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PLC Forum


Gli Standard Ed I Protocolli In Domotica - ovvero meglio aperti o chiusi?


ffolks

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Un saluto a tutti.

Mi piacerebbe iniziare una discussione circa gli standard ed i protocolli di comunicazione utilizzati nell'ormai variegato panorama dei sistemi domotici, circa il cosa fa e come lo fa, a livello di implementazione di protocollo di comunicazione del livello più basso di sistema (pulsanti, sensori ed attuatori)

Da un lato osservo un proliferare di sistemi proprietari chiusi, dall'altro standard codificati da enti riconosciuti (ISO/IEC...), che ne certificano le caratteristiche e ne garantiscono l'accessibilità e la comprensibilità a chiunque.

Potrebbe esistere anche la variante di mezzo, ovvero, protocolli proprietari, quindi non aderenti ad uno standard ufficiale, ma le cui specifiche sono comunque accessibili a terzi. (per onor del vero non è ho ancora individuato uno il cui impiego abbia una base di installazione sufficientemente ampia, ma vi sarei grato di eventuali segnalazione in merito)

Modificato: da Livio Migliaresi
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del_user_56966

Alla fine ci sei riuscito a creare un post ad Hoc... :lol:

Da un lato osservo un proliferare di sistemi proprietari chiusi,

Ti sei già risposto da solo, in pratica i protocolli che tu consideri non soddisfano la maggior parte degli sviluppatori

sempre alla ricerca di soluzioni se vuoi che garantiscano le loro aspettative, conoscendo un po il settore visto che

opero in automazione da 30 anni devo dire che le problematiche dei protocolli che tu porti avanti non sono ben accette

nel nostro settore, tanto è vero che non sono pressoché utilizzate in alcuna attività di automazione.

Ora visto che la domotica come le altre discipline dell'automazione fino ad ieri era territorio di "politiche speciali" ci si deve solo

rendere conto che seppur con ritardo il mondo cambia e oggi chi si è scottato con queste politiche ha cambiato strada e per sempre...

Quello che ti posso portare per esempio (non essendo più OT come prima... :lol: ) è l'uso di soluzioni miste ma basate su dispositivi

Modbus RTU forse tra gli unici standard che non invecchiano mai e di cui la reperibilità di componenti sul mercato è già di migliaia di dispositivi

in ogni parte del globo...

Transponder RFID

Termoregolatori

Cartelli stradali

Analizzatori di rete

Antincendio

Antifurto

sensoristica varia...

e potrei continuare all'infinito

Quindi se uno vuole una garanzia per il futuro nulla di meglio che essere slegati da tutto e da tutti, un bel PLC oppure un controller che

domani possa essere sostituito da altri... linguaggi di programmazione trasportabili (ecco dove si nota molto la differenza!!)

e dispositivi in perfetto protocollo Modbus RTU cosi da essere indipendenti da produttori di chip, associazioni private tra aziende..,

e protocolli standard solo con se stessi...e anche qui il mercato degli installatori che sento spesso in campo avrebbe molto da ridire.. :superlol:

Modificato: da Livio Migliaresi
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del_user_56966

se non si fosse capito Il sunto era io voto Modbus RTU.... :lol:

comunque ci sono altri protocolli validi ma non hanno la stessa diffusione, almeno qui da noi!

Modificato: da Livio Migliaresi
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del_user_56966

Fischia mi sono scordato...

strano visto che lo uso un giorno si e l'altro anche... :lol:

non ci scordiamo il DMX512 per la gestione degli scenari dell'illuminotecnica...

dopo un po che acquisto prodotti da ogni razza e provenienza mi sento di garantire

che è a tutti gli effetti uno standard defacto come il Modbus RTU e il TCP/IP... :thumb_yello:

Modificato: da Aleandro2008
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ciao ffolks, ho seguito i tuoi post precedenti e mi sembra di aver percepito una tua forte preoccupazione e dubbi riguardo la reperibilita' nel tempo di prodotti che non utilizzano protocolli "pubblici", con ovvii disagi...

