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Autarchia energetica


xblitz

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Il 12/9/2022 alle 15:40 , xblitz ha scritto:

Per favore limitiamo la discussione al solo aspetto tecnico.

Io butto giù qualche considerazione:
1) impensabile farlo senza ricorrere al nucleare
2) quanto siamo disposti a ripiegare sulle altre fonti? (ricordiamoci che il solare non va bene perché c'è la sovrintendenza ai beni culturali, idem per l'eolico, l'idroelettrico no perché sennò si feriscono i pesci...)
3) ma si può disconnettere la rete elettrica da quella globale? come la mantieni la frequenza di rete?

 

1) Il nucleare non è adatto ai climi secchi come il nostro. Sarebbero molto pochi i reattori che potremmo sostenere e li dovremmo anche spegnere per lunghi periodi in estate. Inoltre il nucleare ha dei costi insostenibili, che non ci renderebbero competitivi sui mercati. Chi fa il nucleare ha sempre motivazioni militari e deve rassegnarsi a pagarle care.

 

2) L'eolico è in costruzione in molti luoghi, così come il solare.

Le sovrintendenze fanno bene a tutelare il paesaggio dalle speculazioni. Con tutti i capannoni e i parcheggi che ci sono non ha senso installare dei pannelli al posto di un bosco. L'interesse che deve prevalere è quello collettivo, non l'interesse speculativo di un singolo.

 

Altre fonti su cui siamo indietro: biometano, geotermia, termovalorizzazione dei rifiuti.

 

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Il 12/9/2022 alle 23:38 , xblitz ha scritto:

Allora giriamo il coltello nella piaga: "scorie nucleari" mica significa solo quelle delle centrali: ci sono un fottio di "scorie" provenienti da ospedali o centri medici (macchinari per fare "le lastre", sostanze per scintigrafia...)

 

Quelle degli ospedali hanno un livello di radioattività insignificante rispetto alle scorie di una centrale elettrica.

Non si usa uranio arricchito negli ospedali 😷

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7 minuti fa, Pietro Pal ha scritto:

Non si usa uranio arricchito negli ospedali 😷

Le sorgenti radioterapiche dovrebbero essere sali di cesio... che è pure più b******o perché l'orbitale esterno è lo stesso del sodio. Sul livello di radioattività passo, ma anche li, credo conti di più il tempo di decadimento.

Modificato: da xblitz
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34 minuti fa, Pietro Pal ha scritto:

 

1) Il nucleare non è adatto ai climi secchi come il nostro. Sarebbero molto pochi i reattori che potremmo sostenere e li dovremmo anche spegnere per lunghi periodi in estate.

No, una centrale ferma è un costo. Ti si potrebbe rispondere che, con le opportune accortezze progettuali si può usare acqua di mare e l'italia è una penisola...

 

34 minuti fa, Pietro Pal ha scritto:

Inoltre il nucleare ha dei costi insostenibili, che non ci renderebbero competitivi sui mercati. Chi fa il nucleare ha sempre motivazioni militari e deve rassegnarsi a pagarle care.

Si, come i reattori CANDU che usano uranio naturale...

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