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inverter dc ac con esg002


napoli1

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11 ore fa, napoli1 ha scritto:

La messaggistica non accetta quel tp di file  .....

Non fa niente .

 

 

 

 

 

 

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Il 20/6/2022 alle 06:27 , Livio Orsini ha scritto:

 

Non fa niente .

 

 

 

 

 

 

Modificato: da napoli1
l'ho duplicata
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Il 20/6/2022 alle 06:27 , Livio Orsini ha scritto:

 

Non fa niente .

 

 

 

 

Salve sono arrivati  cominciano a funzionare ma.......

non salgono , tocco i fili di cablaggio (ricordati che è un circuito sperimentale  fatto con schede mille fori  è il circuito di potenza e a parte  con componenti in ALETTA E IN ARIA  VECCHIA TECNICA) per cui cablaggio in aria con fili unipolari ammazzettati:

come tocco qualcosa sui fili varia ma insisto ( nel frattempo mosfet irf3205  2 mi sono saltati 1 sul dx e 1 sul sx.

 E scopro con mia grande meraviglia che il circuito reagisce taglio il discorso vado al sodo ricablo il tutto 

e scopro che non funziona , come tocco alcuni fili ricomincia a funzionare , ed ho capito che è una questione di induttanze e  cosfi  ho allargato i fili che sono circa 20cm ho rinforzato di diametro quelli principali da 0,35

mm a 1mm e 1,5mm  e si è messo a funzionare, ho capito a mi spese e tempo che  facendo un circuito sperimentale con un certo tp di materiale devi stare attento all min.... che la casa non ti comunica e che pensa di essere  naturale andare a creare un circuito stampato immediatamente.

comunque fino a 1 h  fa funziona  ed la colpa era del cablaggio (causa induttanze e cosfi)

1à che dimentico non ho montato piu irf ma gli uv14 sono migliori  e il famoso trimmer r28 si deve muovere piano ma molto piano causa  infelice  saltano i mosfet:

Tanto ti dovevo 

Saluti

 

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7 ore fa, napoli1 ha scritto:

Salve sono arrivati  cominciano a funzionare ma.......non salgono ,

 

Son stato facile profeta.🙂

Forse non riesci a comprendere come funziona un regolatore ad anello chiuso.

All'interno del controllore c'è una tensione di riferimento di 3V, quando sul morsetto 15 la tensione è uguale a 3V, considera il sistema in equilibrio; se latensione è minore varia la modulazione sino a che leggerà 3V, viceversa se la tensione è maggiore varierà la modulazione in senso inverso.

Ti avevo scritto che se la tensione di reazione era corretta, il problema non stava nei MOSFet, ma da qualche altra parte: rapporto di trasformazione, pilotaggio, partitore di reazione.

Visto che hanno scelto una reazione con tensione pulsante, non c'è condensatore di livellamento, anche uno spostamento di fase non voluto porta ad una variazione di tensione non prevista.

 

Quote

e il famoso trimmer r28 si deve muovere piano ma molto piano causa  infelice  saltano i mosfet:

 

 

Questa è una cosa molto pericolosa. Io investigherei sulla causa perchè non deve succedere!

 

Quote

ed ho capito che è una questione di induttanze e  cosfi  ho allargato i fili che sono circa 20cm ho rinforzato di diametro quelli principali da 0,35

 

Più che di cosphi, sono importanti i valori di induttanza e capacità parassiti.

Fare un circuito sperimentale con un groviglio di fili non è quasi mai una buona cosa; può anche succedere che una volta messo in bella copia non funzioni più.

 

 

 

 

Quote

naturale andare a creare un circuito stampato immediatamente.

 

Attenzione, specialmente se non hai esperienza con questo tipo di circuiti. Anche i cs hanno le loro capacità ed induttanze parassite, se non si progettano bene i percorsi delle piste anche queste possono provocare sgradevoli sorprese come moria dei semiconduttori di potenza per cattivo pilotaggio. ovvero i parassiti degradano i fronti ed MOSFet si trova a dissipare molto di più del consentito.

