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PLC Forum


Alimentazione Trifase 220v


atony

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Saluti a tutti.

Mi trovo un alimentazione Enel 220V Trifase.

Ho alimentato un appartamento mettendo un interruttore magneto termico differenziale 3X25A.

Dall'uscita della parte differenziale ho fatto i ponticelli (a monte) su gli altri parziali del quadro(totale 3 interruttori magnetotermici monofasi)

il dubbi che ho sono i seguenti:

E' giusto come collegamento? considerando che ho diviso le fasi in modo ecquo

il differenziale svolge la sua funzione in caso di anomalie?

Vi ringazio anticipatamente.

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purtroppo esistono zone d'italia che sono rimaste indietro di 40anni per quanto riguarda la fornitura di elettricita'

il differenziale funziona in quanto e' sensibile alle dispersioni verso massa ( tensione fase terra di circa 125v)

dovresti mettere uno schema preciso dei collegamenti da te' fatti.

ivano65

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Saluti a tutti.

Mi trovo un alimentazione Enel 220V Trifase.

Quoto la precedente risposta.

220 tra fase e fase ? :blink:

Controlla che i 220V non siano tra le fasi ed il neutro (o la terra)

Per poterti rispondere bisognerebbe almeno sapere:

- potenza disponibile dall'ente distributore

- corrente di corto presunta alla distribuzione (per il potere di interruzione)

- il tipo di magnetotermici che devi collegare (ed eventualmente le caratteristiche delle relative linee)

Sul differenziale (immagino da 30mA) non credo proprio ci siano problemi: sia che tu distribuisca F-F (230V concatenata) sia FN (380V concatenata) poichè il differenziale interviene quando c'è una dispersione verso terra, ad esempio in caso di guasto.

Naturalmente tutti i MT "terminali" devono essere installati a valle di tale dispositivo.

Verifica se il differenziale (puro) è compatibile con la corrente del MT a monte a cui è collegato (3x25A).

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quello che trovo strano è il discorso del trifase 220V

ho solo visto al massimo fase/fase per avere la rete di casa, tutti i trifase 220V pensavo fossero stati tolti in quanto non trovi più nessuna apparecchiatura che la utilizza

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Pierluigi Borga

Bè se hai il trifase a 220 volt avrai una tensione tra fase terra di 125 volt circa, ma il neutro è distribuito...?

comunque per i circuiti monofase dovrai usare sempre due fasi diverse...R-S, S-T, R-T, Il differenziale va bene, dovrai usare MT a due poli protetti, per la Icc presunta e il PI dei MT senti l'Enel

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Grazie a tutti coloro che mi hanno risposto.

Confermo che l'alimentazione è 220V trifase 4kw e in futuro sarà cambiata con 380V trifase+N

Ho pensato di installare al posto del magnetotermico differenziale 3x25A un differenziale 4x25A come generale, e poi dividere il carico di n°3 magnetotermici monofasi così:

magnetotermico 2X10A linea luce fasi R-S

magnetotermico 2X16A linea CDZ fasi T-R

magnetotermico 2X16A linea prese fasi S-T

lasciando il polo del Neutro libero

Pensate che avrò problemi?

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Del_user_23717

se usi un differenziale 4P devi metterci il neutro perchè la somma vettoriale delle correnti delle 3 fasi deve coincidere con la corrente circolante sul neutro per farlo stare su.

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se usi un differenziale 4P devi metterci il neutro perchè la somma vettoriale delle correnti delle 3 fasi deve coincidere con la corrente circolante sul neutro per farlo stare su.
Non e' necessario il neutro, la somma vettoriale la fai tra le 3 fasi e se il risultato e' >=Idn fa intervenire il differenziale

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Non e' necessario il neutro, la somma vettoriale la fai tra le 3 fasi e se il risultato e' >=Idn fa intervenire il differenziale

Avresti ragione se fosse un MT, anche se sezionre il neutro va fatto per altre ragioni.

Però dissento sulla tua affermazione: dissento poichè in caso di funzionamento normale dei circuiti (senza dispersioni) scatterebbe praticamente subito tale dispositivo.

Credo che un semplicissimo esempio sia più esplicativo di una più complessa spiegazione:

- collegamento delle 3 fasi al differenziale

- neutro non passante nel differenziale

- carichi un utilizzatore , ad esempio che consumi 1A tra una fase ed il neutro, questo è una situazione non di guasto. L'utilizzatore funziona correttamente e non crea dispersioni verso terra.

