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FOTOVOLTAICO: vale veramente la pena?


maurizio.12

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Buonasera a tutti,
io e mia moglie, con l'occasione del cambio casa, siamo in procinto di fare il salto anche noi verso il fotovoltaico, ma non vorremmo pentircene. E' anche vero che, se vogliamo una casa nuova, siamo quasi costretti, perchè le fanno ormai tutte in classe A4 e il gas è sparito.

Dopo aver sentito vari costruttori, la sensazione è che tra macchinari vari, maggiorazione degli impianti per sostenere assorbimenti più elevati, batterie di accumulo energia, fornelli a induzione energivori e altro che non conosciamo, si spenda di più anzichè di meno. Che poi, ognuno dice la sua e i pareri sono praticamente tutti discordanti e questo, peraltro, fa dubitare sulle conoscenze in materia.

A questo punto, da inesperto, le domande che mi faccio sono: 
come veramente deve essere un impianto per essere certi di risparmiare? Quanto si deve spendere? A cosa si deve fare attenzione per non finire dalla padella (gas) alla brace? Hanno trovato un nuovo modo per prendere soldi agli utenti, è una nuova tendenza, oppure ne vale veramente la pena?
Grazie per chi si sente di rispondere.
Un saluto.

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del_user_288139

Regola numero uno: no accumulo. Sono soldi buttati, non si rientra mai dell'investimento e conviene solo a chi te lo vende, a meno che con qualche incentivo si riesca ad averlo gratis.

 

Regola numero due: non sovra- ne sottodimensionare l'impianto. L'impianto ideale produce in un anno tanto quanto la casa consuma. Con un po' di accorgimenti si riesce ad autoconsumare il 50% della produzione e per il resto c'è lo scambio sul posto.

 

Un impianto progettato e realizzato bene si ammortizza oggigiorno in 6-7 anni (al netto delle detrazioni) e massimizza il risparmio riducendo i costi a poco più dei soli costi di allaccio che non si può fare a meno di pagare. Considera che se si riesce ad eliminare il gas oltre alla maggiore sicurezza si risparmiano 200 Euro/anno di fissi per il gas. In una casa moderna spendere quei soldi solo per avere i fornelli a gas è assurdo. Per esperienza personale poi ti assicuro che l'induzione è mille volte meglio del gas (potenza, facilità di regolazione, pulizia, ecc...)

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Gentilissimo e chiaro. Grazie dei preziosi consigli che terrò a mente.

In questo caso l'impianto è già in dotazione dell'immobile costruito di recente.

Il dubbio più grande è se quei 3 kwh di cui parla il costruttore sono sufficienti, considerando che il solo ferro da stiro te ne porta via 2 e cosa accade se si eccede. Anche chiedendo al fornitore di energia i 6 kwh, l'impianto ne fornisce di fatto 3.

 

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non devi guardare la potenza di picco ma le previsioni di produzione per valutare se bastano, anche se non bastassero comunque aiutano.

 

e non sarei così negativo nei confronti delle batterie, i prezzi calano e vengono incentivate.

 

 

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del_user_288139
7 ore fa, reka ha scritto:

 

e non sarei così negativo nei confronti delle batterie, i prezzi calano e vengono incentivate.

 

 

Quando scenderanno al 20% di quelli attuali o verranno incentivate al 90% se ne potrà parlare. Per ora ci vuole il triplo di quanto durano le batterie solo per recuperare l'investimeno, quindi a rendimento zero.

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del_user_288139
9 ore fa, maurizio.12 ha scritto:

Gentilissimo e chiaro. Grazie dei preziosi consigli che terrò a mente.

In questo caso l'impianto è già in dotazione dell'immobile costruito di recente.

Il dubbio più grande è se quei 3 kwh di cui parla il costruttore sono sufficienti, considerando che il solo ferro da stiro te ne porta via 2 e cosa accade se si eccede. Anche chiedendo al fornitore di energia i 6 kwh, l'impianto ne fornisce di fatto 3.

