averlo visto, non sarebbe degno di essere chiamato imp. elettrico, però...]

La fornitura era di 10 kW trifase.............. lasciando perdere le bestialità di chi aveva messo mano al quadro, sapete quale era l'unico carico trifase?

......l' affettatrice! :o con la modestità del suo assorbimento (1A circa)

Tutto il resto monofase: frigoriferi, espositori, congelatori, cappa di aspirazione, friggitrici, piastra elettrica (!), cucina, macchina del caffè, ecc.. ecc..

Logicamente è sempre conveniente richiedere la trifase per queste potenze, ma alla fine, sarebbe bastata una ricerca meglio mirata nell' acquisto dei macchinari di seconda mano da utilizzare...

Saluti.

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  • 1 year later...

Salve a tutti anche io ho lo stesso problema.

Ho scritto in SCL dellefunzioni che utilizzano il P_SND_RK e P_RCV_RK ma dal CP341 non esce nulla. Uso il protocollo MODBUS.

Qualcuno ha qualche esempio?

Grazie

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Gianmario Pedrani

Puoi anche utilizzare le librerie libnodave, che funzionano molto bene, e le puoi implementare, nel tuo programma, dal lato plc non devi fare assolutamente niente, a parte dare un indirizzo ip alla scheda di rete..

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il problema di queste scehde e' che memorizzano pagine html o altro preparate precedentemente per poi essere inviate o parsate in arrivo

Devi scrivere tutto il codice in scl o awl

Scrivere un flusso di dati non e' proprio il massimo , e' li la pirlata

Tante belel cose e pubblicita che non servono a nulla

Ti consiglio di studiarti il modbus su tcp/ip , prendere una cpu con ehternet integrato e lavorare cosi o utilizzare opc server con dati xml

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