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DI.CO


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1 ora fa, Microchip1967 scrisse:

Io nelle mie offerte quoto sempre a parte il collaudo finale e gli allegati alla Di.co,

questo burocratese non lo capirò mai, non posso quotare la dichiarazione ma gli allegati si?  

 

 

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3 ore fa, Microchip1967 scrisse:

 

Io continuo a dire che una Di.Co, correttamente realizzata, è una garanzia sia per il cliente ma anche per l'installatore che puo' dimostrare quanto realizzato e tutelarsi anche da modifiche fatte da persone inesperte o pasticcione

:thumb_yello:

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Maurizio Colombi
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Io continuo a dire che una Di.Co, correttamente realizzata, è una garanzia sia per il cliente ma anche per l'installatore che puo' dimostrare quanto realizzato e tutelarsi anche da modifiche fatte da persone inesperte o pasticcione

Tutelarsi verso cosa? Con quali mezzi? Adducendo quali fantastiche ipotesi?

La misura della resistenza di terra... che se la fai il giorno dopo è diversa da quella che hai rilevato e (volontariamente) inserito negli allegati facoltativi?

La quantità di "filo" delle svariate misure... che hai utilizzato per realizzare l'impianto... che nessuno mai indica di preciso?

La planimetria dell'appartamento con la disposizione di tutti i passaggi delle tubazioni e la posizione degli apparecchi che hai (volutamente) inserito negli allegati facoltativi?

Solo per portare alcuni esempi...

 

Questo piccolo "fuori testo", mi sembra molto significativo: ho una cliente che lavora in CamCom, qualche tempo fa le si è liberato un appartamento e mi ha chiesto di andare a controllare l'impianto elettrico. 

L'impianto era realizzato con tutti i canoni della buona regola dell'arte, perfettamente protetto, con i conduttori del colore prestabilito, con apparecchi Light, addirittura il differenziale riportava la data 2003... e gli altri automatici la data 2004. Ho comunicato alla signora che avrebbe dovuto essere in possesso della regolare Dichiarazione di Conformità dell'impianto elettrico, ma mi disse: "c'era, me l'aveva data il costruttore, ma non la troviamo, forse l'ha portata con se l'inquilino"!

Strano, non si consegna l'originale della dichiarazione all'inquilino! Si rivolga all'impresa che ha realizzato l'impianto e si faccia rilasciare la copia del documento o, ancora meglio,  lei che lavora in CamCom, ricerchi la copia della Dichiarazione che obbligatoriamente dovevamo consegnare... ed il gioco è fatto!

Risposta: "Ma signor Colombi, lo sa dove vanno a finire quei documenti?"

Ma ce ne sarebbero altre da raccontare... fate vobis!

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Considerate che qualcuno è riuscito pure a fare una DICO  su un impianto che necessitava di progetto ( ovviamente mancante )da parte di professionista abilitato ma per adesso nessuno è intervenuto,,,,:whistling: Tanto per confermare quello che ha detto Maurizio...  certo in caso di infortunio o incendio li son cavoli amari in un processo...  

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Maurizio Colombi
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Considerate che qualcuno è riuscito pure a fare una DICO  su un impianto che necessitava di progetto 

 

Questo è un caso limite! Ma non c'è da meravigliarsi di nulla!

 

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Maurizio, sappiamo bene come vanno certe cose, hai ragione. In quella camera di commercio non si lavora certo "a regola d'arte" come in tanti altri posti. Ma io non sono loro.

Io rilascio un inutile Dichiarazione di conformità solo perché la legge mi obbliga, ok!

Ma poi rilascio gli allegati perché costituiscono allo stesso tempo un progetto dell'impianto, una dimostrazione tecnica che le mie scelte installative sono fatte non a caso ma ma in base a valutazioni tecniche sensate, un libretto istruzioni per un uso corretto dell'impianto stesso e, perché no? Un utile strumento per il professionista che dovesse intervenire domani sull'impianto che io ho realizzato, Se non ci fosse la dico e se non fossero obbligatori li rilascerei lo stesso ( a meno che non fosse il cliente a rifiutarli ) perché lo considero un modo professionale di lavorare.
Nei miei preventivi la voce "documentazione tecnica" (non dichiarazione di conformità) è quotata singolarmente perché ritengo che sia onesto farlo nei confronti del cliente.

