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PLC Forum


Semplice Cogeneratore - come costruisco un semplice cogeneratore


scresan

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Salve a tutti

leggendo qua' e la' nel forum mi è venuta una idea,ma devo prima spiegarvi che:

sono un "appassionato"di meccanica

mi arrangio ad autoripararmi le mie attrezzature(agricole)

dispongo di una "discreta"officina

ho il materiale gia in casa a costo "zero"

ecco l'idea:

usare un motore diesel leggero(il mio è uno di tipo diesel praticamente nuovo) da collegare ad un motore trifase per generare corrente e calore da usare al posto della caldaia.

direte voi certo che non ho scoperto l'acqua calda,esistono gia' in commercio belli e fatti !!!e questo io lo so!!!

ma volete mettere il gusto ad auto costruirselo????

La mia idea è di costruire un cogeneratore molto surdimensionato,per capirci:

il motore ha una potenza massima di una 60 tina di CV io non vorrei sfruttarlo per piu di 5-7 kw in modo di farlo lavorare ad un regime molto basso (1500g) ed allungare la vita "meccanica"e limitare il rumore.

la parete meccanica non è un "grosso" problema anche se non la sottovaluto,

la resa in energia elettrica non è fondamentale visto che la recupero in calore per riscaldamento

non necessito di "vendere" energia all'enel ,piuttosto lo reimmetto nel sistema con delle resistenze

Il mio progetto è finalizzato ad inserirsi come fosse una caldaia risparmiandomi la corrente mentre brucia il gasolio !!!!

il punto è generare corrente monofase "pulita" e potermi inserire sulla linea enel autoescludendola fin quando non si ferma il tutto e qui la vecchia "cara" enel ritornera' a succhiarmi il sangue...tutto in modo trasparente e senza sbalzi,so che esistono gia congegni che lo fanno (dove trovo informazioni??)

Seconda questione il mio bel diesel monta una pompa di iniezione di tipo autobilistico:

(praticamente si comporta come un motore quasi-a-benzina cioè l'autoregolatore non tiene il regime ben fisso ma tende ad oscillare in base al carico)sostituirlo con uno adatto comporta sui300 euri di spesa.

Qui mi è tornato in mente il sistema delle piccole turbine idroelettrice che mantengono il regime applicando resistenze quando manca il carico (perfetto per il mio scopo riutilizzo il calore per il riscaldamento!?!?!)

come sono fatte e dove posso trovare informazioni specifiche???

Per cominciare penso basti ed avanzi...

per completezza dico che il tutto lo voglio incapsulare in un contenitore isolato sia termicamente che acusticamente ,applicando dei scambiatori allo scarico e ottimizando il tutto per la massima resa termica .

Grazie

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  • scresan

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scresan,

generare corrente monofase "pulita"

e generare particolato e gas combusti.

Per favore, fallo pure, ma non chiamarla "pulita".

Ciao

Mario

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In genere i cogeneratori vengono alimentati a gas naturale o gpl con motori appositamente costruiti che possono durare molto ed inoltre essendo a gas inquinano pochissimo e non fanno rumore.

Una ditta giapponese , che per correttezza non faccio il nome, ha costruito e commercializzato dei refrigeratori che sono autosufficienti in tutto e cioè generano freddo, acqua calda e l'elettricità per il funzionamento del sistema.

La taglia media della macchina monta un motore di 1300 cc depotenziato che eroga all'asse 15 cv.

VIENE GARANTITO CON APPOSITO CONTRATTO DI MANUTENZIONE FINO A 13 ANNI !!

Come vedi tutto si può .

Comunque io ho alcuni contatti con ase produttrici mi informo meglio su tecniche e quant'altro ed appena posso ti posto qualche informazione.