Io non sono cosi' specializzato da entrare nel dettaglio dei vari protocolli esistenti pero' vorrei esprimere le mie considerazioni a riguardo

Io sono un'utilizzatore quasi finale di prodotti, cioe' vendo, installo e collaudo impianti di questo tipo, per cui ritengo che per il mio lavoro sia sufficiente avere:

buona base di impiantistica,

buona conoscenza dei vari criteri di configurazione/programmazione dispositivi utilizzati dai vari produttori

buona familiarita' all'uso del pc e quindi dei vari applicativi necessari

inoltre se si vuole essere ben preparati a varie ed eventuali, una buona base di automazione in genere e conoscenza di plc non ci sta' male..

ora, da quando ho incominciato ad utilizzare prodotti domotici ho utilizzato e sperimentato vari sistemi, Bticino, duemmegi, bpt, vimar, gmb, knx ed infine homeplc.

A prescindere dai vari pro e contro dei vari sistemi, che ci sarebbe da discutere pagine e pagine, la cosa che mi ha sempre preoccupato e' infatti questa:

E SE UN DOMANI NON TROVO PIU' I PRODOTTI COMPATIBILI?

ovvio, questa domanda viene naturale a tutti quelli che come me, ci mettono la propria faccia con il cliente finale...

soprattutto anche perche' nel tempo e' capitato piu' di una volta che ,in altre tipologie di sistemi su bus, la risposta datami e' stata : NON LO FANNO PIU' MI SPIACE DEVI CAMBIARE TUTTO... :blink:

bene, purtroppo tutt'ora non so darmi una risposta certa ..

L'ideale sarebbe che tutti i produttori di sistemi utilizzassero un'unico protocollo standard magari anche pubblico...

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Rigrazio Alen, che mi permette la prima contestazione-constatazione:

IL PROTOCOLLO-

Cita il modbus RTU, implementato a livello elettrico su RS485.

Tutto bene, tutto vero solo se disponi della formattazione del protocollo o telegramma.

Per generalizzare, l'RS485 potrebbe essere equiparata ad una linea telefonica, ad un capo il centralino del sistema (il master) che parla con te,(nella tua lingua o ti ha fornito il suo vocabolario  per esempio l'Inglese, ma  che di solito non corrisponde al vocabolario che utilizza per comunicare con gli slaves {etrusco})  su un'altra linea, sempre Modbus, sempre RS485, gli attuatori, i sensori etc. 

Il problema è che il master, in caso di protocollo chiuso e proprietario, è si in standard mosdbus, ma comunica con gli attuatori (slaves) nel suo dialetto, che so, etrusco. Il problema che l'etrusco non lo conosci ne tu ne gli altri produttori.

Giocoforza, o hai lo slave che capisce l'etrusco o te lo scordi di poter connettere qualunque altra cosa al bus con protocollo proprietario.

E fin qui, tutto funziona.

Un giorno spariscono dal mercato gli slaves etruschi ed il vocabolario di etrusco non è mai stato rilasciato, nessuno ha imparato l'etrusco.

Adesso provate a sostituire lo slave bruciato o difettato.

 

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del_user_56966
la risposta datami e' stata : NON LO FANNO PIU' MI SPIACE DEVI CAMBIARE TUTTO...

Si questa sarebbe una risposta non troppo bella, in realtà si deve scindere un po le cose tra loro,

esistono piccole aziende che fanno sistemi chiusi e distribuiti solo da loro, questa forse è la realtà più critica..

esistono poi grandi aziende che fanno prodotti ma basati su tecnologie specifiche che esisteranno fintanto che a loro conviene

e anche qui il dubbio rimane...

esistono poi grandi aziende che fanno prodotti basati su protocolli chiusi ma che difficilmente come azienda chiuderanno i battenti, cosa diversa però è

chiudere i battenti dal decidere di rendere il prodotto obsoleto a tavolino.. anche qui la sicurezza ufficiale nessuno la fornisce!

ci sono altre aziende che usano standard di mercato intercambiabili (come dicevo prima) ma non è detto che pur usando questi tu trovi domani l'azienda

e il loro know how per gestire ancora il prodotto... quindi ti dovrai comunque arrangiare, ma la sostituzione di componenti sicuramente è la più fattibile...

