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PLC Forum


E la POMPA va, …. con Arduino


Luigi Marchi

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Che il forum sia altamente professionale non lo discuto, ma parliamo pur sempre di Arduino utilizzato in modo amatoriale.

A me sembra che questo progetto, con un microprocessore da 3 €uro e una pompa da 16 €uro abbia una sua coerenza.

Nulla vieta tuttavia di fare cose serie e replicabili su progetti più corposi.

Qualcosa manca di sicuro e mi fa specie che nessuno me l'abbia fatto notare: il softaware e la fantasia del softwerista hanno bisogno di punti di appoggio.

Ho le tensioni del pannello, quella della pompa e l'intensità della corrente. Manca un qualcosa che mi indichi il numero di giri della pompa, perchè questa ha sicuramente una curva di rendimento che dipende da questo parametro.

Ma non so come rilevare questo dato.

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installa sulla pompa un encoder , ce ne sono diversi a costo ridicolo .Tramite interrupt lo leggi e lo processi .Fai 2 calcoli ed ottiene la velocità della pompa 

Non definirti un softwarista perche scrivi 10 righe per arduino e nemmeno in fantasista . Sei un amatore pasticcione che sta facendo perdere tempo a gente professionista , non ascolti , parli al plurale come se tutti quanti insieme stessimo facendo il tuo progetto , non rifletti su quello che ti viene continuamente detto , fai sempre di testa tua e proponi solo ed esclusivamente problemi che sono e che rimarranno esclusivamente TUOI ;) 

Si lavora gia da cani per i progetti seri , figuriamoci perdere tempo con altri pasticcioni . 

Il programmatore non e' detto che sia un progettista , se la documentazione che gli viene fornita è fatta bene , cosa impossibile, egli "traduce " ed imposta un progetto tecnologico attraverso un processo che si chiama processo di sviluppo del software . L'elettronica intesa come progettazione la fanno altri .

Tu invece fai tutto perche giustamente le cose da fare son poche , il problema e' che parli da solo ,fai domande e risposte , non ascolti e non coltivi le esperienze altrui.Di tutto quello che ti ha spiegato Livio che e' l'unico che può aiutarti in campo elettronico e di potenza ,  io sono sicuro che tu non hai letto nulla o se lo hai fatto non hai capito nulla 

Dici sempre le stesse cose e presenti sempre gli stessi termini che sono :

- Softwarista 

-Fantasia 

-Arduino 

. PWM 

- Mosfet 

Impara a progettare con qualche documento e prima di scrivere il programma arduino metti giu le idee su carta 

Prenditi un arduino due che ha uscite analogiche a 12 bit e falla finita con sto pwm .Metti uno stadio con AO e porti la tensione analogica da 3V3 a quello che ti serve per piltoare un driver o un mosfet .

Se vuoi lavorare con un sistema embedded devi avere le capacità e le conoscenze elettroniche per farcire il tuo micro con quello che ti serve .Altrimenti passi all'automazione con plc dove devi concentrarti "solo" sul software , ma costa .

La tua posizione è quella del pasticcione embedded .

Aggiornati e studia 

 

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Ho le tensioni del pannello, quella della pompa e l'intensità della corrente. Manca un qualcosa che mi indichi il numero di giri della pompa, perchè questa ha sicuramente una curva di rendimento che dipende da questo parametro.

a che ti serve sapere il numero dei giri? che vuoi controllare? secondo me ti serve piu sapere portata e assorbimento della pompa per quel poco se ho capito cosa intendi regolare...

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Non definirti un softwarista perche scrivi 10 righe per arduino e nemmeno in fantasista . Sei un amatore pasticcione che sta facendo perdere tempo a gente professionista , non ascolti , parli al plurale come se tutti quanti insieme stessimo facendo il tuo progetto , non rifletti su quello che ti viene continuamente detto , fai sempre di testa tua e proponi solo ed esclusivamente problemi che sono e che rimarranno esclusivamente TUOI

 

Walter sai che io aiuto anche chi deve risolvere un problema esclusivamente suo, però mi aspetto che almeno risponda alle domande che faccio e che non si scriva addosso. (parafrasando il paralrsi addoso).:lol:

 

 

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Qualcosa manca di sicuro e mi fa specie che nessuno me l'abbia fatto notare: il softaware e la fantasia del softwerista hanno bisogno di punti di appoggio.

