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Valvola di sfogo aria: come si controlla che sia funzionante?


cynarino

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Un saluto a tutti.

La caldaia in questione è una IMMERGAS AVIO 24 MAIOR del 2001

 

Nel suo manuale tecnico, al paragrafo "Eventuali inconvenienti e loro cause", trovo il seguente punto:

"- Presenza di aria all’interno dell’impianto. Verificare l'apertura del cappuccio dell'apposita valvola di sfogo aria"

Questa valvola, collocata alla sommità del vaso di espansione (un CIMM RP250 da 8 lt), è praticamente identica a quella in figura ed il suo piccolo cappuccio zigrinato, che sembra anch'esso di ottone come il corpo principale, appare in verità piuttosto incrostato (c'è un'efflorescenza bianca nella stretta fascia liscia sotto la sua zigrinatura unita ad una colatura verde rame; osservandolo con attenzione non ho notato su questo cappuccio nessuna apertura (o foro) che invece, secondo il manuale dovrebbe ovviamente esserci per permettere lo sfogo dell'aria.

 

Ho cercato lumi in rete ma niente e quindi  vi chiedo un aiuto... dove è ubicata quest'apertura sul cappuccio?

Grazie mille.

jolly.jpg.7acdaeab7928a0f8557700028fa31a90.jpg

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Ciao, se c'è aria nell'impianto  non ci sono anche termosifoni che non si scaldano bene? S'è così  potresti togliere l'aria anche dalle valvole di sfiato dei termo naturalmente partendo da quello che scalda meno .

Saluti

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devi svitare il cappuccio zigrinato di un  paio di giri e li sotto c è il forellino dove esce l aria o un po d acqua se la valvola è malfunzionante.

può darsi che l abbiano chiusa perchè trafilava acqua.

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Grazie di cuore per le risposte, ragazzi.

 

@ anguspap: la rotazione per svitare il cappuccio zigrinato è in senso antiorario come per le viti?

 

@ Tonyrip: la valvola di sfogo aria finora non è stata mai toccata da nessuno e mi tocca controllarla adesso che ho dei problemi con la caldaia.

 

In poche parole, quando accendo il riscaldamento, il bruciatore parte regolarmente (fiamma a palla) ma dopo alcuni minuti la lancetta del manometro della caldaia comincia a salire di valore e dai 1-1,1 bar iniziali (termosifoni spenti) arriva lentamente a 3 bar; a questo punto, contrariamente a quanto mi aspettavo, non interviene la valvola di sicurezza 3 bar per l'impianto ma cominciano a colare diverse gocce di acqua in una zona collocabile nella sommità del vaso di espansione, forse  in prossimità del suo raccordo con la valvola di sfogo aria ... a quel punto per far scendere la pressione son costretto a spegnere il riscaldamento.

A freddo, ho aperto anche le valvole di sfiato di alcuni termosifoni ed ho notato che esce subito acqua.

 

Non sono un esperto ma sospetto che le cause del problema relativo al notevole aumento della pressione possano essere:

- valvola di sfogo aria bloccata dalle incrostazioni/ossidazioni alla base del cappuccio

- vaso d'espansione che necessita del ripristino della precarica (che, da manuale tecnico, è di 0,8 bar)

- vaso d'espansione con membrana lacerata

 

Rimango tutt'orecchi se qualcuno avesse qualcos'altro d'aggiungere in merito a questo problema.

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Sergio Dondolini

Sicuramente il problema è nel vaso di espansione, prova con un compressore a riportare la pressione a 0,8 se regge bene alrimenti devi cambiare il vaso.

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valvola in senso antiorario ma non c entra col tuo problema,concordo con sergio ma sembra più rotto che scarico il vaso.

il vaso si ricarica a caldaia vuota,senz acqua e si lascia anche uno sfiato aperto.

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Grazie per le dritte!

Ok, quindi la valvola jolly non c'entra un bel niente in questo problema.

 

Mi risulta che per verificare che il vaso di espansione sia rotto basta solo spingere con un oggetto appuntito il pirulino della sua valvola di ricarica (che è simile a quella dei pneumatici)... se esce acqua allora la membrana interna è di sicuro lacerata ed il vaso va di forza sostituito con uno nuovo... dico bene?

PS: a differenza di altri casi non credo sia possibile sostituire la sola membrana dato che, a parte 2 attacchi (1 maschio alla base +1 femmina in cima per la jolly), con  non vedo altri accessi sulla superficie del vaso.

 

Vorrei arrangiarmi da solo per questo lavoro ma non avendo mai messo mani in vita mia su una caldaia temo di far più danno che utile e quindi ho contattato un tecnico che verrà domani mattina. Sarà una buona occasione per imparare.

Il primo controllo che gli chiederò di eseguire subito sarà proprio quello del "pirulino" e se dalla valvola del vaso non uscirà acqua proveremo con il ripristino della precarica.

 

 

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Sergio Dondolini

Si  quello che dici è corretto, poichè in pratica all'interno del vaso di espansione si trova una camera d'aria, se questa è bucata naturalmente entra acqua, che esce se apri il tappino che serve per gonfiare la membrana e in questo caso non è come le membrane dell'autoclave che si può sostituire, qui va cambiato tutto il vaso di espansione.

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Diagnosi corretta!

Si trattava proprio del vaso d'espansione che, fortunatamente, era del tutto scarico; il tecnico ha ripristinato la precarica ad 1 bar (come indicato dalla nuova revisione del manuale) ed ora funziona tutto a meraviglia. A riscaldamento acceso e regolato alla temperatura minima adesso il manometro raggiunge al massimo i 2 bar; anche se il manuale afferma invece che tale valore dovrebbe essere compreso fra 1 e 1,2 bar il tecnico mi ha detto di stare tranquillo perché entrano in gioco diverse variabili impiantistiche, prima di tutte il numero e l'ubicazione dei radiatori.

