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PLC Forum


Comunicazione S7-300 Ptp


tornado

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ciao a tutti ho un problema, non riesco, attraverso hyperterminal a far comunicare un plc s7-314c-2ptp con il mio pc, la parte hw credo sia corretta, dalla porta del plc ho collegato i canonici 4 fili per la trasmissione 485 full duplex, e lato pc ho un convertitore 485-232, vedo, quando vado in comunicazione una serie di caratteri ascii che non sono coerenti con la stringa che spedisco dal plc (spedisco CIAO).

cosa sta succedendo, qualcuno può aiutarmi??

ciao grazie.

tornado

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  • 3 years later...

salve a tutti, parliamo di un impianto del '99 quindi recente, su costruzione dello stesso anno,con tanto di certificazione (una casetta acquistata da mio padre in costruzione). Apro la scatola di derivazione (tra l'altro in 45mq hanno usato solo due scatole di derivazione mah...) ed oltre a cavi di prese e luci ci passano tranquillamente i fili dell'antenna , tantopiu' senza neanche i separatori nella scatola ... In bagno, la presa e' stata posta sopra al lavabo (montata a 1mt da terra quindi ) senza neanche utilizzare un presa stagna . Le prese in ogni locale sono tutte in cascata, piu' che altro per l'angolo cottura dove c'e' maggiore assorbimento sono presenti 3 scatole tutte in cascata (entra in una ed esce entrando nell'altra). In ultimo, corrugato dal centralino al box che porta un cavo 2x1,5 ed in piu' senza terra.

Dato che la casa ha subìto a fine lavori il controllo ASL per abitabilità ed hanno esigito che il bagno fosse completo dei sanitari , perche' gli stessi funzionari non sono preposti anche al controllo dell'impianto , non dico che debbano aprire le scatole, ma una presa sopra al lavabo (a 20 cm dal rubinetto)senza un minimo di accorgimento...

Scusate lo sfogo, ma spendere dei soldi in piu' per avere giustamente un impianto a norma e poi vedere sti bestiari fa venire i nervi.

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Il punto è che ci sono troppo enti preposti al controllo con il risultato che non controlla nessuno. Si parte dall'ufficio di igiene e sanità che dovrebbe controllare che la porta dia sul corridoio o che ci sia l'antibagno o adeguata areazione e si arriva ai VVFF.

Poi controllano che ci sia il giallo-verde,di misure neanche a parlarne.

Forse le cose potrebbero cambiare in bene se si crea la figura del perito edile. Un professionista pagato dal cliente per seguire i lavori,il rispetto dell'opera d'arte e che alla consegna dell'immobile rilascia dei certificati di collaudo.

La fregatura o il punto debole si può avere solo nella compravendita.La ditta edile si fà firmare da un tecnico compiacente i collaudi. La soluzione ovvia è l'acquirente che si porta appresso il proprio tecnico e che contralla i certificati/lavori.

In questo secondo caso quanto può costare la consulenza? Non molto e si và sul sicuro.

Nel tuo caso le cassette di distribuzione avreste dovuto aprirle all'atto dell'acquisto e tirare sul prezzo.

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voglio fare l'avvocato del diavolo.....

potrebbe essere tutto a posto in quella casa

In bagno, la presa e' stata posta sopra al lavabo

non esistono norme o indicazioni specifiche sulla distanza del lavabo dalle prese o altre apparecchiature elettriche (sono normalizzati solo le distanze dalla vasca o piatto doccia)

Le prese in ogni locale sono tutte in cascata

e chi lo vieta ? bisogna dimensionare la linea opportunamente (penso che sia stato messo un c16 come protezione e le prese siano da 16A, quindi sempre 16A è la massima corrente ammissibile)

corrugato dal centralino al box che porta un cavo 2x1,5

se nel box è tutto a doppio isolamento la terra non serve.

oltre a cavi di prese e luci ci passano tranquillamente i fili dell'antenna

le norme si riferiscono ad una pari classe di isolamento tra i cavi (specificato cavi), di solito questo accade per variazioni a lavori finiti, quando devo portare una antenna dove non è stata prevista in fase di realizzazione, se si vuole fare i pignoli basta togliere l'antenna dove passa con le cordine a 230V.

comunque SE in base alla dichiara (46/90) TUTTI i lavori sono menzionati allora anche se ci sono delle difformità normative, colui che ha firmato dice di aver analizzato i problemi e garantisce personalmente che non ci sono rischi rilevanti

P.S. la grande lacuna della legge è che si parte dal presupposto che TUTTI quelli che hanno l'abilitazione professionale, conoscano a menadito tutto. Purtroppo ci sono molti che fanno perchè hanno sempre fatto così( ignorando i motivi o i propri possibili errori), oppure perchè non hanno una sviluppata deontologia (basta che non dia problemi fino a quando do la garanzia, poi...).

Secondo me un buon tecnico lo si vede in queste cose, mettersi sempre in discussione e cercare sempre il proprio miglioramento, alla lunga il migliore biglietto di presentazione sarà rappresentato semplicemente dalle opere eseguite.

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se nel box è tutto a doppio isolamento la terra non serve.

su questo non sono d'accordo: se io alla presa del garage attacco un utensile o altro apparecchio che in genere non sono a doppio isolamento(considera che nel box ci sono prese?

