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strumento per misure


roberto8303

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Sandro Calligaro

Come dicevo tempo fa, è molto difficile fare misure sensate sulle uscite inverter è complicato: le due scale dei tempi (quel che succede dentro il periodo di PWM e quel che succede in parecchi periodi della fondamentale) sono molto diverse, quindi occorrono tanti campioni.

 

Una soluzione intermedia è quella di filtrare passa-basso (R-C) le tensioni, con una costante di tempo paragonabile al periodo di switching.

 

Hai verificato l'integrità degli IGBT su tutte e tre le gambe?

Potresti provare, per ciascuna gamba anche separatamente, con una resistenza collegata prima tra positivo del bus e uscita inverter e poi tra uscita e negativo.

Questo per evitare di confondere il ricircolo sul diodo con la commutazione dell'IGBT.

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Quote

 

Hai verificato l'integrità degli IGBT su tutte e tre le gambe?

si e anche i diodi sulle porte sono integri, questo problema della vibrazione lo fa sopratutto a frequenza maggiore di 30hz al di sotto sembra andare meglio.

Io non so se potrebbe essere un problema dell igbt stesso oppure uno dei 3 driver gate igbt che possono far restare acceso o spegnere con ritardo uno dei transistor interni all igbt, facendp "singhiozziare il motore" a velocità piu elevate.

che resistenza dovrei utilizzare? ma senza collegare il motore? potresti farmi uno schizzo per il collegamento cosi per chiarire meglio

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l unica cosa che noto è la 3°fase che si spegne con leggero ritardo 1,24 microsecondi evidenziando una linea pendente rispetto alle altre due fasi.

Potrebbe essere questo il rumore elettrico e quindi meccanico che produce il motore nella rotazione? sono a circa il 35% della velocità motore 4 poli 

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36 minuti fa, roberto8303 scrisse:

evidenziando una linea pendente rispetto alle altre due fasi.

 

Prova a scambiare la sonda. Se il difetto segue la sonda significa che la sonda non è stata perfettament calibrata (dovrebbe esserci un compensatore per ottimizzare i fronti)

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Sandro Calligaro

Per me la spegazione più plausibile è che l'IGBT di sotto in quella fase non si accende (è il guasto subdolo che immaginavo).

In alcune condizioni non cambia quasi niente (come nel caso che mostri), ma dipende dal segno della corrente.

 

Non poteva essere la sonda, perché il comportamento è diverso tra fronte di salita e di discesa.

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Quindi il problema e dell igbt stesso oppure di uno dei tre driver che inviano l impulso ai gate? Potrebbe essere il timer del pic16f che genera le tre uscite sfasate in perfetto sincronismo?o almeno dovrebbe...puo essere dovuto al quarzo? o qualche condensatore?

potrei organizzare un altra prova cioe misurare le tre grandezze all ingresso dei driver igbt. Per quando riguarda il problema comunque il motore funziona e regola lo sto provando a vuoto chissa se a pieno carico forse si attenua il problema...

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Sandro Calligaro

Se in altre schede quel difetto sulla transizione non c'è, allora è chiaro che la causa non può essere quella, ma io verificherei bene...

 

La prova che proponevo, ripensandoci si potrebbe anche fare solo misurando le tensioni esattamente come fai adesso, ma con motore scollegato.

 

Se un IGBT non commuta, ci sarà qualche fronte "stonato", o adirittura nessuna commutazione .

Per scrupolo, puoi collegare le sonde una volta tra uscita e negativo del bus, ed un'altra tra uscita e positivo.

Questo per tener conto della scarica attraverso l'impedenza della sonda e dell'oscilloscopio.

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a vuoto penso non riesco a farla perche il pic controlla tutti i parametri e va in errore se la corrente non e nei limiti

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Sandro Calligaro

Qualche ciclo lo fa, per potersi accorgere del problema.

 

Quanti sensori di corrente ci sono?

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Dovrebbero essere le tre resistenze da 0.5ohm usate per leggere la caduta di tensione ai capi e quindi sapere la corrente che scorre su ogni porta igbt almeno penso sia cosi non chiedermi troppe cose sull elettronica che non sono tanto specializzato su questo, per i motori non c e problema:)

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Sandro Calligaro

Esatto. Ne sai più di quanto pensi, mi pare :)
Questo farebbe pensare che l'algoritmo di controllo potrebbe anche non essere così semplice (V/f), ma mi sembrerebbe strano che siano riusciti a farlo con un PIC16F.

 

D'altra parte, il controllo (tanto più se semplice) si riesce a fare con una sola resistenza, ma probabilmente con il PIC non era possibile per il fatto che bisogna campionare in punti precisi.

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ecco le evidenziate nel riquadro, molte schede arrivano con queste resistenze con la bruciatura cioe scoppiano letteralmente, e cosi anche i tre driver evidenziati nel riquadro verticale,

a dire la verità in rete si trovano esempi di come programmare un pic per pilotare un motore ac 3 fase con controllo semplice v/f, adesso non sono in laboratorio ma appena riesco ti posto il tipo dei driver utilizzati.

PAPY1040.JPG

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Sandro Calligaro

Certo, il V/f si può fare con un PIC, non è per nulla complicato.

Quello che credo non si riesca a fare è il controllo vettoriale, ma anche la misura delle 3 correnti usando una sola resistenza di shunt sul bus DC.

 

Le resistenze bruciate direi che sono solo per sovra-corrente, mentre per i driver le ragioni potrebbe essere parecchie. Sarebbe interessante sapere se sono driver isolati, a vederli così dubito che lo siano (e poi la scheda deve costare poco, no?).

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i driver sono questi a 8 pin

https://docs-emea.rs-online.com/webdocs/0b02/0900766b80b02e6f.pdf

 

dovrebbero essere pilotati da questo operazionale

https://www.onsemi.com/pub/Collateral/MC33272A-D.PDF

 

per quanto riguarda la scheda è fuori produzione, il costo non saprei dirti. Vedi la seconda foto come sono scoppiati i componenti e le resistenze, la riparazione in questi casi al 90 % è impossibile 

 

IMG_4205.JPG

IMG_4206.JPG

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non lo so Livio, penso qualche ditta italiana del nord che ora ha chiuso, adesso so solo che per queste caldaie a pellet e legna utilizzano una scheda di controllo e un inverter separato che pilota il motore trasportatore di pellet. Credo sia la migliore soluzione.

 

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6 ore fa, roberto8303 scrisse:

si, il corto è presente fino al pic 

 

Questa è una brutta cosa perchè poi senza il firmware non puoi farci nulla.

Che sigla ha questo pic?

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Pic30f2010 

il problema è anche il quarzo smd con le saldature al di sotto del case, toglierlo è un po difficile ma saldarlo bene è proprio una rogna.

Alla fine con questi problemi per molte schede non è conveniente la riparazione.

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Sandro Calligaro

Ah, ma è un PIC30f... allora il controllo potrebbe anche essere un po' più complicato, e quindi le ragioni per cui funziona male sono ancora di più... :(

 

Volendo si potrebbe fare una prova andando a guardare cosa succede se freni il motore... Se la frequenza cambia, vuol dire che il controllo non è un semplice V/f.

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