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multimetro Uni Trend UT71B


Nadine 82

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il fluke costava 80,00 in più di questo, ed aveva la metà delle robe.

Certo lo so anche io che è costruito con qualità.

Mio padre ha già un amprobe, ma non essendo truerms gli ho regalato questo uni trend

Poi ok, per quello che facciamo noi sia questo che soprattutto un fluke erano di troppo,

ma in find ei conti i soldi sono carta straccia, le passioni vanno accontentate..

;-)

ciao nady

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12 ore fa, Nadine 82 scrisse:

Mi piacerebbe sapere un utente esperto in cosa potrebbe trovare utile la funzione peak

 

Come ha detto dnmeza può essere utile se devi capire perché ti si frigge un componente ma le misure sono all'apparenza regolari, certo puoi usare anche un oscilloscopio ma un multimetro di picco è meno ingombrante e ha meno roba da settare.

 

Quelle che leggi sono le classiche misure fantasma, sono abbastanza certo che se imposti la funzione peak e tocchi un puntale con ciascuna mano inizierà a rilevare valori di tensione assurdi, per via dell'elevata impedenza di ingresso.

Modificato: da Darlington
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il 7/1/2019 at 01:03 , Nadine 82 scrisse:

La mia prova: ac+dc TrueRMS 247,3V    -    Peak Hold 358V

Ma se faccio: 247,3V x rad2 = 349,7V

(se provo con misura non ac+dc ma solo TrueRMS siamo lì..)

In pratica mi segna un picco 8V superiore

Questo vuol semplicemente dire che la corrente misurata non ha un onda sinusoidale perfetta?

a tal prò il manuale del fluke recita:

" For ac signals that are sinusoidal in shape, the peak value is 1.414 times the rms value. For example, a standard sinusoidal 120 volt rms signal should have a peak value of 169.7 volts. An rms-to-peak ratio of less than 1.414 would indicate a flat topped signal, and a ratio greater than 1.414 would indicate the signal is more peaked than a pure sine wave. The rms-to-peak ratio is also referred to as the crest factor. "

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Fluke, per non parlare della stabilità nel tempo, negli anni della normativa ISO 9001, gli 8060A,  come da manuale, in Olivetti venivano certificati trimestralmente, una roccia di circuito, potevano passare estati/inverni, non c'era bisogno di aprirli per la taratura, col valore impostato sul 5700A l'errore letto sulla prima cifra continuava a rientrare nelle specifiche, unitamente alla precisione in lettura dei valori r m s. sono considerati vintage, ma li consiglierei rispetto agli attuali di pari prezzo.

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Una curiosità sui circuiti Fluke, TEK e HP, ci si poteva trovare sulla scheda tre IC o FET identici ma puntinati ciascuno con colori differenti, il ricambio degli stessi aveva ovviamente P/N differente,  solo conoscendo  questa selezione esasperata della componentistica si può comprendere le straordinarie prestazioni degli strumenti di questi tre costruttori; HP diventata prima Agilent e ora Keysight, la Tek ha inglobato Keithley o viceversa, confesso che in quei laboratori ci lavoreri gratis.

Modificato: da hnjmkl
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4 ore fa, hnjmkl scrisse:

la Tek ha inglobato Keithley o viceversa

 

Sei sucuro? Io sapevo che Keithley era stata inglobata da Fluke, anche perchè la produzione di Keithley era simile a quella di Fluke.

 

visto che sei un estimatore di Fluke ti è mai capitato di usare un loro voltmetro a comparazione?

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Non ne sono certo, ma da qualche parte tra le filiali Tektronix figura anche Keithley Instrument, magari è informazione vecchia, lo strumento che citi non lo conosco.

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19 ore fa, sx3me scrisse:

almeno con il fluke avevi un manualone di qualche centinaio di pagine :lol:

 

a tal prò il manuale del fluke recita:

" For ac signals that are sinusoidal in shape, the peak value is 1.414 times the rms value. For example, a standard sinusoidal 120 volt rms signal should have a peak value of 169.7 volts. An rms-to-peak ratio of less than 1.414 would indicate a flat topped signal, and a ratio greater than 1.414 would indicate the signal is more peaked than a pure sine wave. The rms-to-peak ratio is also referred to as the crest factor.

meglio un manuale bello dettagliato che scarno. In alcune cose questo di Uni trend è veramente all'osso, anzi meno. Per fortuna c'è una review completa (modello 71D), e qualche video sul tubo, dove ho rimediato. Per non parlare del manuale scaricabile dalla pagina del prodotto, è quello del modello antecedente non 1000v, tanto che riportano fusibili in vetro da 230v, quando adesso ha quelli in ceramica da 1000v, vabbè!

