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Cabina Enel In Area Privata - .....forza ITALIA


ing.bennyp
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Se l'Utente è dotato di cabina Mt/bt propria allora il suo sistema di alimentazione sarà di tipo TN (TN-C o TN-S) e l'impianto di terra andrà progettato secondo tale sistema.

Se l'Utente ha una fornitura in bassa tensione (da ENEL o chicchessia) il suo sistema di alimentazione sarà di tipo TT (magari è un TN perchè ENEL ha collegato gli impianti di terra ma l'utente questo non lo sa, non lo deve sapere e non è tanuto a saperlo) e l'impianto di terra andrà progettato secondo tale sistema.

Io la penso così

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enel e' attaccata alla mia terra che e' di proprieta' di qualcuno, sia esso condominio o persona fisica

io sono attaccato alla mia terra

in conseguenza diretta io & enel siamo attaccati alla stessa mia terra

Enel...................................................Utenza

..|............................................................|

..|__________________________________|

..|....................|...........|.............|............|

............................... terra

Io quello che ha scritto Piero lo capisco così, mentre mi sembra che per Benny (e l'Enel) debba essere

Enel...................................................Utenza

..|...........................................................|

..|_______ ............... _________________|

..|............|...............|...............|.............|

....terra.........terreno ............terra

Se la mia utenza ha una terra che per mia scelta è fatta a banana e lunga 40mt anzichè 10mt, e va a trovarsi in prossimità della mia terra Enel, fatta comunque con parametri elettrici come richiesto, non vedo il problema; dato che anche il terreno è una resistenza, mi sembra sicuramente meglio la prima soluzione!

Carrescia scrive:

L'Enel può stabilire se collegare o meno la sua terra a quella dell'insediamento

Voglio vedere come fa Enel a non volere la prima soluzione...

Edited by AndreaC
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Voglio vedere come fa Enel a non volere la prima soluzione...

Basta andare a leggere la risposta che ha dato carrescia a Benny. Perfavore leggiamo bene in modo tale da non ripetere sempre le stesse cose. ;)

Se la mia utenza ha una terra che per mia scelta è fatta a banana e lunga 40mt anzichè 10mt, e va a trovarsi in prossimità della mia terra Enel, fatta comunque con parametri elettrici come richiesto, non vedo il problema; dato che anche il terreno è una resistenza, mi sembra sicuramente meglio la prima soluzione!

Hai letto attentamente il mio ultimo posto e quelli di Benny e Piero?

In sostenza, ed è così, è ENEL che decide se attaccare l'impianto di terra dell'utente al suo e non viceversa, anzi, in questo case ENEL ti vieta di farlo.

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Ciao Ale,

hai letto l'ultimo commento di carrescia sul guasto a terra lato bt. Veramente interessante....

Un napoletano ha alzato la coppa......che soddisfazione! :lol:

Ciao, Benny

Edited by ing.bennyp
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Infatti ho riportato la risposta di Carrescia! Che sia l'Enel a scegliere! Io collego le due terre solo se l'Enel mi da il permesso, cosa che, secondo Carrescia, può fare, (purtroppo) a discrezione del funzionario di zona (se ci fosse una norma precisa, del resto, non saremmo qui a scrivere... ;) ).

Il punto è che Enel deve scegliere in funzione di cosa gli propongo: dato che tecnicamente (mi sembra che siate tutti d'accordo, su questo) il primo schema è migliore del secondo, se dico all'Enel che la mia terra utente arriva a 2mt dalla cabina, dove gli ho preparato una "mia" terra sul mio terreno, perchè dovrebbe impedirmi di collegarle? Credo che a questo punto si potrebbe rovesciare la domanda: non dovrebbe Enel essere vincolato alla migliore soluzione tecnica?

