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Vecchio scaldabagno elettrico Fais fermo da moltissimi anni. Posso accenderlo?


SuperUCCU

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Buongiorno a tutti. Nella vecchia casa di mia nonna, disabitata da tempo, c'è un vecchio scaldabagno elettrico Fais credo da 80/100 litri. Ricordo che c'era già quando ero bambino (25 anni fa) e all'epoca funzionava. Nessuno va più in quella casa da almeno 10-12 anni, se non per fare qualche lavoro di manutenzione al giardino. L'altro giorno ho pensato di riaccendere il vecchio boiler in modo da potermi lavare. Il rubinetto sotto all'apparecchio è chiuso e il boiler è completamente vuoto. Se apro il rubinetto, il serbatoio si riempie e se lo accendo, sembra partire. Sulla superficie esterna noto delle tracce di ruggine superficiale e questo mi fa paura. Posso azzardare un'accensione?

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 da vuoto (era meglio farlo da asciutto) lo prenderei un po' a colpi per vedere se si stacca qualcosa di strano dalle pareti controllando l'acqua.

 

poi potresti per scrupolo smontare la valvola di sfogo e pulirla o cambiarla..

 

comunque per usarlo da subito se non lo riempi tutto non dovresti correre nessun rischio.

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Questo l'ho già fatto: l'ho picchiettato e sembra sia tutto a posto. Mi ha fatto paura il fatto che ci fossero delle bolle di ruggine nella parte esterna. Credo comunque sia dovuto al fatto che in quella casa ci fosse un po' di umidità. Temevo inoltre che il serbatoio perdesse e l'acqua finisse nella parte elettrica....

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se la ruggine è corrosione superficiale o perforante dovrebbe capirsi..

 

comunque se dovesse perdere acqua non c'è problema se hai l'impianto a posto.

 

prova a mandarlo un po' in pressione e vedi.

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...non so che manutenzione sia stata fatta in 25 anni comunque giusto per scrupolo toglierei la flangia e vedrei se la resistenza ha bisogno di un bagno in acido.

 

Comunque quella che vedi da fuori è una lamiera di copertura, anche se si arrugginisce la cisterna che contiene l'acqua non è quella, è più sotto, in mezzo c'è uno strato isolante.

 

Questo è un po' ribadire l'ovvio ma non si sa mai... se è stato svuotato ora sarà pieno di aria, e se c'è l'aria non entra (ovviamente) l'acqua, quindi per riempirlo devi aprire un rubinetto della calda, aprire la valvola di riempimento dello scaldabagno ed aspettare che dal rubinetto sia uscita tutta l'aria, quando esce acqua è pieno

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L'impianto elettrico non è dotato di salvavita, la casa è dell'800, l'impianto credo sia degli anni 50-60. Le cose più moderne che ci sono in quella casa sono di metà anni 80. Il contatore però è già di quelli moderni elettronici. Non mi sembra ci siano perdite se cerco di riempirlo. Accendendolo, la luce si accende. Settimana prossima provo.

 

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vincenzo barberio

Se dopo 25 anni di sosta,( e presumo che in precedenza abbia funzionato per altri anni) non è bucato e funziona regolarmente, direi che come marchio è ottimo.

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Io andavo in quella casa che avevo circa 7-8 anni nella metà degli anni 90 e lo usavo tutte le sere per farmi la doccia. Mia nonna oggi ha 92 anni e non frequenta più stabilmente questa casa da circa il 2009, ma credo che il boiler sia fermo almeno dal 2005-2006. Avendo l'idea di riutilizzare parzialmente la casa, almeno l'acqua calda per lavarmi dopo aver fatto i lavori di manutenzione, mi sembra sacrosanto. Ho preferito chiedere prima perchè non conosco molto il mondo degli scaldini elettrici, soprattutto se collegati ad un impianto senza salvavita e fermi da anni. Settimana prossima provo a riempirlo e innanzitutto vedo se perde o meno. Se non perde, provo a fare partire la resistenza e vedo se funziona ancora...

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Va beh, vedo che il fatto che la resistenza possa essere sepolta sotto due chili di calcare che sarebbe meglio, eventualmente, togliere non sembra interessarti minimamente. Pazienza.

