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Regolazione impianto a pavimento con Immergas Victrix Tera 24 + DIM 2 zone ErP


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Ciao @Erikle grazie mille per l'aiuto!

 

Molto belli i pannelli radianti ad infrarosso! 😍 Intendi tipo questo giusto?

https://www.klarstein.it/Climatizzazione-per-case/Stufe-e-Radiatori/Wonderwall-30-Radiatore-a-Infrarossi-30-x-100-cm-300W-Timer-Settimanale-IP24-Bianco-30-x-100-cm.html

Il problema è che, come forse già dicevo sopra, da me la doccia e la parete che ho a disposizione per il pannello distano circa 3 metri, inoltre il pannello finirebbe ad essere perpendicolare alla direzione della doccia... dici che può comunque essere utile? 🤔 Credo che per scaldare bisogni proprio starci davanti, giusto? Inoltre se uno aprisse la porta lo andrebbe a coprire, rischiando forse anche di incendiare la porta? 😥

 

Non sapevo che il CAR funzionasse da cronotermostato modulante, in pratica andrebbe messo in alternativa alla sonda esterna o in combinazione? Ne potrei mettere uno per piano o solo uno? Dove posso trovare documentazione a riguardo? 

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la sonda esterna lavora assieme al CAR possono essere collegati entrambi

Di car ne puoi collegare uno solo alla caldaia e può gestire la cosidetta zona primaria cioè quella del circuito facente capo alla zona in cui è collegato lui in modo che senta le conseguenze della sua regolazione

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Monkey.Buildings

Ciao @Erikle buongiorno 😊

 

Ho dato un occhio al discorso CAR. Alla luce del fatto che:

- non costa pochissimo

- ora che ho i termostati staccati e sono senza sonda esterna bene o male già con la temperatura di mandata giusta funziona tutto a dovere

- con la sonda esterna la situazione dovrebbe ulteriormente migliorare non richiedendo nessun intervento manuale sulla mandata (che comunque ti dirò, non sto neanche più toccando comunque)

 

ho pensato che per il momento ne farò a meno, un domani se ne sentirò la necessità valuterò 😉

 

Ero invece interessato assieme a te a capire come muovermi per aiutare il sistema con termoarredo/pannello a infrarossi/altra diavoleria adatta ad avere un po' più di calore in bagno.

Le alternative al momento erano, a titolo esemplificativo, queste:

1) http://www.lazzariniradiatori.it/docs/CORTINA%20EVO-%20scheda%20tecnica_1.pdf

2) https://www.klarstein.it/Climatizzazione-per-case/Stufe-e-Radiatori/Klarstein-Hot-Spot-Hot-Spot-Crystal-IR-pannello-di-riscaldamento-45x120cm-20m-850W-5-40-C-IP24-nero-nero.html

3) tua proposta?

 

Come dicevo nei post precedenti avrei spazio per installare uno di questi arnesi a circa 3 metri di distanza dalla doccia, la parete della doccia è a 90° rispetto a quella su cui verrebbe posizionato il termoarredo/pannello e lo spazio disponibile è esattamente dietro la porta di ingresso del bagno (per capirci, il pannello/termoarredo verrebbe coperto dalla porta se questa venisse aperta. 🤔

 

La soluzione migliore forse sarebbe davvero la stufetta elettrica ventilata anche se (a) l'aria che si muove non è mai troppo gradita quando si esce dalla doccia e (b) non si possono lasciare le salviette a scaldarsi/asciugare e non si può usare come "stendino elettrico"

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Alessio Menditto
21 ore fa, Monkey.Buildings ha scritto:

La soluzione migliore forse sarebbe davvero la stufetta elettrica ventilata

 

Eh 

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Monkey.Buildings
5 hours ago, Alessio Menditto said:

 

Eh 

😊😁😂

 

Ciao @Alessio Menditto so che l'hai suggerita tu e in termini di velocità di reazione all'accensione è sicuramente la soluzione migliore (che io conosca), stavo solo cercando consigli per soluzioni non ventilate altrettanto valide, ammesso che esistano.... 😉