poi ci sono aziende che utilizzano soluzioni miste tra standard e parti da loro prodotte, anche in questo caso valgono le ipotesi di sopra tra cui possono

rimanere aperte e non distribuire più il prodotto per motivi commerciali

forse mi posso scordare qualche altra decina di ipotesi...

ma come detto prima sono ipotesi, se si deve affrontare la tecnologia con questa paura del futuro, conviene non farne di nulla,

sarebbe come se nel 50 non si acquistasse la TV analogica perché forse nel 2010 la eliminano a favore di quella digitale...

in realtà con un dispositivo d'interfaccia riesci comunque a cavartela, basta sempre che scegli la tecnologia più libera possibile dove per libera

si intende non legata a pratiche commerciali moleste oppure a soli fattori di business...

Prodotti che siano legati al solo business di grosse aziende non sono meno pericolosi di quelli di piccole aziende

conosco aziende medio/piccole che producano analizzatori di rete modbus da 40 anni e non cambierei questi prodotti con altre lusinghe

commerciali basate su promesse fatte da chi non è in grado poi di mantenerle,

quindi in questo caso mai dai commerciali ma sempre dai proprietari delle aziende... :lol:

Quello che c'è di vero è che sul lavoro che svolgi tu, difficilmente chi subentra la farà in modo indolore, quindi nella tecnologia da ultimo conviene fare

una valutazione a 360 gradi e scegliere il male minore capendo se questo male è il tuo oppure quello del tuo cliente finale...

Se dovesse essere quello del cliente finale, ricorda che qualsiasi sistema tu gli installi di fare in modo che il cliente possieda:

1_) i sorgenti del programma dell'impianto

2_) Il programma per configurare/Programmare l'impianto

3_) i sorgenti del software di supervisione

4_) Il programma su cui è sviluppata la supervisione

5_) tutti i drive OPC, DLL, ecc.. che servono per far girare le integrazioni e un alternativa a queste, visto che potrebbe "fallire" anche il solo produttore di questi!

6_) un alternativa ad eventuali gateway tra sistema scelto e altri, visto che potrebbe "fallire" anche il solo produttore di questi!

ecc..

ec..

insomma se vuoi garantire qualcosa devi poter garantire ogni parte dell'impianto e non solo un termostato....

e se poi il termostato funziona ancora e non si trova più i pezzi di ricambio del sistema VRV che questo pilotava sai che fregatura!!... :roflmao:

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Ciao bumbi,

è proprio la tua la domanda principe.

Innazitutto penso sia giusto porre la prima discriminante : il sistema domotico che mi piace, che vendo o vorrei acquistare aderisce ad uno standard specifico per il settore?

Almeno uno standard esiste, ed è noto come Konnex, in sigla KNX,  ISO/IEC 14543.

Pertanto sarà possibile dividere i sistemi domotoci in: 

1) Quelli che aderiscono ad uno standard certificato da un ente apposito e super-partes, ISO/IEC

2) Quelli che non aderiscono ad alcuno standard

3) Quelli che ritengono di essere uno standard ma non sono certificati come tale.

Adesso la questione è individuare quali vantaggi ci siano ad utilizzare un sistema aderente ad uno standard certificato oppure no.

 

Modificato: da ffolks
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se si deve affrontare la tecnologia con questa paura del futuro, conviene non farne di nulla,

Bumbi potrà essere in grado di affrontare quello che vorrà, come vorrà, quando vorrà se in possesso della maggior quantità di  informazioni.

Sapere è potere, con tutte le informazioni che riterrà più opportune potrà calcolare il fattore rischio, limitare i danni da casistische certe, diminuire l'impoderabilità.

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sarebbe come se nel 50 non si acquistasse la TV analogica perché forse nel 2010 la eliminano a favore di quella digitale...

si, verissimo, se si ragionasse cosi non si farebbe nulla...

ma quello che volevo dire io e' questo,

proviamo a ragionarla al contrario...

ad esempio nel caso dei segnali tv, non mi sembra che esistano tanti standard, ce ne uno, e i produttori di apparecchi se vogliono vendere si allineano a questo.

stesso discorso esempio per la telefonia fissa e mobile, si sono allineati i produttori al protocollo o sbaglio?

