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-12v Per 5 Secondi Ad Accensione Led


Ducker

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Diciamo che puo' andare considerando che lavora poco... 5 sec ogni morte di papa... Altrimenti non e' che sia poi proprio adatto poiché ha una corrente Max di 100 mA, considera che un relè potrebbe arrivare tranquillamente a 70 mA.

Dimenticavo che ovviamente se si inserisce un relè i consumi sono maggiori, si passa dai 20 mA a riposo a 80 mA circa nei 5 secondi di on

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rolleyes.gifMa perché complicarsi la vita con tutti quei componenti in più???

Questo discrimina la durata dell'impulso, ovvero il secondo LED si accende sempre per 5s. indipendentemente dalla durata dell'accensione del primo LED, il cerchio giallo indica la parte esterna al circuito...

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Grazie mille GiRock del tuo intervento, sembrava fossi solo su questo 3d.

comunque si,

ma in effetti io all'inizio avevo fatto il tuo stesso circuito...

però aveva un pò di problemi poichè in base ai led che andavo ad inserire

il transistor rischiava di non andare in conduzione,

allora vista la delicatezza del suo uso (per un sistema di allarme)

ho preferito scegliere un circuito che mi dava piu sicurezza nell'accensione tutto qui.

tongue.gif

Ps:dimenticavo un altra cosa, non conoscendo il circuito a valle, io preferisco sempre non assorbire corrente dal circuito in test (o assorbirne il meno possibile), infatti ero partito con un mosfet, dopo di che dato i problemini che avevo ho preso la decisione del comparatore...

Modificato: da maguls
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Praticamente van bene tutti i transistors NPN amplificatori per piccoli segnali in BF.

A partire dal vecchissimo BC108 in avanti. smile.gif

Al limite ci sarà da aggiustare un poco il valore di C1.

Il tutto si basa sul mandare in saturazione Q1 per il tempo sufficiente da far partire il monostabile.

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Livio Orsini+20/02/2012, 19:03--> (Livio Orsini @ 20/02/2012, 19:03)

Purtroppo non c'è solo questo da considerare...

ecco perchè questo circuito anche se riesce a far partire il monostabile (come mi era capitato)

presenta poi un altro problema..., se si cerca di risolvere questo problema il transistor non va in conduzione...in altre parole è un cane che si morde la coda.

Non è detto però che smanettando si trovi il giusto equilibrio, instabile ma sempre equilibrio.

Ecco perchè io ho preferito inserire il comparatore.

Provare per credere biggrin.gif

PS: quale problema? ehehheh

Modificato: da maguls
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In vece di fare il misterioso sarebbe più corretto se tu avessi descritto il problema. Comunque per pura curiosità quando ho un attimo di tempo lo verifico in pratica, poi comunque i risultati io li metto a disposizione. smile.gif

Comunque la domanda di Ducker era precisa e circostanziata, il tipo di transistor che può essere usato non è critico.

Modificato: da Livio Orsini
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Livio Orsini+20/02/2012, 19:19--> (Livio Orsini @ 20/02/2012, 19:19)

ma lo farò sicuramente Livio,

non mi conoscete ancora abbastanza è da poco che sono sul forum,

le parole scritte possono sembrare fredde, ma fidati sono un uomo di cuore.

Se sono qui è per imparare e se nel mio piccolo posso dare qualcosa agli altri

questo mi rende felice.

Mi piace un pò scherzare, tutto qui.

Comunque tornando al circuito

anche io come Girock avevo fatto il suo stesso circuito e mi sono accorto di queste anomalie solo quando poi ho provato il circuito su breadboard.

Il fatto è che se si riesce a mandare il transistor in conduzione (variando i valori del condensatore e del resistore...) e nell'ipotesi che il led (in test) resti acceso per un tempo abbastanza lungo, nel momento in cui esso si spegne, il condensatore manda un altro impulso al transistor facendo ripartire il monostabile.

Sicuramente come dicevo prima, smanettando un pò, si riesce a trovare la via di mezzo...però il gioco non vale la candela...alla fine sono tre componenti in piu, che però garantiscono la sicurezza del circuito.

wink.gif

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maguls+20/02/2012, 19:37--> (maguls @ 20/02/2012, 19:37)

confermo, maguls sul circuito che ho chiesto ci ha studiato un giorno e una notte.