Ho le tensioni del pannello, quella della pompa e l'intensità della corrente. Manca un qualcosa che mi indichi il numero di giri della pompa, perchè questa ha sicuramente una curva di rendimento che dipende da questo parametro.

 

Luigi o non leggi quello che scrivo o non capisci quello che leggi.:)

 

Va un po' indietro e rileggi i miei messaggi.

La velocità del motore ce l'hai, eccome se ce l'hai, almeno con la precisone sufficiente per quello che ti serve. Per questa applicazione non è necessario avere trasduttori di velocità, basta l'indicazione della tensione di armatura, che dovresti regolare con il tuo marchingegno, e la costante di armatura che è un dato che hai dalle specifiche.

Quello che veramente ti manca è.....il software di regolazione.

 

 

I problemi che hai al momento sono altri.

 

Comunque anche con questa discussione siamo arrivati alla frutta.

Questo è un ultimatum.

O ti decidi a scrivere chiaramente in ordine i seguenti dati:

  • Tensione minima e massima ammessa dal tuo pannello FV
  • Uno schema di interconnessione preciso con i vari blocchi, schema che comprende tutto quanto stai usando
  • Cosa ti proponi di ottenere realmente, non fantasie da imbonitore della fiera di S. Pancrazio. In altri termini, ad esempio, qual'è la velocità massima e minima che deve fare il motore nella gamma di tensione del pannello FV che ammetti come limite di utilizzo.

 

Poi se vuoi rendere disponibile il tuo software devi rendere disponibile tutto, anche la corrispondenza tra il simbolico ed i pins fisici di arduino.

 

Se vuoi che si continui a discuterne procedi in questo modo, altrimenti la chiudiamo e s mettiamo di rpenderci in giro. Credo di esser stato molto chiaro.

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a che ti serve sapere il numero dei giri? che vuoi controllare? secondo me ti serve piu sapere portata e assorbimento della pompa per quel poco se ho capito cosa intendi regolare...

 

Roberto potrebbe servigli per regolare la protata della pompa.

Il fatto è che questo dato è gia disponibile, basta usarlo.

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Buonasera, sono un elettrotecnico per lavoro e per diletto, qualche conoscenza di elettronica, ma cerco di non spingermi oltre le mie conoscenze.

 

Questo thread caro Luigi Marchi è diventato noioso, ci sono tanti passaggi tecnici di altri e tanti passaggi del tutto sprecati in quanto solo un insieme di chiacchiere a volte non pertinenti alla discussione.

Volevo approfondire, ma qua riesco a prendere nota degli insegnamenti di Livio e qualcun'altro ma di quello che fai non si capisce una mazza, comincio a pensare che oltre a conoscenze che non hai, a parte forse quattro lastre di silicio, armeggi con righe di codice reperibili in rete e modificate.

In messaggio privato ti ho detto che i tuoi progetti suscitano interesse, ti ho chiesto schema elettrico di Penelope e mi hai rimandato ai video you tube, trovata pubblicitaria gratuita;

Non ti offendere per questa critica, ma ritengo addirittura che i moderatori farebbero meglio a non darti spazio, ogni carattere che digiti è un bit in più di ca**ate e un bit in meno a disposizione degli altri, quindi almeno io smetterò di leggere di te, la pubblicità la guardo in tv.

 

Dulcis in fundo probabilmente ti sei ammalato della "Sindrome di Gundam"

 

Saluti a tutti, senza nulla di personale e sperando che la critica sia costruttiva

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non avendo trovato le parole, condivido pienamente quello che ha scritto Attilio V., e penso che anche Livio O. abbia dato un ultimatum, a chi non è in grado di partecipare a questo forum, dispiace perchè sicuramente ha molta buona volontà, ma a mio parere è logorroico (spero senza offesa)

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Chiedo scusa ma mi è mancato il tempo per rispondere, da subito, alle tante obiezioni.

Stasera rispondo solo a Livio perchè ha scritto cose assolutamente errate relativamente allo schema elettrico che ho proposto.

Il disegnino a manina che ho postato (ho anche quello fatto con un software di disegno tecnico che mi sembra però meno comprensibile) evidenzia che tra positivo del pannello fotovoltaico e positivo della batteria c'è solo il fusibile da 10 amper (che si può anche omettere) e una resistenza di shunt da 0,22 ohm e parecchi watt di dissipazione (almeno 10, meglio 25).

Il Mosfet è sul negativo e più esattamente tra la massa generale cui è collegato tanto il negativo del pannello fotovoltaico che il Source del Mosfet IRF 3205.

