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Aumento potenza contatore enel (da 3 a 6 kw) e salvavita


Alexmundo Il Caravaggio

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Matteo Mabesolani
il 7/11/2018 at 22:16 , Marcello Mazzola scrisse:

quindi, da tutto quello che ne è venuto fuori, chi ha aperto il thread ha un bel impianto nuovo non a norma... 😜

esatto. E se questo impianto è stato realizzato da un "elettricista" la cosa è grave

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il 7/11/2018 at 06:01 , eliop scrisse:

moduli

 

il 7/11/2018 at 06:01 , eliop scrisse:

Ivano , credimi che situazioni simili messe in opera da "Elettricisti" "Qualificati e abilitati" se ne vedono più di quanto si possa immaginare, l'ultimo l'ho potuto ammirare pochi giorni fa : impianto nuovissimo con abitazione ancora da occupare,  130 mq con pur predisposizione per due clima, 12 moduli  centralino , unico differenziale puro identico a quello in foto e suddivisione con interruttori da 1 modulo  1p+n, e ovviamente senza protezione del montane con cordicelle da  4mm2, in un'altra situazione: villa  appena ristrutturata : cucina con piano induzione  da 7kw , quadro con interruttore mtd 16A per zona cucina (tutta compreso  forno, frigo, piano cottura ed altre prese varie)  e dimenticavo :alimentazione del piano cottura presa da interruttore bipolare living in scatola 506 sopra piano lavoro e naturalmente cordicelle da 2.5 . Cosa vuoi di più ? 

Quando si esegue una ristrutturazione e non è detto che la dico integri un impianto ai sensi della V3.si può optare per diverse soluzioni salvo che l'intervento non sia almeno il 70 % dell'intero impianto. A parte le indicazioni normative fan tutti così soprattutto nei capitolati. 

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Ciao Alexmundo Il Caravaggio

 

Mi sono rivisto ora, qualche tempo dopo il mio primo intervento, l'andamento della discussione.

Certo il mio primo intervento, visto alla luce di quanto da te detto dopo, ed illustrato con foto, risultava per forza di cose del tutto generico.

D'altra parte, il titolo che avevi dato alla discussione (giustamente dal punto di vista della storia che raccontavi) era :

" Aumento potenza contatore enel (da 3 a 6 kw) e salvavita " .

 

Mi sembra che, con il procedere della discussione si sia perso il "filo" del tuo problema...........

 

Dovresti sicuramente leggere attentamente quanto scritto in un opuscolo tecnico della "ABB" all'indirizzo :

https://library.e.abb.com/public/9189b3754ecc4a6380b37204ca8a103a/ART_TECN_int_diff_corr_disper.pdf?x-sign=twuSegpV1f523lo4In729bVI/Fcmp/yngc0OS4PoDDio5t6ap2p2vE0SPACtUDgZ

 

Secondo me, è quasi sicuro che la tua necessità di maggiore potenza (da 3 a 6 kw) è derivata da un aumento del numero dei tuoi apparecchi utilizzatori  e/o dalla necessità di utilizzarne di più in contemporanea.

 

Questa nuova situazione può aver fatto aumentare il valore cumulativo delle "dispersioni fisiologiche" che si generano nel tuo Impianto.

 

Dalle foto risulta chiaro il numero di Magnetotermici che hai : 1 gruppo da 5 con C20-C16-C16-C16-C16 e un gruppo da 3 con C10-C10-C10.

 

Quello che non risulta chiaro, dalle foto, è quante siano le scatole e se il "Salvavita" fa parte di una di queste unitamente a uno dei due gruppi di M.T. .

Lasciamo da parte questo aspetto che ha solo una incidenza pratica .........

 

Il mio suggerimento più grezzo sarebbe di dotare ogni gruppo di Magnetotermici di un proprio "salvavita" da 30 mA.

In pratica un "salvavita" per il gruppo da 3 e uno per il gruppo da 5 (se i due gruppi sono contenuti in scatole diverse).