 

Sai che l'avevo già letta questa cosa del manuale fluke, forse con google..

Quindi nel mio caso: peak 358v - trueRMS 247,3 = fattore 1,447, quindi superiore al classico 1,414

in questo caso fluke dice: a ratio greater than 1.414 would indicate the signal is more peaked than a pure sine wave

Che tradotto dovrebbe essere che in questo caso con fattore superiore (ovvero ho un peak superiore al dovuto), vuol dire che l'onda sinusoidale in questione

ha un picco piu alto di una tradizionale, spero di aver capito bene 😉

 

Visto che come detto in apertura ne abbiamo due di questi multimetri (uguali)

ho provato simultaneamente entrambi : VRMS: 236 entrambi

peak di uno: 358v

peak dell'altro: 343v

e dai diciamo che la misura è allegra a questo punto ;-), 15V di differenza

 

 

Modificato: da Nadine 82
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19 ore fa, Darlington scrisse:

 

Come ha detto dnmeza può essere utile se devi capire perché ti si frigge un componente ma le misure sono all'apparenza regolari, certo puoi usare anche un oscilloscopio ma un multimetro di picco è meno ingombrante e ha meno roba da settare.

 

Quelle che leggi sono le classiche misure fantasma, sono abbastanza certo che se imposti la funzione peak e tocchi un puntale con ciascuna mano inizierà a rilevare valori di tensione assurdi, per via dell'elevata impedenza di ingresso.

grazie darlington, mi metto l'appunto su cosa potrebbe servire (certo roba per esperti, ma si sa mai, qui la voglia di imparare non manca mai) 😉

ho fatto la prova che dici: con peak, se tocco con le mani i due puntali, segnala 5,38V di picco sull'alternata

Se li tocco sull'alternata classica (senza peak) solo 0,01V

 

 

Modificato: da Nadine 82
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3 ore fa, Nadine 82 scrisse:

vuol dire che l'onda sinusoidale in questione

ha un picco piu alto di una tradizionale, spero di aver capito bene 😉

da come lo interpreto io vuol dire che l'onda è distorta; in un caso è troppo piatta in cima, nell'altro troppo appuntita... praticamente anzichè essere sinusoidale somiglia di più in una trapezoidale nel primo caso, e triangolare nel secondo.

 

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20 ore fa, sx3me scrisse:

da come lo interpreto io vuol dire che l'onda è distorta; in un caso è troppo piatta in cima, nell'altro troppo appuntita... praticamente anzichè essere sinusoidale somiglia di più in una trapezoidale nel primo caso, e triangolare nel secondo.

 

dai mi fermo ad onda distorta ;-), senza per ora analizzarla

non mi trovo con il tuo esempio, o meglio forse ti riferisci al paragrafo del manuale fluke e non alle mie due misurazioni...?

Nel senso che se il fattore di cresta è <1,414 l'onda avrà sommità piatta, se il fattore è > avrà dei picchi

;-)

ciao grazie

nady

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2 ore fa, Nadine 82 scrisse:

non mi trovo con il tuo esempio, o meglio forse ti riferisci al paragrafo del manuale fluke e non alle mie due misurazioni...?

tutte e due

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Per conoscere cosa succede alla sinusoide di rete, la funzione di picco presente in questi multimetri risulta praticamente inutile, servirebbe un oscilloscopio a memoria o meglio ancora, se si sospetta che a mettere fuori uso un'apparecchiatura sia dovuto ad una brevissima anomalia sulla tensione di rete, serve uno strumento mirato allo scopo, un analizzatore Dranetz.