Al Drain è collegato il negativo della batteria. Pertanto il differenziale di tensione nel caso evidenziato dal moderatore (30 volt pannello, 24 volt pompa), sono 6 volt, anzi meno perchè qualcosa viene assorbito anche dalla resistenza di shunt. La caduta di tensione nel Mosfet è quindi di 5,5 volt non di 55 volt. Penso sia stata una svista.

Queste misure le ho fatte decine e decine di volte con il voltmetro. 

Ovviamente questa caduta di tensione è una media tra il ciclo ON e il ciclo OFF. In altri termini è l'effetto dell'onda quadra modulata che provoca una caduta di tensione senza che ci sia trasformazione in calore, come accadrebbe con una normale resistenza.

Quanto ai tempi di risposta dell'IRF3205 con Gate alimentato a 12 volt, rispetto alla massa, cioè al Source, per il tramite del fotoaccoppiatore 4N25, non mi risultano essere quelli indicati. http://pdf1.alldatasheet.com/datasheet-pdf/view/68131/IRF/IRF3205.html

Posso assicurare che in condizioni normali di funzionamento il Mosfet non scalda per nulla. Tuttavia metto una barra di alluminio di mm 100 x 35 per sicurezza.

Questo schema è collaudatissimo e l'ho pure riproposto, in parte, nella discussione sui relè a stato solido.

Dovendo fare le misure delle tensioni per Arduino con dei partitori resistivi - per fare misure superiori ai 5 volt - ho trovato ottimale questa configurazione circuitale.

Arduino mi evidenzia la tensione sulla pompa/batteria come differenza tra la tensione positiva misurata a valle della resistenza di shunt e la tensione misurata sul Drain.

 

 

 

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Rispondere a tutti diventa logorroico, ma ci provo:

1) Finalmente si prende atto che sono un "dilettante" e me ne compiaccio. Ma sono un dilettante che non si accontenta di teorie, ma vuole imparare le cose mettendoci le mani e cioè sperimentando soluzioni note e meno note. Come accade a tanti come me.

2) Quanto al codice semplice, anzi elementare, lo considero una qualità, non certo un difetto. Preferisco usare qualche linea di codice in più e farmi capire, piuttosto che un codice ridotto ma incomprensibile.

3) La confusione riscontrata deriva semplicemente dalla ricerca di soluzioni che portino ad una maggiore efficienza del progetto. E’ tipico dei progetti che si valutano sulla carta, ma si può riscontrare anche nella fase di collaudo. Non è vero che chi si accontenta gode. Non certo per me.

4) Questo benedetto PWM lo utilizzo perchè viene utilizzato e pubblicizzato da praticamente tutti i costruttori di sistemi di regolazione cui aggiungasi la facilità di gestione con Arduino.

5) Sulla pompa che ho acquistato mesi fa ho pochissimi dati disponibili, rivenienti dalla pubblicità in italiano maccheronico e in un foglio scritto interamente in cinese. Debbo, per forza di cose, scoprire le sue caratteristiche mettendola in funzione. Credo accada spesso nel mondo degli acquisti internet a basso costo.

6) La velocità del motore della pompa mi è sembrato essere un dato interessante da considerare per ottimizzare il rendimento, inoltre può essere rivelatore di defaillance e blocchi dovuti a sporcizia. Non mi sfugge che questa anomalia sia rilevabile semplicemente qualora si verifichi un aumento rilevante dei consumi, o meglio, del "normale" rapporto tra tensione e consumi. Ho cercato in internet ma non è parso ci sia qualcosa di semplice, come richiesto da questo progettino. In ogni caso un blocco per consumo anomalo nel codice lo metto ed è cosa assai semplice.

7) In Internet ho cercato pure informazioni sul flussometro, che serve per determinare la quantità di liquido trattato dalla pompa in una certa unità di tempo, ma anche in questo caso non ho trovato soluzioni soddisfacenti.

8) C’è una dichiarazione sorprendente del moderatore: “Io ho accumulatori al piombo che fanno il loro dovere da qausi 10 anni!”. L’ho trovata sorprendente perché una prestigiosa fabbrica italiana di batterie afferma che massimo si hanno 1.000 cicli di carica. Io non intendo aspettare 10 anni per capire se la regolazione della carica e del blocco per eccesso di scarica sono adeguati. Chi ha questi dati farebbe bene a pubblicizzarli.

