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Utilizzo Termometro


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l'r410a è RABBOCCABILE :thumb_yello: è ormai ammesso e indicato da tutti i produttori di vrv o vrf che si voglia tanto è vero che proliferano i sistemi che sono in grado di succhiare da soli la giusta quantità che gli manca

è ritenuto accettabile rabboccare

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Frigorista modena

Avevo detto che il 410 si comporta quasi come l'R22, è il 407 che è pessimo.

L'R410 sopporta meglio piccoli squilibri di percentuale di composizione dei due gas che lo compongono, per cui nel caso ne aggiungi troppo per sbaglio, "dicono" che se ne tiri fuori un po' (in forma di gas, non liquido) non sconvolgi più di tanto l'insieme.

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suppongo che il 407 sia nato quasi esclusivamente per il retrofit del r22, infatti sembra che già non si usi più

Volevo sapere(senza essere ot) se per il pump-down (senza manometro) a un inverter si usa lo stesso sistema per gli on-off, cioè accensione a freddo con la max velocità ventola, attendere lo stabilizzarsi delle pressioni, chiudere rubinetto liquido, attendere circa 45 secondi e chiudere rubinetto gas

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ciao a tutti ragazzi io vengo dall automazione industriale e da poco progetto quadri e automazioni per centrali frigorifere ecc..! l utilizzo dell inverter nel circuito frigo si è reso necessario a causa di molti fattori che tutti noi conosciamo alla perfezione!! l inverter non fa altro che modulare la sua velocita in base a trasduttori di pressione interfacciati su dei plc del tipo carel oppure eliwell, i quali mediante un semplice algoritmo interno forniscono un uscita analogica di riferimento 4-20 0-10 1-5 o pwm!! questo riferimento verrà portato fisicamente mediante cablaggio all ingresso analogico dell inverter che provvederà a variare la sua velocita in base ai parametri di pressione o temperatura impostati dal programmatore o dal frigorista!!diciamo inoltre che il trasduttore su cui di solito si basa la velocita del motore è quello situato sul circuito di bassa ma possiamo tranquillamente cambiare la fonte di riferimento tramite programmazione!! negli split con tecnologia inverter il principio di funzionamento è simile! una cosa importante da sapere è che la macchina gestita da un inverter rende al massimo delle potenzialità se nell evaporatore vi trova alloggio una valvola di tipo elettronico/proporzionale(la quale andrà soppiantare le vecchie termostatiche)

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ma alla fine, se clima mono inverter split si po' o no rabboccare armati di manometro, bombola e se serve termometro?

... ovviamente con un briciolo di precisione!

se NO, qualcuno me lo dica, così mi metto il cuore in pace

se SI , qualcuno gentilmente mi spieghi la procedura

questa discussione e'mooolto iteressante e costruttiva, complimenti!!!

ciao :thumb_yello:

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Frigorista modena

Fede si può fare anche senza manometri il pump down, il problema è che far girare il compressore senza gas di ritorno che raffredda gli avvolgimenti non è mai una gran bella cosa, nel senso che se hai il manometro di bassa attaccato magari vedrai che bastano 10 secondi per fare la manovra, e puoi chiudere subito, se vai a tempo, gli altri 30 secondi per esempio il compressore gira a vuoto e si scalda perchè non c'è il gas che lo raffredda.

Insomma è un'altra delle manovre che io chiamo "alla disperata".

Valerio è stato molto chiaro nella sua descrizione, certo che nella logica sofisticata dei controlli la valvola elettronica è l'accoppiamento migliore, certo che hanno un costo molto più elevato ma vorrei fare un elogio al capillare, non è poi così male come si descrive a volte.

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Frigorista modena

Cvv mi prendo la responsabilità di risponderti, anche perchè ho insistito molto su questa questione e ho rischiato di sembrare che volessi dimostrare che quello che dicevo era giusto, e non era mia intenzione.

Allora per caricare un inverter nel quale non sai quanto gas c'è, dovresti svuotarlo, e ricaricarlo a peso aggiungendo tot grammi di gas per ogni metro in più.