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Assolutamente sì! Voglio ispezionarla e pulirla! Prima però voglio assicurarmi di farlo a boiler vuoto. Mi ero dimenticato di scriverlo.

Tra l'altro noto che hai un avatar con una lavatrice. Aprirò presto un topic riguardo una lavatrice anni 70 trovata nella stessa casa...

Modificato: da SuperUCCU
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Oggi ho ispezionato lo scaldabagno, non ho avuto tempo di smontare la resistenza, ma prometto che la prossima volta la smonto per pulirla! Ho riempito il serbatoio e acceso l'interruttore: nel giro di un'ora e mezza, l'acqua è arrivata a 55 gradi. Nessuna perdita. Settimana prossima mi occupo della resistenza. Comunque posso concludere che dopo anni e anni di stop, è ancora efficiente. Credo che essendo vecchio, consumerà molto

Modificato: da SuperUCCU
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DavideDaSerra

Dipende da come lo usi: se lo  lasci acceso H24 avrai più dispersione di uno 'moderno', ma se lo accendi 4 ore prima di fare la doccia lasciandolo spento quando non in uso le differenze saranno minime.

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Usare uno scaldabagno elettrico senza differenziale (salvavita) non è molto sensato. Prima di pensare a pulirlo pensa ad installare un differenziale.

E assicurati che quando usi acqua calda lo stesso sia spento. 

 

 

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impossibile installare un differenziale: quella casa è ormai disabitata, mia nonna non ci va più, io ci vado su solo  a fare le pulizie. Comunque ho avuto modo di provarlo e sembra funzionare egregiamente.

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vincenzo barberio

Buonasera Super 

soltec ti ha dato un ottimo suggerimento, e visto che lo scaldabagno funziona egregiamente, ti auguro che vista la giovane età non si danneggi il rivestimento della resistenza.   

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1 ora fa, vincenzo barberio scrisse:

Curiosità !! per quale motivo è impossibile installare un differenziale ?

Ipotizzo: braccetto corto?

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4 ore fa, SuperUCCU scrisse:

impossibile installare un differenziale: quella casa è ormai disabitata, mia nonna non ci va più, io ci vado su solo  a fare le pulizie. Comunque ho avuto modo di provarlo e sembra funzionare egregiamente.

Una resistenza elettrica di uno scaldabagno che va in dispersione non è un evento raro. In 20 anni a casa mia  mi è capitato àlmeno 5 volte.... Ho, ovviamente, il differenziale a protezione della linea elettrica, che prontamente è sempre intervenuto. 

Se un evento può accadere prima o poi accadrà...ecco spera che non accada mentre sei sotto la doccia e hai dimenticato di spegnere lo scaldabagno......

 

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DavideDaSerra

Apri il borsellino e caccia 30€, installi un MTD AC C16 subito a valle del contatore e passa la paura (in realtà questa modifica avreste dovuto farla con l'entrata in vigore della legge 46/90.... qualche lustro fa).

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Non serve fare dell'ironia: la casa è attualmente disabitata e difficilmente tornerà abitata per almeno altri 5 anni. Inoltre non decido io su queste cose, l'impianto è quello che è. Nessuno della mia famiglia ritiene opportuno spendere dei soldi per una casa che non ci serve. Io ci vado solo per fare le pulizie in giardino e raccogliere la frutta dagli alberi. Capisco il vostro risentimento, ma la questione è troppo lunga (e privata) per poterla esprimere sul forum. Non è questione di braccini corti, ma è una questione molto più complessa.

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Alessio Menditto

Ma guarda che ti stiamo dando consigli per non fulminarti...certo che ognuno da il proprio valore alla vita umana, purtroppo nelle case vecchie mancano tante cose a volte, la terra, il differenziale “salvavita” (che senza la terra non funziona) ecc.

Una volta non essendoci la terra si attaccava la massa Metallica degli elettrodomestici ai tubi dell’acqua o del gas, così in caso di dispersione al primo piano si fulminava la vecchietta al terzo o saltava per aria la tubazione del gas.

 

Insomma se tu valuti che non c’è problema che una resistenza vecchia si possa bruciare e scaricare la tensione a quello che si sta facendo la doccia o lavando le mani va bene così, noi siamo qui per avvisare.

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