9) Mi sono impegnato a fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche della pompa nelle più diverse condizioni di lavoro e lo farò, ma chiedo la cortesie di non farmi fretta. Intendo farlo nelle condizioni normali di funzionamento, cioè con un pannello baciato dal sole, piuttosto che con un alimentatore variabile che lo simula.

10) Ad Attilio Volpe. Lo schema elettrico di Penelope (che poi è la centralina autoconsumo) sono 4 resistenze che collegano Arduino ai contatori digitali. Ne ho parlato a lungo anche nella discussione sulle uscite PWM multiple. Ho perso il disegno a manina e pure quello digitale.

 

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Livio lui continua a ignorare ciò che gli si dice.

Ha postato un disegno peggio del precedente ma con le linee più drtitte perché non fatte a mano.

Io direi di chiuderla, forse un po' di non curanza gli fa bene!

 

Sai visto il personaggio in questione magari buffoneggia nel suo ambiente con quello che gli si scrive qui sul forum, non ditegli troppe cose...

:roflmao::roflmao::roflmao:

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. Pertanto il differenziale di tensione nel caso evidenziato dal moderatore (30 volt pannello, 24 volt pompa), sono 6 volt, anzi meno perchè qualcosa viene assorbito anche dalla resistenza di shunt. La caduta di tensione nel Mosfet è quindi di 5,5 volt non di 55 volt. Penso sia stata una svista.

 

Ma che razza di cavolate scrivi!

Hai scritto che non c'è nessuna batteria!

Ti cito testualmente:

Quote

Il pannello va collegato agli appositi connettori FV. La pompa va collegata all’uscita per le batterie. Per livellare gli impulsi PWM occorre mettere in parallelo alla pompa un condensatore elettrolitico da 470 mf 63 volt.

 

Forse ti sei messo a scrivere di cose di cui non hai la minima idea.

Ma hai mai fatto una misura con un qualche cosa che assomiglia ad un oscilloscopio?

Allora se metti il condensatore in parallelo alla pompa praticamente il tuo mosfet non riesce mai ad aprire quindi regoli una beata mazza. Perchè? Perchè il condensatore non riesce a scaricarsi. passan do con il duty cycle dal 50% al 10% il condensatore inizia a scaricarsi con una bella rampa, ma giunto al livello di circa 2V gli arriva nuovamente la botta di energia che lo ricaricarica. La carica avviene in modo rapidissimo perchè la resitenza di carica ha un valore di 0.004 ohm circa, che è la Rds del mosfet, più il valore del resistore di shunt e quello della resistenza del fusibile, diciamo che siamo nell'intorno di 0.22 - 0.23 ohm totali; esageraimo e pensiamo di la vorare con le tolleranze tutte sfavolrevoli, avremo 0.3 ohm, il che ci da una costante di tempo di 141 µs, ovvero in 141µs la tensione di carica raggiungerà il 63% della differenza tra la tensione di generatore e quella del condensatore.

Questa è la spiegazione del fatto che, con il condensatore messo in parallelo al motore, il mosfet scalda meno; semplicemente perchè non fa il suo lavoro.

Se fai le cose in modo decente, e metti il condensatore in parallelo al pannello, succede quello che ti ho descritto nel messaggio precedente.

 

Questo l'ho verificato con 2 differenti attrezzi di simulazione : NI Multisim13 ed LT della Linear. Entrambi hanno dato risultati coincidenti.

Tu hai sottomano la trappola quindi, se vuoi, pui fare le misure e metterle sul forum per smentirmi. Non scrivendo ho ottenuto questo e quest'altro, ma mettendo gli oscillogrammi e specificando le condizioni di misura, in moda da poterle riprodurre.

 

 

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Queste misure le ho fatte decine e decine di volte con il voltmetro. 

 

 

Di nuovo l'ignoranza che sale in cattedra.

Ma cosa misuri con un voltmetro se stai lavorando con impulsi a 488 Hz?

Tuttalpiù se disponi di un voltmetro a vero valore efficace di ottima qualità riesci a misurare l'equivalente termico.
 

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Arduino mi evidenzia la tensione sulla pompa/batteria come differenza tra la tensione positiva misurata a valle della resistenza di shunt e la tensione misurata sul Drain.

 

 

Altra........panzana (ma dovrei usare un termine più forte).

Arduino misura qualche cosa perchè sul drain, con il condensatore in parallelo al motore, hai solo del ripple con picchi di un paio di volt al massimo. Ma è comunque una misura di fantasia perchè non è una tensione continua e tuti limiti ad una semplice misura mediata.