Se casualmente due estremità delle due terra (cabina e utilizzatore) vanno a finire entrambe in una stessa falda acquifera, non ottengo elettricamente lo stesso circuito? Il terreno è mio, se capita a insaputa mia e dell'Enel, cosa devo fare? Rifaccio entrambi gli impianti di terra?

Edited by AndreaC
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se due estremità delle due terra (cabina e utilizzatore) vanno a finire entrambe in una stessa falda acquifera, non ottengo elettricamente lo stesso circuito?

Lo stiamo dicendo dall'inizio del post.Il problema è uno solo, se capita non ci sono problemi, in quanto si tratta di una cosa accidentale. Il problema si pone se porti la treccia del tuo impianto di utente in cabina e chiedi all'enel il permesso di collegarla al nodo di terra o se fai un collegamento galvanico intenzionale di tale terra a quella di cabina.

se capita a insaputa mia e dell'Enel, cosa devo fare? Rifaccio entrambi gli impianti di terra?

Non devi rifare un bel niente!

Ciao, Benny

Edited by ing.bennyp
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Ok, prendo atto.

Quindi ritieni meglio non porre a Enel la richiesta di scegliere esplicitamente tra le due soluzioni?

Il problema si pone se porti la treccia del tuo impianto di utente in cabina e chiedi all'enel il permesso di collegarla al nodo di terra

e l'Enel me lo nega, quindi devo riportarla fuori?

o se fai un collegamento galvanico intenzionale di tale terra a quella di cabina

senza il permesso dell'Enel, questo lo avevo già capito ;)

se capita non ci sono problemi, in quanto si tratta di una cosa accidentale

Ma il terreno è il mio, non è che se non dico a Enel che potrebbe capitare, eventuali problemi potrebbero essere imputati a me?

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Piero Azzoni
#51 --> .... l'Utente è dotato di cabina Mt/bt propria allora il suo sistema di alimentazione sarà di tipo ...(ommissis).. [tt oppure tn] ...(ommissis).. ..... l'impianto di terra andrà progettato secondo tale sistema
dunque .... visto che hai fatto una affermazione molto precisa ora spega quale e' la differenza con cui si progetta un impianto di terra tt rispetto a come si progetta un impianto di terra tn
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Piero Azzoni

sta diventando una storia infinita, ripartiamo dall'inizio

< cabina enel in area privata (il sottotitolo e' superato visto che ormai abbiamo vinto :D ) >

cito poi testualmente:

L'ENEL deve realizzare una cabina di trasformazione MT/BT all'interno di un'area privata. Da accordi tra l'ente erogatore e il proprietario, quest'ultimo si accollerà le spese della realizzazione del manufatto edile per l'allocazione della cabina, unitamente alla posa delle tubazioni in PVC per il passaggio cavi MT e BT, porte, griglie e infissi omologati. L'ENEL si occuperà della fornitura e posa del cavo MT, quadristica MT e quadro BT.
cio' detto l'impresa civle fara' gli scavi

l'impresa elettrica fara' un impianto di terra che comprendera' edificio base, cabina, cabinetta contatori ed ogni altra cosa che le norme e il progettista vorra' comprendere

in particolare questo impianto di terra presentera' delle risalite che dal terreno verranno messe a disposizione degli elettrotecnici futuri

canonicamente nella cabina enel sarebbero quattro, nel caso specifico essendo questa pentagonale penso siano 5

ce ne sara' una anche nella cabina contatori

ce ne sara' una sicuramente dove ci sara' il quadro generale

ce ne saranno un certo numero ove il buon progettista avra' cio' deciso

cio' detto e fatto si arrivera', in prossimita' della fine dei lavori a disporrre di un [spero] buon impianto di terra

l'impresa dara' una copia della misura all'enel che gli fara' i complimenti per l'ottimo valore raggiunto e si colleghera'

parimenti l'impresa stessa si colleghera' con sua massima soddisfazione

nel futuro gli abitanti decideranno di chiamare altri elettricisti che, fatte [spero] le loro doverose verifiche si collegheranno

immaginiamo in un futuro medio lontano che tutti si colleghino a questo impianto

qualcuno, pur giudicandolo ottimo, decidera' di estenderlo per abbassare ulteriormente il valore, con beneficio di tutti

