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PLC Forum


Scambiatore A Piastre - Scambiatore a piastre ostruito dal calcare


Assist71

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Salve a tutti,sono nuovo spero di avere il piacere di fare la vostra conoscenza e se posso,poter aiutare qualcuno.

Spero che questa sia la sezione giusta per esporre il mio problema.

Devo pulire lo scambiatore di una caldaia (se possibile) Ariston microgenus o sostituirlo,ho dato uno sguardo in giro nel forum per vedere se trovavo qualcosa,ma hai me non ho trovato nulla.

Mi spiego vorrei sapere se possibile, come posso fare per smontarlo passo passo e lavarlo,con che soluzione liquida lo posso fare,visto che mi hanno consigliato l'acido muriatico e non sono affatto daccordo. :senzasperanza:

Accetto consigli,e se è possibile avere una guida o che qualcuno di voi mi spiegasse come ho detto prima, passo,passo come procedere, che guarnizioni cambiare ,che chiavi usare,cosa smontare,ecc.

Grazie anticipatamente per le risposte.

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Ok grazie. ma vorrei il procedimento se è possibile, perche queste caldaie rispetto a quelle con la fiamma pilota sono un po piu complicate,queste addirittura non si possono mettere neanche le mani, per quanto hanno poco spazio.

si puo avere uno schema o foto per procedere senza che faccia danno.

Garzie :thumb_yello:

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Per pulire uno scambiatore a piastre saldobrasato, ammesso che non sia TOTALMENTE ostruito, ma permetta un minimo di circolazione d'acqua, va smontato e collegato ad una pompa a circuito chiuso. Il circuito va caricato di soluzione di qualsiasi acido, quindi il muriatico che è un cloridrico diluito, va benissimo.

La pompa va accesa per alcuni giorni o settimane, e misurando le perdite di carico puoi stabilire quando è interamente pulito.

Mano a mano che il calcare si scioglie, l'acidità della soluzione cala, e quindi va rimpinguata di acido con regolarità.

Questo procedimento è di solito più costoso dello scambiatore stesso, e i tempi sono molto lunghi. Viene utilizzato solo con scambiatori a piastre dai 1000 euro in su, e da parte di aziende che hanno già sia gli acidi che le aree idonee per la messa in marcia della pompa (vasche di raccolta e recupero degli spillamenti e smaltimenti).

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Questo procedimento è di solito più costoso dello scambiatore stesso, e i tempi sono molto lunghi
confermo, per esperienza personale quando utilizzo uno scambiatore "rigenerato" dai cat, questo non mi dura più di qualche mese. E' molto meglio comprarne uno nuovo, se compatibile ti costa appena più di quello riciclato e risparmi un bel pò di tempo ed energia, senza contare i rischi di maneggiare gli acidi...
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turista della democrazia
confermo, per esperienza personale quando utilizzo uno scambiatore "rigenerato" dai cat, questo non mi dura più di qualche mese

Se usano acido cloridrico se ne dedice la conseguenza...

Da anni eseguo decappaggi chimici su scambiatori a piastre saldobrasate, fascio tubiero, ecc... la loro funzionalità è stata ripristinata e non si sono mai bucati.

ho sempre usato acido citrico in saturazione e nei casi più ostinati acido fosforico.

Naturalmente il decappaggio risulta più conveniente sugli scambiatori delle macchine frigorifere che comporterebbero il lavoro sul circuito frigo nel caso di sostituzione.

Recentemente ho decappato condensatore a piastre di macchina surgelazione, prima del lavoro condensava a 22 bar con pressostatica spalancata, dopo il lavaggio durato ore 2 circa la condensazione è scesa a 13 bar ed ho agito sulla pressostatica per mantenerla sui 17.

Soltanto ieri ho eseguito il decappaggio di 4 ricevitori condensativi di piccole macchine frigorifere, il serpentino di rame che era incrostato di calcare al suo interno è diventato come nuovo, al cliente è costato solo una giornata di lavoro mentre se si doveva sostituire gli scambiatori si cominciava con la pompa dei recuperi, passare al cannello, alla pompa del vuoto, per poi terminare con il lavoro idraulico.

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Confermo la corretta analisi.

Il lavaggio degli scambiatori saldobrasati è conveniente oltre un certo valore, diversamente è sempre conveniente sostituirlo.

Anche noi che facciamo rigenerazione di scambiatori e lavaggi, sotto una determinata taglia, consigliamo al cliente di sostituirlo con uno nuovo.