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che tipo di motore trifase intendi usare come generatore e con che regolazione di tensione ----------- un generatore simile , autocostruito lo devo ripristinare in seguito alla distruzione da parte di vandali i quali anno asportato la strumentazione originariamente il proprietario ha utilizzato un motore elettrico asicrono trifase eccitandolo con dei condensatori ma non ricorda ne la potenza ne se vi era inserito un regolatore di tensione :ph34r: chiedo se mi puoi illuminare sul da farsi ciaoooooooooo

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mi scuso per l'espressione non corretta: per Pulita intendevo corrente di qualita',che non mi crei problemi negli apparecchi domestici(TV PC lampade ecc.ecc.)

che poi non sia "molto" ecologica posso fare qualche considerazione:

certo non avro' rese ottimali,ma se non sbaglio in questo modo riuscirei a sfruttare meglio il gasolio che brucio lo stesso???

Un'idea sarebbe usare il gas come combustibile(gas+gasolio per l'acensione)

comunque sono aperto a tutte le critiche e consigli...

interessante le macchine frigorifere magari potessi darmi qualche dato ti ringrazio anticipatamente...

per il generatore non saprei sono particolarmente "ignorante" in questo campo....

la mia idea era usare un motore asincrono trifase di una decina di kw ,con condensatori di autoeccitamento.

Il problema è che avrei una corrente a frequenza piu' alta dello standard con i relativi problemi....

Qui sono aperto a consigli...

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Sei sicuro che essendo il tuo motore un motore per auto, questo sia adatto ad un servizio continuo 24h su 24h 365 gg all'anno? Forse rischi di incorrere in laboriose manutenzioni molto costose vanificando le tue buone intenzioni di risparmio economico?

Ciao!

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Paolo Cattani

Un sistema del genere può rivelarsi non conveniente, se il rendimento non è perfettamente ottimizzato. Inoltre tutte le applicazioni simili (vedi ToTEM o AIFO) risentono di un grave handicap, che ne ha sempre limitato la diffusione: devono essere usate in impianti dove si utilizzi al 100% , 24 ore per 365 giorni, sia la potenza elettrica che quella termica. Se non si utlizza la parte termica, per esempio in estate quando il riscaldamento è spento, il rendimento scende sotto zero, e diventa una cambiale da pagare tutti i mesi. L'impianto non è più ammortizzabile e si ricorre ai sistemi tradizionali.

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Quanto ho detto è una parte, l' idea prosegue in questo moido: (o almeno da quanto sentito potrei fare anche così!!)

1-il sistema viene "controllato " dal termostato dell' acqua... mi spiego funziona solo se ho bisogno di acqua calda, cioè invece che accendere un normale bruciatore, parte il coogeneratore.

2-vorrei accumulare l' energia elettrica prodotta su degli accumulatori al piombo, anche normali batterie d' auto ...

3-vorrei collegare l' inverter all' impianto elettrico. Quando le batterie sono scariche o il consumo massimo supera la potenza del sistema, o il cogeneratore non è in funzione, succhierei la corrente dall 'enel.

4-per evitare gli accumulatori potrei usare il "tetto fotovoltaico" minimo, in modo da poter usare l' enel come "accumulatore", cioè fare tutta la procedura prevista dalla regione per un impianto fotovoltaico con tanto di contributo regionale, impianto minimissimo, ed utilizzare il cogeneratore per alimentare l' inverter come fosse un panello fotovoltaico molto piu' grande......

Queste l' idee, a voi le critiche, se costruttiva..... Ciao e grazie a tutti.!!!!

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A si dimenticavo: il consumo medio di gasolio è di circa 15 lt al gg, usando il bruciatore e nella stagione fredda.

Se esiste quanche cosa di già fatto, comunque fatemelo sapere. Ciao

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scresan,

hai fatto un po' di conti economici e finanziari?

La tua regione da' veramente i finanziamenti?

Credo che il bilancio dell'operazione complessiva sia negativo, come ti ha ben spiegato Paolo Cattani.

