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PLC Forum


Problema caldaia: pressione alta, temperatura bassa


Aragosta

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Ciao a tutti!

 

Premetto di essermi appena iscritto dopo anni che leggo qui utili e interessantissimi interventi, quindi mi scuso per il fatto di iniziare chiedendo aiuto piuttosto che cercando di dare un contributo, ma sono non so più cosa fare per cercare di sistemare la caldaia dei miei genitori e sono disperatamente alla ricerca di consigli...

 

Si tratta di una Beretta Super Exclusive Mix 32 C.S.I., installata nel 2001, sempre revisionata. L'acqua calda sanitaria funziona senza problemi, sia in modalità estiva che in modalità invernale, ma il riscaldamento funziona a singhiozzo. Una volta caricata alla pressione indicata nel manuale (1 bar circa), a freddo mantiene la pressione, ma accendendo il riscaldamento la pressione sale fino a 3 bar facendo intervenire la valvola di sicurezza.

Ho pensato a un problema di aria nel circuito o a un problema al vaso di espansione, ma ho notato che il display mostrava una temperatura molto bassa all'NTC riscaldamento (in uscita dal primario), sempre tra i 30°C e i 40°C, nonostante il bruciatore fosse accesso e con fiamma molto alta. Ho quindi verificato - per quanto possibile - l'NTC con l'ohmetro, senza riscontrare anomalie rispetto alla curva indicata nel manuale tecnico; soprattutto, la temperatura indicata sul display è coerente con quella del tubo in uscita dal primario: in pratica, anche quando il bruciatore è accesso al massimo, il tubo di uscita dal primario rimane appena tiepido (e così i termosifoni). Ho pensato quindi a un problema di circolazione, che l'acqua rimanesse ferma nel primario fino a bollire e che per questo aumentasse la pressione senza che aumentasse la temperatura (la sonda è a immersione, quindi se non è "investita" dal flusso d'acqua non ne misura la temperatura) e ho spurgato l'aria sia dai termosifoni che dal circolatore, ma non ce n'era.

 

Ho verificato che il circolatore ricevesse alimentazione dalla scheda di controllo, e la riceve sia in sanitario che in riscaldamento, successivamente ho verificato la rotazione del circolatore, e gira, l'ho comunque per scrupolo smontato (girava bene) e pulito (non era molto sporco), provato a vuoto (girava, di più non avrei saputo come testarlo) e rimontato. Ho anche verificato che la girante fosse salda con l'albero. Il corpo del circolatore diventa caldissimo (non si riesce a tenerci contro la mano), anche se il tubo di ritorno è appena tiepido.

 

Il problema di circolazione sembra non esserci durante la richiesta di ACS: il tubo in uscita dal primario diventa bollente come dovrebbe essere (e la temperatura al rubinetto è calda e costante). Inoltre, se col riscaldamento acceso da un po' (bruciatore acceso e temperatura di uscita dal primario sui 40°C) si apre l'ACS e subito dopo la si richiude, la caldaia mostra immediatamente la temperatura rilevata all'uscita del primario e per qualche secondo (durate la commutazione della 3 vie, circa 5 secondi) la temperatura all'uscita del primario è altissima (70°C o più), come se finalmente l'acqua "intrappolata" a bollire nel primario riuscisse a defluire. Ho quindi pensato a un blocco della 3 vie in modo sanitario (il che comunque non avrebbe giustificato l'apparente assenza di circolo nel primario in modo riscaldamento): ho dapprima verificato il comando dell'attuatore, poi smontandolo e alimentandolo ho verificato che spingesse e rilasciasse il pistoncino della 3 vie: nessun'anomalia. Ho quindi, non con poca fatica, smontato del tutto la 3 vie per verificare che non fosse ostruito il ritorno riscaldamento: dopo 20 anni di utilizzo c'era un po' di sporco, ma non tanto da giustificare un'ostruzione, e in effetti apriva e chiudeva regolarmente. L'ho pulita con uno spazzolino e coll'acido muriatico e rimontata. Come prima!...