Insomma Si cerca di svolgere il proprio mestiere onestamente e professionalmente, in scienza e coscienza come si suol dire.

Se poi il funzionario della CCAA o quello del comune prendono i documenti che io ho consegnato e li buttano nel camino... beh io la mia parte l'ho fatta, la loro non posso farla.

Ne ho sentite e viste anche io credimi e non mi stupisco di certo, ma al posto di quella signora dopo aver detto "Ma signor Colombi, lo sa dove vanno a finire quei documenti? ( come se tu avessi detto una fesseria) mi sarei sotterrato dalla vergogna. Lei magari ci rideva sopra.

 

 

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Maurizio Colombi
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Nei miei preventivi la voce "documentazione tecnica" (non dichiarazione di conformità) è quotata singolarmente perché ritengo che sia onesto farlo nei confronti del cliente

 

Perfetto! non fa una piega!

Anche nelle proposte di vendita delle automobili sono quotate a parte le telecamere posteriori, i sensori di parcheggio, la vernice metallizzata, i cerchi in lega... ed il cliente decide se acquistarli o non acquistarli,

Come ti comporteresti se il tuo cliente decidesse di non acquistare (e te lo comunicasse) i vari accessori che proponi come optional alla Dichiarazione di Conformità, e che chiami "documentazione tecnica? Oltre che essere preventivista, progettista, installatore, dell'impianto elettrico; oltre che essere venditore di alcuni "optional" o migliorie da realizzarsi nel corso dell'installazione (per recuperare qualche denaro in più) dobbiamo metterci a contrattare anche la "vendita" degli allegati "facoltativi" alla Dichiarazione di Conformità?

Del resto ne hai indicato il costo, alla stregua di 10 prese in cucina anzichè 8, o di placche in metallo anzichè in tecnopolimero... lasciando libera scelta di accettare o meno la tua proposta!

Senza considerare che uscendo dalla casa del cliente a cui hai portato il preventivo, incontrerai qualcuno che sta portando la sua "migliore offerta" per la realizzazione dell'impianto, che potrebbe essere di qualche centinaio di europei più bassa della tua, ma soprattutto dove non ci saranno scritti chiaramente i vari importi relativi ai "fronzoli" della Dichiarazione.

Qualsiasi cosa sia scritto nel prezziario delle varie CamCom, credo che il rilascio della Dichiarazione di Conformità sia da ritenersi compreso nel prezzo dell'intervento,indipendentemente se uno vuole rilasciare la stessa:

in versione "base" o in versione "elaborata",

su modulo prestampato "Buffetti" o su modulo personalizzato, 

in carta semplice 80g o su pergamena filigranata tirata a mano,

in semplice copia o in 10 copie... ecc. ecc.

Ma questa è solo una mia ipotesi, che va avanti da quando esiste la Dichiarazione di Conformità dell'impianto elettrico.

 

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10 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:

Come ti comporteresti se il tuo cliente decidesse di non acquistare (e te lo comunicasse) i vari accessori che proponi come optional alla Dichiarazione di Conformità, e che chiami "documentazione tecnica?

Ma non li propongo come optional. Ripeto la domanda che ho già fatto precedentemente: dove sta scritto che ogni voce in un preventivo deve per forza essere considerata opzionale solo perché è individualmente quotata.

La voce "documentazione tecnica" o "allegati tecnici alla dico" o " dico e allegati" , chiamala come vuoi, non è opzionale più di quanto lo siano il differenziale o la messa a terra.

Il differenziale a riarmo automatico anziché normale, le placche in metallo personalizzate col nome del proprietario (adesso le fanno) anziché in tecnopolimero standard, la chiamata di emergenza in bagno, la tapparella elettrica, la lampada di emergenza nello sgabuzzino, invece sono si  optional non perché sono quotati singolarmente me perché la legge non ti obbliga a farli. Dove sta il problema? Nel fatto che il cliente non lo sa? Bene, glie lo spiego io come ho sempre fatto.