 

Se invece, fortunatamente, i due gruppi fossero contenuti nella stessa scatola allora, in linea di principio, sarebbe meglio raggrupparli diversamente cercando di bilanciare tra loro i due gruppi nella speranza di bilanciare anche le dispersioni.

 

Per esempio : (C20-C16-C16) e (C16-C16-C10-C10-C10) .

 

Questo almeno come primo approccio/tentativo.

 

In pratica potresti usare il "salvavita" che hai già, passandolo a fare la nuova funzione e ti basterebbe acquistare e montare un altro identico.

 

Del "salvavita" nella sua attuale posizione di Impianto (che sposteresti a fare la nuova funzione che è stata già detta) potresti anche farne a meno.

Però se pensi/pensano di volerlo mantenere lo puoi sostituire con uno da 100 o 300 mA.

 

 


 

 

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  • 2 weeks later...

In realtà se il problema non sono i sovraccarichi ma la somma delle correnti di dispersione, può mettere anche un interruttore di portata più elevata e il problema non lo risolve comunque.

Come già detto, o divide i circuiti su più (almeno 2) differenziali, oppure fa diventare quel differenziale da almeno 100mA (ma per la sicurezza dai contatti indiretti non sarebbe il massimo...).

 

saluti

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il 7/11/2018 at 06:01 , eliop scrisse:

moduli

 

il 7/11/2018 at 06:01 , eliop scrisse:

Ivano , credimi che situazioni simili messe in opera da "Elettricisti" "Qualificati e abilitati" se ne vedono più di quanto si possa immaginare, l'ultimo l'ho potuto ammirare pochi giorni fa : impianto nuovissimo con abitazione ancora da occupare,  130 mq con pur predisposizione per due clima, 12 moduli  centralino , unico differenziale puro identico a quello in foto e suddivisione con interruttori da 1 modulo  1p+n, e ovviamente senza protezione del montane con cordicelle da  4mm2, in un'altra situazione: villa  appena ristrutturata : cucina con piano induzione  da 7kw , quadro con interruttore mtd 16A per zona cucina (tutta compreso  forno, frigo, piano cottura ed altre prese varie)  e dimenticavo :alimentazione del piano cottura presa da interruttore bipolare living in scatola 506 sopra piano lavoro e naturalmente cordicelle da 2.5 . Cosa vuoi di più 

 

Gli tocca posare MTD singoli al posto di quelli che ha. 

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il 24/11/2018 at 11:48 , ligabue scrisse:

Come già detto, o divide i circuiti su più (almeno 2) differenziali, oppure fa diventare quel differenziale da almeno 100mA (ma per la sicurezza dai contatti indiretti non sarebbe il massimo...).

 

saluti

Non mi sembra una soluzione  da consigliare.

Nei bagni è obbligatorio avere almeno un differenziale da 30mA per le prese.

Non bisognerebbe dare consigli insensati. 

 

 

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  • 2 weeks later...
Alexmundo Il Caravaggio
il 11/11/2018 at 11:24 , Semplice 1 scrisse:

Ciao Alexmundo Il Caravaggio

 

Mi sono rivisto ora, qualche tempo dopo il mio primo intervento, l'andamento della discussione.

Certo il mio primo intervento, visto alla luce di quanto da te detto dopo, ed illustrato con foto, risultava per forza di cose del tutto generico.

D'altra parte, il titolo che avevi dato alla discussione (giustamente dal punto di vista della storia che raccontavi) era :

" Aumento potenza contatore enel (da 3 a 6 kw) e salvavita " .

 

Mi sembra che, con il procedere della discussione si sia perso il "filo" del tuo problema...........

 

Dovresti sicuramente leggere attentamente quanto scritto in un opuscolo tecnico della "ABB" all'indirizzo :

https://library.e.abb.com/public/9189b3754ecc4a6380b37204ca8a103a/ART_TECN_int_diff_corr_disper.pdf?x-sign=twuSegpV1f523lo4In729bVI/Fcmp/yngc0OS4PoDDio5t6ap2p2vE0SPACtUDgZ

 

Secondo me, è quasi sicuro che la tua necessità di maggiore potenza (da 3 a 6 kw) è derivata da un aumento del numero dei tuoi apparecchi utilizzatori  e/o dalla necessità di utilizzarne di più in contemporanea.

