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Pompa di calore e riscaldamento a pavimento


sorguido

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Buongiorno amici del Forum,

vi scrivo per chiedervi un consulto e un parere... e magari anche un consiglio.

Abbiamo comprato una casa di nuova costruzione direttamente da costruttore.

La casa è dotata di impianto di riscaldamento a pavimento (piano terra e primo piano) azionato da una pompa di calore Baxi come questa:

https://www.baxi.it/prodotti/pompe-di-calore/aria-acqua-splittate-inverter/pbs-i-fs2

 

L'impianto è completato da un quadro con dentro 5 tubi, che immagino siano gli anelli che vengono alimentati di acqua calda e corrono dentro al pavimento.

Il quadro del piano terra si presenta come da foto che allego.

Come potete notare ci sono anche 5 elettrovalvole bianche collegate.

 

Bene, da quando la pompa è entrata in funzione si è già bloccata 4 volte rilasciando l'errore H0224 che, da manuale della pompa, significa  "Blocco flusso del sistema attivo". Riporto in allegato la pagina del manuale a cui si riferisce l'errore.

Il tecnico Baxi è già uscito 3 volte, senza porre rimedio al problema, ossia, facendo ripartire la pompa dopo 2 giorni questa va in blocco permanente.

Alla quarta uscita ha provato a scollegare due elettrovalvole (quella più a sinistra e quella più a destra).

Ora in effetti la pompa di calore non è più andata in blocco.

Il tecnico ha subito detto di aver scollegato le due elettrovalvole per "simulare" un bypass che secondo lui andrebbe montato sull'impianto idraulico, intervento che a suo dire è di poco conto sia in termini di lavoro che di spesa.

Il Costruttore però non ci sente e non credo intenda intervenire a spese sue.

Anzi, appresa la notizia si è interfacciato egli stesso con l'assistenza Baxi la quale ora ha cambiato improvvisamente opinione ritenendo anche loro non necessario installare un bypass.

 

Ma allora io mi chiedo: le due elettrovalvole che sono state staccate e ora penzolano dentro al quadro me le devo tenere così?

A loro dire (assistenza Baxi e Costruttore) tutto funziona regolarmente anche così e non c'è alcun problema e nessun bisogno di intervenire ulteriormente.

 

A me pare francamente strano e ho il sospetto che non vogliano installare questo "bypass" in quanto questo intervento non determinerà alcun beneficio all'impianto. Anzi, penso che la pompa andrà comunque in blocco in quanto temo di essere in presenza di una strozzatura delle tubature dell'impianto che in qualche luogo sta causando il problema sulla pompa di calore.

 

Voi cosa ne pensate?

Cosa determina l'aver staccato le due elettrovalvole?

Perché ora la pompa funziona?

Per voi è plausibile che un impianto nuovo possa essere lasciato con due elettrovalvole staccate?

 

Vi ringrazio sentitamente per la vostra disponibilità nell'aiutarmi. Mi sembra di vivere un incubo. E non solo per questo, ma per tanti altri aspetti che riguardano questa casa maledetta.

 

GRAZIE di cuore a tutti coloro che vorranno interessarsi al mio problema con una spiegazione, un'opinione, o un semplice consiglio.

Ciao e buona domenica a tutti.

 

 

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Alessio Menditto

Tu dovresti fare una cosa semplicissima, svitare tutte le elettrovalvole e non dico di buttarle nella spazzatura, le metti in una cassetta e le metti in cantina, possibilmente in un posto poco accessibile.

Fatto questo, torni in casa, imposti la caldaia a 40 gradi, aspetti un giorno e domani ci aggiorniamo.

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Concordo pienamente: togli le elettrovalvole sempre aperte e il problema non si ripresenterà più.

Se proprio non puoi fare a meno dei termostati toglilo solo dal circuito del bagno.

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Francamente non ho capito le risposte... Di termostati ne ho solo 2. Uno al piano terra, l'altro al primo...come in tutte le case. 

Proprio non ho capito. Perché devo togliere le elettrovalvole? 