 

Come sempre, ognuno deve farsi l'epserienza in proprio.🙂

 

Modificato: da Livio Orsini
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  • 2 months later...

Salve Livio, eseguo la presente per farti due domande relative sempre a quel'inverter che ho costruito con la scheda ESG002,

e ti comunico  che l'inverter funziona e anche bene se non fosse per un problema che ho riscontrato, che potrebbe essere la scheda (per me): 

mi spiego meglio ho assemblato il tutto funzione , da quando ci siamo salutati l'ultima volta l'ho finito ha funzionato per un mese circa bene sul banco con un max carico di 1400W  tutto bene  con una batteria da 200A mezza guasta e con l'aiuto di un gruppo elettrogeno a 12V 200A (che mi serve nell'impianto, se manca ENEL  e Sole) ,tutto ok nesun problema , pero lo volevo provare con potenze superiori e variabili e non fisse come sul banco  e l'unico  modo era collegarlo a l'impianto fotovoltaico e utenza abitazione: esguo, funziona ,per 4 h tutto ok  esco vado a fare la spesa ritorno funziona ancora aumento leggermente la pressione un carico mobile che varia da 300W a 1400/1500  e lui salta  mi fa il botto saltano tutti i mosfet lato caldo ovvero i canali 2lo e 2 ho 12 mos: 6 a canale : perche è la mia domanda : a distanza di una settimana non trovo risposta :

L'unica cosa che mi da da pensare è questa scheda a un bag nella proggetazione del software , o  come hai detto tu nell'ultima risposta che ai scritto che anche le minime tensioni parassitarie , possono influire nel pilotaggio dei mos.

Consiglio tuo che ne  pensi  ? altra domanda  quanti kw puo pilotare questa scheda . 6 mos li pilota di piu non so e da provare, i driver da datasheet arrivano a 2A  ,la lettura di corrente dela scheda  si puo aggirare (puo essere un problema?) che mi dici ho fatto ca.......: 

Saluti Dino

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non ho capito molto.

 

Una sola cosa è chiara ed inequivocabile: si sono sfondati gli interruttori di potenza del ponte ad "H".

 

Così in prima approssimazione io indagherei sui pilotaggi dei finali e sul circuito limitatore di corrente, perchè in un inverter ben fatto si può fare un corto franco direttamente sui morsetti di uscita ed i finali non fanno una piega; il pilotaggio li blocca aperti, la corrente va a zero, l'inverter tenta di ripartire ma intervengono ancora le protezioni per l'eccessivo di/dt, se l'inverter è ben progettato dopo alcuni tentativi il blocco permane sino alreset generale.

 

Ora io non ho studiato la scheda e le sue AN, ma ci sarà un limite di potenza oltre al quale non si può andare, pena l'insufficiente pilotaggio dei mosfet.

 

Poi c'è il problema legato ai disturbi sul pilotaggio.

Dovresti controllare le forme d'onda con un buon oscilloscopio, man mano che la corrente richiesta dal carico sale.

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Scusate se mi intrometto, ma un bel elettrolitico di filtro a basso ESR attaccato a quel ponte ad H,

c'e' o non c'e' ?.

Sullo schema teorico non c'e' traccia !.

Modificato: da Peper
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33 minuti fa, Peper ha scritto:

Scusate se mi intrometto, ma un bel elettrolitico di filtro a basso ESR attaccato a quel ponte ad H,

c'e' o non c'e' ?.

Sullo schema teorico non c'e' traccia !.

Io l'elettrolitico a basso esr  c'è l'ho messo per la precisione 3 da 12000mf quelli del vecchio inverter  e mi sembravano pochi ma visto che bastano mison fermato.

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6 minuti fa, napoli1 ha scritto:

Io l'elettrolitico a basso esr  c'è l'ho messo per la precisione 3 da 12000mf quelli del vecchio inverter

Bene, ma devono stare molto vicini ai mos. 