Purtroppo in domotica non e' cosi' come anche in altre realta'...

Ma questo comunque non ferma la mia voglia di fare impianti, visto che mi da da vivere e lo faccio anche per passione...

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del_user_56966

Che stai affermando, tu commetti lo stesso errore di altri utenti, mi sorprendi!!.. :rolleyes:

Cita il modbus RTU, implementato a livello elettrico su RS485.

Quello lo dici tu, io se ripassi parlo solo di protocollo, il protocollo è indipendente dal livello fisico, io posso usare il modbus RTU giornalmente

su linea RS485, RS422, RS232, Fibra ottica, Wireless, oppure in modalità Over IP su LAN, WI-FI, Power-Line..

vedo che conosci poco anche il modbus ma la cosa non mi sorprende visto che ti sei fissato con solo ben precise soluzioni... :lol:

Tutto bene, tutto vero solo se disponi della formattazione del protocollo o telegramma.

Questo è sempre cosi al 100%!!, i produttori di dispositivi modbus RTU danno indicazioni ben precise sui registri da utilizzare con i loro prodotti,

altrimenti non avrebbe per me senso dire che è il più standard e libero di tutti..

e questo oltre me te lo possono certificare qualche milione di utenti Modbus.. :thumb_yello:

Per generalizzare, l'RS485 potrebbe essere equiparata ad una linea telefonica, ad un capo il centralino del sistema (il master) che parla con te,(nella tua lingua o ti ha fornito il suo vocabolario per esempio l'Inglese, ma che di solito non corrisponde al vocabolario che utilizza per comunicare con gli slaves {etrusco}) su un'altra linea, sempre Modbus, sempre RS485, gli attuatori, i sensori etc.

Per essere più preciso e non generalizzare come fai tu, la linea RS485 non è ne master ne slave semmai tu ti riferisci al protocollo che su questa può

girare e in questo caso penso tu alluda al modbus RTU, come vedi ancora una volta ti confondi tra livello fisico e protocollo,

anche questa è stata una discussione più volte oggetto di topic,

La RS485 (dove RS sta per "Standard Raccomandato") è uno standard fisico di comunicazione dove questa avviene in half duplex ma nulla toglie che sia

di tipo multi-master!

per farti un esempio la soluzione PC-LINK di Panasonic utilizza la RS485 in configurazione multi-master!

Il Protocollo è il linguaggio che sfrutta un mezzo fisico come la RS485 oppure altri come la fibra ottica ecc.... :)

Il problema è che il master, in caso di protocollo chiuso e proprietario, è si in standard mosdbus, ma comunica con gli attuatori (slaves) nel suo dialetto, che so, etrusco. Il problema che l'etrusco non lo conosci ne tu ne gli altri produttori.

Giocoforza, o hai lo slave che capisce l'etrusco o te lo scordi di poter connettere qualunque altra cosa al bus con protocollo proprietario.

Adesso provate a sostituire lo slave bruciato o difettato.

Vedo che ti confondi ancora una volta, ma che fai non legg? oppure interpreti come ti pare??,

nel mio post precedente io parlo di migliaia di costruttori

e cito sempre di prodotti che utilizzano lo standard defacto Modbus RTU, quindi quando voglio cambiare un pezzo lo faccio come e quando voglio!

Oltre questo anche volessi utilizzare un master I/O della serie HomePLC non è vero che i dispositivi non sono sostituibili, il master in fondo è una

semplice periferica di I/O quindi facilmente sostituibile, i termoregolatori parlano perfettamente il modbus RTU standard cosi come la DMX512,

i transponder ecc.. quindi li posso intercambiare con altri senza problemi semplicemente modificando la rete....

cero se voglio le prestazioni massime uso la tipologia HomePLC ma in fondo al momento è l'unica che da queste prestazioni e relative garanzie

di resistenza ai guasti, e questa è solo una reale constatazione tecnica e non altro come pensi tu!

Se poi volessi fare un impianto completamente in tecnologia HomePLC allora il discorso cambia, ma non confondere

mai i dispositivi e le soluzioni in puro modbus RTU con applicazioni diverse altrimenti vai fuori dal seminato.....