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Alessio Menditto

No: tu devi PRIMA chiamare chi ti ha fatto l’impianto.

Se si è dato per morto, cosa possibilissima perché sa già cosa gli aspetta tarare l’impianto che neppure lui sa come farlo funzionare, chiami un altro idraulico e gli chiedi dì regolarlo.

Se nemmeno questo funziona, come ultima spiaggia togli tutte le valvole, imposti la mandata a 40 gradi e domani ci aggiorni.

Sono stato più chiaro adesso?

Il motivo di toglierle dipenderà se farai una di queste tre cose, inutile dirlo prima se non sai cosa farai.

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19 minuti fa, sorguido ha scritto:

Di termostati ne ho solo 2. Uno al piano terra, l'altro al primo...come in tutte le case

 

come in tutte le case con impianti a radiatori, la tua non ce li ha quindi il numero corretto di termostati da avere sarebbe 0 e chi ha fatto l'impianto andrebbe mandato a sminare i campi minati in Siberia, ma senza il cercamine.

 

questo è il risultato della "moda" dell'impianto a pavimento, pure pinuccio il tabaccaio si sente in dovere di iniziare a farli senza sapere neanche cosa sta facendo e perché, così poi ci si ritrova 9 volte su 10 con un impianto raffazzonato, che funziona male o non funziona del tutto, e che è una ciofeca in termini di resa

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Ah! Ditemi se ho capito male...

Negli impianti di riscaldamento a pavimento non ci vanno i termostati (intendo quegli affari alle pareti per regolare la temperatura). 

Le elettrovalvole immagino servano quindi ad aprire e chiudere i circuiti in base a ciò che comanda il termostato. 

Dunque (vado sempre per immaginazione...ditemi sempre se ho capito giusto o no) se il termostato non serve, non servono nemmeno le elettrovalvole. 

Se imposto la pompa di calore a 40 gradi, questa dovrà solo occuparsi di mantenere costante la temperatura nel suo circuito a 40 gradi, senza ulteriori interferenze da parte di elettrovalvole e termostati. 

 

Se tutto ciò che ho appena immaginato è giusto, la mia domanda è: come faccio a "decidere" la temperatura con cui vivere se non uso il termostato? 

Agisco aumentando ulteriormente (o diminuendo) i 40 gradi impostati sulla pompa?

Francamente mi sembra alquanto scomodo, anche perché così dovrò disattivare manualmente il riscaldamento all'arrivo della primavera, agendo sempre direttamente sulla pompa, e viceversa in autunno.. 

Grazie infinitamente! 

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Alessio Menditto
3 minuti fa, sorguido ha scritto:

Se tutto ciò che ho appena immaginato è giusto, la mia domanda è: come faccio a "decidere" la temperatura con cui vivere se non uso il termostato? 

Agisco aumentando ulteriormente (o diminuendo) i 40 gradi impostati sulla pompa?

Francamente mi sembra alquanto scomodo, anche perché così dovrò disattivare manualmente il riscaldamento all'arrivo della primavera, agendo sempre direttamente sulla pompa, e viceversa in autunno.. 

Grazie infinitamente! 

 

Esatto, parti da 40 poi aspetti MINIMO un giorno, se dopo minimo un giorno hai caldo metti a 39 e aspetti ancora minimo un giorno e così via.

Questo però a condizione che l’impianto sia bilanciato, ossia che i detentori di ogni stanza siano regolati per dare lo stesso calore a ciascuna, e questa operazione di bilanciamento è un po’ lunga pure lei e laboriosa.

Se per te è scomodo fare così tieni pure i termostati, un detto dice che non si fanno le nozze con i fichi secchi, infatti questa tua osservazione fa passare la voglia di aiutare a risolvere il problema.

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6 minuti fa, sorguido ha scritto:

come faccio a "decidere" la temperatura con cui vivere se non uso il termostato? 

Agisco aumentando ulteriormente (o diminuendo) i 40 gradi impostati sulla pompa?