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3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

sul circuito limitatore di corrente

 Ciao scusa ma come ti ho detto nel precedente messaggio io il circuito limitatore corrente l'ho un poco raggirato diciamo che la resistenza r31 da 0,1 ohm  ne ho inserita una da 0,01 e ora che ti scrivo e anche prima che scrivevo ,mi sembra un po troppo mi sa che la devo correggere e anche di corsa, 

 

per quanto riguarda il limite di corrente che supporta non lo so non trovo nulla a riguardo in nessun posto  Ho solo trovato un video su yotube per un inverter chiamato epg1000  che con 4 mosfet piccoli lo davano per 1000w altro non so anzi chiedevo a voi se sapevate il max di potenza , anche per questo motivo avevo esagerato con r31.

Per il resto che mi hai scritto mi devo mettere di buona volontà  e lavorarci sopra a cominciare da r31 per passare a fili di pilotaggio gate che accorcerò ancora e installerò fili schermati poi ti faro sapere  

Saluti Dino

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1 ora fa, Peper ha scritto:

Bene, ma devono stare molto vicini ai mos. 

abbastanza vicini cavo 25mmq, x2 da ingresso su aletta raffreddamento (lato +) 5cm cavo da 16mmq x1  circa 12cm da aletta al  cs eletrolitici : lato neg. 3 cavetti da 20mmq circa 7cm da ingr. al cs  elettrolitici 4cm cavo da 16mmq per ogni lato neg. ( se i mmq sono insufficienti allora certe piastre cs fanno pena ) .
Comunque come rimonto l'inverter faro un video dell' inverter con i particolari descritti e altro e lo inoltrerò dove meglio preferiremo

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10 ore fa, napoli1 ha scritto:

Ciao scusa ma come ti ho detto nel precedente messaggio io il circuito limitatore corrente l'ho un poco raggirato diciamo che la resistenza r31 da 0,1 ohm  ne ho inserita una da 0,01 e ora che ti scrivo e anche prima che scrivevo ,mi sembra un po troppo mi sa che la devo correggere e anche di corsa, 

 

la scelta di 0.1 ohm non è casuale, corrisponde alla massima corrente che è stata prevista per quel circuito.

Riducendola di un ordine aumenti di un ordine la corrente erogabile con le coseguenze che hai visto. Ritorna al valore originale.

Poi, una volta verificato il funzionamento e trovato i limiti, si può ipotizzare un eventuale incremento della corrente.

 

9 ore fa, napoli1 ha scritto:

abbastanza vicini cavo 25mmq,

 

Se si apre un inverter industriale si vede che la batteria dei condensatori è, in genere, abbastanza lontana dagli interruttori di potenza.

Quello che conta non è la distanza ma la connessione. In molti casi il DC Bus è realizzato con sbarre, ma si parla di correnti di uscita di parecchie decine di ampère.

Nel tuo caso 25mm2 di sezione non sono molti, anche se la tratta non è lunga. Io metterei altre 2 corde in parallelo e avrei cura che i conduttori siano della stessa lunghezza e corrano in parallelo tra loro.

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Il 19/6/2022 alle 14:40 , napoli1 ha scritto:

Parliamo dello schema inverter analogico con mosfet a ponte  pero è senza dead time lo eliminato non riuscivo a tenere onda sinusoidale

Devi ripristinare anche il dead time.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Quello che conta non è la distanza ma la connessione. In molti casi il DC Bus è realizzato con sbarre, ma si parla di correnti di uscita di parecchie decine di ampère.

dimmi se sbaglio a 12V 250A per 3 KW a 220V  ti sembrano pochi , io ho usato un cavo di rame da 16mmq stagnato sotto i mos x ogni canale + e - per ogni canale avremmo se non erro circa 70A al max potenza

 

35 minuti fa, Peper ha scritto:

Devi ripristinare anche il dead time.

stai parlando dell'inverter analogico giusto.

