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PLC Forum


Modifiche Impianto Capannone Industriale. - consigli.


gattomom

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Salve a tutti, visto che impianti industriali ne faccio pochi (veramente pochi), vorrei chiedere due consigli a chi, questa tipologia di impianti, la realizza tutti i giorni.

In sostanza devo apportare delle modifiche all'impianto di un capannone .

I dati: potenza contrattuale 6 kW, tensione nominale 400 V trifase + neutro.

1) La linea principale d'alimentazione è realizzata in cordina di sezione 4 mmq. A mio avviso, essendo la linea generale andrebbe impiegata una sezione di almeno 6mmq, anche considerando che la corrente massima che transita è di circa 10 A, fattore di potenza supposto a 0,9.

2) la distanza della linea generale, fra contatore Enel e quadro generale, è di circa 8 metri. A inizio linea non è presente nessun dispositivo di protezione dai cortocircuiti e sovraccarichi. Rispettando la norma, visto che siamo oltre i tre metri, dovrebbe esserci un dispositivo di protezione a inizio linea?

3) All'ingresso del quadro è presente un automatico tripolare da 16 A che protegge le linee trifasi a valle, e un mtd 16 A, 30 mA che protegge le linee monofasi. A mio avviso la linea entrante dovrebbe far capo a un mt qudripolare generale (che sezioni anche il neutro). Dopo di che divido le linee per i carichi trifase e monofase.

4) Installando ad inizio linea un dispositivo di protezione e un mtd generale nel quadro, per avere una buona selettività, che valori di correnti nominali devono avere i due dispositivi? Io pensavo 25 A quello ad inizio linea, e 20 A quello per il quadro generale. Poi metterei un automatico da 16 A per la linea trifase, eventualmente con modulo differenziale e l'mtd da 16 A 30 mA per la monofase.

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Ciao Gattomom,non ho ben capito se le modifiche che devi apportare sono solo riferite ai 4 punti che hai inserito;comunque...

1) La linea principale d'alimentazione è realizzata in cordina di sezione 4 mmq. A mio avviso, essendo la linea generale andrebbe impiegata una sezione di almeno 6mmq, anche considerando che la corrente massima che transita è di circa 10 A, fattore di potenza supposto a 0,9.

Non vedo perchè aumentare la sezione anchè perchè, come tu stesso dici, la corrente massima che transita è 10A è la cordicella di 4 mmq è più che sufficente a sopportare tale corrente.

2) la distanza della linea generale, fra contatore Enel e quadro generale, è di circa 8 metri. A inizio linea non è presente nessun dispositivo di protezione dai cortocircuiti e sovraccarichi. Rispettando la norma, visto che siamo oltre i tre metri, dovrebbe esserci un dispositivo di protezione a inizio linea?

La protezione contro i sovraccarichi può essere garantita dal primo interruttore a valle se ha una In < Iz.

Per quanto riguarda la protezione da cortocircuito,ci sono molti pareri discordanti, anche nel nostro forum, nell'utilizzo di interruttori subito dopo il contatore.

Se il contatore viene considerato come solo gruppo di misura e non come interruttore di limitazione,allora occorre proteggere il montante dai cc.

Io personalmente metterei un mt opportuno.

3) All'ingresso del quadro è presente un automatico tripolare da 16 A che protegge le linee trifasi a valle, e un mtd 16 A, 30 mA che protegge le linee monofasi. A mio avviso la linea entrante dovrebbe far capo a un mt qudripolare generale (che sezioni anche il neutro). Dopo di che divido le linee per i carichi trifase e monofase.

Non so se è espressamente richiesto dalle norme,ma anche io farei così.

4) Installando ad inizio linea un dispositivo di protezione e un mtd generale nel quadro, per avere una buona selettività, che valori di correnti nominali devono avere i due dispositivi? Io pensavo 25 A quello ad inizio linea, e 20 A quello per il quadro generale. Poi metterei un automatico da 16 A per la linea trifase, eventualmente con modulo differenziale e l'mtd da 16 A 30 mA per la monofase.

In questo caso non sò se è garantita la selettività in caso di cc.

Poi, se il primo quadro a valle del contatore non è di lamiera,come interruttore generale puoi montare un mt e due mtd per le due linee che ripartono..

Vinlo

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Grazie Vinlo per la tua cortese risposta.

Leggendo la tua risposta realizzerei la linea principale così:

Tubazione da 40 mm in tubo rigido PVC (abbondo perchè dovranno passare altre 2 linee in cavo per alimentare 2 carichi fuori dal capannone).

$

La linea che parte a valle del contatore Enel, la realizzo in cavo fg7 5x4 mmq. Controllando le apposite tabelle la portata IZ del cavo per il tipo di posa risulta di 24 A, decisamente sovrabbondante rispetto alla corrente nominale dell'impianto.

Interruttore generale (dentro il capannone) quadripolare mt 20 A, potere d'interruzione 6 kA. Dopo di che seziono le linee monofasi e trifasi secondo quanto scritto ieri.

Vorrei porti ancora una domanda:

La linea che parte a valle del contatore trifase Enel, entra subito in un pozzeto posizionato a ridosso del muro esterno e poi prosegue in tubazione esterna dentro il capannone. Attualmente la linea è realizzata in cordina 5X4 mmq e un tratto passa internamente al pozzetto. In questo modo la cordina relativa alla terra è direttamente collegata alla treccia di terra (che arriva all'interno dello stesso pozzetto). Utilizzando il cavo, in prossimità della treccia posso sguainare il filo di terra, collegarlo alla treccia e ripristinare l'isolamento del cavo tramite guaina termorestringente?