 

esatto, questo è il funzionamento di un impianto a pavimento, le differenze di temperatura si compensano bilanciando i circuiti, i wannabe manco sanno cosa voglia dire quindi giù a mettere termostati che non servono ad un bel niente perché il riscaldamento a pavimento lavora "in calore", non "in temperatura" come i radiatori

 

7 minuti fa, sorguido ha scritto:

così dovrò disattivare manualmente il riscaldamento all'arrivo della primavera

 

infatti il riscaldamento a pavimento va acceso quando inizia il freddo e spento quando arriva il caldo, il concetto è che visto che ci vogliono anche giorni una volta acceso per arrivare alla temperatura di regime, lo spippolamento ossessivo-compulsivo sul termostato e tutte le boiate che si fanno sugli impianti a radiatori, tipo "accendo due ore la sera" o "accendo esattamente 31.4 secondi prima di arrivare a casa così consumo per starmene al freddo  risparmio un casino di aria fritta" vanno dimenticate.

 

un impianto a pavimento è un treno, ci hai presente il treno? quello che quando parte va meno di una bicicletta e quando arriva deve frenare venti chilometri prima sennò passa la stazione, però porta un carico che è dieci volte quello dell'aereo? ecco, l'impianto a pavimento ha la stessa inerzia: ci mette tanto ad andare a regime, ma quando è partito va consumando poca energia proprio in virtù di tutta la sua inerzia.

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43 minuti fa, sorguido ha scritto:

Perché devo togliere le elettrovalvole? 

perche con tutto chiuso nell'impianto non puo circolare acqua e questo crea un allarme nella pompa di calore

anche se si installano tutte le valvole e si hanno i micro che fermano il gruppo si puo andare incontro a problemi in fase di "fermata" della pompa di calore

 

1 bisognerebbe capire se le elettrovalvole vanno a spegnere elettricamente il gruppo

2 i circuiti dei bagni li si lascia aperti (si tolgono le teste dei circuiti bagni e gli eventuali termostati dei bagni agiscono elettricamente sul gruppo) oppure si installa un bypass

 

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Ringrazio tutti quanti, anche Alessio ancorché mi sembra sia un po' nervoso.

Credo abbiate capito tutti che non ne so nulla di impianti a pavimento, diversamente non avrei posto questo genere di domande. 

Mi avete chiarito bene i dubbi che avevo e mi sento ora rasserenato che quanto meno non sia un problema ben più grave come stavo immaginando. 

Per me è già molto positivo questo. 

Detto ciò sono certo non sia stato fatto alcun minuzioso lavoro di calibrazione da parte dell'idraulico del costruttore. 

Per quieto vivere (mio) chiamerò un termotecnico di mia fiducia per configurare al meglio l'impianto, togliendo possibilmente quelle elettrovalvole. 

 

Ancora un grande e doveroso ringraziamento di cuore a tutti. 

Modificato: da sorguido
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Alessio Menditto

No no non sono nervoso, sono arrabbiato non con te, ma con chi fa il fenomeno (chi ha costruito il tuo impianto), li riempie di aggeggi che illudono te sia una cosa semplice, ma non sanno neanche loro come farlo funzionare.

Tu chiedi, giustamente non intendendotene, e non è una colpa ovviamente, ti diciamo come fare e però poi tu dici che il consiglio che ti diamo ti darà la seccatura due o tre volte a stagione di dover girare una manopola.

 

 

Modificato: da Alessio Menditto
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Roberto Garoscio

Negli impianti a pavimento, (il mio è stato fatto nel lontano 89) la soluzione migliore per me è; valvola a miscela, sonda di mandata,  sonda esterna e centralina di controllo con regolazione del Delta t con programmatore orario per eventuale abbassamento notturno.

Oggi per risparmiare si mettono i termostati, però io metto un termostato che funge da generale per tutti gli ambienti e predispongo i termostati nelle camere per eventuale solo ABBASSAMENTO attuato con le testine, così è quasi garantito un funzionamento ideale, una variante potrebbe essere di mettere un crono come generale per gestire un abbassamento di 1 o 2 gradi in meno la notte es. dalle 23:00 alle 05:00 l’orario può variare in base allora che inizia e finisce la vostra giornata.