Ciao

Mario

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Livio Orsini
Un sistema del genere può rivelarsi non conveniente, se il rendimento non è perfettamente ottimizzato. Inoltre tutte le applicazioni simili (vedi ToTEM o AIFO) risentono di un grave handicap, che ne ha sempre limitato la diffusione: devono essere usate in impianti dove si utilizzi al 100% , 24 ore per 365 giorni, sia la potenza elettrica che quella termica. Se non si utlizza la parte termica, per esempio in estate quando il riscaldamento è spento, il rendimento scende sotto zero, e diventa una cambiale da pagare tutti i mesi.Un sistema del genere può rivelarsi non conveniente, se il rendimento non è perfettamente ottimizzato. Inoltre tutte le applicazioni simili (vedi ToTEM o AIFO) risentono di un grave handicap, che ne ha sempre limitato la diffusione: devono essere usate in impianti dove si utilizzi al 100% , 24 ore per 365 giorni, sia la potenza elettrica che quella termica. Se non si utlizza la parte termica, per esempio in estate quando il riscaldamento è spento, il rendimento scende sotto zero, e diventa una cambiale da pagare tutti i mesi.

Non è un'analisi corretta. Il sistema ToTem lo conosco abbastanza bene, anche se è trascorso un quarto di secolo dalla sua progettazione. Lavoravo in E. Marelli a quei tempi, e la parte elettrica e di controllo era "nostra" (motore FIAT 127 alimentato a bio gas).

Se produci riscaldamento ed energia elettrica il rendimento è elevatissimo. E' gia molto elevato il rendimento per la produzione del calore, perchè si sfrutta tutto lo sfruttabile nel suo recupero, perfino i gas di scarico cedono tutto il loro calore agli scambiatori termici. Se si paragona il rendimento della parte termica, con una caldaia a gas di equivalenta potenza il rendimento è simile, anzi in alcuni casi migliore. Poi hai l'indubbio vantaggio di poter funzionare con un combustibile molto povero come il bio gas, anche se la macchina funziona benissimo con il metano. Oltre a questo produci energia elettrica. In pratica per riscaldarti consumi la medesima quantità di combustibile di una caldaia a gas, in più produci anche energia elettrica.

Quando non hai necessità di riscaldare la casa fai come si fa con le caldie: spegni la macchina e non consumi!

E' vero che non produci energia elettrica, ma non consumi combustibile.

Si può solo affermare che, se la maccchina fosse nelle condizioni di lavorare favorevolmente 365 gg all'anno, il suo ammortamento sarebbe più celere.

Non bisogna confondere macchine come il ToTem con altri sistemi di cogenerazione industriale. Questi sistemi sono studiati per generare energia elettrica e, come sottoprodotto, calore e vapore (ricordo benissimo le eseprienze con i sistemi di cogenerazione della città di Brescia che risalgono al medeismo periodo).

Il sistema ToTem è stato progettato esattamente all'inverso: generare calore e, come sottoprodotto, energia elettrica.

Modificato: da Livio Orsini
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Spesso le cose si fanno semplicemente perchè si è convinti... Va bene, lasciamo i discorsi filo.eco.sofico.economico.... insomma quello che mi manca non è certo la volonta', ma sono le "cose" che non conosco:

1-come interfaccio l' enel, il generatore ed l' inverter insieme?

2-se uso un motore trifase con dei condensatori, che diventa generatore, mi conviene alimentare un caribatterie per caricare il pacco e successivamentee attraverso un inverte ritrasformare la continua in alterneta (ibroglio semplicemente l' inverter del tetto fotovoltaico...) ....

3- oppure evito tutto il pacco batterie ed uso come scritto prima l' inverter del tetto fotovoltaico per reimettere l' energia all'0 enel, sempre ibrogliando il sistema, cioè alimentandolo oltre che coi panelli fotovoltaici anche con della corrente continua che arriva dal coogeneratore (chiaramente radrizzandola). Se ci penso bene, in questo modo riesco anche a modulare il "bruciatore-generatore" in funzione del calore richiesto dall' impianto, tanto la corrente la devo trasformare in continua...

4- quali sono quindi le perdite: alternatore->trasformatore in c.c. ->inverter e il costo diciamo per 4-5 kw max

5-quali alternatore->trasformatore in c.c. ->batterie accumulo al pb ->inverter in parallelo con l' enel.