---------------------------------

a questo punto interviene la teoria di Benny:

un funzionario enel potrebbe dire :

" secondo me (me sottolieato, giacche' norme a suffragio di questa tesi non ne esistono) la terra e' solo mia, fattene un'altra solo per te badando bene che sia ben isolata dalla mia ! "

fermo restando che sono convinto che una cosa del genere non succeda ..... se mi succedesse gli rispondeei :

" egr. sig. tale in relazione alla attivita' che lei mi chiede voglia, allo scopo di giustificare al mio cliente l'alto costo derivante da un secondo impianto di terra, quale sia il sopporto normativo e/o regolamentare che richiede cio'.

saluti & baci "

cio' fatto, non potendo (e questo e' chierissimo se leggi tutti gli interventi, carescia compreso), rispondere a tono non puo' che "accontentarsi" di un lavoro fatto molto meglio di quando lui stesso avrebbe desiderato

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dunque .... visto che hai fatto una affermazione molto precisa ora spega quale e' la differenza con cui si progetta un impianto di terra tt rispetto a come si progetta un impianto di terra tn

Anzitutto sono stato superficiale ad intendere il progetto, dico meglio, dimensionamento, del solo impianto di terra ma, in effetti, sarebbe più giusto dire il dimensionamento dell'impianto elettrico in toto.

poi, Piero, sai meglio di me che avendo a che fare con un sistema TN (e quindi di utente con cabina propria), l'impianto di terra va dimensionato secondo i dettami della CEI 11-1 V1 (Impianti elettrici con tensione superiore ad 1 kV in corrente alternata) mentre in TT consideri solamente la CEI 64-8. In sostanza con un TN si dimensiona l'mpianto di terra per un guasto in media tensione (considerando correnti di guasto tensioni di contatto, tempi di eliminazione del guasto, ecc...)cosa che non si fa in un TT.

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parimenti l'impresa stessa si colleghera' con sua massima soddisfazione

Mi sembra che anche Carrescia contesti da questo punto in poi, nel senso che solo Enel può scegliere se farti attaccare, non accetta il viceversa.

Per questo ho pensato che se a Enel è proposta una soluzione migliorativa non dovrebbe avere problemi a negarla, MA deve essere interpellata PRIMA di farlo.

Se poi si mette Enel di fronte al fatto compiuto, è un altro discorso, può essere che accetti la situazione ma ha il diritto (non il dovere) di negarla.

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Per questo ho pensato che se a Enel è proposta una soluzione migliorativa non dovrebbe avere problemi a negarla, MA deve essere interpellata PRIMA di farlo.

sempre che sia migliorativa per la sicurezza:

Il neutro è in genere collegato alla terra di cabina. Se si stabilisce un guasto a terra in un punto della rete in bassa tensione (sulla linea o presso un utente senza differenziale o con differenziale non funzionante) la terra di cabina assume una tensione che dipende dal partitore di tensione costituito dalla resistenza di terra di cabina e dalla resistenza di terra della massa nel punto di guasto.

Se questa ultima è molto inferiore alla terra di cabina, la terra di cabina assume una tensione pericolosa e non è il caso di collegarla alla terra dell'utente.

La probabilità che ciò avvenga è tanto maggiore quanto più elevata è la resistenza di terra di cabina (ad es. rete rurale).

Se poi si mette Enel di fronte al fatto compiuto, è un altro discorso, può essere che accetti la situazione ma ha il diritto (non il dovere) di negarla.

non lo fai tu ma ENEL, è fatto divieto collegarla al loro impianto. Se lo fai è a tuo rischio e pericolo (penale).