Oppure è meglio utilizzare un cavo 4X4 mmq e la cordina giallo verde separata per la terra?

Grazie ancora ciao.

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Benny Pascucci
la linea è realizzata in cordina 5X4 mmq...
Non ho capito... :unsure: . Attualmente hai 5 cordine da 4 mmq, che entrano in un pozzetto, o di una cordina pentapolare?

Nel primo caso è un tipo di posa non consentita per quel tipo di cavo :blink: , nel secondo non hanno ancora inventato le cordine pentapolari.... :rolleyes:

Spiegati meglio.

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Oppure è meglio utilizzare un cavo 4X4 mmq e la cordina giallo verde separata per la terra?

E' meglio utilizzare un cavo 4x4 mmq e cordicella gv separata anche perchè,come mi sembra di aver capito,questa è il conduttore di terra, ed essendo tale,deve avere una sezione minima di 16mmq..

Per quanto riguarda la tubazione, io ne predisporrei 2.

Una in cui passare,come già detto, alimentazione e condutttore di terra e l'altra per i cavi dei carichi esterni al capannone.Sai com'è anche se sono due cavi 3x2,5mmq,non è facile passarli in un tubo, anche se di 40mm, insieme ad un 4x4 ed un 16 mmq.Soprattutto se ci sono curve..

Vinlo

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Del_user_23717
Non vedo perchè aumentare la sezione anchè perchè, come tu stesso dici, la corrente massima che transita è 10A è la cordicella di 4 mmq è più che sufficente a sopportare tale corrente.

Il problema "potrebbe" essere la caduta di tensione a fondo linea (in realtà non credo che sia questo il caso), visto che parliamo di un capannone industriale, anche se con 6 kW mi sa che di "industriale" ci sia poco, in pratica non c'è potenza, in un capannone di modeste dimensioni, con 6 kW non soddisfi neanche l'impianto di illuminazione.

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Il problema "potrebbe" essere la caduta di tensione a fondo linea (in realtà non credo che sia questo il caso),

Avevo scritto che bastava quella sezione senza che ci fosse caduta di tensione perchè

la distanza della linea generale, fra contatore Enel e quadro generale, è di circa 8 metri.

Vinlo

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Ha ragione Vinlo. Effettivamente la c.d.t., vista la distanza e la potenza impegnata, risulta essere molto bassa, sicuramente abbondantemente sotto il 4%.

Ho chiesto se era meglio usare il 6 mmq per via del fatto che nel civile, la linea che parte dal contatore e arriva al quadro generale, è realizzata utilizzando la sezione minima di 6 mmq. Credevo si applicasse la stessa regola.

Preciso che non è un capannone industriale nel vero senso della parola, ma un capannone adibito a deposito attrezzi da muratore.

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La differenza fra una abitazione civile e un capannone industriale è che la prima non supera i 100, 140 m2 (magari! penseranno in molti) per cui si lavora senza fare calcoli, d'abitudine....si tira il 6 mm2 fino al quadro, poi 4 mm2 per le prese e 2.5 per le luci. A cotti fatti sono ben abbandonanti.

Un capannone industriale non un impianto che di "solito". Intanto abbiamo diverse tenzione e diverse potenze in gioco e bisogna tener conto anche degli ulteriori aumenti di potenza, non si esclude che il cliente se ne spunti all'ultimo momento decidendo di acuistare una nuova macchina, la conseguenza sono qualche calcolo ed un minimo di progettazione a tavolino.

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Del_user_23717
Avevo scritto che bastava quella sezione senza che ci fosse caduta di tensione perchè

Colpa mia, non avevo letto, pensavo che per linea principale si riferisse alla dorsale che attraversa il capanno, quella che viaggia su passerella o su canalizzazioni varie per intenderci

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Buongiorno

Attualmente utilizzi monofasi superiori a 3 KW sono rari pero' non inesistenti.Nel caso al tuo cliente servisse una presa monofase da 32 A di fatto gli pregiudichi

tale possibilita'.

Saluti.

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Benny Pascucci
Nel caso al tuo cliente servisse una presa monofase da 32 A di fatto gli pregiudichi tale possibilita'.

Gattomom ha scritto

Preciso che non è un capannone industriale nel vero senso della parola, ma un capannone adibito a deposito attrezzi da muratore.
Cosa dovrebbe alimentare una presa monofase a 32 A nella tipologia di impianto descritta e poi...la responsabilità della scelta della potenza di fornitura non è sua.
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Ciao gattoman.

Facendo il calcolo del dimensionamento del montante, viene fuori questo:

dbF8S.jpg

Quindi, calcolando che sono 8mt, che userai un cavo multipolare Fg7, che il tipo di posa sarà con tubazione a vista e dimensionando all' 1% la c.d.t puoi usare anche un 5x1,5. In testa potrai mettere anche un interruttore mt da 20A o se vuoi stare tranquillo 16A. Se poi il q.e. generale è in carcassa metallica, mi sa che dovrai mettere in testa anche un int. differenziale.

Ciao

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  • 10 years later...
Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Per favore riproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione.

 

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