6- un po' di modelli, specifiche costi ciraca di quanto sopra... Grazie e Ciao.

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Paolo Cattani

Anche se indirettamente, Livio, mi dai ragione su alcuni punti:

-Il Totem era un sistema veramente ben ottimizzato, non certo artigianale, con tutti i suoi bei calcoli sugli scambi termici fra i vari recuperatori (acqua, olio e gas di scarico). Un sistema mal dimensionato (o meglio, dimensionato "ad occhio") ha sicuramente un rendimento molto inferiore.

-La diffusione del Totem è stata piuttosto scarsa, nonostante l'idea rivoluzionaria ed il rendimento elevatissimo. Forse i tempi in cui è uscito non erano maturi, ma di certo ora che il costo dei carburanti è arrivato alle stelle conviene meno di prima (con l'eccezione del biogas: ma quanti lo usano in Italia?)

-Per limitare i costi si può certamente spegnere la macchina, ma l'ammortamento dove va a finire? Usare per il riscaldamento un Totem per quattro cinque mesi all'anno vuol dire almeno quadruplicare i tempi di ammortamento, fino a diventare anticonveniente. (per gli scettici che pensano che usare l'impianto solo per un terzo del tempo voglia dire triplicare e non quadruplicare, consiglio un bel calcolo sul VAN - valore attuale netto)

A questo aggiungo le difficoltà burocratiche per vendere eventualmente la corrente ad Enel ed i costi delle protezioni richieste.

Tutto questo lo dico con grande rammarico, visto che ero veramente innamorato del totem e del suo concetto di energia modulare (poteva funzionare in batterie di due o più unità).

E' curioso piuttosto che in altre parti del mondo questi sistemi si siano evoluti parecchio, puntando sul settore civile o quello delle piccole aziende: cito i mini turbogas della Bowman, 80 kW elettrici e 350 termici, o un altra ditta californiana che li fa addirittura a partire da 30 kW, sempre collegabili in batteria fino a dieci unità. In Italia, invece, questi sistemi non "partono".

Le problematiche rimangono le stesse anche per i turbogas: il sottoutilizzo non li rende più convenienti, so di impianti in centri sportivi, centri benessere, piscine, ma sul condominiale o il residenziale non si usano.

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E se al sys ci aggiungiamo un bel chiller ad assorbimento? Visto che oggi non si può vivere senza condizionatore!

La temperatura dell'acqua di raffreddamento è un po' bassa, sfruttiamo anche lo scarico.

Ciao

Lele

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scresan,

mi ricordi il classico dirigente che dice: "devi fare

1)

2)

3)

4)

5)

6)

senza discutere".

L'importante e' arrivare a mettere le singole risposte nelle singole righe, per fare una presentazione del progetto che sembri attendibile.

Spesso le cose si fanno semplicemente perchè si è convinti...

Allarmante! Per fare certe cose bisogna prima pensarle, poi studiarle. Poi, eventualmente, fare le domande sui soli dubbi, non su tutto. Oppure ci si puo' affidare a chi la ha studiate, pagandolo.

Hai provato a fare uno schema e a ragionarci su? Non ti rendi conto che fai delle domande assurde?

Ciao

Mario

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Livio Orsini
E' curioso piuttosto che in altre parti del mondo questi sistemi si siano evoluti parecchio, puntando sul settore civile o quello delle piccole aziende: cito i mini turbogas della Bowman, 80 kW elettrici e 350 termici, o un altra ditta californiana che li fa addirittura a partire da 30 kW, sempre collegabili in batteria fino a dieci unità. In Italia, invece, questi sistemi non "partono".