 

quello per ora e messo da parte non so se lo riprendero e troppo delicato lavorare in analogico con un ponte ad H e piu facile e resistente esempio quello di cavallino  due canali con mos e positivo al trasf. e poi ci vuole un trasf che non ho , sai quanto costa un traf a 7,5V+7,5V elevato a 260V per 3 KW mi hanno chiesto a catania circa 500€ trasf lamellare dimensioni enormi,

con la stessa cifra piu il resto dei componenti acquisto un inverter ibrido industriale .con veri componenti che si possono sostituire

Modificato: da napoli1
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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Ritorna al valore originale

Ciao Livio ,penso e ripenso di continuo al momento critico del botto  arrivo funziona in casa ci sono le solite menate tv ,frigo luce ,ventilatore a soffitto  autoclave ,addirittura quando sono arrivato io ho acceso microonde per scaldare una tazza di caffe , il questo da miei calcoli mi porta a circa 1400/1600w vado a rack dove c'è l'apparecchiatura tutto ok freddo temperat. normale, accendo ulteriore carico 1 motore da 1/4cv  circa 300w di picco molto di piu'  sono davanti l'inverter  sento accendersi l'autoclave ulteriore motore 1/4cv e arriva iil botto: 

Domanda che non posso rispondere se non ripristino , non è per caso che non digerisca bene i carichi induttivi ,

Perchè dico ciò  gia mi era successo precedentemente con quello analogico soli 400w ,accendevo saldatore istantaneo da 100w e mi saltavano i mos invece 600w misti se li teneva (per misti intendo res.ind-).

sul Trasf per rifasamente ho inserito come da schema condensatore da 2,2mf a 600V Assorbimento a vuoto circa 1A,invece in origine sul vecchio inverter c'era  inserito un condens da 3,7mf pero assorbe molto di piu' circa 2,5A  a vuoto

 

Mi sa che se non rimonto il tutto e che tu abbia ragione controllo corrente e controllo carichi induttivi ,per cui controllare forma D'onda e vedere se fa capricci quando arrivano i carichi induttivi, Ciao

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1 ora fa, napoli1 ha scritto:

a 12V 250A per 3 KW a 220V  ti sembrano pochi , io ho usato un cavo di rame da 16mmq

 

Son circa 16A per mm2 che non è poco. Se poi consideri che gli assorbimenti sono impulsivi e veloci le cose pegiorano anche perchè la densità di corrente non è costante in tutta la sezione, ma è maggiore verso l'esterno.

Inolte tu fai fare un discreto tragitto a questi cavi perchè parti dalla batteria.

Io aumenterei la sezione.

 

1 ora fa, napoli1 ha scritto:

  sento accendersi l'autoclave ulteriore motore 1/4cv e arriva iil botto: 

 

Tieni presente che all'avvio il motore assorbe molto, ma molto di più. si passa dai circa 1.5A - 1.8A a regime  a correnti maggiori di 10A con durata di circa 100ms - 300ms. Sembra niente, ma sono un'eternità per i semiconduttori.

L'avvio dell'autoclave è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, probabilmente.

 

Torno a ripetere: un inverter che funziona bene deve sopportare il cortocircuito secco ai morsetti di uscita senza batter ciglio, al limite fonde il fusibile all'ingresso.

 

1 ora fa, napoli1 ha scritto:

non è per caso che non digerisca bene i carichi induttivi ,

 

Quando hai carichi reattivi, o non puramente resistivi, non devi ragionare in termini di Watt, se non conosci il cosphi, ma in termini di VA.

Come ho sempre scritto nella sezione inverter industriali, gli inverters non si dimensionano mai per potenza, ma per corrente erogabile in modo continuativo.

Inoltre un carico reattivo sull'inverter ha effetti differenti.

E vero che tu non piloti direttamente il carico ma piloti un trasformatore con rapporto in salita a, in alcune condioni, questo fatto può essere peggiorativo.

 

1 ora fa, napoli1 ha scritto:

Mi sa che se non rimonto il tutto e che tu abbia ragione controllo corrente e controllo carichi induttivi ,per cui controllare forma D'onda e vedere se fa capricci quando arrivano i carichi induttivi

 

Direi che questa la prima cosa da farsi.