:thumb_yello:

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...dimenticavo, mi permetto di aggiungere, attenzione al tipo di acido, che sia un acido leggero, altrimenti si rischia che vada a corrodere il materiale delle piastre e/o della brasatura.

Dopo il lavaggio lo scambiatore va flussato con acqua pulita per passivarlo e sciacquarlo da eventuali rimasugli di acido nei punti morti fra le piastre.

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turista della democrazia

Naturalmente il cliente è sempre avvertito sull'incertezza del risultato e sul rischio di foratura, una volta che egli si è assunto tale responsabilità il guadagno è garantito per il riparatore anche senza sostituzioni e spendendo solo pochi € di materiale, poi nel caso in cui qualcosa vada storto la sostituzione diventa di obblogo ed il cliente non può lamentarsi di nulla.

Inoltre quando si sostituiscono pezzi quasi sempre si incorre a preventivo, con il rischio che il cliente si rivolga alla concorrenza...

Se tutti o quasi sostituiscono significa che concorrenza nei decappaggi non ce n'è...

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Condivido parzialmente quanto detto da te Turista, il fatto è un conto è decalcificare uno scambiatore a piastre di un grosso gruppo frigo e l'altro è decalcificare uno scambiatorino a piastre , cioè quello del topic in questione, di una caldaietta murale dove non ne vale assolutamente la pena dato il costo irrisorio del ricambio e la non sicura riuscita di un buon lavoro.

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turista della democrazia
Condivido parzialmente quanto detto da te Turista...

Concordo, sulla caldaietta il decappaggio non vale la pena.

Ma su gruppi frigo, anche piccoli, direi di sì, non nei riguardi al costo del ricambio in sè ma per il lavoro ben diverso che la sostituzione richiede.

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Per la pulizia scambiatore caldaie è bene prendere anche la possibilita' della pulia in loco tramite pompa.

Va bene anche l'acido fosforico e l'acido solfammico. (che non deve intaccare i metalli a contatto).

Ecco come avevo risolto il mio problema: www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=82058&mode...

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Se l'ostruzione è sul circuito secondario quoto per sostituzione, la spesa non vale l'impresa.

Ma se capita come spesso capita a me, premetto che l'acqua non è molto dura, raramente si intasa il secondario.

Quello che di solito si ottura è il circuito primario, di fanghiglia e residui vari.

Io in questo caso mi limito a far riposare dell'acido muriatico puro per mezzora, poi una lavatina per rimuovere l'acido e con la idropulitrice rimuovo tutto.

Bisogna vedere quello che esce dall'interno.

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Attenzione All'acido Muriatico, (acido cloridrico diluito),

intacca irrimediabilmente i metalli ... se lasciato oltre un tempo limitato.

per evitare possibili problemi si puo' utilizzare l'acido solfammico e l'acido fosforico.

Date una occhiata in internet alle varie caratteristiche di questi acidi.

In alcuni tipi di confezioni da 500ml simili al Viakal , (Neokal , Valik e altri) , reperibili nella grande distribuzione

a prezzo contenuto, il contenuto contiene acido fosforico in feriore al 10% ..

(certo l'acido muriatico costa meno, ma fa' danni...).

Modificato: da paolog-s
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Attenzione All'acido Muriatico, (acido cloridrico diluito),

intacca irrimediabilmente i metalli ... se lasciato oltre un tempo limitato.

Se solo per mezzora non accade niente ne all'acciaio ne alla brasatura, ho testato personalmente

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Accidenti un sacco di affermazioni corrette!!!

confermo: per la disincrostazione di scambiatori di caldaie si usano 2 prodotti diversi solo in base ai tipi di metallo. Acido cloridrico diluito con acqua, se di buona qualità ne basta il 15-20%, necessario che abbia anche l'indicatore di viraggio (cambia di colore per reazione col calcare). Ottimo su rame, acciao, ghisa, sconsigliato vivamente su alluminio, alluminio silicio, ferro zincato. Per questi ultimi materiali va usato un acido in polvere da sciogliere in acqua.

Il lavaggio si esegue con una pompa disincrostante per acidi, bastano poche ore, 1 max 2 ore a seconda della presenza di calcare.

Controlaggio con abbondante acqua e se possibile di neutralizzante di acidità ed il gioco è fatto.

Rimane inteso che bisogna intervenire poi sull'adduzione dell'acqua e verificare la durezza, che si può risolvere facilmente con dosaggio di polifosfati oppure nei casi previsti dalle norme (acque troppo dure con caldaie di grande potenza) con addolcitore (obbligatorio per legge).

Saluti a tutti i partecipanti alla discussione.....

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