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Utilizzo 'anomalo' di Inverter


Sandro Lavagnini

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Ottimo !

L'errore generato dalla diversità della cinghia ha bisogno di uno spostamento do 4% in frequenza ? Wuaw... 

Modificato: da gabri-z
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Sandro Lavagnini

@gabri-znon è implausibile: dipende anche dal rapporto tra la puleggia sull'asse del motore e quella sull'asse del piatto.

Nel mio caso abbiamo pochi mm sul motore e 310mm (bordo esterno) sul piatto.

Essendo così demoltiplicato occorre una consistente correzione dei giri/motore (= frequenza) per una piccola correzione dei giri del piatto.

 

@Livio Orsini : sono quasi 50 anni di passione, praticamente tutto quello che ho è ormai quasi 'vintage'.

Il gyrodec ha 30 anni, l'ho comprato nel 1992. 

Tanti pezzi sono autocostruiti: i diffusori che mi progetto da decenni, il pre a valvole etc.

Ultimamente mi è passata la fregola da 'purista hi-end': nell'ultima evoluzione dei diffusori la parte sub è biamplificata e per le elettroniche (ampli e x-over) invece delle marche specialiste sono semplicemente andato sul sito di Thomann e ho preso componebti pro che sono meno blasonati ma costano una frazione di quello che ti chiedono in hifi.

 

Mo' intanto che scaldano le valvole sbroglio e pulisco il banco di lavoro e poi metto su un disco. Speriamo che all'ascolto non ci siano problemi, tipo rumori indotti o instabilità di rotazione

Modificato: da Sandro Lavagnini
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Sandro Lavagnini

Tutto bene, suona come dovrebbe.

Nessun rumore elettrico o fisico, il dissipatore rimane appena tiepido e l'ascolto è 'stabile e fermo'

Ora passiamo alla 'fase 2', cioè costrurgli un contenitore esteticamente decente e con un cablaggio in grazia di dio.

 

PS: eresia !!! nessun passabasso, siamo puristi! 😄😄 😄 al massimo un filtro subsonico se proprio vogliamo suonare dischi pesantemente ondulati.

Seriamente, le oscillazioni a bassissima frequenza esistono solo quando il giradischi è mal posizionato o mal tarato ed innesca feedback: si eliminano lavorando su quello.

Anche i warp causati da dischi molto ondulati (a volte sono capolavori e vuoi ascoltarli anche se il disco è rovinato) è meglio 'spianarli' usando un clamp ed evitare se possibile di inserire dei filtri. Un clamp che pressa il disco sul piatto è comunque quasi sempre benefico anche con dischi normali.

Modificato: da Sandro Lavagnini
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7 ore fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

Nessun rumore elettrico o fisico, il dissipatore rimane appena tiepido e l'ascolto è 'stabile e fermo'

 

Ottimo!

Comunque quel piatto giradischi te lo invidio tantissimo!

Vista la tua passione non hai mai considerato un braccio tangenziale? Era un po' il mio pallino giovanile, soprattutto mi incuriosiva il controllo di avanzamento del braccio.

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Sandro Lavagnini
1 ora fa, gabri-z ha scritto:

Parlavo del amplificatore che alimenta il motore, o non hai messo un amplificatore come detto ? 

 

scura, avevo capito male. L'ingresso del modulo è già filtrato per la continua  con un 10micro in ingresso, seguito da una 3.3k a massa. Non so a quale F ma dovrebbe di fatto essere già un blando passa alto.

A metterci un altro filtro in serie per 'pulire' i disturbi di rete ho avuto paura di inventare un rimedio peggiore del male, perchè è esattamente la F che deve amplificare.

Per fortuna sembra che l'alimentatore implementato sulla scheda faccia un lavoro decente.

Ecco comunque lo schema pubblicato dal costruttore.

 

 

immagine.thumb.png.b2de5ac6d31574915f48dcfb6ae76a8b.png

 

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Sandro Lavagnini
3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Vista la tua passione non hai mai considerato un braccio tangenziale? Era un po' il mio pallino giovanile, soprattutto mi incuriosiva il controllo di avanzamento del braccio

 

Ha sempre affascinato anche me, ma il costo dei tangenziali 'seri' lo ha fatto rimanere un sogno.

Il tangenziale elimina alla radice alcuni problemi (errore di tracking, antiskating) ma ne crea altri (gestione del movimento in termini di attriti e precisione) che per essere risolti richiedono complessità costruttive e livelli di lavorazione che diventano molto costosi.

 

In passato ci furono gira che uscivano 'di serie' col tangenziale, p.e. il Pioneer PL1000A o il Bang & Olufsen Beogram4000 (estetica meravigliosa), oggi si trovano solo su macchine ultra esoteriche da migliaia o decine di migliaia di euro.

Credo che il tangenziale più 'economico' oggi sia un Clearaudio da circa 4.000 euro (senza ovviamente base giradischi)!

E' semplicemente troppo, il mercato HiFi è diventato una nicchia per pochissimi ultra-appassionati con potere di acquisto illimitato. 