Parto dal fondo perchè, per me è un nervo scoperto. Ci si chiede perchè da noi certe cose non partono! E'una domanda ingrenua per una persona sosptettosa e malfidata come il sottoscritto (il carattere ursino si manifesta puntualmente). Creare un sistema di generatori distribuiti di bassa potenza, compresi generatori idroelettrici telesorvegliati dove sorgevano i mulini ad acqua, significa:

- Avere bassi costi di impianto e di gestione==> non si devono acquistare grandi volumi di carburante, le singole opere hanno costi modesti se rapportati con una meg centrale. Ovvio che le percentuali licrabili sono misere.. :(

- Avere un sistema di microcentrali distribuito impedisce qualsiasi tipo di ricatto energetico. E' facile bloccare una mega centrale, molto più difficile bloccare mille microcentrali...... (meditate, meditate)

Ai tempi della Marelli alcuni colleghi avevano effettuato uno studio serio (ce l'ho ancora archiviato da qualche parte) sulle potenzialità di produzione di energia elettrica pulita nella valle Olona; risultati decisamente sorprendenti. Senza bruciare petrolio, gas o, peggio, carbone.

Il biogas prodotto dalle dscariche lo si brucia in candela e ammorba l'aria del vicinato. Invece di ricavarne energia se ne spende per eliminarlo. Siamo veramente furbi.

Tutte le aziende agricole con stalle e porcilaie potrebbero produrre tonnellate di biogas con pochissima spesa.

Anche se indirettamente, Livio, mi dai ragione su alcuni punti:

Non ho scritto per darti torto o ragione, ho solo cercato di mettere in evidenza un differente modo di valutare il totem e macchine simili (anch'io ne sono innamorato). Si può applicare il metodo della contabilità industriale ed il tuo ragionamento non fa una grinza. Tanti € mi costi, tanti € ne ricavo, tanti anno per amortare la macchina.

Poi c'è, come dire, un metodo un po' più sociale. Se nell'immediato spendo un po' di più posso ricavare qualche cosa in futuro sia sotto forma monetariam sia sottoforma di qualità della vita.

Se escludo il calcolo dell'ammortamento per il maggior costo tra un totem ed una caldaia, produco al medeismo costo del riscaldamento anche energia elettrica. Se poi uso un combustibile come il biogas ho altri due effetti benefici: non gravo sulla bolletta energetica d'importazione e uso un combustibile rinnovabile.

In altre nazioni si possono ottenere facilmente grandi contributi per tutte queste innovazioni, da noi si cerca di osteggiarle! (Forse) ha ragione Bebbe Grillo!

Pensa, nella vicina confederazione Elvetica si si vuole riscaldare l'abitazione sfruttando la temperatura del terreno a 200 metri di profondità, si ottengono notevoli contributi a fondo perduto. Praticamente un'amica di mio fratello riscalda la casa in montagna senza combustibili. Ho cercato riscontri da noi. Il comune di Bologna ha fato uno sforzo notevole: ha redatto un listino dei costi di questi scambiatori, evviva!

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voglio intanto ringraziare tutti per l'interesse.

mi scuso per le lunghe pause,ho avuto una brutta influenza....

mi dispiace di aver irritato qualcuno........per il mio metodo un po' scomposto di procedere....

ma il mio è un hobby e mi mancano molte conoscenze nel campo elettrico-elettronico.

ma veniamo a noi e al progetto:

la mia idea (e per ora tale è rimasta) era semplicemente di autocostruirsi un buon "bruciatore"che come sotoprodotto fornisse anche energia elettrica!!! e fin qui' spero di essere stato chiaro.

fondamentale è partire da componenti "poveri" e facilmente disponibili come usato o surplus.

altro punto importante è avere una buona durata del tutto....

percio' riasumendo il tutto direi che :

il motore puo' andar bene ,è gia' completo termostatato percio' e collegabile al circuito del riscaldamento direttamente.

ovviamente dovro' recuperare tutto il calore possibile costruendomi un buon scambiatore per i gas dello scarico.

il problema regime di rotazione vorrei evitarlo direttamente usando il motore per generare solo corente continua per ricaricare un pacco di accumulatori .

qui mi serve il vostro aiuto :

cosa posso usare per generare corrente??

la mia idea iniziale di usare un motore trifase asincrono con dei condesatori di autoeccitamento mi stuzzica molto perche' sarebbe economico e penso affidabile,oltre che semplice:il motore parte accelera e quando raggiunge il regime di autoeccitamento ecco la corrente!!!!

il dubbio è che questa corrente dovrei trasformarla nella tensione giusta per le batterie e raddrizzarla,percio' avrei sicuramente molte perdite .