 

Per completezza ho verificato anche il cappuccio della valvola jolly; una volta svitato completamente in senso antiorario ho scoperto che l'apertura di cui chiedevo era costituita da una piccola finestrella rettangolare (più o meno di 2x6 mm) intagliata nella fascia sotto la zigrinatura del cappuccio che era completamente ostruita; una volta pulita ho rimesso il cappuccio lasciandolo però svitato di un paio di giri onde consentire l'eventuale sfogo di aria.

 

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non è che perdeva acqua dal vaso: era il vaso a riempirsi perchè nell'altra metà non c'era aria pronta a compensare l'aumento di pressione. Il fatto che la valvola di sicurezza non abbia sfogato l'aqua potrebbe essere dovuta a:

 

  • il circuito primario non ha raggiunto la pressione "critica";
  • valvola difettosa
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@ anguspap: infatti la questione me la ero posta anch'io ... perché prima della perdita non era intervenuta la valvola di sicurezza al raggiungimento dei 3 bar? Tant'è che ieri lo fatto pure subito presente al tecnico che mi ha risposto un qualcosa di simile al concetto che il circuito non aveva  raggiunto la pressione critica. A suo parere, almeno da un controllo visivo, questa valvola di sicurezza (caratterizzata da una cartuccia azzurra) è a posto e dal giorno della prima accensione non è mai intervenuta ... mi auguro vivamente che non ci sia un difetto occulto.

 

Per la cronaca le gocce colavano lungo i due fianchi laterali del vaso di espansione a partire da una zona collocabile sulla sua sommità (e lo dico perché inizialmente aveva un velo di polvere e così ho potuto vedere la loro sottile scia) ma il punto preciso della fuoriuscita resta un mistero in quanto:

- la valvola jolly è rimasta sempre asciutta in tutte le sue parti (cappuccio, corpo e filettatura di raccordo con il vaso)

- nella parte visibile (fronte e fianchi) il corpo in metallo del vaso non presenta buchi; il retro è praticamente aderente al boiler e, almeno nella parte ispezionabile con una pila, non sembrava bagnato.

Chissà da dove diavolo provenivano di preciso quelle gocce.

 

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la butto li,sparo un ipotesi.

la tua valvola di sicurezza è bloccata o giù di lì quindi a 3 bar non apre mentre invece il tuo vaso d espansione

non regge i 3 bar e comincia a perdere/trasudare.

al di là di questa ipotesi(potrei averci preso come aver detto una sciocchezza)la valvola di sicurezza la cambierei.

la valvola jolly è una sorta di sfiato automatico dell aria,un autospurgo!

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@ anguspap: grazie davvero del consiglio e concordo con te sul valutare una possibile sostituzione della valvola perché la sicurezza non è mai abbastanza; tuttavia potrebbe esserci un'altra incognita rappresentata dal manometro della caldaia ... segna esattamente la pressione reale?

In questi giorni ho sempre osservato i suoi valori e non sono allarmanti; poi, adesso che ho imparato dal vivo come si fa, per la tutela dell'impianto provvederò ogni anno a controllare (ed eventualmente a ripristinare) la precarica di 1 bar del vaso di espansione.

 

Approfitto del tema per chiederVi chiarimenti sulla valvola di sicurezza 3 bar; l'Immergas Avio 24 maior ha il corpo collettore di mandata in figura:

5a183531a6a70_Corpocollettore.jpg.d9a821c010941128a926f0169d665fff.jpg

1) per sostituire la valvola di sicurezza è sufficiente cambiare questa cartuccia (che io, da ignorante, avevo scambiato per un rubinetto)?

cartuccia.jpg.04d4ffdcd9eb72ba708f3715595f497e.jpg

2) qualora questa valvola dovesse intervenire per superamento dei 3 bar nell'impianto di riscaldamento, a parte la fuoriuscita di acqua, resta qualche segno distintivo sulla cartuccia (es. espulsione della parte rossa, rottura di qualcosa, ...)?

 

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ti rispondo alla seconda domanda,quella valvola altro non è che un rubinetto come quello delle fontane di una volta.

nelle fontane spingevi il bottone verso l interno,vincevi la resistenza di una molla e usciva l acqua.

qui il lavoro lo fa la pressione dell acqua,verso i 3 bar vince la forza della molla,il pistoncino del rubinetto arretra e fuoriesce l acqua.

non viene espulso niente,non ricordo quanta resistenza fa ma se tu tirassi verso l esterno il pomello rosso vincendo la molla

apriresti il rubinetto.

ps la pressione del vaso non va controllata ogni anno.

ps 2 a me si intasò il manometro con l effetto che l acqua segnava 1 ma in realtà era molto di più e mi apriva la valvola di sicurezza

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Sei stato veramente chiaro nella spiegazione del meccanismo di funzionamento, grazie mille.

Poi nella caldaia c'è pure una valvola di sicurezza tarata ad 8 bar che è riservata all'impianto di produzione di acqua sanitaria; è distinguibile perché è colorata in azzurro anziché in rosso.

A dire il vero il manuale tecnico al paragrafo "Controllo e manutenzione annuale dell’apparecchio" dice "Verificare che la carica del vaso d'espansione, dopo aver scaricato la pressione dell'impianto portandolo a zero (leggibile sul manometro di caldaia), sia 1,0 bar"; è ovvio che non va seguito tutto a menadito e che su qualcosa si può sorvolare ma se controllo la pressione del vaso ogni anno (o giù di lì) penso che male non gli faccia.

Una serena domenica a tutti.

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