 

Il bello dell'energia elettrica (nello specifico la corrente alternata) è che si può distribuire e miscelare con una facilità incredibile. Il tuo impianto da 3 KW di picco difficilmente arriverà a produrre così tanto e comunque solo per un breve intervallo di tempo ogni giorno e solo in estate. Questo importa relativamente perché semplicemente preleverai dalla rete ENEL quello che ti manca per arrivare a coprire il consumo momentaneo dalla tua casa. I contatori (col FV ne avrai ben due) poi provvederanno a differenziare fra quello che prendi dalla rete e quindi dovrai pagare e quello che autoproduci che non pagherai. L'unica cosa per cui bisogna tenere conto della potenza disponibile è evitare di superare il limite imposto dal tuo contratto, se anche avendo produzione FV dovessi comunque prelevare più di quello che hai contrattualizzato il contatore purtroppo salta comunque.

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Grazie ancora e grazie anche a reka.

Si Vale, infatti penserei di sicuro a chiedere un contratto per 6 kw all'enel, così da stare sicuro che non mi salti.

Il timore è forse su quello che il mio impianto non autoproduce e che devo pagare.

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chi fa l'impianto è in grado di fornirti le previsioni di produzione mese per mese che dipendono dall'orientamento, dall'angolo, dal rendimento dei pannelli e altre cosette

 

se vuoi sfruttare bene l'impianto senza accumulo devi avere un monitor di energia (ma ormai tutti gli inverter FV lo hanno) e modificare le abitudini di consumo in base alla produzione, chiaramente in estate è meglio favorire i consumi in pieno giorno per sfruttare tutta la produzione mentre in inverno meglio spostarli fuori orario per sfruttare le tariffe più basse.

 

 

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Grazie reka, consiglio utile e forse la cosa più logica: adeguare le abitudini al tipo di consumo, solo non vorrei dover "sottostare" troppo ad una macchina, ma forse è paragonabile a quando usiamo la lavatrice nelle ore a fascia di consumo bassa.

Certamente mi assicurerò che l'impianto abbia un monitor.

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Devi considerare anche il costo annuale per la manutenzione della linea vita sul tetto, che diventa una parte importante della casa per il fotovoltaico e per il solare termico.

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del_user_288139
10 ore fa, ilsolitario ha scritto:

Devi considerare anche il costo annuale per la manutenzione della linea vita sul tetto, che diventa una parte importante della casa per il fotovoltaico e per il solare termico.

Ma anche no. La linea vita va messa comunque se non vuoi dover pagare il carro gru ogni volta che devi fare la minima manutenzione sul tetto se non vuoi rischiare che qualcuno si ammazzi e tu vada in galera. Anche senza il solare sul tetto di manutenzione capita di farne comunque. Legalmente nemmeno l'antennista può andare sul tetto senza linea vita e quindi se non si vede più bene la TV cosa fai, ci rinunci per sempre? Non è nemmeno automatico che avere il solare sul tetto vuol dire più interventi. Il mio solare termico ha richiesto 0 interventi sui pannelli, in compenso si sono rotte le pompe di circolazione e quelle stanno nel seminterrato attaccate all'accumulo, quindi raggiungibili comodamente senza linea vita. Di fatto installazioni a parte da me la linea vita la usa solo il fumista per la pulizia annuale della canna fumaria del termocamino, quindi perché dovrei considerare il costo della linea come costo per il fotovoltaico?

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Chissà quali altri costi del fotovoltaico non si vedono all'inizio, per uno inesperto come il sottoscritto, e che poi saltano fuori. E' un po questo il senso del post. La logica di fondo è quella del risparmio, ma poi.....

A proposito della pulizia (e costi relativi se sei costretto a farla fare) dovrebbe esserci anche quella, visto che che più puliti sono i pannelli, meglio lavorano.

 

Rimane comunque sempre il dubbio più grande: cosa mi costa quello che il mio impianto non autoproduce e quindi quali limiti di potenza (pannelli e pompa di calore) al di sotto dei quali non andare e cos'altro preoccuparsi di verificare quando il costruttore ti dice "lei, con questo impianto, non spende più nulla!" 😄

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io li ho dal 2007 e li ho lavati una volta sola da solo, altri costi occulti non ne vedo.. 

 

per il resto, limiti di potenza ecc, sono cose che dipendono in toto da voi che ci abiterete, non puoi prevederli a meno che manterrete pari pari le abitudini attuali.

