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Limitazione 6Kw in monofase


idtech

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Salve a tutti, chiedo quanto segue nella speranza che qualcuno si trovi nella mia stessa situazione e mi sappia indirizzare sull'iter corretto.

Ho un impianto da 4,7Kwp connesso dal 2011 in II C.E, con S.S.P.

Negli anni, causa installazione PDC (con gruppo idronico per radiante e ACS), piastre induzione, e vari elettrodomestici, il mio fabbisogno è salito in maniera tale da pensare ad un ampliamento.

Dato che l'impianto esistente gode del II C.E. non può essere toccato in nessun modo, l'unica soluzione è quella di installare una nuova sezione di impianto sullo spazio rimanente della falda (esposta a N/O).

In base al mio fabbisogno, ed appunto in base allo spazio occupato, potrei installare altri 3,3Kw raggiungendo così una potenza di 8Kw data da entrambe le sezioni di impianto.

E-distribuzione, purtroppo, impone il passaggio a trifase superati i 6Kw in immissione; passaggio che, per ovvi motivi (in quanto sarei costretto a ridistribuire l'impianto esistente e magari a sostituire la PDC con modello trifase, a causa degli elevati picchi) non sono interessato a fare...

Installare una sezione di impianto da 1,3Kwp per avere un parziale beneficio, a parte che non risolverebbe i miei problemi, risulterebbe una soluzione poco conveniente a causa dei costi base che una nuova installazione comporta...

Tra l'altro, grazie all'ottimizzazione dell'autoconsumo, il mio impianto difficilmente immette in rete più del 25% dell'energia generata, però la legge non prevede eccezioni...

 

Guardando in rete, mi sono imbattuto in un sistema prodotto da SolarEDGE (in abbinamento ai propri inverter HD Wave) che sarebbe capace di limitare le immissioni in rete, rispettando appunto i limiti del gestore.

 

Considerando che l'impianto attuale mediamente (in condizioni favorevoli) non sfora mai i 3.5Kwh; se il nuovo impianto da 3,3Kwp riuscisse a dare il meglio di se sui 2,5Kwh, nella remota ipotesi che l'abitazione stesse assorbendo 0Kwh, non riuscirei mai a sforare i 6Kw anche senza limitatore.

In ogni caso, utilizzando questo sistema di limitazione SolarEDGE, potrei garantire al gestore di rientrare nei valori massimi imposti, senza quindi creare problemi di bilanciamento alla distribuzione; nel caso in cui il sistema non dovesse funzionare (in quanto non certificato da parte loro) solo in tal caso, il misuratore potrebbe intervenire per superamento della soglia in export, come accade nel caso contrario quando si assorbe oltre la potenza di contratto!!!

 

Qualcuno ha esperienze in merito, come dovrei spiegare a e-distrubuzione quello che ho appena sintetizzato in queste righe?

 

 

 

 

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Non sei il primo.. un nostro cliente voleva mettere 12 Kwp  in monofase utilizzando questi limitatori ma il progetto venne bocciato.. di più non so dirti.. 

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Magari 12kwp sono eccessivi per un monofase, ma nel mio caso non starei eccedendo nemmeno ai 6kwp previsti in exsport; sappiamo che la potenza istantanea di un impianto non è mai prossima ai livelli di targa ma, mediamente intorno al 75%...

Purtroppo questo è il paese delle complicazioni, già è assurdo che non esista un interlocutore ufficiale capace di spiegarmi il motivo per cui non è possibile realizzare un progetto così come descritto. E-distribuzione mi invita ad inoltrare la pratica, pagando quindi le relative spese, magari per poi bocciarla perchè non conforme. Tutte le ditte a cui mi sono rivolto se ne sono lavate le mani, che delusione!!! Paradossalmente però, posso richiedere fino a 9kw in assorbimento, se non mi sbaglio, rimanendo in monofase?

 

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il distributore puo' in certe occasioni, quando per esempio la cabina MT è in prossimità della fornitura, di concedere una connessione in immissione sino a 10 kW in monofase, ma questo è a discrezione del distributore, solitamente oltre 6 kW si va in trifase.