Se riassumo fino a qui, si nota che tu fai troppi riferimenti alla tecnologia HomePLC per fare fare discussioni obiettive su altri protocolli...

il Modbus RTU come altri standard e protocolli sono presenti nei sistemi HomePLC

ma quando parlo nello specifico di questi standard non sto valutando il sistema nel suo complesso...tu puoi usare anche un termoregolatore

a se stante e lo troverai perfettamente Modbus RTU standard quindi perfettamente intercambiabile con altri che utilizzino lo stesso standard..

Se poi vuoi sapere perché usare un sistema HomePLC

le motivazioni della scelta sono molto più ampie del solo protocollo in se, ma non sono l'oggetto di questo topic.. ;)

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Ci hai messo poco a proporre gli HomePLC.

Hai un forum tutto tuo, pergiunta sponsorizzato, il marketing fallo lì.

Oppure se voi smentirmi, pubblica il protocollo degli HomePLC lato slave, inoltre dimostrami che è uno standard certificato da un ente come lo è il KNX e continuiamo  la discussione.

A questo punto, per parcondicio,  spero che  i sostenitori della Bticino, Vimar, Bpt, chi più ne ha ne metta, si inseriscano nella discussione e dicano la loro.

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del_user_56966
stesso discorso esempio per la telefonia fissa e mobile, si sono allineati i produttori al protocollo o sbaglio?

Purtroppo in domotica non e' cosi' come anche in altre realta'...

In effetti qualcosa è, e sta ancora cambiando anche in domotica, se vedi fino a ieri i tecnici che utilizzano i PLC per ovvi motivi..

infatti ci qui ci si preoccupa di parlare di protocolli e nessuno salvo gli utilizzatori finali si preoccupa delle performace e della sicurezza dell'impianto

come per esempio di dire che moltissimi prodotti domotici e quindi di categoria "impianti distribuiti" non hanno I/O optoisolati.. :senzasperanza:

ora prova a vendere un PLC non optoisolato è vedi cosa ti rispondono... :lol:

Se qualcuno analizzasse la storia vedrebbe che in quella dell'automazione non esiste un solo protocollo come non esiste una sola marca o prodotto..

quindi la domotica non sarà mai da meno in quanto che se ne dica è a tutti gli effetti automazione! sotto a questo io parlo solo di cablaggio semplificato

(il che esiste anche nell'industria...!!)

Quindi secondo me quella del protocollo è una battaglia persa (chi dimentica la storia sarà costretto a riviverla!!)

Al contrario partendo dal fatto che molti già utilizzavano prodotti compatibili per fare Building Automation e spesso anche domotica,

attività che rimarrà comunque, serviva solo di rendere più semplice e performante alcune cose che spesso ci dovevamo inventare al momento,

ma se ci pensi bene stavamo già utilizzando i linguaggi standard dell'automazione, ora con l'introduzione ufficiale della EN61131-3 anche nella Domotica

come in altri settori già si parla di standard univoco tra chi opera in questo settore come in tutti gli altri...

Già l'avere il linguaggio compatibile tra i vari settori permette molte delle attività che prima erano impossibili, la comprensione del programma da parte

di tutti, una grafica simbolica universale, la stampa degli schemi d'impianto (cosa impossibile basandosi solo sul protocollo), la trasportabilità del software,

la certificazione delle procedure, l'uso della conoscenza acquisita in altri settori e molte altre attività che vengono dal fatto di poter parlare tutti la stessa

lingua...

un po come avviene su Internet indistintamente dall'uso del protocollo Http, UDP, TCP, RCP ecc..

Se Internet fosse basata su un solo protocollo :ph34r: non sarebbe quella che conosciamo

adesso eppure anche qui vi sono protocolli non del tutto aperti!

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del_user_56966
Ci hai messo poco a proporre gli HomePLC.