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19 ore fa, sx3me scrisse:

tutte e due

primo caso e secondo caso...nel paragrafo fluke e nel mio test, sono esattamente all'opposto

ma non fa niente

:-)

ciao

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10 ore fa, hnjmkl scrisse:

Per conoscere cosa succede alla sinusoide di rete, la funzione di picco presente in questi multimetri risulta praticamente inutile, servirebbe un oscilloscopio a memoria o meglio ancora, se si sospetta che a mettere fuori uso un'apparecchiatura sia dovuto ad una brevissima anomalia sulla tensione di rete, serve uno strumento mirato allo scopo, un analizzatore Dranetz.

quindi secondo te questa funzione peak hold viene aggiunta al multimetro..tanto per far scena?

🙂

ciao

nady

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ormai hai capito le varie funzioni delle misure, l'attendibilità a seconde dell'uso che se ne vuol fare ed anche la tolleranza nella misura, dopo di questo è inutile "quisquigliare" altre ipotesi sullo strumento.

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55 minuti fa, hnjmkl scrisse:

al costruttore non costa nulla

ma per curiosità o per semplice analisi senza tante pretese, puo servire, entro la tolleranza dello strumento, ci son tantissime cose che vendono su strumentazione non professionale che lascia il tempo che trova perchè non serve e non verra mai usata, non per questo è da scartare o sottovalutare, non a tutti serve o non possono permettersi un oscilloscopio o un multimetro come quello che hai indicato in uno tuo precedente post, pertanto è opportuno anche non esagerare con strumentazione di "nicchia" o con paragoni che ad un semplice amatore neanche gli "passa per la testa"

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Ho letto qualche post sopra dell'ipotesi che la funzione in discussione possa servire a capire il motivo della frittura di un componente, semplicemente mi sembra di sopravvalutare l'aiuto in diagnostica che può offrire questa funzione.

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5 ore fa, Nadine 82 scrisse:

primo caso e secondo caso...nel paragrafo fluke e nel mio test, sono esattamente all'opposto

adesso non mi ricordo cosa hai testato, e cosa dice fluke; ma il succo del discorso è che se il valore peak è diverso da quello teorico è perchè l'onda non è perfettamente sinusoidale

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6 ore fa, dnmeza scrisse:

ormai hai capito le varie funzioni delle misure, l'attendibilità a seconde dell'uso che se ne vuol fare ed anche la tolleranza nella misura, dopo di questo è inutile "quisquigliare" altre ipotesi sullo strumento.

si ho quasi finito di studiarlo, mi manca la parte software di collegamento al pc e poi lo posso riportare al babbo 😃

4 ore fa, hnjmkl scrisse:

Ho letto qualche post sopra dell'ipotesi che la funzione in discussione possa servire a capire il motivo della frittura di un componente, semplicemente mi sembra di sopravvalutare l'aiuto in diagnostica che può offrire questa funzione.

ovvio che a mio padre non servirà, ma magari a qualche tecnico serve come prima prova, poi da completare con strumenti più seri ovvio

ciao

1 ora fa, sx3me scrisse:

adesso non mi ricordo cosa hai testato, e cosa dice fluke; ma il succo del discorso è che se il valore peak è diverso da quello teorico è perchè l'onda non è perfettamente sinusoidale

si, in effetti è poi quello che serviva sapere a me

ciao, grazie

😉

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Scusate se mi intrometto nella discussione

La funzione peak hold nei multimetri di una certa fattura serve a visualizzare le variazioni minime e massime che una grandezza può assumere mi spiego si può collegare il multimetro alla rete di casa per esempio, e attivare tale funzione. Dopo un certo periodo premendo i tasti denominati Min e Max sul display si legge il valore minimo e massimo che la grandezza misurata ha assunto nel tempo. 

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Per quanti riguarda il fattore di cresta è il rapporto tra il valore di picco di una forma d'onda ed il suo valore efficace e anche questa è un'altra specifica dei multimetri digitali ed esprime la capacità che ha il multimetro a misurare il valore efficace o RMS di grandezze alternate anche Non sinusoidali, infatti i multimetri True RMS possono misurare il valore efficace di grandezze alternate anche non sinusoidali. 

 

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grazie gigi per il contributo

🙂

 

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aggiungo che questo Ut71 ha una feature interessante, in pratica ha un piccolo circuito nei pressi degli ingressi per la Corrente,

che quando rilevano che viene inserito il puntale, in qualsiasi funzione pericolosa...il multimetro emette beep continui

Il babbo mi sa che farà fatica a far saltare i fusibili adesso 😉

Modificato: da Nadine 82
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