Oggigiorno molti produttori di inverter tipo Solax, ZCS, Solaredge, offrono prodotti con potenza in immissione regolabile da 0 alla potenza nominale. Per la compilazione del Regolamento di Esercizio, la potenza in immissione puo' avere un valore da 0 alla potenza nominale inverter.

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20 ore fa, walnut scrisse:

il distributore puo' in certe occasioni, quando per esempio la cabina MT è in prossimità della fornitura, di concedere una connessione in immissione sino a 10 kW in monofase...

 

Mi apri nuovi orizzonti 😂😂

La prima soluzione farebbe proprio al mio caso; quindi nella peggiore delle ipotesi (volendo quindi mantenere i 6Kw in export tramite limitatore)  E-distribuzione è tenuta ad approvare la nuova sezione anche se i valori di picco di entrambi gli impianti sommano 8kw?

Dove va inserito questo aspetto nella pratica on-line?

 

Come dovrei fare a sapere se nella mia zona approverebbero gli 8Kw in monofase?

Il Trafo da palo è difronte casa mia!!!

 

Ti ringrazio in anticipo... 

 

Modificato: da Alessio Menditto
Ridotto quote
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i trafo da palo sono piccoli, lui parlava di cabina MT.

 

io non ci diventerei matto il passaggio a trifase non è così complicato come lo dipingi e sicuramente non devi cambiare la pompa di calore.

basta cambiare il generale di quadro e distribuire le fasi.

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Devi fare la domanda di preventivo dove si inseriscono i dati di impianto , quindi le due sezioni , ciascuna con la potenza nominale inverter, e la potenza in immissione che puo' anche essere inferiore alla somme delle potenze nominali. Inserisci nelle note che desideri che la fornitura resti monofase. Il distributore valuterà la fattibilità e ti manderà il preventivo. Se magari fissi un appuntamento con qualche tecnico di e-distribuzione ti risparmi 122 euro di richiesta preventivo. Comunque se hai un trafo da palo, non sei in zona urbana, quindi difficilmente ti allaccieranno 10 kW in monofase.

Modificato: da walnut
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DavideDaSerra

Perché non passi a trifase? Lo sbilanciamento massimo ammesso è di 6kW, quindi basterebbe, al quadro, distribuire le linee esistenti monofase tra le 3 fasi (esempio di 'separazione' semplice: R: cucina, S:PDC, T:illuminazione e prese) per avere un impianto discretamente bilanciato, le modifiche sarebbero veramente minime.

 

Inoltre potresti immettere tutta l'energia prodotta anziché solo fino a limitatore.

 

I costi fissi tra monofase e trifase resterebbero immutati, dovresti solo pagare l'elettricista per la divisione del quadro e per 'tirare' altre due linee dal contatore.

Modificato: da DavideDaSerra
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il 21/4/2019 at 21:30 , DavideDaSerra scrisse:

Perché non passi a trifase? Lo sbilanciamento massimo ammesso è di 6kW, quindi basterebbe, al quadro, distribuire le linee esistenti monofase tra le 3 fasi (esempio di 'separazione' semplice: R: cucina, S:PDC, T:illuminazione e prese) per avere un impianto discretamente bilanciato, le modifiche sarebbero veramente minime.

 

Inoltre potresti immettere tutta l'energia prodotta anziché solo fino a limitatore.

 

I costi fissi tra monofase e trifase resterebbero immutati, dovresti solo pagare l'elettricista per la divisione del quadro e per 'tirare' altre due linee dal contatore.

D'accordo sul fatto che i costi resterebbero immutati, ma l'installazione del nuovo misuratore, quindi lo scavo per andare a recuperare le altre due fasi dalla linea principale (interrata), il ripristino della strada e quant'altro, sono un groppone da non sottovalutare.

 

Col passaggio in trifase, oltre alle due linee e l'interruttore generale che per me non costituiscono un problema, sarei costretto a richiedere un aumento di potenza in prelievo.

Rimanendo con il contratto attuale da 3Kw, dedicando necessariamente una fase alla PDC (quindi quella su cui immette FV da 4,7Kwp), tale fase andrebbe a regime ottimale solo quando la PDC produrrebbe l'ACS (con assorbimenti intorno ai 3.5Kwh).