 

Questa nuova situazione può aver fatto aumentare il valore cumulativo delle "dispersioni fisiologiche" che si generano nel tuo Impianto.

 

Dalle foto risulta chiaro il numero di Magnetotermici che hai : 1 gruppo da 5 con C20-C16-C16-C16-C16 e un gruppo da 3 con C10-C10-C10.

 

Quello che non risulta chiaro, dalle foto, è quante siano le scatole e se il "Salvavita" fa parte di una di queste unitamente a uno dei due gruppi di M.T. .

 Lasciamo da parte questo aspetto che ha solo una incidenza pratica .........

 

Il mio suggerimento più grezzo sarebbe di dotare ogni gruppo di Magnetotermici di un proprio "salvavita" da 30 mA.

In pratica un "salvavita" per il gruppo da 3 e uno per il gruppo da 5 (se i due gruppi sono contenuti in scatole diverse).

 

Se invece, fortunatamente, i due gruppi fossero contenuti nella stessa scatola allora, in linea di principio, sarebbe meglio raggrupparli diversamente cercando di bilanciare tra loro i due gruppi nella speranza di bilanciare anche le dispersioni.

 

Per esempio : (C20-C16-C16) e (C16-C16-C10-C10-C10) .

 

 Questo almeno come primo approccio/tentativo.

  

In pratica potresti usare il "salvavita" che hai già, passandolo a fare la nuova funzione e ti basterebbe acquistare e montare un altro identico.

 

Del "salvavita" nella sua attuale posizione di Impianto (che sposteresti a fare la nuova funzione che è stata già detta) potresti anche farne a meno.

Però se pensi/pensano di volerlo mantenere lo puoi sostituire con uno da 100 o 300 mA.

  

 


 

 

Ragazzi scusate se scrivo dopo parecchio tempo.. Diciamo che dai tanti messaggi ho capito che c'è qualcosa che non va nel mio impianto, e vorrei affidare queste modifiche ad una persona esperta nel settore.. 
Voi sapreste consigliarmi qualcuno?? Io mi trovo a Napoli e non voglio andare al risparmio assolutamente.

Vi dico solo che dopo l'ultimo intervento dell'elettricista che mi ha fatto l'impianto, la situazione è leggermente migliorata (è saltato 2 volte in 1 mese) ma senza che loro abbiano fatto nulla di che.. 

Vi ringrazio in anticipo.

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Da campano di situazioni simili ne vedo a iosa.

Devi capire come e  quando avviene l'intervento del differenziale,che tra l'altro è sotto dimensionato e non protetto.Non è questione di norme non rispettate-il Dio mi salvi dalla mia ignoranza-ma in primis di buon senso.In teoria tu potresti tirarti più di 35 ampere e friggere il differenziale.E non capisco cosa ci facciano un 1 x  c20,3 xc10,4x c16,etc,etc.sotto ad un differenziale puro di 25 A.Il tuo non è un quadro dimensionato per 6,6 Kw.Potresti metterla una foto della montante-quella che arriva dal contatore-?

 

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28 minuti fa, fradifog scrisse:

Da campano di situazioni simili ne vedo a iosa.

Devi capire come e  quando avviene l'intervento del differenziale,che tra l'altro è sotto dimensionato e non protetto.Non è solo questione di norme non rispettate-il Dio mi salvi dalla mia ignoranza-ma in primis di buon senso.In teoria tu potresti tirarti più di 35 ampere e friggere il differenziale.E non capisco cosa ci facciano un 1 x  c20,3 xc10,4x c16,etc,etc.sotto ad un differenziale puro di 25 A.Il tuo non è un quadro dimensionato per 6,6 Kw.Potresti metterla una foto della montante-quella che arriva dal contatore-? Potrebbe anche essere che se tiri troppi ampere il differenziale dia i numeri,perché lavora oltre la corrente nominale,oppure hai la somma delle dispersione normali o di carichi non lineari oltre a quelle tollerate dal dispositivo.

 

 

Modificato: da fradifog
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