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Alessio Menditto

No ma sicuramente esistono, basta pagare energia...sono argomenti molto esoterici questi, cioè uno (non solo tu intendiamoci!!) fa l’impianto a pavimento per spremere fino all’osso la resa in percentuale di una caldaia a condensazione (che ricordo rende di più quanto scalda poco, esattamente come il motore Diesel), e poi per tenere gli asciugamani (che ripeto sembra essere di una importanza capitale), o che fa l'impianto a doppia temperatura (fottendosi così il risparmio di avere bassa temperatura) o mettendo riscaldatori elettrici che, al contrario della stufetta con la ventola, devono rimanere accesi per più tempo.

Peró ripeto basta pagare corrente elettrica e si fa tutto.

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Monkey.Buildings

Sono ovviamente perfettamente d'accordo col tuo ragionamento, il fatto è che stiamo parlando di un accessorio che, in casa mia, resterà spento credo per il 99% del tempo per non dire il 100%.... quindi se oltre ad essere la soluzione più efficiente possibile avesse anche una seconda funzione (anche solo di porta salviette) sarebbe meglio, almeno potrei convincermi di aver speso soldi per un porta salviette molto costoso! 😁

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Alessio Menditto

Eh però se rimane chiuso il 99% del tempo come fai a scaldare gli asciugamani?

Allora tanto vale metti gli asciugamani per terra, così rimangono tiepidi sempre.

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Monkey.Buildings

😁 lo accendo per quell'1% del tempo proprio per scaldare gli asciugamani, nei giorni in cui fuori c'è -15°C e i pianeti sono tutti allineati 😂

Scherzi a parte, parlavo di portare gli asciugamani non di scaldare gli asciugamani

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Alessio Menditto
Il 16/1/2020 alle 14:58 , Monkey.Buildings ha scritto:

 

Ti darei retta, il fatto è che il termoarredo scalda le salviette... e fa le veci del vecchio termosifone che ora non c'è più, quello che appoggi sopra si asciuga... 😐 Idee?

 

 

Ma io rispondo a questo....

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Monkey.Buildings

Si si lo so che rispondi a quello, come ti dicevo è una funzionalità desiderabile quella di usarlo come il vecchio termosifone dove appoggiavamo la roba ad asciugare, ma aggiungevo come ulteriore dettaglio che al 99% del tempo verrà usato come banalissimo porta salviette (spento)....

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non sei obbligato a montare il comando amico remoto diciamo che comunque tornerebbe utile perchè ti permette di avere il cruscotto della caldaia a portata di mano..

La sonda esterna è comunque consigliabile visto che nel caso della tua caldaia e di molte italiane ormai è una semplice accessorino giù gestito dalla scheda elttronica della caldaia e si ammortizza in brevissimo tempo perchè non sembra ma una regolazione attenta permette di risparmiare

Quanto all'integrazione in bagno ovviamente lo scaldasalviette elettrico è l'accessorio giusto in un bagno ti permette di aumentare la temperatura del bagno adesso non ho idea di come sia col solo pavimento radiante ecco se fosse anche solo un pelino inferiore agli altri locali è una sensazione sgradevole

e poi ti può tenere al caldo gli ascigamani ed asciugarteli

 

Per avere una botta di calore la solita stufetta elettrica con la ventolina è la più semplice ed immediata ma in alternativa altrettanto semplici ed immediata come emissione sono quelle stufette che hanno una specie di lampada che diventa gialla e sparano calore radiante come se sparassero luce queste sono sempre gradevoli da starci davanti anche appena esci dalla doccia

Le chiamano stufe alogene o  al quarzo 

Volendo si trovano anche da appendere al muro

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Monkey.Buildings

Ciao ragazzi, scusate per la latitanza ma sono stato un po' incasinato 🤯

 

Questione CAR: certo @Erikle è verissima la cosa del remotare i comandi, il fatto è che se la sonda esterna farà il suo dovere conto di non dover più mettere mano alla caldaia nella maniera più assoluta se non per passarla da estate a inverno e viceversa

 

Questione integrazione elettrica: vi ringrazio molto dei consigli, adesso me la strigherò io sul cosa fare... la rottura è che mi hanno fatto le prese elettriche in basso a muro dove collegare i termoarredi che non sono per niente comode se volessi optare per una "tecnologia" diversa, @Erikle le stufette allgene si le conosco ma funzionano se ci stai davanti, cosa non vera nel mio caso...