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Le testine non servono. Fai bilanciare bene i vari circuiti e gestisci la pompa di calore con la sonda climatica. 

In questo modo la temperarura di mandata si regolera' da sola al variare della temperatura esterna. 

 

 

 

 

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la pompa di calore deve avere acqua che circola sempre e sopratutto deve essere sempre essere disponibile un certo volume di acqua per permettere alla macchina di sbrinarsi

Chi ha fatto quell'impianto come se fosse una caldaia ad alimentarlo é UN DEMENTE uno da mandare via calci nel lato B e pure l'assistenza pensa di avere a che fare con una caldaia...in quel caso della caldaia basterebbe un by pass per una pompa di calore no

 

Con una pompa di calore se si vogliono avere le teste termostatiche lasciando stare l'utilità su un impainto a pavimento beh se le vuoi si deve montare un accumulo di acqua tecnica di acqua che circola sempre con la pompa di calore e poi altro circuito con altra pompa o pompe di circolazione che alimenta il collettore con le valvole termostatiche così se chiudono tutte la pompa di calore ha sempre la circolazione col suo accumulo di acqua tecnica e di volume suff per fare gli sbrinamenti

 

 

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Roberto Garoscio
4 ore fa, marco1278 ha scritto:

gestisci la pompa di calore con la sonda climatica. 

In questo modo la temperarura di mandata si regolera' da sola al variare della temperatura esterna. 

Sono d’accordo ma non sono io l’idraulico, io sono l’elettricista che cerca di far funzionare al meglio l’impianto, ho premesso subito che l’impianto con sonda esterna è il top.

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13 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Tu dovresti fare una cosa semplicissima, svitare tutte le elettrovalvole e non dico di buttarle nella spazzatura, le metti in una cassetta e le metti in cantina, possibilmente in un posto poco accessibile.

Sei sicurissimo di ciò che suggerisci?

Se la memoria non mi inganna ( io sono un elettricista e non idraulico ) la normativa prevede controlli di temperatura diversificata in base agli ambienti (esempio: reparto giorno e reparto notte, bagni..) ed inoltre, sempre a memoria, diversificata pure per esposizione dei locali ( camere a nord e camere a sud ..... ) 

Domani con calma cerco meglio.

Tempo fa Sentivo parlare di una deroga per gli impianti a pavimento o similari, ma poi nessuno ne ha più parlato. 

Tutti i termotecnici e/o idraulici con cui mi interfaccio quasi quotidianamente quando si studiano e si realizzano certi impianti " impongono " le valvole zona-zona. Saranno tutti diventati matti? A sentire le tue affermazioni direi di si. 

Allora a questo punto mi chiedo: dove sta la verità? 

A mio avviso: termostati si ( con differenziale molto basso per mantenere costante la temperatura) , cronotermostati assolutamente no.

Pompa di calore o caldaia fa nessuna differenza , unica differenza come scriveva qualcuno sopra è consigliabile un accumulo di acqua tecnica dov'è troverà sfogo la PDC è un secondario dove lavorerà una pompa per l'impianto . 

 

Attendo una sfuriata da tutti i " colleghi " idraulici su ciò che ho scritto. ( elettrici ed idraulici sempre in perenne discussione 🤣🤣

 

 

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Alessio Menditto
3 ore fa, Elettrico 71 ha scritto:

Sei sicurissimo di ciò che suggerisci?

 

13 ore fa, sorguido ha scritto:

Proprio non ho capito. Perché devo togliere le elettrovalvole? 

 

13 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

 

No: tu devi PRIMA chiamare chi ti ha fatto l’impianto.

Se si è dato per morto, cosa possibilissima perché sa già cosa gli aspetta tarare l’impianto che neppure lui sa come farlo funzionare, chiami un altro idraulico e gli chiedi dì regolarlo.

Se nemmeno questo funziona, come ultima spiaggia togli tutte le valvole,

 

 

Elettrico cosa non ti è chiaro in questa sequenza logica?