Qui parte un'altra mia "ignoranza" qualcuno saprebbe dove procurare un inverter di 4-5 kw che usi delle batterie per generare corrente e che nel momento che la tensione di queste raggiungano la soglia minima mi rialacci alla rete enel???

ciao

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Caro Livio,

Pensa, nella vicina confederazione Elvetica si si vuole riscaldare l'abitazione sfruttando la temperatura del terreno a 200 metri di profondità,

... e non solo!

In Svizzera hanno fatto una scuola SENZA riscaldamento (come lo intendiamo comunemente)Scuola di Vella

quindi senza alcuno scavo!

E noi? Facciamo i fuochi, bruciamo, desertifichiamo l'Italia. Qualcuno si sta accorgendo che nel Sud Italia aumentano le aree desertiche?

Ciao

Mario

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  • 2 weeks later...

Mi piace vedere che alla fine tutti arrivino alle proprie conclusioni, personali, chiaramente, nel senso che qualcuno si arrabbia perchè vuol essere "pagato" per le sue informazioni, qualcuno pretende che venga presentato un progetto con tanto di lista materiali, qualcuno lo "fa" solo se conviene, qualcuno come me solo per curiosità.... altri pensano ai disastri ambintali, altri ancora dicono che già esiste, ma a nessuno glienefraga "gliieenefregaa" ...niente. Insomma, terra terra, volevo solo capire come potrei utilizzare del materiale che già possiedo, che dovrei buttare via lo stesso, al ferrivecchi. Ero solo alla ricerca di qualche consiglio, non volevo progetti, ma solo capire quanto poteva rendere un "bruciatore- generatore" del genere, quale inverter utilizzare per trasformare la coorente prodotta in 220 volts, con che voltaggio partire per la cc, come collegare il mio impianto al contattore per avere continuità. Anchio sono un tecnico, lavoro in un settore diverso dal "vostro", ogni tanto mi diverto pure io a sentire certe baggianate, ma se qualcuno mi chiede dei consigli, semplicemente glieli do. Immaginate di andare in un negozio a comperare il kit per produrre la birra, ed una volta a casa andate dal vs amico che lavora alla Moretti, al centro controllo qualità e certificazione haccp, a chiedergli dove mettere il kit perchè venga fuori una buona birra. Voi volete sapere semplicemente se tenerlo in cucina, al caldo o in cantina, al fresco, perchè immaginate che un posto sia migliore dell' altro, e il vs amico vi risponde semplicemente in questo modo:

1- ti costava meno comprarla già imbottigliata.....!!

2- devi usare solo acqua demineralizzata, ed aggiungere caco3 e koh in rapporto stecchiometrico 2:1. Ti consiglirei le resine della dupont per la demineralizzazione.....!

3- lo sapevi che per estrarre il malto dall' orzo hanno usato una metodo industriale che rovina l' aroma e il gusto prdominante è quello di paglia bruciarta..!

4- il kit che hai acquistato non va bene perchè è di plastica, e non si sa mai.... devi usare solo impianti in inox, e poi lo sapevi che se lo butti in mare e lo mangia una balena di passaggio potresti ucciderla....!

5- tutto tempo perso, tanto quel kit non funziona, e la birra viene fuori una schifezza....!

6- potevi prendere dell' uva da tavola e fare del buon vino, che fa piu' bene...!

-----Forse bisognava semplicemente dirgli di mettere il kit in cantina, in modo che la massa di fermentazione stia ad una temperatura intorno ai 10-15° C, e se possibile usare dell' acqua di bottglia qualora quella della fontana di casa fosse troppo calcarea o carica di cloro!!! Semplice no!!!----

Spero di non aver "toccato" la sensibilità di nessuno, e ringrazio comunque quanti mi hanno risposto.