Durante il normale funzionamento con il radiante (circa 1.5Kwh), "donerei" tutta l'eccedenza alla rete, in quanto nessun altro carico potrebbe stare su quella fase per via della caratteristica di discontinuità del FV (che diventerebbe insufficiente nelle giornate grigie con la PDC in funzione).

Da qui l'esigenza di aumentare la potenza in prelievo, in modo da poter inserire altre utenze in questa fase privilegiata dal FV.

Lo stesso accadrebbe per la fase dove collegherei il resto della casa ma, ancora peggio, tutto quello che collegherei alla fase senza FV (anche la stessa illuminazione che comunque viene utilizzata principalmente nelle ore di non produzione) non godrebbe dell'autoconsumo...

Tra l'altro, la mia abitazione è su 4 livelli, dal quadro principale partono le 4 linee separate per ogni piano, la distribuzione luce/prese o utenze particolari (vasca idro, forno, lavastoviglie, asciugatrice, lavanderia ecc...) avviene nel centralino di ogni singolo piano; vedi tu che casino!!!

Non è solo distribuire i carichi sull'interruttore generale...

 

Invece con tutti i carichi, ed entrambi gli impianti di produzione, sulla stessa fase avrei una ottimizzazione dell'autoconsumo e tutto sarebbe più semplice e funzionale...

 

Per quanto riguarda l'immissione fino ai 6Kw, penso che il limitatore interverrebbe tagliando quelle poche centinaia di W, solo in quei giorni che mi trovo in vacanza, quindi con la PDC spenta e nessuno a casa.

L'impianto da 4,7Kwp, nelle ore di massimo irraggiamento mediamente eroga 3,5Kwh, se il nuovo (con inverter e pannelli ultimo grido) si attestasse intorno ai 3Kwh, per andare oltre i 6Kw dovrei avere tutto spento; ma tra lampade di emergenza, allarme, server, video sorveglianza, frigo, cantinetta e qualche altro dispositivo in stand-by, penso che il limitatore farà il suo lavoro solo in quelle giornate ventose quando l'alternanza tra passaggi nuvolosi e cielo terso, fanno impazzire gli impianti solo per pochi minuti anche oltre le potenze di picco...

Proprio un paio di giorni fà il mio inverter, dopo un'acquazzone mattutino, appena il cielo è tornato sgombro è andato sui 4.900W, ma solo per alcuni minuti (appena i pannelli riscaldano la potenza torna quella di sempre).

 

 

 

 

il 21/4/2019 at 17:20 , walnut scrisse:

Devi fare la domanda di preventivo dove si inseriscono i dati di impianto , quindi le due sezioni , ciascuna con la potenza nominale inverter, e la potenza in immissione che puo' anche essere inferiore alla somme delle potenze nominali. Inserisci nelle note che desideri che la fornitura resti monofase. Il distributore valuterà la fattibilità e ti manderà il preventivo. Se magari fissi un appuntamento con qualche tecnico di e-distribuzione ti risparmi 122 euro di richiesta preventivo. Comunque se hai un trafo da palo, non sei in zona urbana, quindi difficilmente ti allaccieranno 10 kW in monofase.

Per fare domanda di preventivo, che è quello che comunque sto cercando di fare tramite il portale, si deve pagare un corrispettivo in base alla potenza che si vuole immettere.

Se provo a richiedere oltre i 6Kw il corrispettivo cambia scaglione.

Per cui mi trovo in difficoltà per questo motivo, che faccio:

-Tento la richiesta di 8Kw, pagando il relativo corrispettivo?

-Chiedo 6Kw, malgrado l'impianto è da 8Kw (ovviamente limitato in immissione)?

Se mi bocciano l'8Kw, perdo pure i soldi del corrispettivo o in automatico mi propongono loro stessi di limitare a 6Kw?

L'ideale sarebbe un appuntamento preventivo con un tecnico, ma qual'è la prassi per ottenerlo?

 

Il trafo MT/BT (questo intendevo), avrà un primario da 6KV (non penso si tratti di 20KV, data l'altezza della palificazione); abito in periferia, ma con quel trafo alimentano 50 abitazioni. Non hanno fatto la cabina perchè quel trafo sembra essere sufficiente per le utenze di quella zona, ed anche perchè i 6KV disponibili in zona possono essere gestiti anche senza cabina (a differenza di tensioni superiori che prevedono cavi interrati e manufatti con sezionatori, interruttori VOR, centraline di telecontrollo ecc...).