 

L'impianto è contemporaneo alla caldaia (2001) con tubazioni in rame. La caldaia serve due piani, ciascuno con una propria valvola di zona Siemens STC-25, più un termosifone a monte di entrambe le valvole di zona (il più vicino alla caldaia, sullo stesso piano). Il comando riscaldamento (verificato il funzionamento anche di questo) avviene ad apertura completata di almeno una delle due Siemens. La caldaia è collocata sopra a tutti i termosifoni, quello più in basso è un 7-8m sotto. Se si tengono spente e chiuse entrambe le zone e si forza il comando riscaldamento ponticellando (cosicché l'acqua circoli solo per il termosifone a monte delle due valvole) la situazione migliora un po' (temperatura sui 50°C e la pressione sale meno e più lentamente).

 

Può essere che il circolatore sia "spompato", cioè che riesca a far circolare l'acqua solo finché è nel piccolo circuito dello scambiatore secondario o - a stento - per una sola parte dell'impianto, ma che non riesca a farla circolare per tutto l'impianto di riscaldamento (considerando anche il dislivello notevole)? Ha senso che attacchi la canna dell'acqua alla mandata riscaldamento per vedere se torna indietro dal ritorno con un flusso ragionevole, o cambio direttamente il circolatore? Costando non poco vorrei avere un parere prima di buttar via soldi... C'è qualcos'altro che potrei fare/testare? Ultima domanda: nel caso debba cambiare il circolatore, non avendo trovato lo stesso identico modello (Grundfos UP 15-60 A0 /BC) di quello esistente, posso prenderne uno qualunque della stessa potenza (110W) e con lo stesso interasse, o hanno magari diverse geometrie della girante? Se trovo un altro Grundfos della famiglia UP 15-60 che voi sappiate va bene?

 

Grazie mille in anticipo a tutti! Chiedo scusa per la lunghezza del post e se sono domande molto specifiche! Ciao!

Modificato: da Aragosta
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Verifica la pressione del vaso di espansione: ha una normale valvola da pneumatico.

Con il manometro della caldaia a 0 bar il vaso deve avere la pressione di 1 bar. Se fosse sgonfio, durante la procedura apri lo sfiato di un termo (o lo scarico di impianto) per far uscire l'acqua in eccesso.

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vincenzo barberio

Salve, visto che il circolatore gira ma si surriscalda (sicuramente non gira alla giusta velocità) è molto probabile che sia in avaria.Puoi prendere altre marche di circolatore.

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Ciao Aragosta,

credo ti sia verificato il mio stesso problema.

Valvola bypass automatico del circuito di riascaldamento che ti resta aperta per qualche motivo.

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  • 1 month later...

Ciao e grazie a tutti per le risposte! :)

 

Chiedo scusa per aver fatto passare più di un mese prima di rispondere ma c'ho messo un bel po' a venirne a capo e, successivamente, son stato troppo preso col lavoro per poter scrivere con calma...

 

Per la cronaca:

- sostituire il circolatore purtroppo non ha risolto il problema, probabilmente funzionava già quello esistente, e anche quello nuovo surriscaldava. Cercando la parte di sostituzione mi sono peraltro accorto che la prevalenza massima era 7m, tanto quanto lo sviluppo verticale dell'impianto, quindi pare ci fosse alla base un problema di dimensionamento.

- il vaso di espansione era in effetti completamente scarico, e mai caricato dall'installazione (20 anni fa) visto che la valvola era ancora coperta dalle macerie dell'installazione! Grazie per il consiglio! L'ho ricaricato a 0.8bar (indicazione da manuale tecnico) e ho verificato che mantenesse la pressione.

- il primario era otturato di calcare e detriti, l'ho smontato e pulito con l'acido muriatico, riaprendo "vecchie ferite" otturate dal calcare: rimontandolo e mettendolo in pressione perdeva acqua anche a freddo, per cui l'ho smontato nuovamente e portato a un radiatorista che, per una cifra non irrisoria, l'ha risaldato all'argentone e rigalvanizzato.