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Per quanto posso aiutarti, per interfacciarti con l'enel devi leggere le DK5940 (Citeri di allacciamento degli autoproduttori in bt) che trovi nella sezione download, è un pò datata ma dovrebbe essere ancora in vigore.

Comunque se devi metterti in parallelo con la rete enel devi prima di tutto realizzare o farti fare un quadro di gestione del motore e che regoli la velocità.

Devi Installare un Pannello di Ineterfaccia omologato DV604 e devi fare il regolamento di esercizio con l'enel.

Attenzione, l'enel ti concede il parallelo con un generatore asincrono "non autoeccitato" vuol dire che quando manca rete deve spegnersi oppure devi utilizzare un sincrono ma non sempre te lo permettono.

Poi per recuperare calore devi installare : uno scambiatore acqua\acqua per recuperare il calore del motore (se raffreddato ad acqua) e uno scambiatore sui fumi (attenzione con il gasolio devi pulirlo spesso).

Per il dimensionamento del motore tieni conto che il motore è 60CV => 45kW ma a quanti giri? tieni conto che se sono 45kW a 3000giri a 1500 sono molto meno.

Comunque prova a guardare questo Cogenerazione. magari possono darti una mano.

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Grazie, MarcoEli. Mi spiego meglio:

1- chiaramente voglio utilizzare la corrente prodotta per alimentare due utenze abitative che tuttora funzionano con 4,5 kw e 220 volts.

2- il motore che ho, praticamente nuovo, ha 58 cv, come dici tu a 3000 giri. Vorrei ottenere una potenza di 13 cv, 10 kw circa per far funzionare sempre un motore trifase di 10 kw, per arrivare ad avere un prelievo max di 4,5 kw, quanto prelevo dal contatore enel.

3- il motore funziona solo se c' è richiesta di acqua calda dalla centrale termica (riscaldamento + sanitario).

4- l'energia elettrica quindi è un sottoprodotto del processo....

5- è possibile che ci sia richiesta di calore, ma non di energia elettrica, quindi devo accumulare quanto avanza, pensavo di utilizzare batterie al piombo acido, quelle di supermercato per intenderci in offerta da 12 volt, da combinare insieme per avere voltaggio ed amperaggio che mi servono (? penso dipenda dal tipo di inverter continua/alternata che utilizzero')

6- non mi frega dei giri del motore-generatore, se non in un range min/max prestabilito.

7- il generatore alimenta praticamente un caricabatterie.

8- le batterie alimentano un inverter

9- l' inverter, quando funziona scollega l' enel (praticamente un gruppo di continuita' a doippia onda sinusoidale pura di 4,5 kw)

10- praticamente voglio sostituire l' energia prodotta da un tetto fotovoltaico, in seguito magari mi faro' pure questo, con quella prodotta da un motore-elettrico trifase-caricabatterie al pb-batterie al piombo.

11- cosa cerco, l' inverter o un link, una marca. Un caricabatterie che possa essere alimentato con un ampio range di volt per poter modulare la potenza termica del diesel, cambiando i giri, quindi il voltaggio risultante da 300 a 450!

12- cerchero' di vedere un impianto fotovoltaico per capire quale elettronica hanno usato.

13-l' uso è esclusivamente "privato", e mi fa male lo stomaco solo a pensare di chiedere qualche cosa all' enel..... ho gia' molte brutte esperienze soprattutto per quanto riguarda la mia azienda a riguardo.... "una massa di burocrati capaci di mandare solo raccomandate"..... va bene, no voglio entrare nel merito, ma dopo alla vine di una strana vicenda pur avendo ragione, nessuno mi ha mai chiesto scusa!!!

Ciao a tutti.