Ovviamente questa lavorazione costa di più, per cui il cliente dev'essere ben consapevole di spendere molto di più che per fare una semplice aggiunta di gas.

L'aggiunta di gas, che è quella che ho fatto io, sembra faccia diminuire la resa dell'impianto.

Modificato: da Frigorista modena
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la logica dei clima multi inverter comunque non è identica a quella delle centrali frigorifere

in un multi per esempio l'unità esterna conosce quante e il taglio (potenza) delle unità interne accese per cui si predispone subito a un certo regime presunto ottimale e poi affina

non insegue una certa temperatura di evaporazione o temperatura visto poi che lo scopo è far avere la giusta temperatura a ogni ambiente..insomma cerca di rendere la somma delle potenze interne richieste e poi mantenendo certi parametri entro certi valori

Perlomeno le logiche dei clima multi che avevo guarato io

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ciao a tutti... sono nuovo del forum e devo farvi i miei complimenti... interessantissimo...

volevo chiedervi ( installo anche io clima ma devo ammettere di avere qualche limite )

so di dire una castroneria e chiedo scusa.... ma quando mi avevano fatto il corso (io idraulico di provincia mai sentito parlare di clima!!!) mi dissero "immagina che sia acqua, simile ad un impianto di termosifoni".... ho provato anche adesso a fare lo stesso in un certo senso.... correggetemi se sbaglio

se il compressore gira piano (si è vero stiamo parlando di gas e non di liquidi) è come se il circolatore di una caldaia gira piano... e quindi pochi giri=poca portata----->poco gas al condensatore= poco liquido caldo e poca pressione---->la valvola termostatica fa "passare" il poco liquido che diventa subito gas grazie a quello che gli dice il bulbo all'uscita dell'evaporatore a seconda della sua temp.... (se non ho capito male) però essendo poco il liquido, anche il vapore più di tanto non sarà anche se il bulbo gli sta dicendo " dai buttati che è morbido"! di conseguenza quando vado a mettere il manometro sulla presa di pressione di bassa ( a proposito io sapevo che la temperatura di surriscaldamento va misurata dove metti i manometri perchè te leggi la pressione in quel punto e solo in quel punto avrai quella medesima condizione e non vicino al compressore perchè anche se di poco potrebbe avere pressione diversa.. .. certo che se avessi una presa di pressione vicino al compress sarebbe più mirata e indubbiamente migliore!) io potrò leggere il surriscaldamento ma a quelle condizioni di poca portata; qundi, da come ho capito, devo mettere comunque il manometro, vedere la differenza di temperatura per il surr. ma devo in contemporanea vedere la differenza di temperaura di ingresso e uscita aria nell'unità interna... se la differenza è di 15/20° (spero siano giuste le temperature) allora potrò vedere quasi realmente tale valore di surr. e comunque, come dice frigorista, la macchina ha un margine grazie al separatore di liquido ecc ecc di "parcheggio " del liquido.

Un'ultima mia considerazione.... ritornando (lo so che per i frigoristi equivale ad una bestemmia :rolleyes: ma io l'ho interpretata così) all'acqua... se ho un tubo da 3" ad una pressione di 1 bar con quindi una portata X e poi una strozzatura da 3/8..... sul tubo da 3/8 passerà una certa quantità d'acqua con una pressione ed una portata X1(anche per il vapore vale perchè anche lui ha una pressione ed una portata)... se al tubo da 3" aumento la pressione Y anche al tubo da 3/8, anche se lungo, aumenterà la pressione a Y1 e la portata... quindi se non posso regolare l'afflusso dell'acqua (vedi capillare) a seconda di portate e temperature " a mio piacimento"(come appunto avviene nell'evaporatore con un avalvola termostatica) l'inverter è come se funzionasse bene solo a determinate pressioni e temperature.... mentre se il bulbo regolasse la grandezza del tubo piccolo a seconda delle mie esigenze portandolo se servisse anche a 1/2 o a 1/4, allora avrei un cop costante nonostante la differenza di pressione all'ingresso della laminazione.... poi a questo punto se è elettronica meglio ancora... ma la morte è in agguato!!!! cominciano a venir fuori doppio compressore in serie con by pass del caldo con sottoraffreddatore che alimenta il tubo del gas di ritorno ... ma questa è un'altra storia :(

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Frigorista modena

Ergonomico senza offesa per chi ti ha detto quel cumulo di sciocchezze, ancora una volta la quantità spesa per esprimere concetti per i quali basterebbero due parole è inversamente proporzionale alle cose giuste che dicono.