Io penso che tu ci faccia, scrivi che io sono generico e poi non commenti neppure quando ti si fa notare che

sei tu che sbagliando clamorosamente fai allusioni al sistema HomePLC miscelando Modbus RTU e RS485 con questi sistemi..

scusa prima chiarisciti da solo e poi discuti con noi, se porti questi dati tecnici su un forum dici solo castronerie... :lol:

Se vedi sei tu che hai iniziato a parlare e per sbaglio di quel sistema, io mi stavo basando solo su dispositivi standard Modbus RTU,

poi mica è colpa mia se questo è anche uno degli standard che sono presenti su quei sistemi che tanto ti danno noia sentire nominare...

quindi se non vuoi che si parli di un sistema non fare domande su questo altrimenti è certo che le risposte potrebbero non piacerti!... ;)

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Mai menzionato HomePLC in questo post prima di te, Alen.

excusatio non petita, accusatio manifesta.

Non ti va bene come ho generalizzato rs485 e modbus, pazienza, esiste wikipedia.

Chi ha voglia di leggermi potrà trarre le sue conclusioni.

Con la speranza di poter affrontare serenamente la questione protocolli aperti o chiusi e standard di fatto.

Modificato: da ffolks
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Rendono bene l'idea, le citazioni in latino, mi spiace non ti piacciano, dicono che il latino favorisca l'apertura mentale.

Qundo sentenzi così Realtime, mi ricordi un tale di nome Solone.

Io non mi sarei mai permesso di parlare di livelli culturali altrui. 

Manda un tuo curricula, non si sa mai.

Considerando  l'intento del topic rispetto a quello che ne è emerso, chiudo qui.

Augurando di non alzarvi un giorno e scoprire che la vita non è un PLC,

Un saluto

a chi è convinto che il plc domotico sia perfetto anche per regolare la velocità di un minipimer,

a chi, in questo topic, ha espresso un dubbio ed è stato fatto passare per ..., 

a chi sperava in qualcosa di diverso; le fonti  in internet non mancano per costruirsi uno spirito critico circa la domotica.

 

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Rendono bene l'idea, le citazioni in latino, mi spiace non ti piacciano, dicono che il latino favorisca l'apertura mentale.

Evidentemente anche la "chiusura" in qualche caso ....

Bye

David

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del_user_56966
excusatio non petita, accusatio manifesta.

io direi che vista la tua confusione in materia di standard (confondi egregiamente il livello fisico della RS485 con la funzione master del modbus RTU)

mai pensato alla carriera come apostolico... :lol:

Non ti va bene come ho generalizzato rs485 e modbus, pazienza, esiste wikipedia.

Vedi è tecnicamente pacifico che sei tu ai bisogno di leggere meglio cosè la RS485 e il modbus RTU,

non io, visto che li utilizzo tutti i giorni con successo per fare di tutto e con la massima versatilità, ma soprattutto senza essere assogegttato a pseudo standard

di associazioni del tutto singole e private...

Chi ha voglia di leggermi potrà trarre le sue conclusioni.

chi ti legge vede solo che sei molto ripetitivo,

in un sunto potremo leggerti cosi...

Usate solo xxxx perchè è l'unico che può esistere visto che il resto è tutta c...a!.. <_<

Con la speranza di poter affrontare serenamente la questione protocolli aperti o chiusi e standard di fatto.

Bene affrontali dunque, dove sono le questioni,

io ho gia dato la mia, per me il modbus RTU è il più standard di tutti, libero da associazioni a scopo di lucro, libero e liberamente scaricabile!

ora dimostra il contrario ( possibilmente astenendoti dal chiamare in causa i prodotti che ti fanno venir prurito.. :lol: )

è un protocollo utilizzato su ogni tipo di sistema e prodotto e a parita di protocollo anche su supporto LAN in quel caso

prende il nome di Modbus TCP, ma per questo tipo di utilizzo servono apparati predisposti con porta LAN

un altra variante è il modbus RTU over IP che è del tutto standard e viene solo supportato da apparati specifici per

la comunicazione su LAN

i costi di implementazione di questo protocollo sono irrisori, si trovano su internet vari simulatori e librerie,

spesso implementato su i più disparati dispositivi quali centrali antincendio, antifurto e di tutto un po!

poi più che bla bla... vediamo cosa consiglia direttamente l'associazione ...LINK

Modificato: da Aleandro2008
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del_user_56966
Augurando di non alzarvi un giorno e scoprire che la vita non è un PLC,

infatti per la maggior parte dei frequentatori del forum è anche Scada, CNC, HMI, PLC, Centrali Antifurto, Centrali antincendio ecc..

ovvero di tutto meno che il dover pensare al dover passare la vita a sniffare frame di protocolli empirici...

solo per capire se l'impianto funziona correttamente...:lol:

forse queste sono cose più da progettisti elettronici che da installatore e questo spiega il perchè la domotica

con questi sistemi non sia mai veramente decollata....!

