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come montare un condizionatore da soli?


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le cose buone ci sono anche adesso

quanto allo spurghetto l'ho detto perchè trovo scorretto che installatori presunti professionisti continuino in questa pratica  e perchè se il nostro amico magari chiama qualcuno e si vede fare sta roba  è sempre meglio sapere le cose prima

Ah volendo ci sono alcune varianti

 

Quanto alle statistiche sulla durata dei compressori dei clima instalalti in questo modo ovviamente le conosco ma non lo dico

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4 ore fa, Darlington scrisse:

Dire che Mìele offre la stessa qualità dei rottami turchi a buon mercato e che dura cinque anni è una fesseria.

 

E io potrei dire che spendere 1000€ per una lavatrice anche se si chiama Miele è una fesseria.

Poi non ho mai scritto che durA 5 anni, ho scritto che dovrebbe durare almeno 15!

Io con 340€, compresa l'assicurazione per estendere la garanzia a 5 anni, lo scorso dicembre ho acquistato una Ignis (non prodotta in Turkia) e sto tranquillo per 5 anni senza spendere una cent di riparazione.

Mio fratello ha il medesimo modello da più di 3 anni e non ha avuto praticamente alcun inconveniente.

Dimostrami che spendendone 1000 di euro ho la garanzia di avere una macchiana che mi funziona 15 anni senza darmi alcun problema!

 

Secondo le indagini di alcuni istituti di ricerca europei tutte le lavatrici sono ad obsolescenza programmata di 5 anni, ogni 2 anni mandano fuori produzione un modello cambiando sigla e pochi particolari insignificanti ma indispensabili per il funzionamento. Questi particolari son proprio quelli che si guasteranno per primi ed i ricambi non saranno disponibili, ergo l'utente dovrà cambiare apparato.

 

In quanto poi lavino meglio, è abbastanza soggettivo.

Daltronde bisogna pur giustificare il prezzo triplicato.

E' un po' come la classe energetica, si forse consuma 10 W in meno però la differanza di costo la recuperi, forrse, in 10 anni.

 

Chiedo nuovamente scusa per l'OT ma non mi sta bene leggere che le mie argomentazioni sono fesserie.

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Alessio Menditto

L’obsolescenza programmata esiste assolutamente, però non si può ammettere, perché saremo ai limiti della truffa.

Lo sappiamo noi che siamo più o meno del mestiere ma alla casalinga che dopo tot lavaggi la sua lavatrice comincia a dare di matto fino a che non sarà costretta a chiamare il tecnico, il tecnico non le dirà mai che è fatto apposta, s’inventerà ad esempio che ha sempre sbagliato dosi di detersivo o altre fantasie di cui noi del mestiere siamo pratici.

Poi attaccherà il suo computer, azzererà il sistema e la lavatrice tornerà normale.

 

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10 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Dimostrami che spendendone 1000 di euro ho la garanzia di avere una macchiana che mi funziona 15 anni senza darmi alcun problema!

 

Io non devo dare dimostrazioni, non le vendo, che tu compri una marca o l'altra a me viene in tasca ugualmente nulla.

 

Però se una Mìele pesa il triplo di una lavatrice di cartone da 300€ il motivo c'è, usano ancora vasche in acciaio, gli ammortizzatori sono veri ammortizzatori e non siringhe di plastica con una molla dentro, la meccanica lavante non è dimensionata al pelo ma anzi è anche troppo sovradimensionata, l'elettronica idem, e se tengono ancora attivo il parco ricambi per macchine fuori produzione da vent'anni un motivo c'è, a loro costerebbe meno tenere all'osso la disponibilità di ricambi in modo da spingere all'acquisto dei modelli nuovi, come fanno i produttori fetecchiari.

 

Tra l'altro il loro modello entry level viene prodotto sempre uguale da... boh, quindici anni credo; non parliamo del produttore di plasticoni che l'anno prossimo lancia la XYZ che si differenzia dalla ZYX perché ha la manopola verde invece che blu.