 

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16 minuti fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

E' semplicemente troppo, il mercato HiFi è diventato una nicchia per pochissimi ultra-appassionati con potere di acquisto illimitato.

 

Ed è anche per questa ragione che parecchi apparati "esoterici" sono solo delle costosissime ciofeche.

 

Negli anni 70, sino ai primi anni '80 ci fu un vero boom dell'HiFi. Ricordo che il salone della musica e HiFi che si teneva a Milano in Settembre alla fiera, (quando la fiera di Milano era la "Fiera" ed era localizzata nella zona "Bullona") era affollatissimo di visitatori e potevi vedere, ed ascoltare, tutte le novità.

Io ne approfittavo per lustrarmi gli occhi e le orecchie.

Tra i miei sogni propribiti c'è sempre stato un ampli 2 telai a valvole della McIntosh (bello tutto nero e oro) e una coppia di diffusori elettrostatici della magneplanar, ma misarei accontentato anche di una coppia di Qaud sempre elettrostatiche.

Oramai sono qausi 40 anni che non si tiene più questo salone.

 

23 minuti fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

altri (gestione del movimento in termini di attriti e precisione) che per essere risolti richiedono complessità costruttive e livelli di lavorazione che diventano molto costosi

 

Come controllista questo tipo di servo, con problemi relativi, mi ha sempre intrigato; non son mai riuscito a trovare dei "paper" dove fosse analizzato e spiegato in dettaglio.

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Sandro Lavagnini
2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

misarei accontentato anche di una coppia di Qaud sempre elettrostatiche.

 

estiquaatsi ! :) Tra i migliori diffusori in assoluto mai prodotti, con ovvia esclusione della riproduzione di tamarrate da discoteca o rave party (ma probabilmente al di sotto di un certo livello di qualità artistica si rifiutano semplicemente di suonare...)

 

All'epoca a Milano c'era il SIM in fiera, poi era venuto il TopAudio all'hotel Quark in via Lampedusa (fine Ripamonti). Oggi l'hotel è abbandonato.

 

Circa i tangenziali, non saprei darti info a colpo sicuro. Oltretutto ne hanno fatti di ogni tipo: servocontrollati su binario, sospesi su cuscinetti ad aria etc.

Se te la cavi con l'inglese e hai un po' di tempo potresti leggere i thread sui siti di appassionati (di solito quelli in inglese sono più 'tecnici') come Vinyl engine o questo

https://forum.audiogon.com/discussions/diy-tangential-tonearms?sort_order=desc

Spesso all'interno delle discussioni ci sono links su studi, white papers o prove tecniche molto approfondite.

In Italiano c'è Melius Club, puoi provare a farci un giro

 

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49 minuti fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

All'epoca a Milano c'era il SIM in fiera,

 

E quello che ho citato, credo l'acronimo stia per Suono Internazionale Milano, c'erano anche strumenti musicali di pregio e vere e propire sale di ascolto.

C'erano anche alcune case produttrici di strumentazione Audio, B&K in primis (dove, tra l'altro, ci lavorava un mio ex collega).

Al topaudio, scomodità a parte della località, ci son stato una volta e ho deciso di lasciar perdere; nemmeno lontano parente del SIM.

 

Grazie per il link, me lo metto nei segnalibri.:smile: Per l'ingelse non ci sono soverchi problemi, è da sempre pane quotidiano per la documentazione.

Potrei dire che lo parlo meglio di 2 ex presidenti del consiglio, ma non sarebbe una buona referenza.:lol:

 

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Sandro Lavagnini
2 ore fa, gabri-z ha scritto:
2 ore fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

estiquaatsi

Illuminate un ignorante... Grazie, cosa direbbe esattamente ? 🤔

 

🤣🤣🤣

 

mi fa morire...

 

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Sandro Lavagnini

Riprendo il post ancora un attimo, magari qualcuno può applicare l'idea a qualche altro progetto che richiede una regolazione di precisione del motore sincrono AC

 

Ho testato una 'evoluzione' che ha funzionato

 

Ho rimpiazzato il generatore 'cinese' con un tablet, sul quale ho installato una app (gratuita) di generatore di frequenza.

Nel mio caso avevo un tablet android e ho usato 'function generator' di Keuwlsoft

Io ho dovuto mettere un amplificatorino per cuffia dopo il tablet, perchè l'uscita audio non riusciva a pilotare il finale per ottenere in uscita i 16-18v che servono

Uno più bravo di me in elettronica potrebbe studiarsi lo schema del finale e aumentare la sensibilità di ingresso, oppure costruirsi un preampli con un TL71

Io avevo in casa un vecchio ampli-scatolino portatile che usavo in viaggio e ho utilizzato quello (nuovi comunque si trovano a 25 euro su amazon)

Ad ogni modo:

Tablet con app + ampli cuffia + scheda finale

pilotano correttamente il motore

 

Variando la frequenza nella app (ora si può avere una risoluzione di centesimi di Hz) il motore si comporta come dovrebbe, accelerando e rallentando come da aspettative.