 

Ultima questione caldaia: ho un problema sull'ACS 🙄 praticamente se sono in doccia dopo un bel po' arriva, però se chiudo l'acqua e la riapro dopo qualche minuto arriva subito calda, poi diventa fredda, e poi di nuovo torna calda... e la cosa non è piacevole 😁 ulteriore indizio è che in cucina (che è il tratto più lungo dalla caldaia) l'acqua calda praticamente non arriva mai se non dopo 5 minuti che è aperta.... 🙄 idee? 🤔

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per la'cqua calda sanitaria è in parte normale quando chiudi il rubinetto queste instantanee rideviano in riscaldamento e tu hai la bassa temperatura quindi lo scambiatore della caldaia torna rapidamente a 35 gradi mettiamo quando lo riapri quindi deve ripartire tutto da zero andare su di temepratura lo scambiaorrep rimario poi con questa acqua calda scaldare la sanitaria con lo scambiatore a piastre

 

poi ci si può mettere la "brillante" elettronica immergas per cui ho vsito caldaie di quella marca andare a 65 gradi di acqua sanitaria anche se impostata a 40 e per poi veder spegnere il bruciatore sinceramente non so la logica dei progettisti immergas mi pare comunque che facciano molti errori mi è decisamente scaduto questo marchio

 

poi c'è da vedere che distanza si trova la caldaia dai punti di prelievo anche in rapporto a come girano i tubi non è detto che facciano il percorso più breve

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Monkey.Buildings

Capisco... bah la distanza non mi sembra eccessiva, parliamo di 15 metri di tubo dalla caldaia al punto più lontano (cucina).

Non c'è qualche parametro della caldaia su cui si possa intervenire per velocizzare la reazione? 🤔 Perché poi a regime la temperatura sotto la doccia è perfetta....

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15 metri non sono pochi avresti un certo tempo di attesa anche se l'acqua calda partisse già calda ad esempio da un accumulo

nel tuo caso la caldaia lavora a bassa temperatura quindi lo scambiatore primario è a quella temperatura quindi deve salire a 60 o 70 gradi per scaldare bene l'acqua nello scambiatore a piastre

le caldaie attuali hanno scambiaotori con una massa piuttosto contenuta salgono rapidamente ma 15 metri più tempi della caldaia diventano una seccatura immagino

 

parametri quelli di default se non sono stati modificati vanno bene semmai ma non so sulla tua se c'è è possibile introdurre un ritardo fra la chiusura dell'acqua sanitaria prima che ricommuti sul riscaldamento tanto tu hai il pavimento radiante quindi non è un problema

non commutando subito quando riapri l'acqua dopo poco dovrebbe in teoria migliorare un poco e ridursi di acqua fredda dopo che è uscita quella calda dai tubi prima che la caldaia torni a produrre acqua calda

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Monkey.Buildings

Eccomi, mi sono preso il tempo di spulciare il manuale prima di rispondere cose a caso....