 

Luigi la devi smettere di scrivere di cose che non conosci, inventandoti prestazioni inesistenti.

 

O ti decidi a dare informazioni serie e verificabili oppure basta.

 

 

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Una domanda farei :

E' possibile ripristinare l'avviso di avvenuta modifica di un messaggio ?

Quando ho scritto l'ultimo messaggio , non c'era alcuno schema....

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Con un condensatore elettrolitico di adeguato valore sulla pompa il Mosfet "vede" una batteria, cioè una tensione relativamente costante su cui scaricare l'impulso.

Non so cosa dicono i simulatori, io constato che la centralina ULISSE funziona benissimo e che questo sistema è replicabile anche senza batteria tampone.

Relativamente alle misure di tensione nei vari punti testati vero è che sono valori "ballerini", ma il problema è risolto dal software che fa 100 misure (a distanza di 2 millisecondi l'una dall'altra) per avere una media.

Le complicazini sono altre e vanno risolte con un software ad hoc.

Circa l'encoder citato da Walterword mi sono documentato. Funziona con sensori IR e si usa nei droni, per misurare la velocità dei motori, ma non credo sia facile inserirlo in una pompa ad immersione, come quella utilizzata.

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C'è un pò di sole tra le nuvole e ho attaccato la pompa. Gira a 22 volt 3 amper, mediamente.

Non sono per nulla soddisfatto del funzionamento a bassa intensità di "illuminazione" del pannello. Il software va migliorato, e di molto.

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Scrivo in tempo reale. Problemino: poco fa il condensatore elettrolitico in ingresso, cioè in parallelo al pannello fotovoltaico, sulla centralina usata a lungo anche giorni fa senza problemi, ha esalato respiri fumogeni. E' da 470 mf 63 volt.

Ho letto che: "La rottura di questi non è provocata da nulla, si rompono e basta per la loro scarsa affidabilità, nettamente inferiore a quanto dichiarato dai produttori."

Vero o falso ?

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Ho sostitutito il condensatore con uno, più voluminoso, da 470 mf 100 volt. Adesso la pompa funziona di nuovo. Ci sono rimasto malissimo.

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C'è un pò di sole tra le nuvole e ho attaccato la pompa. Gira a 22 volt 3 amper, mediamente

forse dovevi aspettare che andassero via le nuvole...

 

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co fa il condensatore elettrolitico in ingresso, cioè in parallelo al pannello fotovoltaico, sulla centralina usata a lungo anche giorni fa senza problemi, ha esalato respiri fumogeni. E' da 470 mf 63 volt.

scusa chi ha esalato respiri fumogeni? attenzione indossa almeno una mascherina in queste prove....altrimenti i fumi possono provocare sballamenti quando si scrive sui forum...perchè non metti qualche foto??

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Con un condensatore elettrolitico di adeguato valore sulla pompa il Mosfet "vede" una batteria, cioè una tensione relativamente costante su cui scaricare l'impulso.

 

NOOO!

Ma perchè prima di scrivere non studi almeno i fondamentali. Ottieni solo che la tensione ai capi del motore rimanga costante, ovvero non regoli assolutamente niete, aquesto punto meglio togliere il mosfet ed il condesatore.

 

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Relativamente alle misure di tensione nei vari punti testati vero è che sono valori "ballerini", ma il problema è risolto dal software che fa 100 misure (a distanza di 2 millisecondi l'una dall'altra) per avere una media.

 

ma smettila di raccontar panzane! Tu non hai nemmeno la piùpallida idea di cosa fa realmente il tuo "software"!

 

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Ho letto che: "La rottura di questi non è provocata da nulla, si rompono e basta per la loro scarsa affidabilità, nettamente inferiore a quanto dichiarato dai produttori."

 

Chi ha scritto questa cosa, se è vero che l'hai letta, è un altro come te che afferma per verità le sue fantasie generate dalla totale ignoranza dei problemi che affronta.

Si è rotto perchè hai usato un condensatore non adatto ed in modo improrio.

Si fabbricano conden satori elettrolitici a bassissime perdite espressamente previsti per sopportare le "botte" di corrente tipiche di applicazioni come questa.

Queste son cose che capitano quando si fa progettazione con metodo "pene di molosso" e senza sapere quello che si sta facendo.