Ovviamente, se ci sono alternative con componenti in meno sono sempre preferite. Tanto non ho fretta e poi non posso ancora elaborare il tutto perche mi sono rifornito di un bel po di componenti all'estero, visto che ne mancavano alcuni, ne ho approfittato e...

Comunque vi ringrazio, questo forum è davvero fantastico! wink.gif

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Sicuramente stavi scherzando.

Io però ho un'allergia per certi comportamenti. Li ho sempre deprecati nei colleghi e "repressi" nei collaboratori. smile.gif

Da qui il mio commento. Comunque l'osservazione che hai fatto mi stimola a trovare una soluzione semplice. Se e quando troverò una soluzione affidabile la renderò pubblica. smile.gif

(non è gran cosa è solo curiosità amatoriale)

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Non ho saputo resistere, son più curioso di una marmotta. smile.gif

Dunque prima cosa un'analisi del circuto. Il differenziatore, costituito da R1 e C2 da alla base del transistor in impulso positivo ad ogni fronte di salita, quando si accende D1; quuando si spegne D1 arriva un bell'impulso negativo. Quindi Q1 sta in conduzione per il tempo determinato dalla costate R1-C2. Se il tempo di conduzione è sufficiente per dare il trigger al monostabile del 555 questo genera un impulso di circa 5" di durata, in accordo con la costante R2-C1. Al posto del 555 si potrebbe usare un altro monostabile, come il CD4047 e l'effetto sarebbe il medesimo.

Prima prova. Simulazione con LTSpice. Variando il periodo ed il duty cycle le cose non cambiano: il 555 genera sempre il suo impulso di 5" circa. Se si impone un periodo <5" l'unico effetto è che il monostabile si riarma solo dopo che è scaduto il tempo di ritardo; questo comportamento è canonico.

Seconda prova. Accroccato un circuitino sullla bread board, pilotato con un generatore di onde quadre, per simulare impulsi a 12V con duty cycle variabile; con questo piloto un circuito simile a quello proposto da GiRock. Sempre il comportamento non rivela intoppi, è identico a qauto simulato (su questo nutrivo pochissimi dubbi).

Sembra proprio che l'analisi teorica si congrua con la verifica empirica.

Probabilmente nelle prove di magulus c'è qualche cosa che gli è sfuggito e non ci ha potuto raccontare, perchè altrimenti non si spiegherebbe il blocco.

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Livio Orsini+21/02/2012, 16:27--> (Livio Orsini @ 21/02/2012, 16:27)

attenzione Livio,

la tensione è necessario prelevarla hai capi di un diodo led...

non ci sono 12 V ma siamo sotto i 2V....

per fare una prova piu veritiera a mio modestissimo parere è necessario polarizzare un diodo led e prelevare la tensione ai suoi capi.

wink.gif

Ps: Se mi è sfuggito qualcosa chiederò umilmente scusa, sbagliare è umano worthy.gif

Modificato: da maguls
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Certo! E' proprio quello che ho fatto!

Vecchio si, rintronato non ancora. smile.gif

Maggiore è la tesione ai capi del diodo maggiore è il picco di tensione sulla base di Q1. Nelle mie prove ho circa 2.7V di tensione diretta sul LED. Con questi valori si ottengono impulsi di circa 0.9 V per il front di salita e -2.4 V sul fronte di discesa. Il transistor rimane in conduzione per circa 30us e è completamente interdetto dopo 240us circa.

Il circuito dìingresso è un puro differenziatore quindi può solo trasferire energia sui fronti.

Ai capi del LED c'è una tensione rettangolare, quindi la sua derivata non può essere che costituita da un picco posivo sul fronte di salita e da uno negativo sul fronte di discesa. In tutte le altre condizioni la dervata è nulla essendo la funzione costante.

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allora ho montato anche io il circuito come da schema...

primo ciclo ok, ma se il led sotto test resta eccitato per un tempo eccessivo, al secondo ciclo

il monostabile non va...

mo due so le cose o mi sono rincoglionito tutto ad un tratto o come dicevo il circuito non funzia come si deve.

Modificato: da maguls
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Io ho prvato ha lasciarlo eccitato anche per più di 600", 2" secondi di pausa poi si ricomincia e tutto funziona regoalrmente.

Cerchiamo di capirci descrivendo bene le operazioni.