Allego le pagine di interesse, @Erikle ti riferisci al parametro t3? A che valore suggerisci di impostarlo? Ci sono altri parametri che vedi che potrebbero aiutare a risolvere o quantomeno alleviare il problema? 🤔

Grazie mille! 🤗

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si proprio lui il t3 è il tempo che aspetta la caldaia dopo aver scaldato l'acqua sanitaria prima di ritornare sul riscaldamento

 

Modificare il parametro t3 influisce non sulla prima volta che apri l'acqua calda ma quando la riapri tipo dopo che ti sei insaponato sotto la doccia..a quanto metterlo?? vedi più o meno dopo quanto riapri l'acqua comunque puoi abbondare tanto hai il riscaldamento a pavimento che non si raffredda rapidamente anzi

 

Puoi comunque provare la differenza anche senza modificare subito il t3 ossia prova a farti una doccia mettendo la caldaia in modalità estate

t3 nella tua caldaia è  impostabile al massimo a 100 secondi per cui puoi metterlo direttamente a 100 se pensi di modificarlo

 

Ora se tu avessi i termosifoni in ghisa e mandata a 70 o 80 gradi ecco che avresti sempre lo scambiatore primario bello caldo e appena richiedi acqua calda sanitaria avresti già la caldaia con l'acqua pronta a fare acqua sanitaria 

Nel tuo caso invece deve partire da 35 o 40 gradi ok che le caldaie moderne hanno poca inerzia ma comunque dei secondi passano..in realtà passano anche per accendere il bruciatore stabilizzare la fiamma fare la rampa di salita

insomma le istantanee non sono comunque il massimo per fare acqua calda sanitaria..sono la forma più diffusa..si dice che non hai dispersioni perchè non accumuli acqua calda sanitaria ma in realtà ha quasi solo svantaggi

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Monkey.Buildings

Si esatto anch'io lo metterei a 100 secondi tanto con l'inerzia del pavimento chi se ne accorge se sta spento 100 secondi in più? 😁 Per lo stesso principio però anche t4 e t5 impostati a 18 secondi che senso hanno? 🤔

 

 

Secondo il tuo ragionamento da me partirebbe da 26 gradi per salire ai 38 impostati per l'ACS... 😥 ma quindi dimmi se ho capito bene, stai dicendo che l'ACS viene presa dal circuito del riscaldamento? 😲 Cioè quindi l'acqua che è nei tubi del riscaldamento viene continuamente sottratta ogni volta che uno apre l'acqua calda? E aggiunta dalla caldaia? 🤯

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31 minuti fa, Monkey.Buildings ha scritto:

Secondo il tuo ragionamento da me partirebbe da 26 gradi per salire ai 38 impostati per l'ACS... 😥 ma quindi dimmi se ho capito bene, stai dicendo che l'ACS viene presa dal circuito del riscaldamento? 😲 Cioè quindi l'acqua che è nei tubi del riscaldamento viene continuamente sottratta ogni volta che uno apre l'acqua calda? E aggiunta dalla caldaia? 🤯

 

 

Il bruciatore della caldaia scala acqua tecnica che tramite la pompa di circolazione viene inviata al pavimento o allo scambiatore a piastre per produrre acs. L'acqua che esce dai rubinetti non è quella che circola nel pavimento. L'acs e l'acqua tecnica non vengono mai in contatto. Scambiano calore attraverso lo scambiatore a piastre!

 

La produzione dell'acs ha sempre la precedenza sul riscaldamento, per cui se la caldaia sta producendo acs non riscalda il pavimento. Chiaramente non stai tutto il giorno a prelevare acs, per cui l'inerzia del riscaldamento compensa i brevi momenti di spegnimento.

 

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il t4 è il tempo che aspetta la caldaia per riacendere il bruciatore dopo che si è spento perchè anche al minimo la potenza era troppa

Solitamente è di 3 minuti ossia se la mandata mettiamo è impostata a 40 gradi la caldaia modula al minimo ma l'acqua sale oltre il valore impostato e arriva a 45 o 46 gradi l'elettronica di caldaia spegne il bruciatore

La pompa continua a girare e probabilmente dopo pochi secondi la temepratura dell'acqua scende sotto al set point ma non è buona cosa far riaprtire subito il bruciatore ma è meglio avere u ncerto ritardo

 

il t5 è invece più un aspetto tecnico per assicurare il corretto funzionamento il bruciatore tipicamente si accende a una opportuna potenza intermedia che assicura una sicura accensione della fiamma e poi se deve accelerare lo fa appunto con quella rampa questo ti conviene non modifcarlo

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Monkey.Buildings

Grazie @marco1278 del chiarimento, infatti mi sembrava impossibile la cosa... però scusa se insisto (curiosità mia) ma se si scambiano solo calore perché la caldaia interrompe la circolazione delle pompe durante lo scambio? Non potrebbe continuare a farla circolare lo stesso?