Il fatto dell'antenna nella stessa scatola : i corrugati sono separati, ma non ci sono divisori e per di piu' i corrugati della corrente sono adiacenti all'interno della scatola, con quelli dell'antenna e quindi anche volendo metterli non ci sarebbe la possibilità.

comunque al di la' dei particolari e' assurdo che chi rilascia certificazioni di questo tipo non sia soggetto a verifiche dallo stesso ente che gli ha rilasciato la stessa abilitazione. se ha fatto un impianto del genere in 40mq mi immagino in ville che puo' combinare....

:angry::(

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su questo non sono d'accordo: se io alla presa del garage attacco un utensile

hai pienamente ragione, le prese non sono a doppio isolamento e quindi sono obbligatoriamente con conduttore di terra, non avevi specificato se ce ne erano.

se ha fatto un impianto del genere in 40mq mi immagino in ville che puo' combinare....

purtroppo di personaggi del genere è pieno perchè lavorando con molte (troppe) scorciatoie abbassano notevolmente i prezzi. E oggi il prezzo è la prima cosa che si guarda :senzasperanza:

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purtroppo di personaggi del genere è pieno perchè lavorando con molte (troppe) scorciatoie abbassano notevolmente i prezzi. E oggi il prezzo è la prima cosa che si guarda

Parole sagge. Non ho una enorme esperienza, ma la prima e spesso l'unica cosa che mi è stata chiesta per la realizzazione è stato il prezzo, la seconda l'estetica, mai sicurezza, la continuità di servizio, eventuali soluzioni specifiche o altro che valorizza davvero un impianto. Inutile dire che alcuni lavori sono stati presi da altri per questioni d prezzo inferiore, ma quando per varie situzioni mi è capitato di verificare come era stato fatto il lavoro spesso ho riscontrato forti "carenze" (doppini telefonici assimeme alla 220, sottodimensionamento cavi, mancanza di terra, giunte fatte dappertutto) o nel migliore dei casi soluzioni molto limitate (es pochissimi sezionamenti). La maggior parte dei clienti era ignara di ciò che era stato fatto, altri hanno riscontrato subito problemi.

Brevissima considrazione. Tra coloro che lavorano male immagino che rientrino queste due categorie: gli ignoranti che pensano di lavorare bene, ma non conoscono ne l'elettrotecnica, ne le normative e neppure il buon senso, e quelli che cercano il profitto consci degli errori e delle normative non rispettate.

Purtoppo alla fine quello che conta è la firma sulla dichiarazione di conformità: se si assume la responsabilità di metterla tutto è ok, e nel 99% dei casi è tuto ok perchè i controlli sono davvero pochi, a volte superficiali. Anche eventuali azioni legali sono rare per impianti piccoli, per le cifre in gioco che non giustificano le spese legali e per spesso grande ignoranza dei periti (sono in causa con una ditta edile per dei lavori di ristrutturazione piuttosto gravi e ho potuto verificare quanto poco siano esperti certi periti).

Scusate lo sfogo... spero che queste righe possano aprire gli occhi a qualche utente.

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:clap: :clap: :clap:

quoto in pieno il pensiero di Lorenzo ed aggiungo che forti pressioni vengono anche da parte di chi ti commissiona il lavoro, il quale con grande frequenza è l'insieme di

gli ignoranti che pensano di lavorare bene, ma non conoscono ne l'elettrotecnica, ne le normative e neppure il buon senso, e quelli che cercano il profitto consci degli errori e delle normative non rispettate
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Mi fa piacere che qualcun'altro la pensi come me.

Sono certo che una altissima percentuale degli "abituè" di questo forum non rientra nelle categorie citate:

- fattore "ignoranza": chi discute o si interessa degli argomenti trattati su questo forum dimostra già un vivo interesse che è propedeutico alla conoscenza di ciò che serve a realizzare impianti a regola d'arte, senza contare l'oggettiva competenza di molti utenti di cui ho letto interventi veramente completi. Naturalmente non sono all'altezza di giudicare nessuno e nemmeno lo farei se avessi le competenze necessarie (mi limito ad una coniderazione piuttosto generica, quasi filosoica) :)

- fattore "speculazione": chiunque abbia una passione ed una adeguata coscienza, nonche preoccupazione di non rispettare le normative (o la regola d'arte), in assenza di pressioni particolarmente forti, cerca di operare sempre nel modo corretto evitando di lesinare dove non si dovrebbe.

Ribadisco che non è mia intenzione generalizzare o fare di ogni erba un fascio....

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Il primo caso (ignoranti che ignorano) sono quelli piu' pericolosi per me...

Mi rimane strano pero' che queste persone siano riuscite a certificarsi , senza avere assimilato o essersi mai curato dei principi della fisica ed elettrotecnica....

MMMMAH!!...... :unsure::huh:

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Il primo caso (ignoranti che ignorano) sono quelli piu' pericolosi per me...

Mi rimane strano pero' che queste persone siano riuscite a certificarsi , senza avere assimilato o essersi mai curato dei principi della fisica ed elettrotecnica....

Prova ad andare da un grossista di materiale elettrico e chiedere agli installatori se conoscono la legge di ohm; a mio avviso si fatica ad arrivare al 10% :(

In ogni caso non occorre essere capaci di lavorare e nemmeno conoscere le normative per poter emettere la ddc, ma solo aver lavorato un minimo periodo (non ricordo quanto) in un'azienda del settore ed aprire partita iva :( :(

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