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alimentatore kert KAT4VD


Darlington

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Uno schema disegnato così è difficile da vedere,  neanche copiare un datasheet .... Non si vede neanche l'ingresso dal ponte, indicato la tensione del trasformatore, disegnato il transistor di potenza.

Per risparmiare potevano utilizzare i 2N3055 che costano meno dei 377x!! 

Prova gli integrati realizzando i due schemi proposti nel data sheet per i due range di tensione.

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43 minuti fa, max.bocca scrisse:

Non si vede neanche l'ingresso dal ponte

 

fosse quello il problema... il ponte è assieme al finale su un dissipatore per conto suo, se hai il dispositivo in mano è più facile anche da capire, comunque ad ogni modo quoto il Cicala: lo schema è una chiavica, la realizzazione è... peggio!

 

1) hanno piazzato 6 faston in fila per collegare trafo, finale... e fino a qui va bene; il problema è che per qualche motivo (cioe' perché è una chiavica), li hanno nominati a partire dal primo, J1 J2 J4 J3 J5 J6... ...ed ovviamente J3 e J4 sono le connessioni di base ed emettitore del finale di potenza... io non avevo mai guardato le serigrafie (anche perché sono difficili da vedere in mezzo ai terminali faston), così collegavo sempre il finale al contrario. E così ho scoperto che...

 

2) ...se inverti le connessioni del finale, apparentemente funziona, ma il range va a farsi benedire, diventa "arbitrario" immagino che dipenda dalle tolleranze dei diversi componenti.

 

3) ed in ultima, se non si connette il finale in realtà non è in grado di regolare, quindi le prove con il solo pilota sono quasi del tutto inutili.

 

Infatti ho provato a collegare il tutto al suo trasformatore ed arrivava a 5V con qualsiasi regolatore, poi ho visto le serigrafie... eccetera eccetera eccetera.

 

Morale della favola ora ho una scheda funzionante, e funziona sia con regolatore nuovo che vecchio... quegli altri li devo provare ma così a naso mi sa che funziona con tutti e 5

 

L'altra ha qualche ritocco da fare (il deviatore è rotto, devo saldarci il ricambio) ma in sostanza funziona anche lei.

 

Quel che vorrei capire ora, se riuscite a darmi una mano è come tarare il potenziometro R1, la cui regolazione è andata a farsi benedire nelle prove; quasi sicuramente è qualcosa relativo alla lettura dello strumento a bordo, ma è un problema minore, ad occhio credo sia la "centratura" della lettura in volt, infatti quel partitore viene usato col selettore su volt.

 

L'unica altra taratura è la Vmax da settare a 30V.

 

Nei prossimi giorni vi aggiornerò, intanto grazie per il supporto :)

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2 ore fa, Darlington scrisse:

, così collegavo sempre il finale al contrario

 ora si spiega tutto .

comunque in questo genere di alimentatori io parto dal trasformatore, poi controllo il ponte ,

poi controllo se la tensione così raddrizzata si può rinvenire sul contenitore metallico del T03,

 

bastava che tu avessi controllato la tensione presente sul collettore .

 

Concordo con chi ha scritto che il finale probabilmente non è originale  :

lì si usa un 2n3055.

Non ha senso mettere un transistor capace di 150 watt a 100volt di collettore

se poi per alimentarlo ne usi solo  40 di volt

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10 minuti fa, sandor626 scrisse:

bastava che tu avessi controllato la tensione presente sul collettore .

 

Sul collettore avrei trovato la tensione del ponte... sullo schema non è riportato ma il finale è sul dissipatore assieme al ponte e prende corrente sul collettore da quest'ultimo, tramite la vite che lo fissa al dissipatore, dove è inserito un terminale ad occhiello dal positivo

 

Anche io sono partito dal trasformatore e mi sono accertato che il ponte non fosse in corto, quello si è stato sostituito su uno degli esemplari in mio possesso, infatti non hanno messo l'occhiello (e di conseguenza il collettore non riceveva alcun potenziale)

 

12 minuti fa, sandor626 scrisse:

Concordo con chi ha scritto che il finale probabilmente non è originale

 

No io penso sia originale perché è rivettato su entrambi gli assiemi ponte - dissipatore che possiedo; credo che se qualcuno lo avesse sostituito si sarebbe preso la briga di mettere delle viti, e si vedrebbero i segni di rimozione dei rivetti originali 

 

Probabilmente avevano uno stock di quei transistor e li hanno usati, è abbastanza comune nell'industria.. 

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13 ore fa, dott.cicala scrisse:

Io ho alcune opinioni personali che possono anche essere considerate fissazioni, non sono regole, ma sono le mie regole:

 

Sono regole empiriche come il teorema di Murphy; non sono dimostrabili, ma spesso corrispondono al vero.

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Comunque ora funziona e ne ho riassemblato uno:

 

670e7afecb284755debb51bf12fd1535.jpg

 

caricato con una lampadina da auto arriva a passare pure i 4A di targa, seppure per breve tempo; il raffreddamento purtroppo è carente, dopo qualche minuto a 5A interviene il protettore termico che stacca la base del finale e si spegne tutto; la R1 avevo visto giusto ed è la calibrazione in volt dello strumento a bordo, alla fine è un accettabile secondo alimentatore da banco, specie perché nuovo costa oltre 100€...

 

Il bello è che gli unici guasti sulle schede di regolazione erano un trimmer interrotto su una, due resistori bruciati + il potenziometro rotto + il TIP bruciato sull'altra, ed il selettore V-A per il pannello rotto su entrambe... a complicare il tutto è stato proprio lo schema "fumoso"

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11 minuti fa, gabri-z scrisse:

Beh, se è tuo puoi replicare la ventola fatta sul altro. 

 

Di fabbrica esce così come lo vedi, la ventola soffia e non estrae, scelta curiosa perché di solito si fa il contrario... gli spazi calcolati a pelo non è che garantiscono molti margini di miglioramento, probabilmente sarebbe stato più saggio mettere il finale in coda ed il trasformatore al centro, molto probabilmente non è fatto per "tirare" delle ore sempre al massimo della potenza...

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