Ripristina il limite di corrente originario.

Poi inserisci carichi resistivi aumentando l'assorbimento sino all'intervento del limitatore.

I carichi ideali sono stufette e forni resistivi, anzi i forni sono ideali se hanno un "sopra" ed un "sotto" inseribili separatamente.

anche gli asciugacapelli a riscaldamento variabile vanno bene; non sono puramente resistivi ma l'assorbimento del motorino è molto piccolo paragonato all'assorbimento delle resistenza.

 

Quando sei sicuro che funziona perfettamente con i carichi resistivi, riverifica con crico induttivo e misto.

 

Dopo che hai verificato il perfetto funzionamento con intervento del limitatore, verifica anche il pilotaggio verificando che i fronti di salita e discesa del mosfet siano velocissimi perchè con cattivo pilotaggio in fronti si "sdraiano" e la dissipazione sale alle stelle.

Se queste verifiche danno esito positivo allora puoi provare ad incrementare un poco il limite e ripetere le prove, sino a raggiungere un limite che ti soddisfa, solo se ad ogni passo le verifiche sono positive.

 

Queste verifiche andrebbero fatte comunque anche se il progetto fosse stato esguito in modo corretto, ovvero dimensionando con calcoli tutto il sistema per erogare la corrente prevista.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Son circa 16A per mm2 che non è poco. Se poi consideri che gli assorbimenti sono impulsivi e veloci le cose pegiorano anche perchè la densità di corrente non è costante in tutta la sezione, ma è maggiore verso l'esterno.

Inolte tu fai fare un discreto tragitto a questi cavi perchè parti dalla batteria.

Io aumenterei la sezione.

i cavi di entrata neg.60mmq 8cm max su piastra cs eletrolitici i cavetti circa 12cm da 16mmq  stagnati  (quanto e grande aletta di raffredamento) sono dal cs elettrolitici ai mos  neg. stesso vale per i cavi positivi ma di circa 20cm pero a differenza dei neg -il cavo da 70mmq posito di entrata e direttamente su aletta raffr. 

 

l'inverter per esperienza e collegato alle batterie con barre di rame 20X5mm lunghe 50cm :a punta estrema  a 4 cm  dal medesimo sulle barre ci sono i regolatori fotovoltaici

meglio non so spigartelo .

 

ho fatto delle foto a l'inverter per farvi vedere di cio che parlo : ricardati pero che io come artigiano utilizzo vecchia scuola  per alcune cose che richiedono molta potenza non saranno belli ma funzionano  ci risentiamo a breve vado a tavola ,poi carico le foto.

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in allegato inserisco foto  cerchero  di spiegarmi  , foto 1 lato freddo si intravedono mos e cavi da 16mmq collegamento lato freddo ponte , foto 2 si vede schedina piccola con filo blu che va verso gate fili incriminati da accorciare e schermare la scheda la scheda piccola contiene un filtro rc tra drain e source e un led tra i quest'ultimi , cavo rosso da 16mmq da cs elettrol.a positivo,cavo Giallo con ferrite terminale ingr. trasf. , trasformatore torroidale scheda sopra scheda 220V, con alimentazione lcd a 12V letture volt e corrente , foto 4 ventola anteriore timer  con memor per comparatore controllo 12v max e min. cavi di out 220v , foto 5 cavo che parlavamo da cs elettr. a mos ,foto 6 cavi da 35mmq posit.da ingr. a alletta raffr.di circa 30cm, foto7 aletta rafred positi cavi ingr+ , foto 8 lato freddo  posit. e negat. assemblati , foto 9 si intravede comparatore e timer  scheda rc  e filo blu da modificare,foto 10 display lcd recupero da vecchio. foto 11 lato caldo con mos andati , tutto da rimontare

e tutto ci sentiamo come l'accendo piano piano .....