 

Grazie @Erikle in pratica da quello che dici meglio lasciare tutto com'è a parte il tempo di attesa dopo una richiesta di ACS, il parametro t3 insomma.... 😉 Tra l'altro tra i parametri della sonda esterna vedo che c'è P5 che in pratica è l'offset della curva, cosa che non è dichiarata per la mia caldaia (o meglio è dichiarato che l'offset sulle victrix tera non c'è) 🙄

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Per vari motivi:

1. La potenza della caldaia è limitata e non riuscirebbe a scaldare acs e riscaldare termo in contemporabea. 

2. Perché lo scambiatore a piastre acs richiede una determinata temperatura di ingresso che non è detto sia la stessa che richiede l'impianto di riscaldamento. 

3. Perché per come è costruita c'è una valvola che devia l'acqua da una parte o dall'altra. Non può moscelare. 

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quando fa acqua sanitaria la pompa della caldaia gira eccome e come detto con una valvola a tre vie viene fatta circolare sullo scambiatore tipicamente a piastre

l'acqua dell' impianto di riscaldamento non può entrare in contatto con quella sanitaria perchè la contaminerebbe non è acqua pulita

 

era nelle vecchie caldaie con scambiatore bitermico che per fare acqua calda sanitaria spegnevano semplicemente la pompa di circolazione ma anche lì lì le due acque restavano semper ben separate semplicemente lo scambiatore sopra la fiamma della caldaia era coassiale

 

poi si il t3 puoi metterlo a 100 senza problemi il t4 se vedi che la caldaia fa spesso accensioni frequenti puoi semmai provare ad aumentarlo

 

il t5 non va modificato se non a ragion veduta

 

il P5 serve a correggere la lettura della sonda esterna..ad esempio col comando amico amico remoto si puo vedere la temperatura di mandata la temperatura esterna..se vedi che il valore indicato non è preciso tipo segna 4 gradi in più di quelli che ci sono allora metti P5 a -4 ed ecco che la temperatura che mostra il comando è corretta

Il valore può essere sbagliato per le inevitabili tolleranze di misura o per la posizione della sonda non ottimale ma comunque questa correzione non è fondamentale il sistema funziona lo stesso

 

perchè se colleghi la sonda esterna quando ruoti la manopola del riscaldamento non imposti più una temperatura ma una curva chessò la 4.8 se poi in casa hai troppo caldo cali ad esempio a 4.2 poi che conta è la variaizone di temperatura esterna che fa scorrere la mandata su quella curva di regolazione per cui per dire al mattino con fuori freddo la caldaia avrà una mandata di 42 gradi mentre a mezzogiorno con fuori una clima mite la mandata andrà a 35

Modificato: da Erikle
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Monkey.Buildings

Grazie ad entrambi delle spiegazioni! 😊👏🏼

 

Si @Erikle quello che intendevo dire è che con i tasti di selezione della temperatura di mandata selezionerò la pendenza della retta che lega temperatura della sonda e temperatura di mandata, e cambiando poi P5, ignorando il fatto che la lettura rispecchi o meno la temperatura esterna reale, potrò di fatto regolare l'offset... quindi credo riuscirò ad avere un controllo preciso! 🎉

 

L'unico problema a sto punto è aspettare che mi aggiungano il pezzo di corrugato che manca per arrivare fuori dalla caldaia 🙄 mi sa che la proverò il prossimo inverno visto che le temperature si stanno alzando... 

 

Grazie mille ragazzi per l'aiuto! 😃👏🏼👏🏼👏🏼

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