 

Poi vige il sacro principio che con i tuoi soldi ci fai quel che vuoi, ma per piacere, evitiamo almeno qui il "fu*k qualità, viva la palta che costa poco, viva il buttare tutto": l'obsolescenza programmata non è stata imposta dall'alto, è la naturale conseguenza della mandria di consumatori beoti convinti di fare l'affarone comprando schifezze al prezzo più basso possibile, se per pura ipotesi i consumatori si svegliassero ed iniziassero a pretendere qualità, lasciando i prodotti di palta sugli scaffali, l'obsolescenza programmata sparirebbe in fretta.

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9 ore fa, Alessio Menditto scrisse:

Poi attaccherà il suo computer, azzererà il sistema e la lavatrice tornerà normale.

 

Non serve arrivare ai limiti del complottismo ipotizzando fantomatici contatori software come la leggenda metropolitana del "Timer Sony" , la realtà è molto più semplice: metti cuscinetti di sterco e saldi le due semivasche anziché imbullonarle, così ottieni un doppio effetto: risparmi già da subito i costi dei bulloni in fabbrica, e quando dopo pochi anni il cuscinetto si aprirà come una cozza, tutti butteranno l'intera macchina perché cambiare la vasca, tra ricambio e manodopera, costa esattamente come comprare un altro rottame nuovo.

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4 ore fa, Darlington scrisse:

Io non devo dare dimostrazioni, non le vendo, che tu compri una marca o l'altra a me viene in tasca ugualmente nulla.

 

Avendo affermato che scrivo fesserie devi o dimostrarlo o ammettere di aver sbagliato!

Forse non ti rendi conto dei toni e dei termini che spesso usi nei tuoi interventi.

 

Comunque non voglio continuare con questa diatriba che è completamente OT.

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Alessio Menditto

Darly la storia dell’azzerramento la so per certa, ed è pure successa a me con la mia Bosch, dopo 10 anni di onorato servizio ha cominciato a dare i numeri, saltava lavaggi risciacqui centrifuga ecc, ho chiamato il tecnico e come faccio sempre mentre armeggiava, faccio la parte che mi viene meglio, quella dell’idiota, e sono stato a godermi le sciocchezze che raccontava a mia madre a proposito dei detersivi sbagliati mentre maneggiava col computer attaccato all’elettromica: i detersivi non c’entravano assolutamente niente.

 

Non sono complotti, si chiama MERCATO.

I primi collant di Nylon  erano perfetti ma avevano un piccolo problema, a meno che non li tagliavi con le forbici duravano in eterno.

Allora i costruttori hanno pensato che era meglio mischiare il Nylon al cotone per avere un futuro, le macchine oggi DEVONO rompersi, una volta i frigoriferi duravano 40 anni perché non si pensava a costruirli perché si rompessero, io avrò visto almeno 5 costosissimi frigo americani che sono costati una fortuna che dopo 5 massimo 6 anni perdevano nel circuito interno non riparabile.

Qiando mi chiamano per dirmi che il loro frigo non raffredda più, dico sempre “ha 8 anni?”, e loro rimangono sbigottiti e mi chiedono come faccio a saperlo.

Semplicemente per la statistica limitata ma molto accurata che mi riguarda, il 95% dopo 8 anni si scarica.

C’è chi lo chiama complotto, chi caso, io lo chiamo MERCATO.

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2 ore fa, Alessio Menditto scrisse:

Non sono complotti, si chiama MERCATO.

 

Verissimo.

In casa ho ancora funzionante, anche se lo tengo solo per le emergenze, un frigorifero Ignis rimarchiato phonola acquistato nel maggio del 1967, ovvero più di 51 anni fa.

Idem per la lavatrice ignis Superautomatica di  ia madre che dopo 55 anni è ancora funzionante. la teniamo per casi di emergenza anche perchè dovremmo cambiare i cuscinetti che in centrifugano fischiano come una sirena da catastofe.

 

Se gli elettrodomestici non si guastassere irreparabilmente le vendite mondiali sarebbero si e no 1/10 delle attuali.