 

Finito questo accanimento terapeutico sembra che la caldaia finalmente più o meno vada!!! "Più o meno" perché il circolatore appunto continua ad essere bollente (ma è al limite del punto di lavoro, per cui parecchio sotto sforzo), e c'è anche un problema di elettronica nella modulazione del gas (in modalità riscaldamento non raggiunge mai il massimo della fiamma), che però non c'entra col resto e che comunque non impedisce di usarla e di non avere la casa gelata, finalmente!

 

@procione77 ti avevo consigliato io di verificare la valvola di bypass e sono contento che sia stato risolutivo sulla tua, sulla mia caldaia il problema era l'opposto, nella tua scorreva troppa acqua, nella mia troppo poca! Avevo comunque già verificato la valvola di bypass smontando la tre vie e anche nella mia era sì un po' bloccata dal calcare, ma in posizione chiusa (per una licenza poetica di chi ha fatto l'impianto c'è un calorifero montato a monte delle valvole di zone, che funge esso stesso da bypass, quindi la valvola di bypass interna alla caldaia non si apre mai e si era bloccata in posizione di riposo). Grazie comunque! :)

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Che la fiamma no  vada al massimo in riscaldamento potrebbe essere voluto, molte caldaie hanno un massimo per riscaldamento più basso che quello per ACS, la mia, ad es, ha 32kW di ACS ma in riscaldamento ha il massimo limitato a 24 kW e comunque pendola.

 

Anche il discorso pompa non regge. Un conto è un sistema aperto dove effettivamente altezza e prevalenza sono proporzionali, in un circuito chiuso l'altezza influisce molto meno, semplicemente perchè se è vero che da una parte l'acqua va "spinta" verso l'alto, quando ritorna "cade" verso il basso di fatto bilanciando il costo. Ragion per cui per calcolare le prevalenze di un sistema chiuso bastano le perdite di carico  e solitamente sono a livello di pochi cm per metro di tubo. Un impianto in cui  il radiatore più lontano disti 50m dalla caldaia, ipotizzando che il tubo sia in acciaio da 3/8" e occorrano 200L/ora, ha una perdita di carico equivalente di 35mm/m quindi "appena" 3,5mca (i valori sono tabellati). Qui trovi una utile guida (fonte caleffi) coi valori tabulati delle pdc. Sulla loro rivista idraulica trovi anche degli esempi.

 

Morale: la pompa si scalda perchè ci circola acqua calda.

Modificato: da DavideDaSerra
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Grazie mille Davide!

 

Non vedo il link alla guida (forse l'hai dovuto rimuovere), ma me la cerco, e in ogni caso chiarissimo il discorso sulla prevalenza necessaria in circuito chiuso, in effetti ho detto una stupidata gigante! Posto che la pompa non sia comunque sotto sforzo eccessivo per le caratteristiche dell'impianto (sviluppo/sezione dei tubi) e che l'impianto non sia parzialmente ostruito (credo e spero di no, essendo di solo 20 anni fa!), può essere che scaldi così tanto anche al suo punto di lavoro? Perché, posso assicurare, diventa molto calda (non ho un termometro adatto, ma diciamo che non ci si riesce a tenere contro la mano), molto di più del manicotto di ritorno (e in realtà anche di quello di mandata, che è max sui 65°C!), anche per questo escludevo un problema alla valvola di bypass (che in ogni caso ho controllato, come scrivevo su).

 

Per quanto riguarda la fiamma non al massimo a questo punto è quasi più una curiosità che altro, i miei genitori mi hanno detto che il tecnico aveva già segnalato loro il problema tempo fa proponendo di cambiare la scheda madre (peraltro già sostituita anni fa) e/o il modulatore (ma in ACS arriva al massimo!). Sul manuale tecnico non vedo differenze tra le due modalità, né di potenza termica né di portata gas, le allego... In realtà non mi è chiarissima quella sulla potenza termica (perché ci siano due volte due righe identiche ripetute). Il modello in questione è 32 MIX CSI.

 

Grazie ancora se avrete la pazienza di rispondermi! :)

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