D'altra parte il collega che la documentazione la fa per bene ma compresa nel prezzo ci perde le stesse ore che ci perdo io, no? Che fa? Rinuncia a farsi pagare quelle ore? Ne dubito. Ma se lo fa  si prenderà il lavoro offrendo il medesimo servizio ad un prezzo inferiore al mio perché regala parte del suo tempo, non certo perché non ha quotato individualmente la dico.

Perciò ti rispondo che mi comporterei allo stesso modo in cui mi comporterei se il cliente decidesse di non acquistare la messa a terra o il quadro di distribuzione. Se poi uscendo incontrassi un collega disposto a installargli l'impianto senza messa a terra facendogli risparmiare un bel malloppetto forse perderei la commessa, non sarebbe la prima volta che succede e nemmeno l'ultima. Gli "installatori" che lavorano in "ignoranza e incoscienza" costano poco (io senz'altro di più). Non mancavano quando la dico non esisteva e non sono senz'altro diminuiti da quando esiste. Solo che adesso rilasciano la dichiarazione di conformità (le due paginette ministeriali senza allegati naturalmente) anche se l'impianto conforme non lo è. Tanto chi va a controllare? Finché non succede niente nessuno.

La pergamena filigranata fatta a mano? Beh.. si, quello è senz'altro un optional :)

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Maurizio Colombi

Ci stiamo girando intorno...

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La voce "documentazione tecnica" o "allegati tecnici alla dico" o " dico e allegati" , chiamala come vuoi, non è opzionale più di quanto lo siano il differenziale o la messa a terra

La Dichiarazione di Conformità è obbligatoria, e con lei anche gli allegati obbligatori.

Tutto il resto è abbellimento, optional, parata di fondoschiena...

Se tu (per dormire sonni tranquilli) alleghi alla Dichiarazione di Conformità una risma di carta stampata con tutto quanto ritieni utile alla tua tranquillità, e questi documenti NON sono elencati negli allegati obbligatori, e mi imponi che io paghi per queste cose... parliamone!

Pago "l'obbligatorietà": il differenziale, la terra, l'interruttore vicino all'ingresso della stanza... ma non l'optional, e queste cose non elencate negli "allegati obbligatori" lo sono.

Ma ognuno è libero di pensare a modo suo, io la vedo così, tu la vedi cosà, un altro la vede cosò... e tutti abbiamo ragione!

Passo e chiudo! :)

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La Dichiarazione di Conformità è obbligatoria, e con lei anche gli allegati obbligatori.

E fin qui siamo d'accordo ma la domanda è "se sono obbligatori devono per forza essere anche gratuiti?

Penso di no perché tu stesso dici:

Quote

Pago "l'obbligatorietà": il differenziale, la terra, l'interruttore vicino all'ingresso della stanza...

Altra domanda: "se vanno pagati non possono essere quotati individualmente in quanto obbligatori?"

 

Quote

.. ma non l'optional, e queste cose non elencate negli "allegati obbligatori" lo sono

Quali?

 

Quote

Ma ognuno è libero di pensare a modo suo

Vero.

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  • 2 weeks later...

stavo rileggendo l'allegato di microchip, e mi sembra di capire che di. co. ed allegati sono compresi solo se esistono già gli allegati tecnici completi ( voci   100.30.10.10  e   10.30.20.10),

 

 

 

altrimenti sotto ci sono tutte le voci quotate una per una,  quindi per me, salvo questi due casi,  e non si vuole lavorare gratis, vanno messi in preventivo e fatti pagare, 

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del_user_158461

Esiste libertà di pensiero e di parola......

Io personalmente ritengo che nei preventivi presentati, tra le altre voci, sia obbligatorio descrivere che venga rilasciata fattura e dichiarazione di conformità con allegati compresi, ma non ritengo necessario quotare le voci per le relate degli stessi.

Ma chiarisco, non quotarle, non vuol dire che non vanno pagate, vanno opportunamente remunerate in un riepilogo consuntivo ed onnicomprensivo con dettaglio dei materiali, manodopera eventuali trasporti, noleggi, che deve essere inserito nel preventivo stesso.

Chiarisco inoltre che chi le vuole quotare è libero di farlo, senza voler far pensare che escludendole dal preventivo si possa eseguire ugualmente il lavoro senza la documentazione necessaria.