Questo oramai vale per tutti i dispositivi.

Per i PC sono i software che li rendono obsoleti. Apple ha confessato, perchè era stato dimostrato, che nei suoi Iphone c'è un timer che dopo un certo periodo li rallenta. Loro hanno addotto la scusa che lo fanno per risparmiare la batteria, che non può essere sostituita. Quindi, visto che le batterie hanno una vta finita,anche il telefono ha una durata finita.

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5 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Avendo affermato che scrivo fesserie devi o dimostrarlo o ammettere di aver sbagliato!

 

Ma ti ho spiegato il perché paragonare Mìele alla fuffa da 300€ è una fesseria: materiali diversi, filosofia di vendita diversa, servizio al cliente diverso (quante altre marche vendono ancora ricambi per apparecchi prodotti vent'anni prima?)

 

Se non ti basta non so che altro dirti, come detto io non le vendo, anzi non ne possiedo neppure una: qui ho una vecchia Indesit 462, piazzata da me al posto di un rottame da 300€ preso dalla mia compagna purtroppo prima di conoscermi e che faceva diventare la roba grigia, mentre da mia madre ho una Jetsystem di trent'anni. 

 

Però volevo farti capire che i 1000€ che dai a Mìele non hanno lo stesso valore dei 1000€ che dai a Samsung o Electrolux, nel caso di Mìele non stai comprando lo stesso bidone venduto a 300€ con l'aggiunta di un po' di giocattoli per far lievitare il prezzo. 

 

Il problema del marketing è (anche) questo: visto che il 98% dei prodotti è ciofeca, allora si butta nel calderone anche il restante 2% e si conclude che sono tutti uguali. Ma per niente, i prodotti di qualità dove vale la pena spendere ci sono, vanno solo cercati.

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Alessio Menditto

Certo, e noi dove passeremo le noiose giornate di riposo se all’improvviso chiudessero o si riducessero i Comet Euronics Unieuro Media World perché comprato un frigo, un forno, un pc, un telefonino, questo durasse come una volta, ossia quasi una vita di un comune mortale?

In realtà noi vogliamo che le macchine si rompano per avere la goduria di cambiarle, siamo contenti noi e sono contenti i dipendenti che hanno lavoro e ci possono decantare come miracolosa la merce che ci vendono, omettendo il piccolo dettaglio che non durerà un cazzo.

 

Credo comunque di aver capito il ragionamento proposto come quasi sempre in modo molto irruento da Darlington, è verissimo che la Miele fa prodotti di qualità, non si può negare, ma nello stesso tempo Livio ha perfettamente ragione nel chiedere se questa qualità possa impedire di durare meno di una lavatrice da 300 euro.

Cosi come un clima non di marca, per tornare un attimo vicini al tema della discussione, non è detto che duri meno di uno di super marca: tanto ci pensano le installazioni sbagliate a fare una involontaria obsolescenza programmata.

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Alessio Menditto

Ogni tanto un OT ci sta dai, come sei severo !!!,e il turpiloquio una tantum, è efficace.

Non si può sostituire con nessuna altra parola educata la falsità dei commessi quando appunto decantano le qualità, le durate, le garanzie, i commessi che t’illudono che quando si romperà il tuo frullino in garanzia in un nano secondo lo ripareranno, omettendo di dire che i negozi di riparazione non sono affatto costretti a far presto a riparare il tuo frullino in garanzia, per il quale non guadagneranno mai come riparare un frullino fuori garanzia, dove potranno caricare di manodopera, materiale, ricambi ecc.

Mi spiace Sx se mi è scappata la parolaccia, ti auguro di non avere mai bisogno di portare qualcosa in riparazione in garanzia, nel qual caso sarai autorizzato a pubblicare tutte le parolacce che avrai tirato contro il negozio dopo due mesi che ti avranno tenuto il tuo elettrodomestico.