Stamattina ho letto 33,29 giri con 48.8 Hz che ha tenuto stabili per una mezz'ora, poi ho considerato chiuso il test e mi sono fatto 2 toast e una coca.

(per misurare la veloctà uso l'app RPM di iphone, che non è ovviamente uno strumento di misura serio ma sembra sia ragionevolmente accurata)

 

ciao

sandro

 

 

 

 

 

 

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Sandro Lavagnini

yup, sono un vero macho. Niente diet o zero o altra roba da femminucce.

quella bianca senza acqua costa troppo... 😉 

 

 

 

 

 

 

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Potresti fare un passo successivo. sintetizzare una frequenza nell'intorno dei 50Hz, con passi da 0.1Hz, partendo da un riferimento quarzato così avresti un apparato unico di buona qualità.;)

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Sandro Lavagnini
1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Potresti fare un passo successivo. sintetizzare una frequenza nell'intorno dei 50Hz, con passi da 0.1Hz, partendo da un riferimento quarzato così avresti un apparato unico di buona qualità.

 

Peccato che non saprei nemmeno da che parte cominciare :)

Se vuoi ti progetto un un diffusore col carico a bassa frequenza e il numero di vie che ti pare, però con l'elettronica riesco a tenere in mano un saldatore e montare dei kit, ma non so progettare proprio niente.

Modificato: da Sandro Lavagnini
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2 ore fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

ti progetto un un diffusore col carico a bassa frequenza e il numero di vie che ti pare,

Non mi sembra roba da poco , a meno che non usi le tabelle belle pronte..

 

P.S. Saper applicare in pratica i dati delle tabelle è già qualcosa di grande , non è che dobbiamo caricarci la memoria con tutte le formule ( ben venga se ci stanno in testa :superlol: ) , ma saper trovarle e come applicarle...

Modificato: da gabri-z
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Ricordo anch'io il SIM per Livio non mi sembrava così l'acronimo, poi diventato SIM inves.

 

Dopo per il broadcast era stato creato IBTS prima sempre lì zona fiera poi a Lacchiarella presso il girasole.

 

 

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Sandro Lavagnini
21 ore fa, gabri-z ha scritto:
23 ore fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

ti progetto un un diffusore col carico a bassa frequenza e il numero di vie che ti pare,

Non mi sembra roba da poco , a meno che non usi le tabelle belle pronte..

 

No, niente tabelle e niente formule: è impossibile progettare un diffusore senza software dedicato.

Il calcolo del carico dell'allineamento dei bassi è ancora relativamente semplice, ci sono n-mila softwarini (molti sbagliati, o meglio incompleti) anche online. Io preferisco usare un foglio excel che ho trovato in rete, per me è più flessibile e mi consente anche di ritoccare quelle formule che secondo me sono migliorabili.

Ma per il 'sistema diffusore' bisogna tener conto delle risposte elettriche ed acustiche che dipendono anche dalla geometria dei pannelli, e di tutte le interazioni tra i filtri x-over e gli altoparlanti reali: senza software dedicato è praticamente impossibile calcolare un progetto corretto.

Io mi trovo bene con la 'suite' di AudioReview, ALAB30 e LDS30 (anche se ALAB lo uso molto marginalmente)

https://www.audioreview.it/ldsalab-descrizione-versioni-demo

 

Tornando in topic, ho aperto il cassetto delle cianfrusaglie elettroniche e mi sto facendo un mini-preampli con un TL081 per eliminare l'amplificatorino cuffia, potrebbe anche darsi che non mi serva nemmeno un'amplificazione ma solo un buffer per aggiustare l'impedenza d'uscita del tablet con quella di ingresso del finale.

Se non esplode vi faccio sapere :)

 

 

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3 minuti fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

potrebbe anche darsi che non mi serva nemmeno un'amplificazione ma solo un buffer per aggiustare l'impedenza d'uscita del tablet con quella di ingresso del finale.

Se non esplode vi faccio sapere :)

Perché non ci fai partecipare dal inizio ? Così vediamo l'andamento anche delle eventuali modifiche che farai ...:smile: Nessuno ti ruberà il progetto...:superlol:

 

6 minuti fa, Sandro Lavagnini ha scritto:

' bisogna tener conto delle risposte elettriche ed acustiche

Per cui non si può fare '' in serie '' .

Io credo che ogni singola cassa va fatta per conto suo ; anche se gli altoparlanti hanno caratteristiche quasi identiche , non le hanno i materiali usati per la '' scatola '', tanto per la '' finezza ''.

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Sandro Lavagnini

 

 

.. ma figurati se ho paura che qualcuno mi rubi il disegno di un ampli col TL081 :)

 

Ecco il disegno, non so ancora se funziona: l'ho montato ma non ancora provato.

 

 

immagine.thumb.png.26517339267cf2ed4f03eab68c65cebe.png

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Se vorresti poter regolare a decimi potresti usare l'oscillatore seguito da un divisore per 10, quindi un filtro passa basso che ti fa passare solo la fondamentale magari taglio a 55 Hz potrebbe essere una soluzione.

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