1 - Dai tensione al LED. In corrispondenza del fronte di salita c'è l'impulso che fa commutare il transistor.

2 - Parte il monostabile e l'uscita è attiva per il tempo stabilito da RC. Trascorso tale tempo l'uscita del monostabile torna allo stato di riposo.

Durante il tempo in cui il monostabile è attivo eventuali commutazioni del transistor non hanno effetto.

A monostabile ripristinato un nuovo fronte di salita farà ripetere il ciclo.

Non ha importanza qaunto tempo tascorre tra i due fronti purchè sia maggiore del tempo del monostabile.

Per far commutare il transitor è indispensabile che ci sia suffiente energia per pilotare la base.

Essendo pilotata da un derivatore questa energia dipende dal dv/dt della tensione sul LED.

Non è che allungando il tempo di eccitazione vai a "sdraiare" il fronte di commutazione?

Perchè ho l'impressione che non ci sia energia ssuffiicente a far commutare il transistor.

Modificato: da Livio Orsini
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Livio guarda scusami ma sai, siamo a fine giornata è ce un pò di stanchezza, non rieco a seguirti.

biggrin.gif

comunque partiamo dalle specifiche:

Il "committente" ha chiesto un circuito che INDIPENDENTEMENTE dal tempo che il led sotto test resta eccitato, vuole un uscita che si eccita per 5 secondi.

Il circuito di Girock (che ripeto avevo gia fatto anche io) non soddisfa la specifica dell'INDIPENDENZA.

tutto qui, che ti dico, può essere che sono stanco...ma questo è quello che la bread mi mostra. huh.gif

Modificato: da maguls
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guarda voglio essere ancora piu chiaro altrimenti andiamo sull'equivoco e ci danniamo l'animo senza motivo :-)

il problema qual'è che utilizzando questo circuito, si può verificare il seguente errore:

supponiamo che il led (test) resta eccitato per 20 secondi, il nostro circuitino fa il suo sporco lavoro e accende il led per i soli 5 secondi.

Se si eccita nuovamente il led (test) il monostabile non si avvia.

Per un nuovo ciclo è necessario attendere che si scarichi il condensatore in ingresso.

Il problema è che il tempo da attendere può essere abbastanza lungo, certo è che se non ci interessa quel buco di tempo, il circuito può andare.

Invece con la soluzione del comparatore mi svincolo da questo problema rendendo il circuito piu robusto e riadattabile anche ad altre situazioni.

In ogni caso, sono contento della discussione, anche per togliere dubbi che a volte posso ritornare quando si progetta qualche altro "marchingegno" o "archibugio" come li dfinisce il nostro caro Mirko biggrin.gif

Modificato: da maguls
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comunque ho misurato il tempo di buco...è circa 5 secondi...in effetti non è tanto,

se il nostro amico Ducker si accontenta, può evitare il comparatore, poi certo risparmia 50 centesimi per avere una cosa meno performante...ma tutto fa brodo...di sti tempi poi laugh.gif

Modificato: da maguls
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Livio Orsini+21/02/2012, 18:18--> (Livio Orsini @ 21/02/2012, 18:18)

ahhh ok, quindi siamo daccordo con i 5 secondi di buco?

se è cosi ci stiamo dannando sull'equivoco biggrin.gif e chiedo assolutamente perdono

Modificato: da maguls
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Intanto vorrei complimentarmi con Maguls per l’impegno e la tenacia profusi in questa causa, clap.gif cosa non da poco, specie se la valutiamo con l’occhio del richiedente, il quale (secondo me) si deve letteralmente esser sentito preso per mano, e queste cose giovano senz’altro al Forum di cui vado orgoglioso d'esser parte smile.gif

Poi, visto che l’accanimento si fa interessante, vorrei proporre anch’io (un po’ fuori dal coro) il mio "archibugio" biggrin.gif , il quale agisce a prescindere dal comportamento del “led” da cui viene prelevato il segnale.

Ovvero se l’impulso al led dura 10 millisecondi, il relè resta comunque eccitato per un tempo che dipende dal trimmer da 470 K e dal condensatore da 100 microFarad. (ipotizziamo 5 secondi)

Se l’impulso al led dura 10 ore, il relè resta comunque commutato per il solo tempo dipendente dal 470 K e dal 10 microFarad. (ancora quei 5 secondi)

user posted image

Saluti

Mirko

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