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17 ore fa, Darlington scrisse:

Ma ti ho spiegato il perché paragonare Mìele alla fuffa da 300€ è una fesseria: materiali diversi, filosofia di vendita diversa, servizio al cliente diverso (quante altre marche vendono ancora ricambi per apparecchi prodotti vent'anni prima?)

 

Vediamo di fare un discorso generale.

 

Il prezzo di un prodotto è formato da almeno 3 componenti:

  • i costi di produzione, distribuzione, pubblicità
  • la richiesta del mercato
  • la strategia commerciale.

Trascurando prodotti venduti a cifre esagerate in rapporto alla loro qualità, un compratore avveduto può acquistare un prodotto di qualità discreta-buona

 a costi bassi.

Molto dipende dal momento dell'acquisto e dalla capacità di anaisi.

Quasi tutti i grandi distributori hanno sempre qualche articolo di buona qualità che vendono a prezzo più basso perchè decidono di ridurre al minimo i ricarichi; le ragioni sono molteplici e vanno dal richiamo alla decisione di non commercializzare più quell'articolo.

Poi ci sono prodotti qualità medio-buona oramai "spremuti" commercialmente che l'azienda produttrice vende con un ricarico inferiore.

 

E' su questa fascia che bisogna fare il confronto con i prodotti di fascia alta.

Se il produttore è serio il prodotto di fascia alta avrà anche una qualità alta ma il rapporto qualità-prezzo sarà decisamente inferiore a quello di un prodotto economico di qualità medio-buona.

C'è anche una strategia di marketing nella componente del prezzo: essendo un prodotto di fascia alta deve costare molto di più. E' una sorta di gratificazione dell'acquirente. Ci sono fior di psicologi che elaborano strategie di marketing.

 

Poi c'è la valutazione tecnica.

Se considero 100 la qualità del prodotto al più alto livello, quanto sarà la qualità dei prodotti di fascia di prezzo medio bassa?

Se si leggono le analisi degli studi specializzati tenuti dalle varie associazioni di consumatori serie, si evince che quasi sempre ci sono prodotti il costo è nella fascia medio bassa, che però hanno una qualità che può essere stimata nell'intorno del 70% di quelli di massimo livello.

Però il prezzo di vendita di questi prodotti è circa il 35% - 40% di quelli al top di gamma.

 

Questo avviene per 2 motivi:

  • Per il già citato sovrapprezzo gratificante che si può stimare attorno al 15%
  • Per motivi tecnologici. Il rapporto costo-qualità si mantiene lineare sino ad un certo livello, poi sale decisamente sino a diventare assintotico, ovvero puoi cresceri i costi indefinitivamente ma la qualità non aumenta.

 

I consumatori poi scelgono in base alla loro filosofia di acquisto. Tutti, consapevoli o meno, hanno una filosofia di acquisto.

 

Io credo di appartenere a quella minoranza che acquista in base al miglior rapporto qulità-prezzo in funzione delle proprie esigenze. Poi ogni tanto faccio qualche pazzia e mi levo qualche "sfizio" senza badare a rapporti qualità-prezzo, ma solo perchè desidero quel "giocattolo".

 

Per tornare al caso particolare.

Io ho acquistato un prodotto spendendo circa il 33% del costo di un prodotto top di gamma, ma con una qualità che è almeno al 60% del massimo disponibile.

 

Non pretendo che questa mia filosofia di acquisto si universalmente condivisa, però ne pretendo il rispetto perchè non è una fesseria ma è frutto di analisi accurate.

 

Le strategie di acquisto possono, e lo sono, essere analizzate anche matematicamente.

Uno dei primi esercizi di chi studia teoria dei sistemi è la valutazione analitica della convenenzia di acquisto di un'aitomobile nuova o di una usata.

Secondo questa anlisi, ad esempi, io dovrei acquistare auto usate e sostituirle ogni 2 anni; invece per sfizio, visto che posso permettermelo, le ultime auto le ho acquistate nuove. Però sono perfettamente consapevole di aver fatto una scelta basata sulla gratificazione e non sull'analisi costi-bemefici.

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