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Io ho preso un impianto FV da 3 Kwp con sistema di accumulo da 4,8 Kwh. Il prezzo dell'accumulo, al netto delle detrazioni del 50%, è di soli 1750€ con i quali ho la piena libertà di consumare quello che voglio quando più mi aggrada (ovviamente tenendo sempre conto della produzione solare nei vari periodi dell'anno).

Non devo sottostare a programmazioni dei vari elettrodomestici nelle varie fasce orarie : accendo quello che mi necessita quando mi occorre. Nei periodi buoni, inizio a prelevare corrente dal fornitore all'incirca dalle 23 in avanti avendo un consumo di circa poco più di 3000 Kwh annui.

La garanzia è di avere ancora un rendimento dell'85% delle batterie dopo 6000 cicli il che significa che ipotizzando 1 ciclo ogni giorno (non è vero per via delle produzioni solari), dopo 16 anni ti ritrovi ancora l'85% di produzione del sistema di accumulo. Quindi direi una più che ottima prospettiva di vita del sistema di accumulo e relativo ammortamento "abbondante".

 

 

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Ciao,

Io l'impianto ce l'ho dal 2008. Mai salito una volta sul tetto per fare manutenzione.

Dall'anno scorso (12 anni) ho finito di ammortizzare la spesa iniziale e adesso per altri 8 anni è solo guadagno.

Stavo valutando di aggiungere l'accumulo ma non so se per me ormai ha senso che sono quasi a fine vita dell'impianto.

Forse su un impianto nuovo si potrebbe valutare anche se anch'io avevo letto su forum specializzati in fotovoltaico di pareri negativi.

Io sono molto soddisfatto della mia scelta iniziale e quindi ti consiglio di farlo.

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non sei a fine vita impianto, sei a fine incentivazione ....

 

l'impianto puo durarti altri 20 anni volendo tutto sta a decidere quando il rendimento dei pannelli scende troppo.

 

io ad esempio penserei a cambiare l'inverter , aggiungere l'accumulo e poi se il rendimente scende cambierei anche i pannelli.. il tutto anche non contemporaneamente.

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Mi riallaccio per aggiornamenti.
Nelle nostre ricerche abbiamo trovato un'appartamento nuovo che ha il seguente impianto:

SISTEMA IBRIDO INTEGRATO con pompa di calore monoblocco inverter, Baxi CSI IN Idro E, Modello 6 Idro E e pannelli fotovoltaici di potenza nominale pari a 2,10 kw.

Vi ricordo che stiamo in zona D.

Vostro parere? Presumo che il gas serva quando si va giù di temperatura....
O è meglio lasciar perdere e affidarsi al solo fotovoltaico?

Modificato: da maurizio.12
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il gas dovrebbe intervenire quando la temperatura ambiente è sotto una certa soglia, cioè quando la pompa di calore cala sotto un certo rendimento.

dove in inverno si viaggia spesso sotto i 10 e anche sotto i 5 è sicuramente consigliato l'ibrido.

 

 

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Grazie reka.

Leggendo ovunque, alla fine ho capito che l'ibrido non è la scelta migliore per risparmiare, alla luce anche del fatto che siamo in una zona dove sotto i 2-3 gradi solitamente non andiamo o solo sporadicamente e che gli inverni sono sempre meno rigidi.

Torno quindi a considerare il fotovoltaico, concentrandomi sul corretto dimensionamento, che ci eviti problemi e sorprese poi.

Un saluto

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  • 1 year later...
Il 24/1/2021 alle 10:19 , maurizio.12 ha scritto:

Grazie reka.

Leggendo ovunque, alla fine ho capito che l'ibrido non è la scelta migliore per risparmiare, alla luce anche del fatto che siamo in una zona dove sotto i 2-3 gradi solitamente non andiamo o solo sporadicamente e che gli inverni sono sempre meno rigidi.

Torno quindi a considerare il fotovoltaico, concentrandomi sul corretto dimensionamento, che ci eviti problemi e sorprese poi.

Un saluto

Buonasera,

secondo i più esperti, un impianto da 6 kW funzionante, non ibrido, di notte potrebbe lavorare con un alternatore in CC?

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Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Per favore riproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione.

 

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