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Ciao scrensan, per fare quello che hai in mente devi uitlizzare un altarnatore sincrono, perchè l'asincrono non è in grado di produrre se non eccitato, quidi se metti l'asincrono devi andare oper forza in parallelo rete, di conseguenza il regime di rotazione è fisso (1500 o 3000 giri a secondo dei poli del motore).

Inoltre se il tuo fabbisogno è il calore, una volta che hai caricato le batterie, perdi il carico elettrico, di conseguenza, il motore sforza meno, quindi scalda di meno.

Dalla mia esperienza ti posso dire che :

il motore per avere un rendimento recente deve lavore sempre con un carico maggiore del 60%, e poi dvi avere un'utilizzo costante. Deve lavorare almeno 12/16 ore al giorno se no ci rimetti anche le mutande!!!!

X Livio, anche io conosco bene il totem, ne ho installato qualcuno. Ti dirò che molta gente se gli parli di Totem non è molto contenta, purtroppo spesso è stato venduto per un apparecchio che produce energia elettrica e come scarto produce calore mentre come dici tu è il contrario. Poi qualche errore di progettazione lo aveva, es. il modello che non faceva emergenza usava per l'avviamento l'alternatore, di conseguenza per 15kW di totem ne dovevi avere almeno 30kw di contratto Enel.

Altro punto (detto dai venditori) il totem da solo non andava bene andava messo in serie ad una caldaia perchè per avere rendimenti deventi dovevi introdurre acqua a 70gradi.

Comunque il vero problema non è la macchina in se ma chi la vende/installa un cogneneratore non è una caldaia bisogna fare un pò di studi/valutazioni prima di installarlo. Ti faccio 2 esempi reali:

=>Vendevano il TOTEM agli alberghi sostenendo che potevano usarlo come gruppo di emergenza ma se non c'è richiesta di calore il totem si ferma!!!

=> Ho visto un impianto con due totem uno base (No emergenza) ed uno Stanby (Emergenza) perchè? Perchè avviavano lo standby (con il motorino di avviamento) per poi mettere in moto l'altro (con l'alternatore) perchè l'utente aveva solo 15kW di contratto enel e il motore non riusciva a spuntare.

Ciao

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SimoneBaldini

A chi interessa il TOTEM è tutt'oggi detenuto dalla Accorroni (TeamEnergy) su licenza FIAT.

Per meglio comprendere la filosofia del sistema bisogna rifarsi all'entrapia della fonte energetica che in questo caso è chimica (gasolio/gas ecc..) e alle entrapie delle energie ricavate. In sostanza perchè non "distillare" dell'energia meccanica (che trasformiamo in elettrica) e utilizzare i prodotti di scarto (energia termica) per riscaldare le nostre belle casette. Io sono filosoficamente daccordo nel dire che si tratta d'energia pulita, anche se tecnicamente non lo è. Ma il risultato è che avendo un minimo incremento di consumi d'energia primaria (gas) si ottiene un'energia meccanica che ha un piu' alto valore entropico.

L'ingegnere che curò il TOTEM disse una frase importantissima, che prima di pensare a nuove fonti energetiche bisognava pensare a sfruttare meglio quelle che attualmente abbiamo e utilizziamo.

Per passare ad un'analisi energetica/economica del sistema è fuori questione la correttezza del bilancio energetico e del risparmio economico. L'unico inconveniente è la vita utile della macchina e la manutenzione programmata per sistemi di piccola taglia.

Comunque una certa caterpillar che noi conosciamo per le sue macchine edili, ha un settore energetico che si occupa di questi sistemi a scoppio sia a gas che a gasolio.

http://www.cat.com/cda/layout?m=37508&x=7

http://www.accorroni.it/prodotti.asp?id=169

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Ciao ennebienne, conosco bene sia caterpillar che accorroni, purtroppo il TOTEM non esiste più, hanno finito i motori e la FIAT non li fà più. Quelli che hai messo nel link sono veri e propri cogeneratori molto più complessi e con caratteristiche diverse dal totem.

Se sei interessato guarda anche queto link: Cogeneratori

Ciao

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