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37 minuti fa, napoli1 ha scritto:

n allegato inserisco foto  cerchero  di spiegarmi 

 

Sarà per il mio passato ma la vista di questo inverter è orribile. magari funziona anche senza dare problemi (ora) ma sembra un'enciclopedia di come non si dovrebbe costruire un'inverter.

 

Scusa la mia franchezza, ma è quello che penso.

 

Non so se sono i colori della foto ma mi pare di vedere un grosso avvolgimento con evidenti segni di surriscaldamento.

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16 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Non so se sono i colori della foto ma mi pare di vedere un grosso avvolgimento con evidenti segni di

quel grosso avvolgimento e il trasformatore e arrivato cosi  quel colore e inoltre ti avevo detto che la costruzione e fatta alla vecchia maniera  pero in compenso e diviso a moduli 3 moduli di potenza ,un modulo alimentazione e scheda esg002 , due moduli controllo tens.12V con memoria e allarme acustico 1 modulo display ,1 modulo out 220V ,e un modulo alimentazione potenza in cs con r31 ed elettrolitici  che qui non si  vede perchè e in mezzo a 3 mod. mos.

Lo quasi smontato oggi esco la scheda cs elettr. e te la mostro e poi modifico r31, (e una rottura questa scheda e in fondo a tutto pero e l'unica che non darà mai problemi)

Modificato: da napoli1
dimenticanze
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2 ore fa, napoli1 ha scritto:

ti avevo detto che la costruzione e fatta alla vecchia maniera

 

La mia non è una critica fine a se stessa.

Non è una questione di pura estetica, ma di funzionalità.

Più che alla vecchia maniera sembra un groviglio di fili e di componenti messi "dove capita, capita".Con un montaggio fatto in questa maniera c'è il propabile rischio di accoppiamenti indebiti con conseguente mal funzionamento e, cosa più grave, basta un spostamento accidentale per un urto, una vibrazione o altro, per passare da funzionamento (quasi) regolare a malfunzionamento.

 

Questo fa parte delle mie esperienze, però l'apparato è tuo, quindi decidi tu.

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45 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Questo fa parte delle mie esperienze, però l'apparato è tuo, quindi decidi tu.

Quasi ,quasi lo butto nel cestino ,scherzavo

non si può fare di meglio con questo contenitore ,e poi con un contenitore piu' grande i fili allungano :

ci entra e mi basta non mi sodisffa ma mi basta, 

passiamo a cose serie:

Il 31/8/2022 alle 09:52 , napoli1 ha scritto:

sul Trasf per rifasamente ho inserito come da schema condensatore da 2,2mf a 600V Assorbimento a vuoto circa 1A,invece in origine sul vecchio inverter c'era  inserito un condens da 3,7mf pero assorbe molto di piu' circa 2,5A  a vuoto

ti avevo comunicato che il tasf sulla scheda del costruttore per rifasamento usava un condensatore da 4,7mf non polar. che assorbe a vuoto circa 3A

sullo schema consiglia 2,2mf che è montato e assorbe a vuoto 1A

tu quale useresti?

altro

ho smontato l'ultima scheda e ho fatto foto r31 era da 10mmq per 5cm  ora ho montato una da 4mmq lunga 5cm ,io da calcoli  credo che supporti max 130A poi fonde , che ne pensi.

allego

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4 ore fa, napoli1 ha scritto:

per rifasamente ho inserito come da schema condensatore da 2,2mf a 600V ...

......

tu quale useresti?

 

Dipende dal cosphi minimo e masimo ipotizzabile per i tuoi carichi.

Maggiore è il cosphi, minore è il valore di capacità necessaria. Puoi anche cercare l'ottimo in modo sperimentale, facendo prove con 2 o 3 valori di condensatore e differenti carichi.

 

4 ore fa, napoli1 ha scritto:

o smontato l'ultima scheda e ho fatto foto r31 era da 10mmq per 5cm  ora ho montato una da 4mmq lunga 5cm ,io da calcoli  credo che supporti max 130A poi fonde , che ne pensi.

 

Non so, i conti li hai fatti tu.