 

 

 

 

il 21/4/2019 at 11:19 , reka scrisse:

i trafo da palo sono piccoli, lui parlava di cabina MT.

 

io non ci diventerei matto il passaggio a trifase non è così complicato come lo dipingi e sicuramente non devi cambiare la pompa di calore.

basta cambiare il generale di quadro e distribuire le fasi.

Sul trafo ho risposto al quote precedente.

 

Dicevo di cambiare la PDC, in quanto il mio modello da 11Kw termici viene prodotto sia in trifase che in monofase; ormai però l'acquisto è stato fatto, quindi se avessi previsto un passaggio in trifase avrei dovuto acquistare una trifase con tutti i benefici che oggi ne potevano conseguire...

Purtroppo, come leggerai nella risposta a @DavideDaSerra, non è il cambio dell'interruttore a preoccuparmi...

 

Comunque grazie a tutti per il Vostro supporto\conforto 😂 devo riuscire a mettere il mio caso all'attenzione di un tecnico e-distribuzione, ma dalle mie parti fanno i preziosi; non mi resterà che presentare diverse richieste con i costi che ne conseguono, fino a trovare il giusto compromesso che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere anche quello di lasciare tutto com'è (quindi nessuna richiesta di immissione oltre gli attuali 4,54Kw) segnalando solo la nuova sezione per dovere di cronaca (con limitatore a 4,54Kw).

Modificato: da idtech
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Per fissare un appuntamento puoi chiamare il numero verde e farti dare l'indirizzo dell'ufficio di competenza della tua area.

Per l'uso dei limitatori, sappi che i distributori non gli accettano.

 

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Ma allora questi limitatori a cosa servono?

A quale scopo vengono commercializzati?

Approfondendo le ricerche, ho avuto modo di appurare che Solaredge non è l'unica ad avere questi dispositivi...

 

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Se per limitatori ti riferisci agli inverter che possono regolare la potenza immessa in rete, è una funzione presente su alcuni inverter ibridi (predisposti per le batterie), i quali per funzionare correttamente, leggono la corrente che transita sul contatore di fornitura tramite TA preposto. In tali inverter è possibile impostare la potenza immessa nella rete del distributore a zero. Questo perchè in alcuni paesi tipo Marocco o altri, il gestore di rete non consente l'immissione di potenza nella sua rete. Da noi questa funzione è utile quando si installa l'impianto e non è ancora venuto il gestore a fare l'allaccio, (anche se non si potrebbe)

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mi correggo, il costo della richiesta preventivo è il seguente: 

Il corrispettivo per l'ottenimento del preventivo è:

  • potenze in immissione richieste fino a 6 kW: € 30 + IVA 22%;
  • potenze in immissione richieste superiori a 6 kW e fino a 10kW: € 50 + IVA 22%;
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Il solaredge a cui mi riferisco ha un modulo contatore collegato al TA e, tramite RS585, all'inverter.

I parametri in export sono settabbili ai valori desiderati, non solo a 0Kwh.

 

Conosco i prezzi del corrispettivo, infatti il mio dubbio nella presentazione della pratica parte proprio da quale fascia tentare...

Anche se è assurdo utilizzare il termine "tentare"...

 

Modificato: da idtech
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Mi è appena arrivata una lettera da e-distribuzione che fa riferimento alla mia pratica e chiede un pagamento di 61€. Che vuol dire che ci sono riuscito?

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Ma già ho pagato il corrispettivo, tramite bonifico, per allegarlo alla richiesta di connessione (altrimenti la pratica non poteva essere inoltrata)... Effettivamente era di 61€.

Ma quella che mi è arrivata non sembra una ricevuta, c'è anche la data di scadenza.

🙄

 

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tu paghi il corrispettivo per la richiesta preventivo, loro ti mandano il preventivo con i costi per la connessione impianto e dove specificano il tipo di connessione se trifase o monofase e tutte le altre informazioni , obblighi e doveri etc.