Specie nel passaggio 

 

SE NEMMENO QUESTO FUNZIONA, COME ULTIMA SPIAGGIA TOGLI TUTTE LE VALVOLE?

 

Se mi spieghi cosa non ti è chiaro se vuoi approfondisco, io più chiaro di così penso di non poter essere.

Ma la tua domanda non la devi fare a me, la devi fare a uno delle DECINE di progettisti, impiantisti, idraulici che hanno costruito gli impianti di quelli che scrivono disperati qui, che hanno speso soldi in impianti che non funzionano.

Oppure, ancora meglio chiami in Forum

4 ore fa, Elettrico 71 ha scritto:

Tutti i termotecnici e/o idraulici con cui mi interfaccio quasi quotidianamente quando si studiano e si realizzano certi impianti " impongono " le valvole zona-zona. Saranno tutti diventati matti? A sentire le tue affermazioni direi di si

 

che ci daranno finalmente una soluzione per risolvere i problemi di questi disperati, e io smetterò di consigliare COME ULTIMA SPIAGGIA  di togliere le valvole.

È da anni che aspetto, spero tu riuscirai in questa impresa così mi risparmierai anche tempo prezioso.

Attendo con fiducia.

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la pompa di calore non è una caldaia..ed è un orrore pensare che cat di caldaie ora sono diventati cat di pompe di calore quando non sanno manco aggiustare le caldaie..........

 

Le pompe di calore devono funzionare in curva climatica con sonda esterna e eventualmente il suo comando modulante all'interno in modo che la sua mandata sia la più bassa possibile per soddisfare il fabbisogno termico solo così ha la massima efficienza

 

Le valvole di zona è tutta roba vecchia del passato le regolazioni ON OFF già erano pessimee antieconomiche con i radiatori in ghisa figuriamoci ora con i pavimenti radianti che hanno molta inerzia

 

Le regolazioni che assicurano confort e risparmio sono quelle modulanti cioè la temepratura del pavimento è più bassa quando fuori fa meno freddo pensare di comandare con un sistema ON OFF la regolazione della temepratura di locali riscaldati con pavimento radiante è una pessima idea

 

Nel tuo caso poi invece di montare due valvole di zona hanno messo le teste termostatiche sul collettore e poi per rispettare il solito capitolato idiota di zona giorno e zona notte hanno raggruppato le teste termostatiche sotto due soli termostati

 

Col bel risultato che se almeno le valvole di zone erano a 3 vie almeno restava la circolazione di acqua dal collettore al generatore mentre nel tuo caso se chiudono le due zone si chiude tutto non circola più acqua..demenziale

 

Con una pompa di calore comunque non sarebbero bastate le due valvole a 3 vie perchè come detto ci deve essere disponibile un qualcosa che abbia inerzia per evitare pendolamenti cicli on off e per poter avere energia necessaria per gli sbrinamenti..senza questo qualcosa la pompa di calore può anche danneggiarsi

 

Cosa è il qualcosa?? può essere una parte di pavimento radiante sempre collegato alla pompa di calore senza valvole di intercettazione quindi c'è una certa inerzia legata al massetto del pavimento e un certo contenuto di acqua delgli anelli di tubi oppure se questo non è suff o non c'è si deve prodisporre un accumulo di acqua tecnica

 

Tutto il resto sono sparate da parte di idioti incompetenti che vanno sloggiati da casa senza pagarli sarebbe come andare da un medico per farsi consigliare di iniziare a fumare.....assurdità allo stato puro

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6 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Elettrico cosa non ti è chiaro in questa sequenza logica?

Specie nel passaggio 

 

 

Forse, o hai letto male oppure mi sono spiegato male io.

 

A me ciò che hai scritto è chiarissimo e potrei condividere o no le tue affermazioni.

Quello che ti ho chiesto è se sei sicuro di quello che suggerisci tenuto conto della normativa in materia.

Poi, se idraulico e/o termotecnico impongono certe scelte al cliente ne risponderanno loro in caso di controversie. Tutto qui.

Dire ad uno TOGLI TUTTO non mi sembra la soluzione giusta, sicuramente è quella che aggiusta il problema ma non lo risolve. 