Quella resistenza ha funzioni di shunt per misurare la corrente che circola nel ponte?

La resistività del rame è circa 1 ohm per 58 metridi sezione di 1mm2 se la sezione quadruplica la resistenza scende 0.25 ohm, sempre per 58 metri di lunghezza. però la lunghezza reale è di soli 0.05 m, quindi la resistenza vale circa 0.2 mohm (0,2 milli ohm), praticamente un corto circuito!

 

Modificato: da Livio Orsini
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Sembra che tu abbia delle difficoltà nel far convivere le esigenze meccaniche (e termiche) con quelle elettroniche.

Sotto un esempio di realizzazione di un circuito elettronico quando ha la necessità di un poderoso dissipatore termico.

Seguendo l'esempio in foto  puoi sistemare MOS e dissipatore su un lato del PCB e sull'altro lato tutta la circuiteria di contorno.

In particolare puoi sistemare i condensatori di filtro a meno di qualche centimetro dai terminali dei MOS.

Come hai realizzato tu il circuito, quei fili di collegamento tra PCB a supporto dei condensatori e il restante circuito,

sono una enormità dal punto di vista del funzionamento impulsivo del circuito.

Sono pochi centimetri di filo, ma hanno una induttanza parassita rilevante.

Non per infierire, le mie sono solo critiche costruttive, ma quei mammut fanno orrore solo a guardarli.

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Modificato: da Peper
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1 ora fa, Peper ha scritto:

Sembra che tu abbia delle difficoltà nel far convivere le esigenze meccaniche (e termiche) con quelle elettroniche.

Sotto un esempio di realizzazione di un circuito elettronico quando ha la necessità di un poderoso dissipatore termico.

Seguendo l'esempio in foto  puoi sistemare MOS e dissipatore su un lato del PCB e sull'altro lato tutta la circuiteria di contorno.

In particolare puoi sistemare i condensatori di filtro a meno di qualche centimetro dai terminali dei MOS.

Come hai realizzato tu il circuito, quei fili di collegamento tra PCB a supporto dei condensatori e il restante circuito,

sono una enormità dal punto di vista del funzionamento impulsivo del circuito.

Sono pochi centimetri di filo, ma hanno una induttanza parassita rilevante.

Non per infierire, le mie sono solo critiche costruttive, ma quei mammut fanno orrore solo a guardarli.

 e da quasi un anno che ci perdo tempo a quest'inverter mi sono stufato e di mos ne ho bruciati abbastanza son partito in economia e c'ho speso abbastanza  se funziona e dico funzionare per 1 anno min  poi si discutera di farlo meglio (certo bello circuito industriale  ma quanto dura : l'inverter di power jack   super compatto  (scarso di ventilazione) a inziato a darmi problemi da subito era in corto verso terra , poi problemi a moduli mos  poi proble main board potenza quest' ultima un piastra 30X20cm che riscaldava e gonfiava e si staccava il rame ho dovuto rinforzare tutte le piastre con lamine di rame . non acquist. mai piu inverter economici :e quest'ultimo non e costato tanto poco circa 400€

sono stato a Trapani da un costruttore di inverter ups ecc.ecc ne ho visti alcuni belli ma costosi  dai 2.500 ai 5000 €

ed era costruito a moduli non un circuito giocattolo super compatto , 

percui questo deve funzionare ho lo cestino per davverro : e non credo che il problema a questo inverter sia nei cavi ma piuttosto nel pilotaggio come dice Livio e per ultimo dovro controllare il cosfi necessario che mi sa che mi darà problemi.

Se vai sopra a leggere e saltato solo da un lato quando in qull'istante si e acceso un motore.

i mammut per esperienza dico che sono morsetti che non ti fregano mai (3cm di rame)  (manutenzione ogni tanto e basta),sono migliori di quelli a cappuccio (5mm di rame): altrimenti si passa a mini barrette a cappuccio quelli si che sono eccezionali

ma non e il caso per quello che serviva:( a me serviva per sezionare il modulo power -potenza)

 

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