Back Up Caldo/continuità Di Servizio - S7-300

[aleb2]

Cosa significa Back up caldo della CPU?

in caso di cpu in fault interviene un'altra cpu che mi assicura la continuità di esercizio e la sicurezza?

chiedo delucidazioni sull'argomento

grazie

[Gabriele Corrieri]

Ciao,

a parte che (per quanto ne so io) l' hot standby non esiste su S7300, ma solo su S7400, cpu 414H e 417H, hot stanby, qualcosa come 5000 o 11.000 euro per cpu (ce ne vogliono due, più gli accrocchi per la fibra ottica, e la fibra stessa)

Le cpu hanno la ram aggiornata in parallelo, appena la prima 'cede' la seconda prende il controllo al volo ... tu non te ne accorgi se non dalla diagnostica ...

In genere si usano su impianti molto pericolosi, petrolchimico, nucleare, io ho visto adoperarlo in una centrale idroelettrica ...

Per programmarle serve il pacchetto "h" per step 7

6ES7833-1CC00-0YX0 S7-400F/FH TOOL DI PROGRAMM. F 1153,6

6ES7833-1CC00-6YX0 S7-400F/FH LIC. RUNTIME F 515

6ES7833-1FC00-0YX0 S7 300F -F TOOL DI PROGRAMMA V5.1 509,85

6ES7833-2AC00-2YX0 PACC.OPZIONALE S7 400H-LIC. SINGOLA 258,06

6ES7833-2AC01-0YA0 PACC.OPZIONALE S7 400H-LIC. SINGOLA 339,9

6ES7833-2AC01-0YB0 PACC.OPZIONALE S7 400H-LIC. SINGOLA 339,9

Spero di aver esaurito qualche curiosità

Ciao

Modificato: 5 novembre 2003 da Gabriele Corrieri

[walterword]

pienamente d'accrodo con gabriele

ho appena finito un impianto con un hot back up

due cpu h in fibra , et351 ridondati , e dove c'erano altre cpu master o slave una sotto rete

coupler -link che le raccoglieva insieme ai siprotec (controlli alta , media e bassa tensione)

i prezzi no li so di preciso perche no acquisto io , ma sento qualche voce qua e la direi proprio che si aggiravano su quelle cifre li che diceva gabriele

ovviamente per eseguire la configurazione hw ci voleva il pacchetto "H" lo chiamo io

che gira anche senza chiavetta , da solo la noia di rompere qualche secondo all'avvio .

dopodiche cavo dritto , hub e programmazione via ethernet

anch equa altro pacchetto simatic net

ciao

[robyvelocity]

Perfettamente corretto. La ridondanza hot-standby viene eseguita dai sistemi S7-400 H. Si tratta di una ridondanza nella quale entrambe le CPU effettuano l'elaborazione del programma in modo strettamente sincrono. Per la serie S7-300 invece esiste una ridondanza definita warm-standby o ridondanza software. Cosa significa: entrambe le CPU, ovviamente della serie 300 e perfettamente identiche, si configurano come Master e Slave utilizzando un apposito pacchetto sw Siemens. In questo caso è necessario che entrambe abbiano installato il medesimo sw (intendo quello scritto da te), operazione da eseguire manualmente e singolarmente sulle CPU. A senso pratico la CPU Master elabora tutto il sw mentre quella Slave salta (nel vero senso della parola) l'elaborazione mantendo solo una sincronizzazione dell'immagine delle uscite con la CPU Master nell'eventualita dovesse intervenire per un fault della CPU Master, quella Slave inizia l'elaborazione del sw da zero, cioè non è in grado di ripartire dal punto nel quale si era fermata la Master.

Sostanzialmente non si nota molta differenza (al di là del prezzo ovviamente), comunque è assicurato dalla Simens che vengono saltati alcuni cicli di elaborazione durante la commutazione e questo potrebbe portare alcuni problemi per impianti altamente pericolosi. All'occhio umano la commutazione non sembra provocare alcun problema.

In conclusione la scelta tra uno dei due sistemi è strettamente legata al processo che deve essere controllato.

Ciao a tutti.

[Piero Azzoni]

assolutamente corretto.

quest'ultimo e' da definito back-up freddo, proprio perche' a differenza che nel back-up caldo la cpu secondaria deve iniziare a controllare il processo.

bisogna leggere molto bene le specifiche

se si parla di hot-bak-up, di cpu sincronizzate o assoluta assenza di perturbazioni al processo e' il primo

se si parla di cpu ridondanti e' il secondo

con qualsiasi marca la differenza di prezzo e' enorme

anzi con plc non Siemens (almeno con i due che uso io) per realizzare la ridondanza non e' necessario alcun pacchetto aggiuntivo, si tratta solo di configuarare opportunamente il sistema e di crivere qualche riga in piu' (neanche tante).

[aleb2]

OK molto + chiaro ora; ci sarà occasione di riparlarne quando entreremo nella fase operativa

grazie

[triak]

Domanda banale: quale problema TECNICO comporta un sovradimensionamento eccessivo dei cavi elettrici ????

Se su una presa da 16A sotto una protezione da 16A uso un cavo da 6 mm (apparte lo spreco di soldi e materiale) cosa puo' accadere se va in corto ???

[gimma]

Secondo me nulla.

A parte lo spreco di soldi e materiale e, da non dimenticare !, la maggior difficolta' a farci stare i cavi nelle tubazioni, e' sempre la protezione a monte da 16A a "fare testo"; eventualmente i cavi si surriscaldano e quindi alterano anche meno in quel tipo di situazione.

Altri piu' esperti di me poi aggiungono eventualmente altre considerazioni.

[ClA]

In linea di principio aumenta la corrente di corto circuito.

E ciò può essere un vantaggio o uno svantaggio a seconda dei casi.

Di fatto, nei circuiti teminali domestici, ove la protezione da corto è "progettata" con ampi margini, non vi è alcuna influenza.

[Pierluigi Borga]

Ciao CIA, tu che sai le normative cosa richiedono come Potere d interruzione di un MT in ambito cilvile, anche lì si richiede la corrente di CTO presunto nel punto di installazione....?

[ClA]

In teoria la seconda...

In pratica si può fare irferimento al potere di interruzione del distributore.

[Pierluigi Borga]

Se intendi il MT del distributore, non sempre ha MT spesso anche sezionatore....comunque usando dei 6ka non si sbaglia e forse si allunga la vita del MT stesso....in caso di più interventi...