In questa situazione il differenziale SCATTA senza senso !!!! Nella bobina interna transita una corrente di 1 A senza nessuna corrente in verso opposto poichè il neutro non transita nel differenziale.

L'unico caso in cui non scatterebbe è per un carico trifase "perfettamente" (con la tolleranza della Id diff) bilanciato.

Dico giusto ???? :ph34r:

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Dico giusto ????
Si, se si stesse parlando di una distribuzione 3F+N. Ma qui si sta parlando di distribuzione 3F senza neutro, e non ci possono essere utilizzatori collegati fra fase e neutro perche' il neutro non c'e'.

Solo in futuro sara' cambiata con una distribuzione 3F+N, e atony fa bene a installare un differenziale 4P cosi' e' gia' pronto quandi cambiera' il sistema di distribuzione.

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Pierluigi Borga

L'unico inconveniente potrebbe essere che il pulsante di test non funziona se il piccolo circuito interno di prova fa ponte tra una fase e il neutro...comunque è stampigliato in fronte al dispositivo di solito....

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Si, se si stesse parlando di una distribuzione 3F+N. Ma qui si sta parlando di distribuzione 3F senza neutro, e non ci possono essere utilizzatori collegati fra fase e neutro perche' il neutro non c'e'.

Solo in futuro sara' cambiata con una distribuzione 3F+N, e atony fa bene a installare un differenziale 4P cosi' e' gia' pronto quandi cambiera' il sistema di distribuzione.

Corretto.

La considerazione che ho fatto prescindeva dal fatto che era ua 220V trifase con neutro non distribuito.

se usi un differenziale 4P devi metterci il neutro perchè la somma vettoriale delle correnti delle 3 fasi deve coincidere con la corrente circolante sul neutro per farlo stare su.

Sono stato fuorviato da questa frase..... in effetti attualmente il neutro non c'è ancora.

Per quanto riguarda la futura predisposizione senz'altro consiglierei di installare subito il 4 poli.

Anche se normativamente non è consentito, se i tempi del cambio a 3Fase 380 saranno brevissimi, potresti cablare le linee utilizzando già i colori Blu e Marrone (nero o grigio). Altrimenti al momento del cambiamento sarebbe difficile connettere tutto al posto giusto. (un cavo per ogni linea va collegato dalla fase al neutro, se è blu fai molto prima a riconoscerlo)

Spero che ti avvisino del cambiamento, altrimenti come disse qualcuno "Mi illumino di immenso"

P.S: nel mio precedente post ho scritto:

L'unico caso in cui non scatterebbe è per un carico trifase "perfettamente" (con la tolleranza della Id diff) bilanciato.

Intendevo carichi monofase "uguali" connessi tra fase e neutro.

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guardavo una cosa...

Ho alimentato un appartamento mettendo un interruttore magneto termico differenziale 3X25A.

penso che la fornitura in trifase sia stata vincolata solo dalle correnti di linea, sopratutto visto che è un appartamento, quando esso avrà la normalizzazione della tensione, la fornitura sarà data solo dalla F+N

quindi non conviene ipotizzare un futuro con 3F+N (secondo me)

anche se poi dici

l'alimentazione è 220V trifase 4kw e in futuro sarà cambiata con 380V trifase+N

però per un contratto da 4kw mi sembra eccessivo un contatore trifase

Modificato: da settepertre
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  • 5 weeks later...
tutti i trifase 220V pensavo fossero stati tolti in quanto non trovi più nessuna apparecchiatura che la utilizza

Ad Ortona (CH) distribuiscono ancora con la trifase a 220V, chi ha la cabina privata può ottenere direttamente la trifase a 400V, gli utenti che hanno forniture trifase in BT utilizzano spesso trasformatori 230/400.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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potrebbe essere che il pulsante di test non funziona se i

Poco male. Di fianco con adattatore monti un pulsante con un resistenza di V/30 mA collegata fra una fase ed un neutro.

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il pulsante comunque funziona , in quanto si trova ai suoi capi la tensione di 220v , insipendentemente se tra fase fase o fase neutro.

comunque buona l'idea di nino1000 , andrebbe applicata a tutti gli impianti , permette di provare il funzonamento dell'impianto di terra , oltre che quello del differenziale.

ivano65

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comunque buona l'idea di nino1000

No. Un differenziale deve scattare a tot mA +/ x% in un tempo non superiore a T. Una prova un pò più valida può essere,potrebbe essere, magari è (più condizionali di così :lol: ) quella di infilare una spina con all'interno una resistenza nell'ultima presa dell'impianto, la più lontana, se non scatta o tale presa non è colegata oppure la resistenza del filo giallo verde è molto alta causa lunghezza esagerata e sezione irrisoria (..forse è un esempio tirato per i capelli).