Ps: comunque resti fra me e te... meglio svegliarsi controllati da un PLC che da un insieme di conflitti.. ;)

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Il tuo post scriptum mi stuzzica Alen, e quindi riprendo la discussione.

Ti pongo le seguente domanda;

Se uno slave, qualunque esso sia, è soggetto a protocollo proprietario, puoi sostituirlo con un altro slave, con le stesse funzionalità, ma a cui sia sconosciuto detto protocollo ?

Grazie.

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del_user_56966
Ti pongo le seguente domanda;

Se uno slave, qualunque esso sia, è soggetto a protocollo proprietario, puoi sostituirlo con un altro slave, con le stesse funzionalità, ma a cui sia sconosciuto detto protocollo ?

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum...

La tua domanda non a un senso compiuto, se intendi se uno slave X del produttore A di un dato sistema è sostituibile col prodotto X del produttore B

ti dico di si, se la cosa è fatta a caso non vale per alcun sistema, anche tu volessi sostituire un prodotto appartenente a uno standard è possibile che le

funzionalità siano le stesse ma che non siano comunque sostituzioni Plug&Play e tanto più da fare a caldo!

Poi per quello che si legge qui sul forum ogni produttore a parità di standard mette un po del suo facendo cosi in modo che i prodotti non siano

proprio come li canti tu..!

Se poi questa sostituzione lo fai tra standard diversi poco importa se sono aperti e non proprietari i due prodotti non sono comunque intercambiabili!

In ogni caso per quanto riguarda lo standard Modbus RTU non ti devi preoccupare, per esperienza diretta per ogni apparato anche fosse un gruppo

elettrogeno ti viene data una tabella dei registri e sulla base di questa lo puoi integrare in sostituzione a quello che viene sostituito....

senza alcun problema... :)

sempre che parliamo di standard defacto riconosciuti da tutti e non solo da una nicchia!,

a proposito quello che rammenti spesso tu ne a messo di tempo per diventare standard dai primi del 90 al 2004 son parecchi anni...

quindi visto che promettono bene...Fama crescit eundo ovvero lasciamo crescere anche altri sistemi e poi vedremo...

chissà fosse che ci sbagliamo entrambi... :thumb_yello:

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del_user_56966
se nessuno trae una conclusione pratica, (se esiste)

vedi Adelino, una cosa è già molto chiara, l'argomento non si sposta da due punti,

protocollo e cambio di un prodotto di un sistema ma sempre con uno dello stesso sistema!

come la giri la giri qui finisce la domotica secondo xxx... :)

Certo potremo parlare di costi, facilità di programmazione, performance, facilità di progettazione

standard di programmazione, trasportabilità del software, riutilizzo del software, manutenzione a caldo,

sistemi di backup a caldo, stampa della documentazione funzionale dell'impianto, risparmio energetico e forse di qualche decina di altri argomenti

ma sembra che alcuni signori si siano fossilizzati solo su un solo argomento come se tutto il resto contasse meno...

Per quel che so io, oggi quel che conta per primo è il costo... inutile tentare queste strade basterebbe rispondere che con quello

che ti avanza tra un preventivo e l'altro ti metti i ricambi in magazzino e cosi possiamo chiudere questa inutile discussione...

anche perché basata sul fatto che un ipotetico domani il prodotto non si trovi più, il che è proprio del tutto ipotetico

visto che servirebbe la sfera di cristallo, cosa che nessuno possiede,

il futuro potrebbe essere tutto alla rovescia di come ce lo aspettiamo...

come dico da anni io, questi sono argomenti di chi non ha più argomenti... ;)

Modificato: da Aleandro2008
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