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Paghi 50 euro + IVA per richiesta preventivo + la stessa somma per accettazione preventivo se non ci sono lavori da effettuare sulla linea.

quindi, dovresti già avere il preventivo dove viene specificato il tipo di allaccio proposto, monofase o trifase

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No, non ho ricevuto alcun cenno da e-distribuzione!!!

Sul portale, relativamente alla mia pratica leggo: Stato: Inoltrata; Avanzamento: VERIFICATA.

Ma nessuna comunicazione da parte loro...

Ho inviato una pec a produttori@pec.e-distribuzione.it ed al referente della mia pratica; nessuna risposta!!!

 

Oggi, parlando con un installatore abbastanza preparato, mi diceva che comunque (qualora non dovessero accettare la monofase) i nuovi misuratori trifase calcolano la potenza istantanea in maniera algebrica.

Paradossalmente potrei caricare tutto l'appartamento su R, collegare la sezione esistente su S, e la nuova sezione su T; con questa configurazione avrei comunque a disposizione sulla fase R una potenza disponibile di 3,3Kw/h (da contratto) + i Kw/h immessi su S + i Kw/h immessi su T.

Vi risulta quanto sopra?

Perchè in questo caso avrei risolto tutti i miei problemi!!!!

 

#DavideDaSerra, forse tu intendevi questo?

 

 

Modificato: da idtech
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Ciao idtech

 

Se ti obbligano alla Trifase allora il Contratto Contatore non potrà essere da 3 (3,3) kW in Prelievo, come sembra che tu immagini.

Come da regola di ENEL  il Contratto dovrà essere da 6 kW in prelievo, che poi sono 6,6 kW effettivi continui massimi e 8 kW di massimo per 90 minuti di tempo) avrai disponibile anche il Conduttore Neutro con il quale ti potrai "fabbricare" tre distinte reti di casa a 230V.

 

Su ogni singola Fase si dice sia possibile prelevare sino all'80% della Potenza complessiva Contrattuale.

Quindi sulla Fase non collegata ad alcun FV potrai fare sempre un prelievo da Rete di almeno 6 x 0,8 = 4,8 kW mentre sulle altre due può succedere di avere Prelievi o Immissioni in funzione della situazione del momento dei tuoi 2 distinti FV e dei carichi di casa che vi sono collegati.

 

E chiaro che in qualsiasi momento, se assorbi dalla Rete su una sola Fase i detti 4,8 kW, sull'insieme delle altre due, in somma, non potrai assorbire continuativamente oltre a 6,6 - 4,8 = 1,8 kW.

 

Comunque queste notizie non vengono avvallate da ENEL perché per loro è più conveniente non farlo sapere in giro ......

Quando si fanno domande agli addetti ENEL che capitano a tiro nessuno si sbottona (ordine di Scuderia....).

 

Il funzionamento del Computo che fa il Contatore Trifase è come ti è stato detto dal tuo Elettricista di fiducia.

 

Puoi Rete puoi Prelevare o Immettere, indipendentemente, su ognuna delle 3 fasi, e il Contatore fa la somma algebrica (istante per istante) di cosa sta succedendo su ogni singola fase.

 

Ti garantisco che è così : in tempi passati ho controllato più volte e non ci sono dubbi!

 

Per fare un esempio ci sono Impianti FV trifase basati su tre distinti Inverter uguali tra loro e collegati ciascuno alla Rete tra il Neutro e una sola delle tre Fasi. Ogni Inverter va per i fatti suoi seguendo la Fase alla quale è collegato. Se un Inverter va in avaria non succede nulla salvo che tutte le utenze 230 V collegate su quella Fase preleveranno quanto loro serve solo dalla Rete

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Bella questa!!!

Quindi io vado a potenziare un impianto Fv anche per avere più potenza istantanea disponibile, e loro mi caricano a vita le spese del costo di un 6Kw!!!

Assurdo...

 

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Attenzione , su un sistema trifase lo squilibrio massimo accettabile tra la fase piu carica e quella meno carica non deve mai superare i 6 kW (norma CEI 0-21), altrimenti il misuratore scatta. Per il resto tutto vero quello scritto da Semplice1.

Quindi se immetti su una fase 8 kW e assorbi da ciascuna delle altre due 4 kW ciascuno, hai come somma algebrica zero, quindi tutto ok, se invece nelle due fasi non hai assorbimenti, il contattore scatta.

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