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non lo fai tu ma ENEL, è fatto divieto collegarla al loro impianto. Se lo fai è a tuo rischio e pericolo (penale).

Infatti: se si agisce come indicato da Piero (cioè io, non Enel, collego la terra utente alla terra cabina), Enel può obiettare che solo Enel può scegliere che questo collegamento sia fatto, NON io, quindi io trasgredisco. Intendevo la stessa cosa.

la terra di cabina assume una tensione che dipende dal partitore di tensione costituito dalla resistenza di terra di cabina e dalla resistenza di terra della massa nel punto di guasto

Qui sono ignorante: perchè non è vero che se collego le terre le porto ad equipotenziale e scarico il guasto su un impianto di terra molto più performante?

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Qui sono ignorante: perchè non è vero che se collego le terre le porto ad equipotenziale e scarico il guasto su un impianto di terra molto più performante?

Dovresti svilupparti il circuito equivalente di guasto. Generatore ideale di tensione in serie l'impedenza del conduttore di fase, poi in serie a questa fai il parallelo tra l'impedenza del conduttore di protezione e la serie della resistenza di terra di cabina e della massa nel punto di guasto.

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Quindi se l'impedenza del conduttore di protezione è estremamente bassa l'impedenza determinante la corrente è quella del conduttore di fase?

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Quindi se l'impedenza del conduttore di protezione è estremamente bassa l'impedenza determinante la corrente è quella del conduttore di fase?

La corrente è imposta dal carico, comunque secondo me, volevi dire non la corrente ma la caduta di tensione e a questo ti rispondo: sì, ed infatti nei sistemi TN devi tenere conto anche di questo per la protezione ai contatti indiretti.

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ultimo intervento

Ciao Ale,

accetto il tuo consiglio.

Continuare sarebbe una inutile perdita di tempo.

Si puo' contestare tutto, la lacunosità della normativa, la scarsa preparazione dei funzionari Enel, ma se si mettono in discussione le leggi fondamentali dell'elettrotecnica, e ci si arrampica sugli specchi solo per lo sfizio di affermare idee vaghe e fondamentalmente sbagliate, è la fine.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato a questo 3D.

Benny

Edited by ing.bennyp
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Piero Azzoni

non capisco perche' te la prendi male

del resto sei tu il primo, in #2 di < TEnsioni Neutro-Terra > colleghi strettamente e giustamente le due discussioni

come tu, giustamente, dici la discusione su questo guasto E' la dimostrazione pratica delle teorie esposte in questa discussione

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ma se si mettono in discussione le leggi fondamentali dell'elettrotecnica

Mi sembra di essere stato l'unico a porre una domanda di elettrotecnica, quindi credo che ti riferisca a me.

Ripeto, sono ignorante in materia, e vorrei imparare. Sono intervenuto per capire, cercando di interpretare i diversi punti di vista. Penso che questo forum serva anche a questo.

Non volevo certo

arrampica
rmi
sugli specchi solo per lo sfizio di affermare idee vaghe e fondamentalmente sbagliate

:angry:

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Mi sembra di essere stato l'unico a porre una domanda di elettrotecnica, quindi credo che ti riferisca a me.

Andrea credimi non mi riferivo a te. ;)

Ripeto, sono ignorante in materia, e vorrei imparare.

In questo forum c'è chi conosce l'elettrotecnica per nulla, mediocremente, sufficientemente, discretamente, ottimamente. Io, ad eaempio, la insegno da venti anni, oltre ad utilizzarne quotidianamente le sue leggi fondamentali nella mia professione, sia da un punto di vista teorico (protettazione) che pratico (instalazione, verifiche, collaudi, perizie).

Sono intervenuto per capire, cercando di interpretare i diversi punti di vista.

Ed ho sempre risposto alle tue domande, credo. :P

Penso che questo forum serva anche a questo.

Sì, serve anche a questo, ovviamente nel rispetto degli altri :D

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