Potresti obiettare che è un ottimo sistema per vedere se tutte le prese hanno il filo giallo-verde senza aprirle. Anche in questo non nè vale la pena. Stacchi il contatore della luce, cortocircuiti terra - fase e con un buzzer costruito ad hoc lo infili nelle prese. Se suona.....

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Ciao a tutti,leggo spesso tutti i post, questo mi interessa particolarmente e avrei un consiglio da chiedervi:

abito da poco in una casa in campagna divisa in tre piani (3 famiglie), un solo contratto da 6kw (trifase 220V tra F e N) con l'acea. ogni piano ha una fase, ed il neutro è in comune. il problema è che ogni piano consuma in maniera molto differente, e bisognerebbe equilibrare i consumi di ogni singola fase, perchè la bolletta arriva altissima. Ho sentito parlare di un rifasatore... qualcuno potrebbe spiegarmi cos'è, o offrirmi qualche soluzione? grazie veramente.

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Non credo sia permesso avere un unico contatore per tre unità abitative. Comunque sia hai ben poco da equilibrare.

Ciascun utente dovrebbe ricevere 2 kW da un proprio differenziale (una fase per ciascuno) abbinato ad un contatore parziale.

oi all'arrivo della bolletta si fanno le proporzioni. Non è lavoro che puoi fare tu in quanto parte interessata e forse poco idoneo.

Devi rivolgerti ad un tecnico estraneo alle tre famiglie che garantisca una certa imparzialità o ci saranno sempre sospetti.

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Non credo sia permesso avere un unico contatore per tre unità abitative. Comunque sia hai ben poco da equilibrare.

Ciascun utente dovrebbe ricevere 2 kW da un proprio differenziale (una fase per ciascuno) abbinato ad un contatore parziale.

-> (una fase per ciascuno)

in realtà essendo 230 V concatenati (trifase) devi distribuire a ciascuno 2 fasi.

Per il conteggio bastano 3 contatori separati. Per la gestione della potenza si posono installare dei MT appositamente scelti in relazione alla potenza da erogare oppure utilizzare degli sganciatori pilotati dai contatori singoli (quelli che ho appena citato, non quello del distributore) in modo da cerare una eventuale flessibilità, se possibile permettendo lo sfruttamento da parte di un utente di più potenza se gli altri utenti non la utilizzano.... è un po' complesso, ma fattibile e molto più flessibile.

P.S. la gestione "flessibile" sarebbe simile a quella dei distributori di energia (Enel) che permettono l'utilizzo di maggiore potenza per un tempo limitato o per altre politiche adottate.

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Del_user_23717
in realtà essendo 230 V concatenati (trifase) devi distribuire a ciascuno 2 fasi.

Da quanto scrive a me pare che abbia invece i 400V concatenati (fase/neutro 230V), altrimenti perchè avrebbero fornito ogni unità abitativa con fase e neutro?

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F+F o F+N ha bisogno sempre di due cordicelle che partono dal contatore altrimenti è un brutto lavoro. ... ciascuna linea protetta altrimenti è un lavoro pulito a metà, poi i contatori parziali. Dulcis in fondo: Le parti comuni dove agganciarle. La soluzione solita è un mese ciascuno ma non funziona mai più di un mese :angry:

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GRAZIE PER LE RISPOSTE, confermo 220V tra fase e neutro. L'impianto è così composto: dall'uscita dell'interruttore generale, ogni singola fase viene poi collegata ad un proprio differenziale, poi ad un proprio contatore e viene distribuita nei tre appartamenti. fa eccezione la fase 'R' che in uscita dal generale viene collegata (oltre che nell'appartamento del padrone di casa) anche su un altro interruttore e contatore che si occupa della pompa per il pozzo. succede però facilmente che il padrone di casa supera il consumo dei suoi 2 KW e fa scattare la luce a tutti quanti. Credo inoltre che i carichi non sono distribuiti equamente. Ho sentito che quando hai la trifase, bisogna distribuire equamente la potenza a tutte e tre le fasi, per evitare bollette salate. HO sentito di un rifasatore, o che bisogna rifasare....?! grazie

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