 

15 ore fa, Erikle ha scritto:

Con una pompa di calore se si vogliono avere le teste termostatiche lasciando stare l'utilità su un impainto a pavimento beh se le vuoi si deve montare un accumulo di acqua tecnica di acqua che circola sempre con la pompa di calore e poi altro circuito con altra pompa o pompe di circolazione che alimenta il collettore con le valvole termostatiche così se chiudono tutte la pompa di calore ha sempre la circolazione col suo accumulo di acqua tecnica e di volume suff per fare gli sbrinamenti

Questo mi sembra un suggerimento più corretto del tuo TOGLI TUTTO .

 

Per esperienza personale, provata a casa mia:

impianto anno 1999 passo 10 , bagni passo 5 , 10 ambienti - 10 termostati circuito primario è secondario con valvola di miscela modulante ( no punto fisso ) regolata tramite sonda esterna. Caldaia a metano ATAG

primi 2 anni gestito con tutti i termostati stanza /stanza : confort ottimale consumi nella normalità 

poi decido per 2 anni di togliere tutti i termostati e di fare funzionare l'impianto come suggerisci tu, lavorando sulla regolazione d'acqua di mnadata per ogni circuito. Risultato: stessi consumi ma confort non ottimale nei giorni di sole in quanto le stanze a sud si scaldavano troppo. 

Risultato: dopo 2 anni ripristinato tutto come da progetto è lasciato lavorare i termostati per gestire le temperature. 

 

Tutto questo non per polemizzare ma per dire che, a prescindere dalla normativa sulla gestione delle temperature, il togli tutto come suggerimento non mi sembra il migliore che si potesse dare. 

 

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la sonda esterna infatti non può tutto perchè è una regolazione che non ha nessun feedback dall'interno..la cosa può avere sia pregi che difetti ad esempio in ambito pubblico è un pregio

 

Nel residenziale un comando mudulante dentro casa permette di affinare e di molto la regolazione specie se il lcomando è in una posizione corretta poi per la restante parte si deve bilanciare l'impianto e quel punto la regolazione dovrebbe essere ottimale a parte scelte errate cioè aver messo tanti elementi nei locali meno freddo e meno disperdenti per cui come ultima ratio si può anche pensare di rivedere i radiatori

 

Il nostro amico ha il pavimento radiante e la regolazione del flusso di acqua nei vari anelli aiuta molto

 

poi anche sul comfort non è mica vero che ci vogliono sempre 20 gradi un conto è avere 20 gradi quando fuori da molto freddo e quando entri senti proprio il calore altro è in primavera o autunno per cui magari si sta meglio con qualche grado in più

 

una regolazione modulante con una caldaia permette risparmi stimati in un 4 o più perceto ma con una pompa di calore le cose cambiano il cop della pompa di calore e il suo consumo dipendono e molto dalla temepratura dell'acqua di mandata..per cui per la pompa di calore è fondamentale avere una mandata scorrevole a mandata fissa la impicchi a lavorare in modo non corretto e non efficiente

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Alessio Menditto

E dai...non riesco a farmi capire evidentemente.

Nella tua carriera di elettricista non hai mai risolto un problema facendo una cosa non a norma (ma ovviamente NON PERICOLOSA), cioè modificando un impianto che a norma funziona male e fuori norma funziona meglio?

 

Se la risposta è no, sono felice per te.

Nel nostro caso in particolare, tu come risolveresti il problema di Sorguido?

Adesso mi dirai che sei un elettronico e quindi non è il tuo campo, giustamente. 

Quindi il tuo intervento, se pur comprensibile, mi spieghi che senso ha?

Tu sei uno dei tanti che non sanno risolvere un problema ma vi attaccate alle norme per poter dire al cliente che avete fatto tutto come le norme hanno ordinato.

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11 ore fa, Roberto Garoscio ha scritto:

Sono d’accordo ma non sono io l’idraulico, io sono l’elettricista che cerca di far funzionare al meglio l’impianto, ho premesso subito che l’impianto con sonda esterna è il top.