Grazie

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Microchip1967
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stavo rileggendo l'allegato di microchip, e mi sembra di capire che di. co. ed allegati sono compresi solo se esistono già gli allegati tecnici completi ( voci   100.30.10.10  e   10.30.20.10),

 

Esattamente quello che stavo cercando di spiegare.Se il progetto è fatto correttamente non ti serve fare molto in quanto hai già tutto il necessario.

Viceversa se devi realizzare il tutto perchè non presente o fatto male hai dei tuoi costi aggiuntivi che ovviamente devono essere coperti da qualcuno

 

il 22/9/2017 at 22:36 , Maurizio Colombi scrisse:

Tutelarsi verso cosa? Con quali mezzi? Adducendo quali fantastiche ipotesi?

La misura della resistenza di terra... che se la fai il giorno dopo è diversa da quella che hai rilevato e (volontariamente) inserito negli allegati facoltativi?

 

Ha preso proprio l'esempio esatto che ha salvato me e il cliente da una grande rogna.

Verifica preispettiva eseguita in un'ufficio: eseguo i controlli e mi ritrovo una resistenza di terra di 250 ohm in pieno centro citta.

verifico sulla mia ddc e trovo un valore di 0,87. eseguiamo tutti i vari controlli e alla fine troviamo il neitro in cabina enel non collegato a terra.

Se nel frattempo fosse avvenuto un incidente e io non avessi potuto provare che hai tempi avevo eseguito i collaudi (non solo barrando una crocetta, ma portando prova documentale), secondo te chi avrebbero incolpato?

Altro caso: adeguamento impianto esistente.Non c'è la possibilità di portare il conduttore di protezione ad un gruppo prese.Si ecide quindi che in quel punto si dovranno utilizzare solo apparecchi in classe II.Vengono modificate le prese e apposti gli avvisi.Fatto il collaudo e documentato il tutto

Dopo 2 ani l'inquilino si lamenta che "sente la scossa" nell'appartamento.Vai a controllare e il "tecnico di turno", dovendo collegare il pc, cambia le prese esistenti con altre che permettono l'uso di apparecchi in classe I.A questo punto, documentazione alla mano, viene ripristinata la situazione precedente ed addebitato il costo all'inquilino.

Se qualcuno si fosse fatto male e io non avessi avuto la documentazione?

Per quanto riguarda i preventivi: io quoto separatamente tutte le voci (documentazione compresa), ma l'offerta prevede l'accettazione totale, non solo quello che vuole il cliente.

Se vuole una cosa diversa stilo una nuova offerta, ma le voci relative alla documentazione tecnica (ovviamente commisurate al lavoro) ci sono sempre.

Per quanto poi riguarda la Camera di Commercio al momento lei riceve, tramite lo sportello unico, solo la prima pagina

 

 

 

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 non capisco perchè una prestazione obbligatoria come la di.co debba essere gratuita. un installatore professionale ne considera il costo e se la fà retribuire spalmandola sulle vari voci di capitolato. se ne indica un costo a parte non ne vedo il problema visto che essendo un obbligo deve per forza essere redatta pena la non esecuzione del lavoro stesso. nel mio lavoro la targatura degli impianti termici è obbligatoria per delibera regionale,  ha un costo ben preciso giusto per fare capire al cliente il PESO delle scartoffie e del tempo perso al pc.  non esiste che si faccia una manutenzione a chi  rifiuti di retribuire quella quota. semplicemente si lo manda a spendere da altre parti tutelandosi visto le sanzioni in gioco.

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  • 2 months later...

SALVE!  VOLEVO DOMANDARE SE UNA DITTA DI IMPIANTI ELETTRICI ABILITATA ALLA 37/08   , VUOLE CESSARE ATTIVITA" QUINDI CHIUDERE LA P .IVA  E POI RIAPRIRE TRA QUALCHE ANNO L" ABILITAZIONE ALLE 37 /08  GLI SARA" DATA COMUNQUE??    

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Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

La tua richiesta avrà sicuramente più visibilità se inserita come nuova discussione con un titolo adeguato.

Per favore rIproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione, possibilmente senza scrivere tutto in maiuscolo!

 

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