Già paragonare un gas ad un liquido è una cosa talmente assurda che spero chi te l'abbia detto non sia un ingeniere bensì un manovale (senza offesa per i manovali) del porto, però ammiro la sua buona volontà per riempire di nulla concetti terribilmente sbagliati che confondono solamente le idee.

Innanzi tutto, cosa vuol dire "poco gas al condensatore= poco liquido caldo e poca pressione"?

Se in una bombola tu metti dentro tanto gas e la tieni ghiacciata, avrai la stessa pressione che se nella stessa bombola tu metti poco gas e ci fai fuoco sotto: poca o tanta pressione dipendono solo dalla temperatura, NON dalla quantità di gas (di gas si badi, perchè a forza di raffreddarlo per tenere la pressione bassa questo comincerà a liquefare, ma a quel punto non ci sarà più gas e la teoria cinetica del gas non varrà più).

Seconda cosa, nello split tu hai la TEMPERATURA DI EVAPORAZIONE (supponendo questo alimentato correttamente), e la temperatura di evaporazione come quella di condensazione è STABILE (prova a far bollire il pentolino d'acqua a pressione atmosferica a più di 100°C...non ci riusciresti nemmeno se scaldassi il pendolino a 3.000.000 di gradi centigradi, finchè c'è acqua l'acqua bollirà sempre a 100°C), per cui il termometro che metti davanti e dietro l'uscita dello split legge semplicemente di quanto si raffredda l'aria passando attraverso le alette che SONO SEMPRE ALLA STESSA TEMPERATURA (sempre che stia evaporando la quantità giusta di gas), e le variazioni di questa aria, che è pi quella che ci raffresca, dipendono da altri fattori che non hanno niente a che fare con la Teoria Cinetica dei Gas (ossia velocità delle ventole, se queste sono sporche o meno, se i filtri sono intasati ecc ecc).

Terza cosa, la quantità GIUSTA di gas che riempie l'evaporatore che dicevo prima lo decide la VALVOLA TERMOSTATICA, CHE NON E' UN REGOLATORE DI TEMPERATURA (ancora una volta il nome sbagliato trae in inganno, bisognerebbe chiamarla "valvola che comanda il surriscaldamento" e nessuno si sbaglierebbe più).

Quindi una valvola termostatica non fa altro che cercare di tenere "pieno" l'evaporatore in modo che si sfrutti tutta la sua superfice e nello stesso tempo "avverte" se NEL PUNTO DOV'è POSIZIONATO IL BULBO sta passando LIQUIDO invece che GAS, e quando sente passa liquido (ma lo fa lei, non lo dobbiamo fare noi!!!, lo dobbiamo fare noi se ci fosse il capillare!!), strozza la mandata e fa entrare meno liquido nell'evaporatore.

Quarta cosa, i diametri dei tubi: i tubi sono calcolati da progetto, qualsiasi variazione del diametro fa variare i dati di progetto.

Tubi di mandata che diventano all'improvviso più grandi creano perdite di velocità dei liquidi, questi rallentano e l'olio non è più "sparato" attraverso questi.

Se gli stessi tubi si restringono, il liquido si riscalda e perdi il sottoraffreddamento che si era calcolato e diminuisce un casino la resa ecc ecc, insomma la morale è che la sezione dei tubi non andrebbe mai cambiata, la termostatica fa il possibile ma non chiediamole miracoli.

Per cui Ergonomico, senza offesa, se proprio devi fare un corso fatto bene di teoria, non so se posso fare pubblicità magari te lo dico in privato, saranno i soldi spesi meglio di tutti, avere informazioni gratis ma sbagliate sono altamente pericolose...

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