 

La pompa di calore di sorguido ha sonda esterna e comando remoto interno a casa. Se ho letto bene il manuale i componenti sono forniti con la pompa di calore.

Per cui, se già ci sono, non vedo perché non usarli. E' solo questione di impostazioni.

 

36 minuti fa, Erikle ha scritto:

Con una pompa di calore comunque non sarebbero bastate le due valvole a 3 vie perchè come detto ci deve essere disponibile un qualcosa che abbia inerzia per evitare pendolamenti cicli on off e per poter avere energia necessaria per gli sbrinamenti..senza questo qualcosa la pompa di calore può anche danneggiarsi

Sono d'accordo con te!

Però da manuale tecnico del modello fornito da sorguido, la pompa di calore è collegata direttamente al pavimento senza puffer intermedio. Nel manuale ci sono punti in cui parla di un possibile serbatoio di accumulo, ma non è necessario per il buon funzionamento della macchina.

Su questo punto bisognerebbe chiedere direttamente a chi ha progettato quella macchina. Gli installatori non hanno colpe per non aver messo il puffer... ma hanno colpe per aver messo le valvole di zona che se tutte chiuse annullano la portata alla pompa.

Modificato: da marco1278
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10 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Nella tua carriera di elettricista non hai mai risolto un problema facendo una cosa non a norma (ma ovviamente NON PERICOLOSA), cioè modificando un impianto che a norma funziona male e fuori norma funziona meglio?

Sisi, è capitato e capiterà ancora.

 

11 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Adesso mi dirai che sei un elettronico e quindi non è il tuo campo, giustamente. 

No, qui ti sbagli. Sono un elettricista da cantiere, in 31 anni di onorata carriera un po' di esperienza dovrei avermela fatta anche se sono uno di quelli che dicono che non si è mai finito di imparare nemmeno dopo 31 anni.

 

14 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Tu sei uno dei tanti che non sanno risolvere un problema ma vi attaccate alle norme per poter dire al cliente che avete fatto tutto come le norme hanno ordinato.

Mmmmmm, qui mi verrebbe da ridire un pochino. Penso di avere risolto più problemi creati da idraulici " cialtroni " che quelli creati  da " colleghi incompetenti. E te lo posso garantire.... 

 

Ma, tornando nel tema della discussione ( credo sia lo scopo del forum ) il problema a mio avviso lo hanno già risolto ( aggiustato è la definizione più corretta ) togliendo le due testine elettriche. A questo punto le strade per lui sono 2: o modificare l'impianto già fatto ( e qui entrerebbe in gioco la questione economica : chi paga??) o tiene staccato le testine dei bagni ( che a mio modesto parere andrebbero a prescindere lasciate libere, sia per confort sia per creare uno sfogo al  circolatore in caso di anomalie alle valvole ). 

 

 

 

 

P.s.

26 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Quindi il tuo intervento, se pur comprensibile, mi spieghi che senso ha?

Leggilo come un modo per dirti che TOGLI TUTTO non serve a nulla. Oppure serve come accrocchio per far funzionare le cose. 

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Alessio Menditto

Per chiudere questa ridicola polemica (oltretutto sono moderatore non posso dare il cattivo esempio), Erikle, Davide, Darlington, Paolo hanno scritto tutti di togliere le valvole, ma evidentemente il mio linguaggio brutale ha scosso qualcosa in te, visto che continui a farmi notare una cosa per te scandalosa (ma che hanno scritto tutti, solo che a loro non dici nulla).

 

Oltretutto a differenza loro, ho detto in passato e dirò sempre in futuro, di NON FARLO senza prima aver chiamato chi ha progettato e costruito l’impianto.

 

E con questa sono 3 volte che lo ripeto, direi sono abbastanza che ne dici?

Mi spiace aver urtato la tua sensibilità, in futuro cercherò di essere meno brutale.

 

P.s. Per favore non continuare con questa polemica, oltretutto VIETATA DAL REGOLAMENTO, spreca il tuo tempo se vuoi ad aiutare il nostro amico.

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