Te lo ha scritto Adelino, qualche giorno fa, che quel condensatore stava lavorando in condizioni pessime, ma tu figurarti se ti degni di riflettere su quello che scrivo le persone che hanno almeno un poco di competenza (ma Adelino ne ha tanta di competenza).

Ti invito ancora a leggere questa discussione Nel terzo messaggio c'è lo schema completo di un regoaltore di velocità per un motorino a 12 V. Studialo bene, specialemnte la parte di potenza ed impara come si fanno certi lavori. Quello si che funziona bene, non quel tuo accrocco che spacci per regolatore.

Oservalo ed impara come si pilota decentemente un MOSFET.

Poi se vuoi usare Arduino basta che colleghi l'uscita PWM al posto del pin 6 del CA3130. Ovviamente devi usare una delle 2 uscite PWM dove è possibile salire a circa 4kHz di frequenza di base.

IL circuito di presentato da Mirko si che va, non questa immonda ciofeca che tu chiami controllo di una pompa.:angry::wallbash:

 

Luigi son quasi convinto che tu stai facendo il provocatore per il gusto di piantar zizzania; cerca di smetirmi in modo serio perchè su PLCForum i trolls non hanno diritto di permanenza.

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Metto la foto della centralina con il condensatore sostituito. Ne ho approfittato per inserire anche il condensatore della pompa sulla millefori, sempre di 470 mf 100 volt.

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  • Livio Orsini locked this discussione

Riporto, per chi non la conoscesse, la definizione di sindrome di Gundam.

 

Quanto sotto riportato l'ho tratto dal sito settorezero.com

 

 

Viene definita Sindrome di Gundam quella sensazione di poter realizzare un qualcosa di reale e funzionante (tipicamente un robot) senza averne le competenze specifiche ma approfittando di alcune dritte che ti possono dare in rete. Questa è la definizione data dal suo inventore:
E' lo stato mentale in cui si trova il soggetto che vorrebbe realizzare qualcosa di superiore alle prorie capacita' di almeno due ordini di grandezza. Normalmente questo stato porta il soggetto a porre domande particolarmente insensate. Esempio:
Non ho esperienza di elettronica/informatica/meccanica e vorrei costruire un robot che faccia i salti mortali recitando le tabelline. Quanti led devo comprare? Ma sopratutto di che diametro?
Non rientra nella SdG invece la normale aspirazione a migliorarsi apprendendo nuove tecniche, esempio:
Non ho mai realizzato un PID ma vorrei provarci, quali libri/tutorial leggere?
I portatori di SdG raramente sono portatori sani, spesso invece contagiano altri soggetti potenzialmente "infettabili". Curiosamente in questo caso i due soggetti non collaborano in un progetto comune, ma litigano immediatamente "forkando" il progetto in due progetti completamente differenti ed ovviamente incompatibili.
Altri esempi:
Vorrei costruire un robot bipede che gira per casa, mi prende gli oggetti, corre, e posso controllarlo con il telecomando della mia playstation. Premetto che non so quasi niente di elettronica e di programmazione
Scusate vorrei che qualcuno mi aiutasse a partire da zero e costruire un robot please!!aiuto urgente grazie!!
vorrei un robot che vada in giro con i cingoli o ruote e che lo possa radiocomandare e con un arma un po tipo robot arena. Io non so niente di come si costruisce un robot e vorrei imparare vi supplico rispondetemi o bisogno grazzie
I Nerd come me ben sanno chi sia "il signor" Gundam (anche se personalmente non sono appassionato di questa roba), in ogni caso se non lo sapete c'è sempre il buon caro vecchio Google.
In aggiunta alla definizione di officinerobotiche, ci tengo ad aggiungere alcuni "sintomi" che spesso si accompagnano agli individui affetti da tale malattia:
  • La richiesta di "dritte". "Dritta" è uno dei termini più cari ai malati in fase primordiale. Si chiedono semplicemente delle "dritte": cosa c'è di più lecito da chiedere? Quale termine più adatto? Voglio dire... Esiste google, esiste wikipedia, esistono tanti forum specializzati nei quali le risposte alle domande spesso ci sono già... Quindi che male c'è a chiedere una "dritta" ? Giusto così per tenere su il morale.
  • L'utilizzo di un linguaggio normalmente atipico ma tipico di questo ceto sociale di persone: sovrabbondanza di lettere K, assenza pressochè totale di lettere H, raddoppio delle lettere Z soprattutto sui "grazie" come per dare enfasi al fatto di essere persone educate, che sanno ringraZZiare.
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